Visualizzazione post con etichetta Renzi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Renzi. Mostra tutti i post

martedì 18 novembre 2014

Indovinello :" Quando apre bocca gli si allunga... che cosa? ed a Chi ??

... Il Naso, logicamente!... Perché voi a che cosa pensavate?

Avviene spesso, o almeno a me succede, che mi fermi ad ascoltare in Tv i fatti del giorno, o meglio le disgrazie del giorno, perché oggi si ascoltano e vedono solo quelle, e mi ritrovo che mentre le immagini scorrono, gli occhi non vedono e le orecchie non ascoltano, perché il mio pensiero sollecitato da un imput iniziale mi porta a pensare su quanto visto ed ascoltato prima. E magari quando mi riprendo, non trovo più il TG che nel frattempo è terminato e l'immancabile pubblicità ha preso il suo posto.
Sarà perché è una settimana che si parla di acqua, di esondazione, di alluvione, di frane, di vittime, di Protezione Civile, di Stato Assente, di danni incalcolabili che non saranno mai ripagati, di colpe, di colpevoli, di dimissioni richieste e respinte al mittente, di emigrazione, di speculazione edilizia, di cementificazione del suolo.....??? E quel pensare populistico del solito "piove governo ladro", mi induce a spegnere mentalmente le immagini della TV e seguire i miei ricordi che mi riportano indietro, molto indietro: si, perché io me lo posso permettere, vista l'età. E le colpe, inesorabilmente, si sa, ricadono sempre sugli ultimi. Che poi, essendo sempre loro, i soliti volti e nomi, in un modo o nell'altro diventa quasi impossibile difenderli. Ohi, si guardi bene, non perché anche gli ultimi arrivi non ne abbiano, figuriamoci! ma sarebbe bene suddividerle in parti uguali con quelli che sono da tanto che ci hanno governato male e le nouvelle entree che proseguono in modo impeccabile il cattivo malgoverno di chi li ha preceduti.
Ed in politica la prime cose che s'imparano sono i cattivi comportamenti che essendo da tempo praticati offrono però, alle nuove reclute, la certezza di essere quantomeno collaudati. Ed allora, come l'esperienza malevola insegna a quest'ultimi, è che la colpa va sempre ed unicamente scaricata sul tuo vicino. Non sarà da galantuomini, non sarà educato, ma chi se ne frega, il fine giustifica i mezzi facendoti restare in auge nel bene e nel male. Ed allora il Comune, la scarica sulla Provincia, questa a sua volta sulla Regione, che la travasa sullo Stato che non permette quel qualche cosa che avrebbe evitato la sciagura o meglio le ripetitività delle sciagure. E spesso è un fuoco amico o una lama fraterna quella con cui ci si pugnala anche tra amici dello stesso Partito. Quel Partito che è una volta era definito come una "Casa del Popolo" ed oggi invece è una casa costruita con mille finestre senza infissi dove le correnti colpiscono i più deboli e cagionevoli di salute e dove si salvano solo coloro che hanno gli "abiti giusti", gli "accorgimenti ad hoc" per "pararsi" più che per ripararsi e non certo dal freddo.
Ed il cittadino come reagisce a queste situazioni?
A questo punto i nostri politici si chiederebbero, con la solita puzza sotto il naso,... i cittadini, chi?
La risposta fino a qualche giorno fa poteva essere "I soliti 4 bischeri!", ma oggi non più. La gente comincia ad averne le scatole piene. Le piazze e le vie si riempiono d'acqua e fango, ma l'indomani il popolo vassallo con le mani infangate, comincia a dare segni di una perturbazione che con il tempo non ha nulla a che vedere.
Infatti quello che maggiormente manda in bestia la cittadinanza sono oltre i fiumi d'acqua, quelli di parole, di promesse non mantenute, di assenza di aiuti economici, dove l'unico elemento su cui oggi il cittadino può fare affidamento è il solo ed esclusivo volontariato.
Bella cosa, ma anche poca cosa. Basta con lo sfruttamento del "Senso Civico" che deve possedere la gente. Ci si sta marciando troppo e di frequente.
Gli Amministratori, con questo alibi, cercano di scaricare le loro ataviche colpe sulle spalle della popolazione, facendoli quasi sentire in colpa. Ma a tutto c'è un limite e la gente sembra che si stia svegliando. 
                                                                 
Il  22 febbraio u.s. si è insediato un nuovo Governo, dopo il fallimento dei due precedenti, ai cui vertici, con una toccata e fuga, erano stati due "elementi". Il primo presieduto da un tal Monti prof. universitario con il compito primario di salvatore della Patria ed il secondo un baciapile vecchio stampo rispondente al nome di Enrico Letta, imparentato con il consigliere del Silvio nazionale concreatore di quel casino economico italiano in cui stranamente la "miseria" pasteggiava nei ristoranti di lusso. Entambi destinati nel dimenticatoio, la pena più pesante dell'Inferno Politico. Poi al giovane Enrico, ingenuo chierichetto, è subentrato l'attuale RenzioCainus (alias Matteo Renzi) che prima subdolamente lo ha tranquillizzato, a mò di anestetico, assicurandogli la propria amicizia e poi lo ha trafitto con una coltellata alle spalle, impossessandosi della Biga-Italia, sciogliendo le briglie, come piace a lui e da bravo auriga, si è messo a correre sfrenatamente, velocemente, scorrazzando nell'Arena Nazionale.
Non accorgendosi che la pista era piena di buche, i cavalli azzoppati, il freno tirato, per cui la molta polvere non era procurata dalla velocità... Ma sembra che il duce-auriga non si sia accorto di nulla.
Infatti dopo appena 15 giorni gli avvenuti funerali del fratello "di-partito", nonchè corregionale, non appena ricevuto il gelido campanellino da primo ministro,  dopo un lungo e travolgente fiume di parole (non certo poetiche come quelle di Cyrano, ma con lo stesso suo naso), mentre alle spalle si susseguivano le slides espicative (una sua scoperta!) di disegni di "vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà" ha buttato giù una "Casetta in Canadà" contenente una lista di promesse di quello che sarebbe andato a fare entro pochi giorni, che poi oggi si sono lievitati nel numero di 1000 (mille... ovvero 3 anni). E noi cittadini tutti con la bocca aperta a bercele allegramente una ad una. Non sono per ordine, non me le potrei ricordare, le ho buttate giù quindi alla rinfusa, come del resto fa lui quando le mette in pratica. Sempre che ci riesca. Mi ricordo anche che parlò ed ha parlato recentemente, perché la Comunicazione è il suo Hobby, di
Abolizione province, Abolizione dell'Art. 18, decreto sblocca Italia, 80 € in busta paga ai lavoratori, riforma senato e titolo V, riforma legge elettorale, riforma del lavoro e Jobs Act, pellegrinaggio al Nazzareno per incontrare il suo "padre politico", delega fiscale, spending review, riforma della giustizia, riforma della pubblica amministrazione, edilizia scolastica, Taglio Irap, Beni culturali, Rottamazione delle Auto blu, Tutela del territorio, Piano Casa, Riforma della scuola, ecc.
E chissà quante altre promesse mi sarò perduto, ma la memoria, scusatemi, ma è quella che è!
Mi sono venute a mente anche alcune delle frasi celebri da lui recitate e che sicuramente riporteranno i posteri sulla lapide della sua "tomba politica", quando anche lui sarà colpito dalla "sventura", che prima o poi capita a tutti i capitani di "ventura" pieni di vanagloria, egocentrismo, infallibilità, presunzione e superbia. Non sono certo le migliori, sono solo quelle che riporto approssimativamente aiutandomi con la memoria:
-Per combattere la crisi partiamo dalle scuole, perché è da lì  che riparte un Paese ed è da lì  che nasce la sua credibilità.
e sempre a proposito della scuola rivolgendosi ai responsabili scolastici ed ai sindaci
-Se c’è qualcosa che non va poi me lo segnalate alla casella matteo@governo.it. 
-La differenza tra un sogno e un obiettivo è una data. 
Negli alimenti le date indicano una scadenza, invece nelle bugie sono un optional!
-Se non passa la riforma del Senato lascio la politica
Questa affermazione ha la stessa importanza di quella "La legge è uguale per tutti"
-Subito a febbraio procederemo con i tagli ai costi della politica. Passeremo poi alle riforme costituzionali. A marzo affronteremo il tema del lavoro, tra aprile e maggio fisco e Pa, a giugno la giustizia, in modo da arrivare a luglio, alla prova del semestre di presidenza italiana dell'Ue, con le richieste che l'Italia fa all'Europa e non solo l'Europa a noi.
-Pagheremo tutti i debiti della pubblica amministrazione.
Campa cavallo che intanto gli imprenditori creditori muoiono di fame

Non lo so se questa è sua. Di certo è lo slogan della Leopolda 2014 quel suo maniero dove i suoi vassalli come tanti re Artù e tante Lady Godiva, tracciano il solco pronti a difenderlo con la spada di una democrazia (Cristiana!)
-Il futuro è solo l'inizio
( peccato però che sia stata rubata al titolo del libro di Bob Marley!).
-Non parlino di condoni a me: ho fatto un piano strutturale a volumi zero. Ora mettiamo a posto i danni.
-... le leggi non si scrivono con i sindacati ma in Parlamento. 

Ma come recita il proverbio, tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare... Ed allora ripensandoci su mi ritrovo a constatare che le Province ancora sono lì, hanno abortito qualche cosa, ma sono sempre lì.
 L'amore per la scuola, l'ha dimostrata per qualche mercoledì d'essai, come quelli dei cinema. E' stato, mi sembra e se non ricordo male a Treviso-Siracusa-Milano-Palermo, ma poi, causa forse anche gli impegni istituzionali, come pure i viaggi gli hanno proibito di proseguire in questa sua crociata e come l'acqua di questi giorni ne sono passati di Mercoledì Scolastici senza il Premier con la mano sul cuore a cantare l'Inno d'Italia tra scolaresche e docenti gaudenti, salvo che mi sia perduto qualche traccia di video governativi, girati alla maniera della Settimana Incom dei tempi che furono. Forse se parla ancora di scuola lo fa, ma alla sera a letto, privatamente, chiedendo lumi alla first lady, sempre se non ha altri impegni da assolvere.
Lavori in corso con la Riforma del Senato. 
Il piano Casa, come suggerisce il termine, va "piano", piano, quasi "immobile" (quale è infatti un edificio!).
La riforma della scuola, fatto, no, quasi, modificato, no ... vedremo, intanto per quest'anno, qualche piccola modifica e poi si vedrà.
La Spending Review è un'arma segreta, quasi fosse in mano ai servizi segreti: la relazione c'è, ma è top-secret e che cosa ci sia scritto lo sa solo "Lui" la neo reincarnazione del "buonanima" dei tempi moderni!
L'articolo 18, cosa che a pochi fregava fosse messo in atto e modificato, è quello a cui ha dato maggior attenzione (o almeno ce lo vuol far credere), seppur con un "avanti si vada" alternato ad "indietro tutta", per tenere unita quella manciata di desperados di  minoranza che credono ancora il PD di "sinistra" seppur a dirigerlo ci sia un uomo che mancino non lo è di certo e che il cui nucleo più numeroso e fedele è costituito da ex DC e da fuoriusciti mercenari arruolati tra i delusi delle varie fazioni del centro destra, destra e FI.
Per non parlare poi dell' EU. Ci aveva rotto i timpani con l'esaltazione del fatto che avremmo avuto per sei mesi di Presidenza la gestione della Comunità. Già di mesi quanti ne sono passati e che cosa ha fatto il sor Matteo di tanto importante in quel contesto??
Ha solo una gran fortuna il sig. Renzi, che il Bugiardometro non l'abbiano ancora inventato e che fin che dura, "a discore n'è fadiga".




di Franco Giannini

mercoledì 20 agosto 2014

Accontentare tutti è un’arte, che si tramanda da padre in figlio…

"...ma essere ruffiano è una professione difficile, meglio starsene all' Opposizione!" 

Vietato parlarne male, vietato parlarne bene. Ma è vietato pure non parlarne? Del resto accontentare tutti è un’arte difficile, che si tramanda da padre in figlio.
Solitamente a chi non ha nulla da dire, si consiglia lapalissianamente di non aprire bocca, se non per il respirare.
Se poi, invece, si ha qualche cosa da svelare, riferire, divulgare, insomma rendere pubblico, ma non si conosce quale sia il momento giusto, la persona giusta con cui condividere ed anche il come annunciarlo, il consiglio è sempre quello di cui sopra.
Ed il consiglio non varia neppure se i termini usati saranno mielosi per una pietosa o meritata incensazione. Come non muterà se essi saranno critici ed ironici. Identico suggerimento se l’eventuale scelta cadrà su un apprezzamento critico, perché allora si verrebbe classificcati come cerchiobottisti o personaggi dai piedi in due staffe.
Se poi malaguratamente il pensiero ti dovesse cadere sulla scelta di “non parlarne” lasciando la cosa cadere lì, questo ti porterebbe a sentirti come un’ “ameba” di persona.
Figuriamoci poi se il tema da trattare sono i problemi di una città, la sua Amministrazione e con l’aggravante di respirare in questi mesi aria di clima pre-elettorale.
Se poi questa è una cittadina anonima, di un’anonima provincia di un’anonima regione, dove nulla è però anonimo, perché tutti si conoscono, si apprezzano, si criticano, diventa un esercizio anche più difficile. Ed allora che fare. L’eroe o il codardo?.
Nessuno dei due, perché l’obiettività non è di parte. Il difficile è convincere chi ti legge, ascolta, che non sei di parte e che la tua onestà intellettuale ne è la garanzia. Hai detto niente!!
Quindi a questo punto mi verrebbe da dire, “costi quel che costi, nessuno potrà tacitarmi”.
Ed invece, non sarei onesto. Perché, come qualcuno ha avuto modo di dire prima di me con parole più appropriate, ma il concetto grosso modo è questo, quando uno non ha più nulla da perdere, ritorna ad essere di nuovo un cittadino, una persona, un essere del tutto libero.
Libero quindi, non certo però un eroe! Ed io avendo raggiunto quell’età della pace dei sensi di qualsiasi tipo essi siano, con il raggiungimento della pensione, dei figli adulti, della non più necessità di prendere il cappello in mano per “chiedere”, ho riabbracciato quella libertà.
Un po’ di tempo fa, infatti, avevo messo su una rubrica che pensavo avrebbe raccolto accoliti e forse anche collaboratori. Invece evidentemente mi sbagliavo. Non so, se perché qui, in questa cittadina, le cose vadano tutte bene come quelle di Madama la Marchesa, o se perché la gente preferisce solo l’arte del “borbottare”, oppure se predilige quella classica, che non passa mai di moda, all’italiana “de fasse ‘na sforcinata de …affari suoi”.
Nella rubrica avevo cominciato a parlare, logicamente, di piccole cose cittadine che secondo la mia ottica o di chi me le segnalava, notavamo delle anomalie: ora le buche sulle strade, ora il verde cittadino poco curato o assente, la pulizia della città, le difficoltà nella raccolta differenziata, la viabilità poco scorrevole, le barriere architettoniche da abbattere.
A parte il fatto che le risposte non le ho mai avute (il politico del resto è come un amico, lo vedi al momento del bisogno…il suo logicamente, quando è in campagna elettorale. Non fai neppure a tempo a vederlo che è lui ti saluta, allungandoti il suo “santino” accompagnato da un sorriso a 64 denti!). Se qualche cosa ho percepito, questo mi è giunto attraverso interrogazioni di qualche consigliere “musoduro” della maggioranza (a dire il vero pochi) o il solito “masochista” dell’Opposizione, che sollevati i problemi, si sono sentiti dare queste due possibili risposte: “non ci sono soldi”, o quella più “politica” del “il Patto di Stabilità ce lo impedisce”.
Ed è allora, dopo un po’ di queste repliche, ascoltate, sentite e risentite (in entrambi i sensi: sia quello di scocciato che di riascoltate), ho preferito, desistere. Perché buoni si, pazienti si, ma è vero anche che il risultare troppo buono, poi ti fa aggiudicare il diploma di fesso, ed allora saggia fu la decisione di tirare i remi in barca e passare per rinunciatario.
Come dicevo però buoni si, fintanto che non ti salgono diciamo, sopra i piedi, magari sul fastidioso calletto sul mignolo, perché allora l’urlo di dolore esce dal petto e ti fa aprire quella bocca che ti eri riproposto di tenere chiusa.
La molla che fa scattare il congegno è la classica stupida goccia d’acqua che fa traboccare il vaso e che nel caso in questione sono i termini usati, sono gesti, sono frasi che comunque le pronunci sono prese sempre come fa più comodo prenderle a chi ascolta.
Si, perché, almeno io credo, che i due “mestieri”, chiamiamoli così, più difficili sono il primo quello di essere una persona coerente (non il simularlo!) ed il secondo quello d’individuo privo di puzze sotto il naso (ed anche qui non il solo far finta!!).
E l’ho scoperto tutto ad un tratto quando sono stato abbracciato come da una strana sensazione di abitare in una cittadina di “Eccellenze”. Una cittadina quale “Stella Polare” di qualsiasi cosa in essa avvenga, una città autoproclamatasi punto di riferimento per ogni cosa si faccia. Un esempio tra tanti: la cittadina dalle innumerevoli bandiere acquisite in anni di battaglie ecologiche e non solo. Quasi come fosse divenuta una “reale fornitrice di drappi” agli sbandieratori del Palio di Siena, visto il notevole deposito che ha di questi svolazzanti “Cenci”.
Mi si passi la forzata ironia, ma tra un po’ si pulirà la pista ciclabile dei celeberrimi suoi Portici dagli escrementi canini pubblicizzando l’avvenimento non certo come una dovuta ordinaria manutenzione, ma come un qualche cosa di eccezionale che l’EU tutto ci invidia.
Ecco che allora, mi chiedo, ma di che cosa dovrebbe, oggi, parlare l’informazione?. Giunti a questo punto, immagino, solo dei comunicati stampa emessi e distribuiti dall’apparato governativo, magari variandone qualche termine, ampliandoli nei loro contenuti, incensati quel tanto che basta, arricchiti di qualche link, e perché no, mettendoci su in neretto i nomi dei patrocinatori delle iniziative o delle cose di cui si parla, quali che siano dalle bellezze della natura, all’arte, allo spettacolo, a varianti edili-archittetoniche neppure dirlo sempre di notevole pregio,  a quelle idem viabilistiche. Ma buttato però lì, mi raccomando, con una certa nonchalance e con preghiera di non firmarlo per rendere il più credibile possibile la “genuina” falsa modestia del contenuto e dei promotori.
Degli eventi estivi poi, meglio evitare proprio di parlare. Del resto portano tanta gente e nella moltitudine si sa, ci sono i civili, ma anche gli incivili; vero è poi, che sono sempre pochi questi casi d’inciviltà e che vengono sempre immediatamente circoscritti. Viviamo o no di turismo? Ed allora bisogna anche saper ingoiare qualche rospo che le Notti Bianche inevitabilmente ti portano con il tanto pubblico, che a sua volta porta tanto lavoro e malaguratamente anche a chi ne farebbe meno. Certo, si poteva organizzare meglio, ma intanto abbiamo fatto qualche cosa. Il prossimo impegno, sulle basi di queste esperienze, ci vedrà più preparati.
Qualcuno dirà che questo è il classico scritto “ruffiano”. Perché questo vi sembra? Io direi invece, sincero. Anzi ne sono quasi talmente convinto, che lo stesso discorso potrei proporlo per i prossimi fuochi artificiali l’ultimo dell’anno. Del resto piccoli, grandi, farli o meno sono sempre decisioni su cui qualcuno avrà sempre qualche cosa da criticare e ridire.
Ruffiano però no. Del resto oggi essere un abile ruffiano è una seria professione, che va esercitata con passione, con perizia, con infinita modestia, con  un pizzico di masochismo che non guasta, insomma bisogna avere una certa vocazione unitamente ad una forma mentale e fisica che unisca l’atto sportivo a quello più politico di stare sempre proni.
Come potrei esserlo io, quindi, vista la concorrenza che ho sulla piazza.
E’ più facile trovare costoro tra la gente molto più preparata, indottrinata e vicina a quelle forze di maggioranza che si dichiarano di sinistra ed a cui una volta mi sentivo e credevo anch’io vicino. Ma nella vita si sbaglia o meglio ti fanno ricredere pensando di sbagliare. Basta accorgersi in tempo e porre rimedio, perché la cosa peggiore non è errare, ma il perseverare nell’errore. A volte il rimedio, come nel mio caso è una toppa momentanea con la speranza che qualche cosa avvenga!.
Oggi quel PdR (Partito di Renzi) non è più di sinistra. Si è spogliato della giubba rossa comunista e con essa ha gettato nel cesto della biancheria sporca, anche quegli ideali e quelle conquiste che i nostri nonni ed avi, avevano strenuamente e lungamente lottato per portare a casa. Ed oggi gli accoliti di questa novella setta hanno posto bella, lavata e stirata sulla nuova gruccia di Renzi, la nuova giubba bianca della vecchia DC.
Qualche anziano, prudentemente e furbescamente, è stato lasciato fuori a torso nudo, a cuocer salsicce nelle feste di quelle che una volta (prima che gli facessero la festa!) si chiamavano de L’Unità, per far credere che ancora la sinistra esiste. Invece è oramai un partito ambidestro, con ascendente molto centro-destra, composto di gente felice ed orgogliosa di essere pesce in barile. Del resto: de gustibus!!.
La città dell’Eccellenze, non è stata da meno. Non poteva essere da meno. E’ la segreteria che ordina, ed i sottopanza cittadini “obbediscono”. Neppure in un anno, la maggioranza ed i suoi chierichetti servimessa, sono passati dal carro vittorioso di Bersani, a quello applaudente di Letta Jr., ed ora a quello, manco a dirlo, entusiastico di Renzi.
Anche i toni, le pause, i termini, sono ora gli stessi, così come pure le promesse, la formulazione delle date di scadenza, e se poi qualche ciambella esce senza il foro – beh!! – le causali sono sempre quelle: “è il Governo che ce lo chiede, ce lo impone”, oppure “Tutto è migliorabile, ma intanto siamo partiti” e se qualche data non è rispettata, c’è sempre un perché motivato da causa di forza maggiore.
Mi vien da pensare che allora, le notizie dovrebbero essere redatte in questo modo: “Oggi, addì … è stato inaugurato il sottopasso di…., la ciclabile di,…. alla presenza del Sig. Pincopallo con gli Assessori Tizio, Caio e Sempronio. Dopo lunghi lavori la città ha acquisito una perla di servizio che permetterà di collegare il… al… attraversando l’arteria stradale che sarà superata agevolmente attraverso….”.
Qualcuno magari potrebbe o vorrebbe aggiungere che ancora non è in sicurezza, ma sarebbe una fesseria, perché si sa che l’asfalto ha le stesse peculiarità dell’uva e del frumento. Ha bisogno del sole perché i lavori possano essere eseguiti a regole d’arte ed un normale prodotto, possa cingersi, così e solo da noi, di una corona DOC d’ Eccellenza.
Se un parcheggio porterà qualche giorno di ritardo sulla data di inaugurazione, la colpa è di un muro dalle “ginocchia” instabili. E chi se l’aspettava?.
Se un caseggiato vetusto doveva essere abbattuto l’indomani di un Consiglio Comunale e dopo oltre un mese è ancora lì, ecchecavolo, un motivo ci sarà pur stato.
Ci vogliamo creare su allora delle inutili polemiche?. C’è da chiedere a che cosa servirebbero e soprattutto a chi?.
C’è solo una domanda che però sorge spontanea: ma perché promettere fatti e date per poi non mantenerle, anche a causa di forza maggiore?. Magari imprevedibili, ma sempre possibili e quindi preventivabili e da mettere nel conteggio quando si promettono fatti e si danno delle date che nessuno ha preteso.
Perché quando tutto va bene, è vero che portano giustamente dei meriti e con essi anche consensi elettorali, ma quando le frittate escono brucciachiate le critiche fanno parte del gioco, seppur antipatiche, non tanto per la critica, quanto per quello che potrebbe far perdere in fase di campagna elettorale. Che poi, alla fine, tutti parlano sempre che viene fatto per il “bene della città”, ma la cosa alla fine a cui tutti mirano è quel dato matematico di un voto in più che farà dire un’altra falsità: ”Sarò il condottiero di tutti”.
Ora, chi mi legge, penserà, anche questo predica bene e alla fine razzola male, dal Cremilino ha preso casa in Vaticano o a Palazzo Giustiniani. Mai! I miei punti di riferimento si rivolterebbero nella fossa!!.
Solamente che quella molletta con cui mi avevano consigliato di turarmi il naso che già storcevo ai tempi di “baffetto” votando il meno peggio, questa volta sono io a consigliarlo a questi suggeritori di mettersela da qualche altra parte più indicata. Se devo continuare a sbagliare, allora questa volta preferisco farlo da solo, lasciare il voto nel surgelatore e con la scheda pulirmici il naso.
Anche perché credo che sia scontato che questa Amministrazione, bistrattata da una parte, adulata dall’altra, che piaccia o meno festeggerà un bis. E non credo neppure per suoi meriti, ma per demerito dell’avversario.
L’Opposizione si dice tutta contraria logicamente, a questa Maggioranza. Ma la prima guerra che si è autodichiarata è quella tra i vari schieramenti che la compongono, mentre la Maggioranza, seppur di malavoglia, la domenica mattina preso in mano il messale, a capo chino, visi imbronciati, ma come piace loro dire “coesi”, varcano il portone della chiesa e vanno a messa. Tutta qui la differenza!!.Ricordo che la seconda guerra mondiale, quella vinta contro i nazifascisti, vide vincitrici paesi con bandiere rosse con la falce e martello uniti ad altri di mentalità completamente opposta. Poi una volta battuto il nemico comune, hanno preso di nuovo ognuno per il suo itinerario politico. E’ l’unione che fa la forza!.
Qui invece si sta rigirando un nuovo film di cui però si conosce sia la trama che il finale. E’ un vecchio filmato in cui la storia si ripete. E come dicevo sopra errare è umano, ma perseverare è diabolico.
Non lo so se vero, ma da quello che qualcuno dell’Opposizione si è lasciato sfuggire, sembra che nell’Opposizione albeggi il timore, il dubbio di non avere una “testa” migliore ed in concorrenza con quelle dell’intero arco istituzionale cittadino. E non c’è da stare allegri!!.
Da qui allora la mia decisione, anche se non lo so a quanti possa fregare, ma questa volta ancor di più, di restare dove sono ora: nella Mia di Opposizione, di personaggio amico e nemico di tutti, perennemente all’Opposizione, ma mai pecorone!.

Franco Giannini
Già pubblicato Martedì 19 agosto, 2014 su SenigalliaNotizie.it 
Questi invece i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :

Mirella
2014-08-19 10:34:14
Errore...l'opposizione a Senigallia non è mai esistita e mai esisterà fino a quando non usciranno di scena le teste attuali....definirli opposizione, tutti, è ridicolo...sono dei semplici personaggi senza arte e ne parte, inconcludenti e senza la minima cognizione di come si fa politica e opposizione...messi tutti insieme sono una semplice brigata Brancaleone...Alle prossime elezioni però accadrà qualche cosa che cambierà molte cose a Senigallia, perchè la nuova compagine denominata "Nuova Senigallia" ha in Marcello Liverani una persona capace e con gli attributi veri. Una persona che non guarda in faccia a nessuno e ha fatto terreno bruciato intorno a loro...chiaramente nessuno lo ha capito proprio perchè non hanno le capacità per fare una seria politica di opposizione al partito che da sempre comanda e impone tutto, il PD. Tutti chiacchierano, tutti parlano e Liverani invece ha lavorato sodo da più di un anno arrivando dove nessuno era mai arrivato...il 2 ottobre l'opposizione capirà di non essere più "nessuno" sul territorio senigalliese...
Franco Giannini
Franco Giannini
2014-08-19 11:26:20
Credo che mi possa permettere di dire la mia sulla vostra "Nuova Senigallia" essendo stato uno dei primi, se non il primo a scriverci su. Vede, dunque, chi scrive è Mirella, ma poi la faccia ce la mette Liverani. Ed a mio giudizio, però, da come lei lo incensa, infangando tutti gli altri (cosa sempre poco elegante!), credo che le faccia solo un servizio antiproducente. Cadere nell'adulazione è già una prerogativa di "altri" e va lasciata proprio a questi. Dire che chi non fa altrettanto con Liverani non ha le capacità, credo che sia un po' troppo da vanitosetti. Lasciamo prima che riesca nel suo intento, gli faccia pure una campagna elettorale credibile, per carità! ma senza troppe certezze. Perchè poi a rimanerci male alla fine, mi creda, brucerebbe anche di più!
Mirella
2014-08-19 12:27:49
Egregio Sig. Giannini, forse mi sono espressa male e Lei ha travisato i miei pensieri, quindi cerco di esaporli meglio..."infangando"? Assolutamente no, ho deciso la situazione attuale e da sempre di questa città. Le risulta forse che sia mai esistita una opposizione seria? No, non è mai esistita, è esistita invece una "barzelletta" (e non è una offesa) che è sotto gli occhi di tutti. Non voglio ricordarLe le "ammucchiate" che si sono succedute con il risultato pari a zero. Se la memoria non mi inganna nel 1998 il centro destra, allora vincitore, "regnò" per 10 mesi proprio perchè era una bolla di sapone. MArcello Liverani la "faccia" l'ha messa da tanto tempo e non ha di certo timori o paure varie, chi sta scrivendo ora ha avuto il piacere di conoscere una persona seria, motivata, onesta e molto determinata che, cosa che era impossibile fare a Senigallia, lascia sempre carta bianca ai suoi collaboratori proprio perchè è una persona diversa non accentratrice. Nessuna adeluzioni, perchè se le mie sono adulazioni mi dica Lei cosa sono i continui "sbrodolamenti" che il Sindaco continua a fare ovunque, cosa che Lei ha giustamente ben argomentato nel suo articolo. Per ultimo una piccola "nota"...non avevo scritto che l'opposizione non ha le capacità perchè "non fa con Liverani", avevo scritto che non hanno le capacità a prescindere che viaggino da soli o in compagnia. Penso che sia innegabile il fatto che tutti vogliono marciare da soli mentre Liverani aveva provato ad aprire a "destra" e a "manca"...e questo, mi scusi l'ardire, denota solamente una formamentis più liberale e onesta che andava ben oltre i soliti steccati ideologici dei "bambini". Nessuno di noi rimarrà male se non ce la dovessimo fare, ci rimarrano male e saranno nuovamente "castigati" i senigalliesi tutti, stretti da un "ventennio" in una "dittatura oligarchica" che ha levato ogni barlume di democrazia intimorendo il popolo, anche con mezzi non propriamente idonei. Nessuno quindi adula Marcello Liverani, e, come già scritto prima, il 2 ottobre forse i senigalliesi potranno meglio capire che persona è... Cordiali Saluti. Mirella P.S. Prima di risponderLe, proprio per non arrecare danni a Liverani ho parlato con lui il quale, come sempre, mi ha lasciato campo libero nella risposta senza "impormi" nulla come invece avviene da un ventennio da qualche altra parte.
Mirella
2014-08-19 12:51:59
Chiedo scusa....terza riga: "ho descritto", e non "ho deciso"...
Franco Giannini
Franco Giannini
2014-08-19 15:16:52
Intanto grazie, sig.ra Mirella, per avermi replicato. E dopo questa che ritengo una doverosa precisazione, mi astengo dal continuare, questo che sarebbe una piacevole e civile scambio di idee, perchè poi qualcuno magari potrebbe dire che ce le cantiamo e ce le suoniamo. Ma volevo solo puntualizzare : l'Opposizione è fatta prima che da "ideali politici" da persone. Quindi la conclusione : Persone che io conosco personalmente tutte, una per una e con le quali ho parlato anche di quello che concerne la politica cittadina e non. E posso confermarle senza timore di essere smentito, che sono tutte persone "Serie". E altrettanto dicasi, almeno per quelle che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, anche della Maggioranza. Poi sono i mumeri che danno il totale e fanno uscire le ciambelle con o senza buco. Se i senigalliesi esaudiranno il suo pensiero, avrà modo di accertarsene di persona. Cordiali saluti.
NuovaSenigallia
NuovaSenigallia
2014-08-19 16:08:44
Poiché siamo stati tirati in ballo da commenti precedenti, Crediamo sia il caso di specificare che "Nuova Senigallia" è un movimento nato dall'ascolto dei cittadini, che non ha legami politici ne' poteri forti alle spalle. Per comprendere la portata delle nostre idee, occorre svincolarsi dalle logiche che hanno sempre governato questa città e con questo intendiamo logiche in seno ai Partiti, fossero essi al Governo o all'opposizione, ma pur sempre Partiti. Chi come noi lavora per la comunità ha un solo obiettivo: quello di creare una città sempre più vivibile, trasparente, un luogo dove memoria e futuro possano camminare insieme per costruire la Senigallia 3.0. Perché solo uniti si vince e le idee che portiamo avanti sono il "canovaccio" per le azioni future. Perché di parolai siamo stanchi e presto questo nostro modo di intendere il cambiamento sarà visibile a tutti leggendo il nostro Programma Elettorale. Ps. Ci consenta ora il Sig. Franco Giannini una boutade: Invece che "di padre in figlio" il titolo dell'articolo dovrebbe essere "di tessera in tessera". ;-)

lunedì 7 luglio 2014

Maurizio Perini a SenigalliaNotizie: faccia a faccia su elezioni, previsioni e scongiuri

L'intervista al Consigliere dell'UDC - VIDEO

Come sempre, in questi miei incontri salottieri, o da bar, come qualcuno li ha definiti (ma li fanno i politici, perché non potrei farli io?), consiglierei prima di vedere il video (a fondo pagina) e poi proseguire, sempre se ci si riesce, con la lettura di tutto il resto della conversazione. E qualora ci fosse questa caduta d’interesse, logicamente, e che sia ben chiaro, non sarà certo per colpa del nostro Maurizio Perini, ma del logorroico che sta scrivendo.
Detto questo e chi deve capire ha capito, sottopongo Perini alla terza domanda (le prime due si trovano nel video):
GIANNINI – Se ti dico 25 Gennaio 2012 posso chiederti che cosa ti rammenta questa data?.
PERINI – 25 Gennaio 2012… sono sincero non mi ricordo. Non mi dai un riferimento specifico a qualche cosa (sorridendomi!!). E’ una bella domanda però!!!.
G – E’ la data della tua prima seduta ed il tuo primo intervento in Consiglio Comunale per ringraziare Gabriele Girolimetti nonché della tua richiesta rivolta al Presidente Monachesi di essere iscritto al Gruppo Misto. La domanda è banale, ma te la faccio ugualmente: Oggi, a distanza di due anni, sei ancora soddisfatto di aver fatto quel passo o guardandoti allo specchio ti chiedi “Ma chi me lo ha fatto fare?”.
P – (Facendo un profondo sospiro!). Allora, devo dire che la domanda è intelligente. Sulla data sinceramente non ricordavo, pensavo fosse più in là addirittura, cioè nel 2011. Probabilmente, perché ho vissuto appieno questi anni e quindi un anno l’ho raddoppiato. Si ricordo il ringraziamento che feci a Gabriele, perché avevamo parlato del fatto che una serie di molteplici impegni e di incombenze famigliari lo costringevano a lasciare. Lui tra l’altro fu la persona, non ricordo se lo dissi, ma fu la persona che fisicamente inserì il mio nome nella lista del PDL e che fino all’ultimo minuto mi sostenne: c’era una qualche forma di ostilità nei miei confronti, forse dovuta al fatto che ho sempre cercato di operare in maniera quasi autonoma, quindi qualcuno vedeva in me una sorta di cane sciolto. E lui fu quello che fisicamente inserì il mio nome in questa lista e quindi merito suo se io sono stato inserito in quella lista ed è merito suo, suo malgrado (mi sono spiaciuti i motivi per cui si è dimesso), se sono qui in Consiglio Comunale. Assolutamente no, non penso “Chi me lo ha fatto fare”, perché la mia è stata una scelta convinta. Cioè io volevo essere messo in lista, perché credevo di poter dare un contributo in termini di idee e credo anche di competenze. Certamente l’impegno del Consigliere è un impegno ostico, un impegno anche poco riconosciuto a differenza di quello della Giunta. Perché tu impieghi tanto tempo per studiare le pratiche, sottrai tanto tempo ad altre cose in primis la famiglia, gli amici, quindi quello è il modo, l’aspetto negativo di tutto questo. In realtà attraverso la Politica io ho trovato degli amici, una squadra, un gruppo di amici che mi sostiene. C’è Francesca (Francesconi: NdR) alla quale sono legato da un rapporto di amicizia che prescinde dalla politica e che nella politica trova una sublimazione. Quindi anche l’aspetto del sottrarre tempo, gradualmente è andato migliorando. Quindi assolutamente No!.
G – Osservandoti da vicino, con quel tuo aspetto da bravo ragazzo, credo che in pochi potrebbero pensare che in Consiglio sei quello considerato, statisticamente parlando e secondo Open Municipio, un Consigliere tra i più ribelli. Ribelle inteso come votante diversamente dal tuo gruppo di appartenenza (Misto) con esattamente 23 ribellioni (il 3%). Dovrei anche dire, sempre secondo i dati statistici, che è proprio vero che l’abito non fa il monaco essendo tu in buona compagnia con la Consigliera Bucari e il Consigliere Donatiello. Ma sempre secondo l’Open Municipio, che mi ha evitato il lavoro di andarmi a riascoltare le varie registrazioni (e non mi faccio quindi sfuggire l’occasione per ringraziare il suo utile e ben fatto lavoro che svolge), i tuoi interventi hanno riguardato: Le Paline d’informazione dei palazzi storici – L’accesso per gli autobus dei turisti – La riapertura del sottopasso di via Mamiani, o, – forse le più importanti – il Contributo dell’ASUR sulle tariffe della casa di riposo Opera Pia Mastai Ferretti e il turismo religioso. Poi c’è qualche altra proposta, ma sempre, come dire fatta in corpo di compagnia. Come vanno considerati questi interventi, frutto di un’attesa dovuta all’ apprendistato o perché per il resto va tutto bene e non ce ne sono di più importanti? Ed aggiungo ancora tu hai parlato dell’utilità dei gemellaggi, ma se non si riescono neppure a mantenere in auge quelli che già abbiamo/avevamo con Lörrach, Sens e Chester… Ho paura che in Consiglio si parli di una infinità di cose, ma poi alla fine cadono tutte nel dimenticatoio.
P -  Guarda, assolutamente hai ragione su quello che dici. Ti dico che hai ragione su tutto. Ti dico che hai ragione sulle cose di cui spesso hanno parlato prevalentemente in interrogazioni, di cose specifiche, quelle che sarebbero l’equivalente del question time. Io tocco spesso temi specifici, perché poi sono quelli che interessano le persone e quindi in qualche maniera devi dare una risposta, anche perché abbiamo la fortuna di vivere in una città che è obiettivamente a misura d’uomo e quindi è anche più facile parlare con le persone e riportare immediatamente i loro problemi nell’ambito Consiliare e trovarvi una soluzione. Poi le soluzioni si trovano anche con la telefonata all’Assessore piuttosto che al dirigente di turno. Però abbiamo trattato anche temi importanti. Tu hai detto dell’OdG…
G – Scusami se ti interrompo, ma è per puntualizzare che si è parlato anche delle “Coppie di Fatto” e del “Testamento biologico”: ma poi che fine hanno fatto?. Qualcuno è mai andato a vedere la trafila che deve fare una persona per avere il servizio relativo al Testamento Biologico? Ed allora credo che siano non delle eccellenze, ma degli argomenti pour parler.
P – Non voglio scendere nei particolari, ma posso dire che spesso questi temi sono trattati impropriamente all’interno del Consiglio Comunale semplicemente per una serie di equilibri politici da mantenere, piuttosto che di posizioni da compiacere e quindi magari si tratta dei massimi sistemi quando in realtà la ricaduta sulla città è ad impatto zero. Il discorso con il gemellaggio con Lourdes è un’altra cosa perché l’impatto ce l’avrà, assolutamente ce l’avrà. Il discorso dei gemellaggi esistenti. C’è un limite dovuto al fatto che comunque qualsiasi iniziativa va finanziata in qualche maniera, con i progetti devi trovare anche i fondi per finanziarla. Un semplice gemellaggio come lo stiamo facendo noi adesso ha una ricaduta che è semplicemente una delegazione che viene qua o nostra che va là ed adesso è anche più ridotto, l’impatto, è più limitato. Al contrario con Lourdes, sarebbe un patto di amicizia (la forma si deciderà fisicamente nella prossima Giunta neanche in questa), e si andrebbe a incidere su un filone di turismo che è in crescita. Turisti dalla Germania probabilmente c’è un calo, turisti dalla Francia in calo, inglesi altrettanto e Chester e l’altra città gemellata. Nell’altro senso con Lourdes vai ad incidere con sud americani, probabilmente su russi, su medio orientali, su persone che invece tendono a muoversi di più. Quindi noi andiamo verso in filone che è quello che sta percorrendo, per esempio, Ancona. Che ha un progetto in essere che si chiama “Welcome to Ancona” che attraverso un’Associazione che noi conosciamo e che si chiama “Templari Cattolici d’Italia” consente l’apertura di alcune chiese per i traghetti che arrivano ad Ancona. Quindi questo è un aspetto positivo che consente ad Ancona di avere una fascia turistica che altrimenti non avrebbe avuto. I traghetti o le navi che fanno la crociera fino a Gerusalemme sanno che passano ad Ancona da cui è partita la Crociata e quindi i viaggiatori sono interessati al programma che viene loro per l’occasione prospettato.
G – Poche assenze, sempre composto, pochi gli interventi e ribelle nei confronti del gruppo di appartenenza che poi è quello di un organo di “opposizione”. Allora mi vien da pensare male, come faceva il buonanima Andreotti, visto mai che però non faccia centro: l’ opposizione ti va stretta e anche tu, sembra, stia posando lo sguardo e stia facendo progetti per sederti sugli scranni dirimpettai??. E ti dico questo, forte di un commento da te pubblicato su FB nel post elezioni:”… Renzi ed il Pd non sono la mia casa politica, l’ho sempre detto, ma ora spero che faccia le cose che dice di voler fare. Alternativa democratica non c’è….”. Lanci, insomma, queste occhiate ai tuoi dirimpettai che fanno sorgere qualche interrogativo, che spero, ora, tu qui, ci risolva.
P – Rimettiamo allora in fila i tanti punti trattati. Il tema di essere ribelle è dovuto al fatto che quel sistema operativo riconosce i voti a seconda di quella che è l’appartenenza. Essendo io d’opposizione, spesso quando ci sono delle cose, mi capita di votare con la maggioranza e da quello deriva il fatto che risulta un voto contrario a quella che dovrebbe essere la mia appartenenza al gruppo di opposizione. In realtà il mio percorso è stato abbastanza chiaro. Ho avuto la fortuna di entrare in Consiglio Comunale in un momento nel quale probabilmente tutto l’asse politico non soltanto locale ma anche nazionale stava cambiando. Il PD è diventato tutt’altra cosa oggi rispetto a quello che era 5 anni fa e quindi io voglio vedere anche come si presenterà. Sicuramente quella non è la mia casa, io lo ribadisco, la tradizione comunque comunista, post comunista non è la mia casa. Io vengo da una tradizione che è quella liberale soprattutto ed anche democristiana. So certamente che la DC è un partito che non potrà rinascere. I grandi partiti basati sugli ideali sono finiti. Il PD di oggi mi sembra molto, ovviamente con numeri molto più alti, questo bisogna darne merito a Renzi, sembra molto la prima Forza Italia. Io rivedo molto la Forza Italia che era un partito di opinione, cioè si diceva un po’ le cose più ovvie, in cerca di ottenere un grande consenso per poi andare a cambiare le cose fisicamente. Berlusconi al di là delle vicende personali non è riuscito in quel progetto. Io ci credevo, io sono stato uno dei forzisti della prima ora. Ci credevo. Sono uno di quelli che è rimasto bruciato, perché poi, da un certo momento in avanti, Forza Italia ha mostrato tutti i limiti dei partiti vecchia maniera: quindi il dirigismo, l’impossibilità di esprimere le posizioni ed è diventato quello che è da quel famoso 30% si è arrivato attualmente al 16 e credo che a livello locale sia ancora più basso. Quella non è assolutamente la mia casa. Quale è la mia casa?. La mia casa è una casa fatta di idee e progetti. Io credo e spero che, almeno nell’ambito della nostra città, poi in ambito regionale, nazionale, in questo momento non mi appartengono, non posso mettermi a fare dei voli pindarici, a livello locale credo che ci sia la necessità di fare un gruppo, per una volta e questo tantomeno non è stato mai fatto negli ultimi vent’anni, fare un gruppo ed insieme una lista di persone che sono in grado di “amministrare la città”. Perché quello che è mancato a Senigallia è l’opposizione reale. Ma tu l’opposizione reale non la fai col megafono e le badilate sulla schiena. Tu l’opposizione la fai creando un gruppo di persone che sono in grado di occuparsi in maniera qualificata e competente in urbanistica, in maniera qualificata e competente di Protezione Civile, abbiam visto che ne abbiamo un bisogno enorme, in maniera qualificata di promozione turistica ed anche lì abbiamo visto che c’è la necessità di farlo e quindi, questo è il mio scopo: il cercare di mettere insieme, ed è difficile, una squadra di governo. Se non sarà per questo mandato deve essere per il prossimo. Questo deve essere l’obiettivo. Non possiamo più permetterci e spiegherò perché, di avere delle liste fantoccio nelle quali ci sono due persone o peggio ancora una persona che deve essere eletta e 28 pecore messe lì per raccogliere un po’ di voti per raggiungere quel numero. Questo è negativo per la città. Perché quando una maggioranza governa, come è accaduto gli ultimi anni senza opposizione reale, perché diciamocela tutta l’opposizione non esiste, è frastagliata fra la sinistra di una qualche maniera che non riesco a capire, qualche cosa di civico, qualche cosa che ex Forza Italia, qualche cosa che è di Centro che però non riesce a fare da collante, è inesistente. Un fatto negativo per la maggioranza, perché poi la maggioranza si accomoda, è meno pungolata, è meno attenta ai bisogni e quindi non è facile un discorso di PD. E’ la stessa cosa dove governa il Centro Destra. L’esempio della Lombardia è emblematico di tutto quello che è successo a livello regionale e quindi il nostro compito di noi che siamo attualmente in opposizione è di costruire qualcosa di concreto e i progetti ci sono e vediamo le grandi cose che mancano. Tu prima mi chiedevi che cosa ha fatto di buono. Questa amministrazione è riuscita a mettere delle toppe, là dove c’erano delle falle evidenti, ma quella della Sacelit rimane. Non è tutto di competenza nostro?. Ok!. Cosa facciamo perché tra dieci anni lì riparta? E’ un punto fondamentale. Il discorso riguarda anche il Piano Cervellati, che da alcuni viene messo come la punta di diamante, da altri viene denigrato. Che cosa facciamo?. Che cosa facciamo in modo tale che tutta la città condivida questo piano?. Il turismo?. Io da venti anni a questa parte sento sempre critiche da parte degli operatori, sento critiche da parte della gente. Che cosa facciamo seriamente per promuovere il turismo e far si che non dobbiamo sentire tutti gli anni gli stessi discorsi e vedere le stesse cose?. Raccolta differenziata. Costi enormi. Ci dicono ah! ma quello è un problema del servizio, il costo del servizio deve essere assolutamente coperto. Anche lì, tra le tante cose che abbiamo fatto e in maniera davvero laica, gli amici del M5S che sono amici, ma anche lì sono persone a parte rispetto a quello che è un gruppo a parte. Io questo lo posso dire a differenza di tanti altri consiglieri e di maggioranza e di opposizione, non sono andato mai, nemmeno ad un incontro di questi meetup, perché?. Perché so che quella non è la mia casa e soprattutto per una questione di rispetto nei loro confronti. Perché molti dei consiglieri che vanno a questi incontri cercano semplicemente di captare qualche consenso in quel grande dissenso che rappresenta il M5S.Credo di aver risposto a tutto.
G – Certo è, da quello che mi vien dato di sapere, lavorando io negli studi di “Radio Scarpa”, l’emittente perennemente collegata sempre in diretta con quelli che sono gli “Studi sulla Piazza”, che si sta formando una lunga coda di sgomitatori, nei tornelli che regolano l’entrata nelle file della maggioranza. Ci siamo fatti nomi, ma eravamo in confessionale e come tali, quindi, resteranno un nostro segreto. Ma più genericamente, che mi dici ? E’ Vero?? Ne sai qualche cosa?.
P – Io ho preso 100 voti. Sembrano pochi, in realtà sono tanti perché li presi comunque in un contesto drammatico, che era quello del PDL di allora e li presi sostanzialmente facendo campagna elettorale per conto mio. Se voi andate a vedere anche la foto del PDL, quella famosa in cui stanno sul ponticino che conduce alla Rocca, io non ci sono, perché effettivamente non condividevo quella scelta, non tanto per la persona di Marcantoni, persona stimabilissima, ma in generale, perché a me nella vita piace vincere, non mi piace perdere. Quindi in tutto quello che viene fatto volontariamente o involontariamente per perdere una battaglia io non lo faccio. Quindi era quello il motivo principale  del mio dissenso rispetto a quell’area politica, che poi non esprimeva valori a livello locale, poi i valori sono tutti molto… Sul fatto della lista, sicuramente io non busso alla “porta di”, potrebbe capitare che altri bussino alla mia, però quando io dico che quella non è la mia casa, che il PD che ha preso il 50 e passa % nella nostra casa, significa una cosa chiarissima; ovvero che noi ragioniamo in termini concreti di progetti e di prospettive. Solo in quei termini ci può essere la collaborazione. Ma da qui ad entrare in una lista o fare una lista per sostenere il singolo candidato a Sindaco, ce ne passa!. Siamo persone serie. Ripeto, quei cento voti che ho preso li ha presi Maurizio (inteso come Maurizio Perini) per la fiducia che aveva dalle persone ed io ho una parola sola. Le persone sanno qual’è la mia appartenenza politica e quello sarò. Non mi vedrete in una lista civica che sostiene il candidato Sindaco, né mi vedrete fare una lista civica a favore di, né tanto meno mi vedrete fare un gruppo che si presenta per un candidato Sindaco solo per rappresentanza o per … (interrompo!).
G – Si mi sta bene tutto quello che hai detto, ma insomma andando al sodo come piace a me, i tuoi voti dove andrebbero a finire? Da quello che ho capito e senza prenderla tanto alla larga, all’attuale Sindaco, a Mangialardi. Giusto, o ho capito male?.
P – La mia speranza è che tra quei 100 ragazzi e ragazze, che mi hanno aiutato a prendere i 100 voti, emergano una serie di persone, che ci sono, che siano in grado di dare un contributo alla città, piuttosto che un voto a Tizio, Caio, Sempronio. Perché certamente questa maggioranza non ha bisogno …(lo interrompo nuovamente!).
G – Perfetta dichiarazione da politico…
P – ...(sorridendo) Sarà anche da politico, ma i miei 100 voti non sono influenti per una elezione…
G – A proposito di crisi, perdonami se mi esce una battuttaccia, ed in questi frangenti non è bello sparare sulla Croce Rossa, ma sarebbe anche da falsi del resto non fare questa domanda. Senza entrare nei dettagli, ma telegraficamente, che mi dici su questa Giunta in merito all‘alluvione di questi giorni, ha o non ha fatto “acqua” ? E se SI, dove, o se NO, il perché?.
P – Allora guarda. Io posso dire che dal vetro di questa finestra del vostro ufficio (via Mercantini), vedo la casa nella quale con una squadra del CNGEI, siamo intervenuti. Ti posso dire che rispetto al fenomeno a se che verrà sviscerato tantissimo, che verrà analizzato minuto per minuto, quello che è mancato è stata la possibilità di prevedere un evento di questo genere. Cioè Senigallia ha vissuto questi anni al di là di questo genere di episodi che invece in Italia accadono sempre più spesso. Quindi noi ci siamo ritrovati con una zona che di fatto era a rischio esondazione come quella del Borgo Bicchia, però esclusa dai piani di emergenza. Tanto è vero che questi messaggi di avviso e fisicamente anche la presenza dei Vigili è andata in posti che dal Piano erano previsti. Il non aver letto il cambiamento  dei tempi e soprattutto non aver valutato il pericolo imminente. Quella è responsabilità di chi ha amministrato. Non certo mia che in quelle stanze non ci sono. Quindi io non posso dire ah c’è stato un evento eccezionale perché di fatto questo è successo … e questo lo voglio dire però, io non do una responsabilità specifica al Sindaco: anzi, nell’immediatezza di quello che era accaduto, io mi sono sentito di mandargli un messaggio. Perché mi commuovo ripensandoci, perché probabilmente lui si è sentito solo. Ed è stato, forse, lasciato solo da quella squadra che ti dico che è invece importante formarsi intorno. Perché una persona sola… (rimetto bocca..!)
G – Giustissimo, condivido con te e mi spiace per Maurizio (Mangialardi. NdR), ma devo dire che però la squadra se l’è formata lui, quindi, come si dice in questi casi, chi è causa del suo mal…
P – Esatto, esatto, ma è questo infatti il ruolo della politica, non ci deve essere mai un “Uomo solo al comando” anche se quella persona ha un grande carisma. Perché poi nelle situazioni di emergenza tu hai bisogno di persone che ti diano un contributo. Lui comunque in questo momento, probabilmente, con l’alluvione si è rafforzato. Ha più consenso di quanto ne aveva prima e lui ha la forza in questo momento di mettere in riga tutte le cose che sa che non vanno in questa città e di metterla davvero in sicurezza per evitare che episodi di questo genere non abbiano più a ripetersi.
G -  Nel negativo, sempre che tu ritenga ritenga che ci sia del negativo da sottolineare, per che cosa credi che sarà ricordata questa amministrazione?.
P – Mi dispisce dirlo, ma purtroppo questa amministrazione, al di là delle tante cose buone, ma poi non tanto questa amministrazione in sé, a me spiace il fatto, e torniamo a bomba, che cioè tu devi avere una squadra efficiente ed il Sindaco, sarà ricordato come il Sindaco dell’alluvione. Verrà ricordato per questo aspetto. Ed io sono certo che le sue responsabilità, rispetto a tutto questo sono solamente marginali. La cosa che lui può fare avendo un consenso molto forte è quello di mettere mano e mettere in riga tutte le cose che non hanno funzionato e quindi il mio augurio al di là della politica è questo. Personalmente io cercherò di fare tutto quello che è nelle nostre possibilità, per creare una squadra di persone che anche al di là della politica possano dare un contributo serio e concreto alla città.
G – Ultime due domande con risposte telegrafiche visto che i tuoi impegni lavorativi ti reclamano. Quali domande non ti ho fatto, che avresti voluto invece ti facessi e a quanti o quali assessori va maggiormente la tua simpatia, il tuo apprezzamento per il lavoro che svolgono e come lo svolgono.
P – Io pensavo che ti avresti fatto una domanda sulla specifica del rapporto più o meno positivo su qualcuno della maggioranza, piuttosto che con qualcuno dell’opposizione, però penso di essere stato abbastanza chiaro e di aver risposto tra le righe. Circa la Giunta, ti dico due persone con le quali ho un rapporto davvero bello che va anche al di là della politica, come Schiavoni, per ambito culturale e persona molto aperta. E l’altro è Ceresoni, persona estremamente preparata e che umanamente è come piace a me: si-si, no-no, vale a dire non racconta ca… ( e a conclusione dell’intervista chiude sorridendo con un omissis!).

VIDEO :
Testo e video




di Franco Giannini


Già pubblicato Domenica 6 luglio, 2014 su SenigalliaNotizie.it 
Questi i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :

Mirella
2014-07-06 09:24:30
Le classiche risposte di un ex DC che con 100 votarelli nulla spostano e nulla dicono...
un povero tra i poveri (di politica)
2014-07-06 13:36:25
"ROBA VECCHIA" Mi sembra di essere nel periodo pre-elettorale 2010, stesse persone e stesse risposte da politici come le promesse mai mantenute. Questi sembrano fuori dal mondo e forse, che è anche peggio, non si rendono neanche conto cosa è successo a Senigallia e nel mondo in questi anni. Inutile spiegarglielo sarebbe tempo perso. Serve gente con gli attributi, che abbia voglia di dire e gridare basta a questa politica dissenata, bisogna rivedere il tutto da cima a fondo. Spiegare ad un Sindaco quali sono le sue qualifiche istituzionali e le sue responsabilità poi chi vuole candidarsi sappia cosa deve e non deve fare per tutti i cittadini e non solo per una parte di essi. Grazie Franco per quello che continui a fare continua a metterci in mostra queste persone al che noi alle prossime elezioni possiamo meglio renderci conto per chi votare. Sperando che i Senigalliesi possano incominciare a ragionare prima di votare e non continuare a votare come "struzzi" o solo per misire interessi di parte o per non incorrere in velate minacce promesse.
maria garbini
2014-07-06 19:10:04
Grazie per quel poco di luce che emerge sul personaggio, ma che noia-fatica arrivare in fondo. ........il casalingO di Voghera
maria garbini
2014-07-06 22:11:59
In attesa di cadrega! Merito del ricciolone l'essere riuscito a liberare dopo 25/30 anni l'EX-cantiere navale??????? I rapporti con lanari per Borgo Torri che MAI tornerà via Mamiani? suddito-610

giovedì 3 luglio 2014

Che siano veramente terminati i tempi di “Piove, Governo ladro”?

Rassicurante l'annuncio che il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto per lo stato di emergenza.

E magari ad illustrare questo comunicato stampa metterei anche l’immagine ed il sottofondo musicale di “Singin’ in the rain“. Che volete, a volte anche politicamente, suonarsele, cantarsele e ballarsele sulla pioggia, che cosa c’è di più forse propagandistico ed ottimistico?
Non me se ne voglia, ma è solo per riuscire a comprendere. Mi ero fatto delle domande e regolarmente, non ho ricevuto risposte, da nessuno, che mi aiutasse a capire. Mi ero chiesto Quanto? Quando? ed a Chi? E’ giunto, forse, un “quanto”, ma non mi è neppure troppo chiaro. Colpa mia. Sono una testa dura! Si dice, mantenuta la promessa! Bene. Allora però testardo come sono, ci riprovo!! Ma vorrei capire meglio con dei numeri, delle date e degli esempi a campione. Ecco sarebbe bene per esempio, l’illustrazione di tre esempi a campione.
Io provo invece, a fare il conto della lavandaia: “… il fondo per le emergenze nazionali che per le Marche mette a disposizione uno stanziamento di 10 milioni di euro” allora 10.000.000 € – stanziati nelle Marche – diviso 390 domande di risarcimento pervenute da parte delle vittime senigagliesi colpite dall’alluvione del 3 maggio (sempre che gli altri comuni marchigiani con ugualmente i piedi a mollo e con danni a cose e persone se ne stiano silenziosamente e bonariamente e passivamente a guardare) farebbero 25.641 € a domanda. Il che già vorrebbe dire che in tantissimi si dovrebbero accontentare di una ritinteggiatura di bianco alle pareti, un’autovettura di seconda mano da acquistare (sempre se contemplata nel calcolo e non credo!) e poco altro. Perchè è da calcolare che i danni non li hanno ricevuti solo le famiglie, ma artigiani, commercianti, industrie… ed i danni alle cose in questo caso, sono anche a cinque zeri.
Quello di certo invece e su cui fin ad oggi si è fatto realmente affidamento, giusto ripeterlo, sono stati gli aiuti, un milione in totale, devoluto dalla Caritas e dalla Cassa di Risparmio di Verona a cui vanno sottolineati gli aiuti, seppur più modesti ma altrettanto apprezzabili, giunti attraverso l’associazione culturale Gent’d'S’nigaja con le sue iniziative griffate #amollomanonmollo. Poi tutti attendevano che le “promesse del giorno dopo” si concretizzassero. In verità si sono attesi 60 gg. ma infine ecco l’annuncio, che qualcuno cominciava a temere di non poter fare “Habemus Papam”. Però alla fine, questi milioni quanti realmente sono? dieci? cinque? O effettivamente solo uno su cui fare fronte, dal momento diciamo, che quattro già il Comune li aveva anticipati? Entusiasmo quindi, ma sempre che questa cifra venga elargita a fondo perduto! Ma immagino che così non sarà. Ed allora piedi a terra e sull’asciutto.
Sarà, molto probabilmente stanziata sotto forme particolari di mutuo da richiedere, ad interessi particolari, ma purtroppo non per tutti… e quanto vorrei sbagliarmi… infatti mi chiedo: verranno eventualmente concessi proprio a tutti ? (si sa che i banchieri non si fidano neppure delle proprie madri!) Anche a coloro che hanno perduto il lavoro o peggio ancora non lo hanno mai avuto, o lavorano come precari? chi è in Cassa integrazione? o non hanno capitali da offrire a garanzia, o hanno o meglio avevano la casa di proprietà, quella alluvionata, ma che oggi ha un valore che rasenta lo zero, perchè in determinate aree non gliela vuole più nessuno? Insomma, quelli che rientrano statisticamente in quel 20% di famiglie italiane e quindi anche senigagliesi in crisi, che secondo altri ben pensanti, invece, ritengono si tratti solo di numeri statistici (definiti con un termine che matematico non è: Gufi!!) ?? E se alla data di scadenza della rata, costoro, ancora fossero senza lavoro, chi la pagherà per loro?? Chi farà da garante?? Voglio sperare, con il brivido adrenalinico che rilascia il pericolo, a testimonianza però che qualcosa stia veramente cambiando anche lì, l’umanità di Equitalia!
Altra domanda ancora, ma non si parlava nel post alluvione di 179 milioni di danni “circa” (e non ero certo io a dare questi numeri!) il che mi induce a pensare che, forse, ripeto il forse, la coperta promessa allora ed ora assegnata sia rimasta troppo corta e per di più pure bagnata: un po’ come l’aiuto inviato della classica bottiglietta di sciroppo per inappetenti a chi muore di fame? O forse, invece mi sbaglio (mai errore fu così gradito riconoscerlo) arriveranno altri milioni? E se si e qui ritorno con le solite domande che chiudono il cerchio, Quanti? Quando, – se si pensa che ci sono voluti 60gg per le “Urgenze”, figuriamoci per una eventuale aggiunta -? Ed ancora, destinati a Chi? La Politica si riesce a comprendere meglio con i numeri e le date. Anche perchè si potrebbero evidenziare meglio, con un Open dati, se si sia trattato solo di elargizioni propagandistiche o invece di migliori e tangibili concretezze alla cittadinanza tutta. O almeno io voglio credere!

Franco Giannini
Già pubblicato Mercoledì 2 luglio, 2014 su SenigalliaNotizie.it

domenica 4 maggio 2014

Misa, Senigallia : Passata la tempesta metereologica, almeno si spera...

... inizierà quella politica, dello scaricabarile delle responsabilità. 

E quando si affoga nella "melma", uno per salvarsi, cerca di aggrapparsi a qualsiasi cosa o a qualsiasi persona in quel momento vicina. Insomma "Mors tua vita mea"!
Ed oggi, nel pomeriggio, ecco che non poteva che essere chiamato ad assolvere al compito di "Salvatore della Patria delle Eccellenze", a scoglio o persona a cui aggrapparsi, sua maesta serenissima Dott. Matteo Renzi. Ma la vedo dura, in quanto non so che cosa voglia dire, ma certo che i scaramantici cominceranno a toccarsi; la sua prima volta a Senigallia fu in occasione delle primarie con Bersani e perse e si perse la chiave della Rotonda, questa seconda volta è in occasione di una alluvione e qualche politico di maggioranza lungimirante, pensando alle prossima sessione elettorale comunale, già spera che Renzino sia meglio resti, non ha importanza in quale, o nella sua magione fiorentina o in quella romana.
Immagino invece come saranno tutti riverenti, piagnucolanti e con il "cappello in mano" attorno al fiorentino, pronti a raccogliere immediatamente quel po' di promesse, che, sempre se verranno concesse, lo saranno dopo il 25 Maggio. Fortuna ha voluto che il Primo Ministro bussasse con i piedi, non per cattiva educazione, ci mancherebbe, ma perchè le mani erano occupate da la "luce fu", il ritorno dell'Energia Elettrica dopo ore di buio, di un raggio di sole che ha fatto timidamente capolino tra le nuvole e tante, tante parole di conforto. Una supplica, si faccia un giretto e magari ritorni tra qualche ora portandoci in dono anche il ripristino del telefono ed il "campo" per i telefonini... visto che ancora manca!! E mi raccomando però, noi non facciamoci sempre riconoscere, prepariamogli un bel paio di stivaloni, un giaccone color arancio della Protezione Civile, meglio ancora se con su qualche segno evidente di fango, che farebbe molta scena e, del resto in questo momento neppure ci costerebbe nulla, facendoci così guadagnare qualche punto di riconoscenza. 
 Vorrei essere una mosca bianca, per poter ascoltare quanto si diranno e a chi imputeranno le colpe di quanto avvenuto. Immagino che si parlerà di casualità, di cambiamento climatico, di bombe d'acqua, che non ci sono più le stagioni, lo spostamento del polo, magari una volta si sarebbe aggiunto che la colpa era di tutte "ste bombe tomiche". Tralasciando quelle che l'Opinione Pubblica invece suggerisce: la pulizia del fiume, le mancanza delle vasche di espansione, la cattiva organizzazione, ecc, ecc. Ma si sa, questa parla sotto l'influsso del momento che porta ad esprimersi in modo populistico ed è bene anzi che lo faccia, per scaricare quella rabbia che poi, si sa, passa con il tempo. Ed in fin dei conti questa è la cosa importante. Che la gente si tranquillizzi, si rimbocchi le maniche, che i più fortunati aiutino i meno con la speranza che torni nuovamente giornate di sole. Fino ad oggi più che giornate di sole o avuto modo di fare esperienza con le sole, alla romana.
Io, che giovane non lo sono più, ma mi si creda, lo sono stato, credevo del resto di aver chiuso la mia Era del "primo periodo dell' età dell' Umido" ed invece, i proverbi non sbagliano mai, o quasi mai. Non c'è due senza tre. Ed infatti potevo dire, sia il 5 Settembre 1959,  quasi diciasettenne, nell'alluvione di Ancona, che poi, da militare, nell'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, io c'ero a spalar fango. La prima volta per sette giorni in una attività di un parente, la seconda obbligatoriamente, per un'altra settimana, in quanto militare. E questa terza, non avendo più l'età per spalare, ma di certo per inca@@armi, qui a fare come qualche vecchio titolato spesso fa a dire "Basta! Che queste scene mai più si ripetano". Con lo stesso medesimo risultato! Il nulla. Ma se questo è il frutto che ottiene un grande, maggiormente si avrà pazienza se le mie parole evaporeranno unitamente a tante altre che si diranno nella riunione "tecnica" per qualcuno, salottiera per qualche altro.
Immagino che saranno in tanti quelli che a questo punto indicheranno l'indice accusatore contro questa Amministrazione, magari anche direttamente contro il Sindaco.

Cosa che sarebbe fin troppo facile, ma non so quanto corretta. Oserei dire perfino "sbagliata". Perchè? Ed allora che cosa dovremmo dire di chi ci consegnò il  riconoscimento di "Fiume Sicuro" nel lontano fine 2010 o inizio 2011, non ricordo con esatezza ?  Pomposamente, ambiziosamente, se ne parlò nei giornali di allora. Gli Amministratori ne fecero il loro distintivo di merito, che oggi avranno riposto silenziosamente tra i ricordi di giorni migliori, dovuti, e solo oggi forse se ne rendono conto, più alla fortuna che alla reale perizia. Si, solo oggi, ed è un atteggiamento oserei dire lapalissiano, quando gli apprezzamenti vengono da simili organi. E sarebbero questi stessi organismi che, come dato, dovrebbero togliere prima di tutto il vessillo e poi fare immediatamente un mea culpa chiedendosi alla Papa Francesco:" ma chi siamo noi per giudicare, siamo ancora in grado di poterlo fare, di concedere premi, di dare giudizi?"
   
Anche in questi casi di politica amministrativa, avviene però, come tra la vita di tutti i giorni della gente comune, una specie di "Guerra tra Poveri". 
Ed allora lo Stato scarica le sue responsabilità sulla Regione, la quale a sua volta le gira sulla Provincia (oggi, si dice..., con le ore contate) che a sua volta le rigetta sulle "spalle" del Comune. 
Ed il Comune nel suo piccolo, le gira al cittadino, incolpandolo, magari, di non pulire come il senso civico imporrebbe, la caditoia sotto casa, incolpando gli animali da fiume che fanno le tane dove non le dovrebbero fare o al più, a mezza bocca, la respinge ai mittenti con l'oramai inflazionato vocabolo "colpa dei tagli". 
Ecco, oggi, visti che i famosi buoi sono fuggiti dalla stalla e che non vale più la pena chiuderla, sarebbe l'occasione giusta per gettare via quel "cappello in mano", ponendo il ditto indice verso Renzi accusando sia lui che tutti coloro che lo hanno preceduto, di non aver fatto assolutamente nulla, affinchè ciò non avvenisse, almeno dal quel 1959 che Brontolone raccontava, quando partecipò alle Guerre Puniche. Dimenticandosi che tutti costoro e questi Enti, marchigiani, sono imbarcati nello stesso vascello che porta  issata la medesima bandiera  di partito di appartenenza, che è poi la stessa anche di questo Comune. Allora si che saremmo un "Eccellenza", un "Comune Virtuoso", mi si passi il francesismo, un Comune "CON LE PALLE" !!! Il primo Comune che ha avuto il coraggio di dire in faccia al "compagno" di Partito Renzi, come il "compagno" Comune la pensa nei confronti del "compagno" Governo. Ma ho la sensazione che visto il momento, ci sarà invece una stretta di mano, la frase di circostanza di Matteo che dirà di sentirsi vicino a noi senigalliesi, perchè Firenze è città che conosce queste situazioni per averle provate sulla sua pelle, ma che i Senigagliesi - qui la sviolinata è d'obbligo - sapranno dimostrare il loro carattere risollevandosi quanto prima. 
Da parte dell' Amministrazione, e qui allora si che sarebbe totalmente colpa sua, se ci fosse un  acqua in bocca... ed in questo caso vien proprio da dirlo!! accontentandosi di promesse fatte senza cifre e senza date. No cambiali in bianco o assegni post-datati. Non rientra nelle competenze di questa Amministrazione Comunale la pulizia dei corsi d'acqua, ma il dovuto rispetto dello Stato-Regione-Provincia nei confronti dei Senigagliesi, questo si!! Ed allora sarebbe bene far ascoltare la propria voce, non gridata che ci farebbe ineducati, cosa che non siamo, ma autorevole questo si. A U TO RE VO LE !!!! Perchè siamo un Comune Virtuoso e se vengono assistiti comuni che non lo sono, Roma ad esempio?, allora tanto meglio, Renzi, lo dovrà fare nei nostri confronti. I Senigalliesi colpiti negli affetti (si sono avuti anche dei decessi!!), nelle proprietà e nelle attività, attendono un' IMMEDIATA risposta. Non con discorsi, ma con fatti concreti e come dice di saper fare, con quella velocità che il nostro buon Matteo, ci ricorda ogni qual volta ne abbia la possibilità di sottolinearlo.





di Franco Giannini

martedì 29 aprile 2014

Ed io che credevo che la banana fosse solo un frutto !!

Ma si sa, nella vita non si finisce mai di imparare e gli esami non finiscono mai!! 

Io, ad esempio, ero rimasto con le mie conoscenze al fatto che la banana oltre che essere un frutto era ricordata come  "Banana Joe", un film interpretato da Bud Spencer o che "Banana Split" è un dessert a base di gelato e frutta oppure che con "Banana" si può intendere una Repubblica all'acqua di rose. Ma poi pensandoci su bene mi sono ricordato parole di una canzone che se non sbaglio dicono che è anche "l'unico frutto dell'amor". Da queste a quelle che cantava l'indimenticato Sordi e la simpaticissima Monica Vitti  "Ma 'ndo vai se la banana non ce l'hai?" nel celebre film Polvere di stelle, il passo è breve. E facendo ancora un passo indietro, nelle foto dell'epoca e negli spezzoni di filmati in bianco e nero degli anni '30 , una conturbante Josephin Baker le indossava a mo' di gonnellino nella "danza delle banane".
Poi all'improvviso è arrivato lui : Dani Alves e non ho potuto neppure chiedermi Dani chi? perchè era già su tutti gli schermi TV e con le foto su tutte le riviste e quotidiani.
Ma confesso che non sapevo, fin a quel momento, neppure chi fosse nè tanto meno che giocasse al calcio ed in quale società, figuriamoci poi che fosse, come direbbe qualcuno, di carnagione abbronzata.
Se non avessero imbastito la scena con duecento ripetizioni del suo corner, da infinite angolazioni ed altrettanti rallenty, sottolineando il suo gesto, credo che in pochi avrebbero notato il gesto del raccogliere quel qualche cosa gettato in campo ed il suo "sbuccia ed azzanna". Ma la sottolineatura del suo atto seguito da un fiume di parole retoriche, ha avuto l'effetto di uno scoppio con effetti deflagranti contro la stupidità dei razzisti. Sicuramente uno schiaffo ai figli della madre degli stupidi. Solo che guardando bene il video si può notare che Alves è talmente concentrato nell'azione, che raccoglie la banana che hanno gettato dagli spalti quasi sovrappensiero. Sembra  sbucciarla in una totale indifferenza, senza pensare assolutamente a quello che dicono i cronisti, o almeno io credo, a tutto quello che poi sopra ci hanno costruito per una giusta propaganda.
Patetici, mi si permetta, invece, i due italiani Renzi e Prandelli, con la banana metà in mano ed il restante in bocca, che come due belle statuine, si sono lasciati riprendere per concedere le loro immagini per la campagna contro il razzismo. Un gesto che, proprio perchè preparato, li ha, questo si, accumunati a delle scimmie, inteso nel senso dello scimmiottare. Un gesto artefatto, che anzicchè dare credibilità alla bonta del sentimento con il quale avrebbero dovuto pubblicizzare la cosa, con quel sorriso, il Matteo, un po' alla Crozza, hanno sminuito e reso vano il motivo per cui erano lì.  Per cui è trapelata la vera ragione della loro presenza, non certo per la campagna contro il razzismo, ma uno per fare una comparsata in più in occasione delle elezioni europee, e l'altro per una supplica, per un "Vogliatemi bene" anche se..., in occasione dei Campionati Mondiali di Calcio. 
A Matteo "cà nisciun è fess" . Questa che vedi nel video è la vera spontaneità, non la tua !!






di Franco Giannini