domenica 24 novembre 2013

L'Italia dei piccoli numeri, delle tante ferite e...

delle innumerevoli incongruenze !!

Che vanno dai 14 € nelle buste paga ai 200 a testa per gli alluvionati sardi, dalle telefonate agli amici di famiglia agli aumenti sempre umanitari in fatto di ore d'aria, per i colleghi degli amici di famiglia (non si sa mai, questa volta è meglio prevenire, che poi dover curare!!). 

Ed a pensare che in quello spot pubblicitario Massimo Lopez continuava a ripetere che "Una telefonata salva la vita", e Lei, la mini(e)strona si è attenuta a questo, con l'intento di salvare una vita (e ci è anche riuscita, visto che appena due giorni dopo l'assistita era sana e salva a fare shopping per il centro di Milano!) senza sapere però, che avrebbe mosso, anche, un polverone.
Visto il marasma venutosi a creare nell'aria, ha allora pensato bene di rendersi più simpatica (ma vistola da vicino, sarà duro!!), spalancando per un maggior numero di ore, tutte le porte e finestre del Parlamento per far entrare, come dire, aria ai politici, anch'essi più o meno "detenuti" in quegli spazi  loro concessi nelle "ristrette aule" parlamentari.                                   
Un gesto che solo il miglior Fracchia-Fantozziano dei Villaggiani ricordi cinematografici, sarebbe in grado di farci apprezzare. Infatti qualcuno ha avuto anche da ridire!
Voglio sperare, infatti, che gli italiani siano un gradino intellettualmente sopra il "personaggio" cinematografico, non fermandosi solo a questo, per compredere che certe mosse che se da un lato io biasimo per l'indecenza e la sfacciataggine del loro contenuto, dall'altro mi danno anche da pensare a come certi individui, che mi si permetta di far vseguire l'aggettivo "Meschini" si atteggino e reputino la loro intelligenza ampia quanto la nostra stupidità, secondo la loro ottica, di truppe cammellate.

Ma nella vita, visto che la meritocrazia, in Italia ha un valore che rasenta lo zero, ci vuole solo un gran lato ""B" . e la Mine(i)stra in questione non è che gliene manchi. Nè a livello fisico, nè a quello inteso come Fortuna. Infatti è arrivato il Dio Pluvio e non con una nuvola fantozziana, bensì con delle bombe d'acqua in un sadico bombardamento a tappeto, a darle quella mano per mettere tutto a tacere la buriana, spostando l'attezione sul nubifragio che ha colpito e devastato i comuni della Sardegna.

Ma come si sa però, anche nella Fortuna ci sono vari gradini.
E se nel primo gradino, si è seduta con i suoi due ettari di retrotreno Lady Umanità, sul secondo si è dovuto accontentare di posizionarsi, colui che le ha evitato, almeno per il momento di non sporcarsi (Ulteriormente!) la faccia, con delle dimissioni. Del resto il suo retrotreno, quello del Presidente, è un decimo di quello della sua subalterna e poi, si sa, la riconoscenza nelle stanze della Politica è un sentimento difficile da rintracciare.
Ed ecco allora che il nostro pover'uomo, dopo i vari flop, quali la Legge di Stabilità (la famosa zitella che a tutti piaceva, ma che nessuno sposava), il Gioco dell'oca dell'IMU costretto a ritornare nella casella di partenza, l'elemosina dei 14 € in busta paga concessi dal "graffio" del cuneo fiscale sulle tasse in busta paga, dal logorio che ha creato nelle menti degli italiani per conoscere la verità sul contenuto dei suoi "attributi", se a base di  steel (acciaio) o solo segatura, sulle lotte intestine in seno al "loro" non certo più suo, almeno dalle apparenze, incerottato PD, all'impegno giornaliero di badante in quel del Colle, ai quali si è aggiunta anche il problema alluvionati Sardi. Intanto, come suo solito,oramai, un'entrata a gamba tesa con il riconoscere il Lutto Nazionale, ma solo il giorno, come la pillola, dopo a funerali eseguiti. Diciamo una vergognosa dimenticanza??
Problemi che ha pensato bene di risolvere con un 20 milioni di € per le prime spese e 200 € a cranio per i vari cittadini colpiti da questa calamità. Ma mica è tutto qui. Gli ha anche fatto sapere, ciliegina sulla torta, che il Governo è a loro vicino. Figuriamoci se era assente!! Come dire circa 250 mila € a comune. Ma che ci fanno??  Ma costui lo saprà che una pecora ha un valore economico di 100 € e che ci sono circa un milione di capi di ovini in Sardegna, a cui vanno aggiunti quelli bovini?? Lo sa quanti capi sono morti? Poi ci sono i danni subiti dalle aziende commerciali (supermercati, artigiani, abbigliamento, ecc) e per fortuna, Sua s'intende, che le industrie sono tutte chiuse da tempo (per quella che chiamano "crisi") e magari le gallerie sommerse dall'acqua, altrimenti sarebbero anche altri a stendere la mano. E lui come te l'ha risolto il tutto, con 200 € a testa. E le case, ed il mobilio, e le strutture dei negozi, e le attrezzature degli artigiani, allevatori, agricoltori... le strade ed i ponti crollati  da rifare...tutto compreso in quei 20 milioni ? I ben pensanti, i filosofi della politica, mi diranno che non si può avere tutto in una volta. Io invece da cittadino agli sgoccioli in fatto di pazienza, chiedo ma allora perchè una banca, la banca che tutti conoscono ed in cui si discute toscaneggiando, ne ha ricevuti ben 4 e non milioni bensì miliardi, tutti in una volta, dallo stesso Stato, dagli stessi partiti, cifre finite in un pozzo senza fondo e con i risultati che si sono visti?


Attenzione però, che la festa, parlo della "Vostra Festa" e sono in tanti ad augurarselo ormai, può terminare da un istante all'altro: non so se ve ne siete accorti, ma a Genova si sono rimboccati le maniche i Tranvieri e i Portuali, i Camionisti si stanno anch'essi preparando, aria calda si respira negli iscritti dei sindacati, e per ritornare agli alluvionati sardi, uomini e donne che si pieni di sano orgoglio, ma non crediate che nella loro apparente tranquillità stia anche la vostra.
I sardi, credetimi per esperienza personale, sono persone che è meglio tenersele amiche, che farsele nemiche. In questi giorni abbiamo imparato a conoscerli come indivudui calmi, orgogliosi, che nulla hanno chiesto, neppure una lacrima sui loro visi, non una mano tesa ad elemosinare un aiuto, ma ripeto attenzione!! Caro amico Presidente, hai in mano una bomba, quella con cui stai giocando, a cui è stata tolta la sicura...

Franco Giannini 
di Franco Giannini  

venerdì 22 novembre 2013

Consiglio Comunale sessione straordinaria: si parla di Tasse sui rifiuti e servizi


... ma non solo!!

Come ormai da tempo, da semplice giornalaro quale sono, lascerò la parte più politica ai professionisti dell'informazione, quella relativa alle oltre tre ore di discussione (termine molto nobile se penso a certi interventi quasi forzati dettati dalla volontà di apparire, ma dal contenuto incomprensibile (un po' alla Razzi, che non riporto, ma che a qualcuno suggerisco, per una auto valutazione, di rintracciare e riascoltarsi ) su tasse (   Tarsu o Tares - Tuc - Tia ecc. ecc.) e politica, preferendo soffermermarmi  invece, su quell'oretta striminzita dedicata ai problemi più spiccioli della città, ma spesso molto più vicini e sentiti dai cittadini.

Il primo a cui viene il Presidente Monachesi concede la parola è FIORE, che porta in evidenza un fatto di cattiva educazione accaduto in una corriera di linea e riportato sulle pagine di Facebook il giorno stesso, con dovizia di particolari, a cui ha poi fatto seguito una lunga chat di commenti, da un testimone, viaggiatore giornaliero, su quella linea.
Questa l'interpellanza :"Alla luce dell'episodio avvenuto mercoledì mattina su un autobus del trasporto pubblico, di cui mio malgrado mi sono trovato spettatore, con un acceso litigio tra un genitore e l'autista, ma tenendo anche conto delle segnalazioni che mi sono arrivate da parte anche di altre persone che utilizzano le corse scolastiche, circa atteggiamenti di prepotenza tra studenti (di cui un caso era anche stato riportato dalla stampa) e di comportamenti poco rispettosi nei confronti degli autisti che, ricordiamo guidano una corriera e quindi hanno una grande responsabilità, chiedo se è possibile fare in modo che le forze dell'ordine oppure i vigili qualche volta salgano in borghese sugli autobus al fine di identificare chi assume comportamenti scorretti e quindi prendere i provvedimenti del caso. Io non sono solito utilizzare la corsa scolastica, l'altra mattina è stato un caso, ma da quello che mi è stato riferito chi la prende non si trova a suo agio a cominciare anche dall'autista che deve poter lavorare serenamente perchè mentre guida ha la responsabilità dei passeggeri che trasporta. Concludo ribadendo che non mi riferisco all'episodio di mercoledì mattina, sul quale i carabinieri faranno luce, ma vengo a portare in consiglio un disagio generale che spesso trova sfogo sulle bacheche di facebook".
Il testimone concludeva la lista dei commenti, augurandosi, avendo intravisto Fiore tra i passeggeri, un suo interessamento. Ed eccolo quindi, puntualmente, accontentato.
All'oscuro di tutto, invece, il SINDACO, che nel rispondere a Fiore (non stò a riportare parola per parola),  puntualizza subito che non metterà agenti in borghese sulle corriere, ma si informerà, per vedere se si tratti di un caso isolato o di comportamenti ripetuti. Perchè in questo secondo caso la cosa sarebbe da analizzare (chissà, magari con un altra bella tavola rotonda!) con chi con i giovani è abituato a vivere e cioè la solita lista, scuola, famiglia... Alla replica Fiore si dice soddisfatto della risposta del Sindaco tenendo a precisare come la sua fosse solo un far presente di una certa situazione, quasi abituale anche se non di questa gravità, che lamentano i viaggiatori delle corse degli studenti.

Io credo che sarebbe sufficiente ascoltare quello che hanno da dire quei conducenti di questi autobus, a che cosa ogni giorno devono far fronte, assistere, subire, magari silenziosamente per non accendere ulteriormente gli animi già "riscaldati" di questi "pargoli", che la famiglia (si, la famiglia!) non sa, o comincio a pensare, non vuole neppure, educare. Questo è solo uno dei casi, venuto alla luce, perchè reso più eclatante dal comportamento del genitore e dal lavoro che questo ha detto di svolgere.

La parola a questo punto viene concessa a RIMINI che nella sua interpellanza rivolta a Volpini, rivolge la sua attenzione ai problemi della nostra sanità locale :" Apro questa mia interpellanza con una bellissima foto. Quest'oggi presso l'Ospedale di Fabriano è stato inaugurato il nuovo pronto soccorso e la TAC alla presenza di Spacca, del nostro Dirigente Regionale e quant'altro.... la mia interpellanza è rivolta all'Ass. Volpini è la seguente. Noi come gruppo consiliare abbiamo fatto di recente un manifesto, un manifesto dove denunciamo un declassamento del nostro Ospedale, l'ospedale di Senigallia. Oggi haimè! dobbiamo aggiungere una riga alle nostre affermazioni di quanto detto ed è la seguente: Il Declassamento del Reparto Radiologia. Chiedo conferma sul fatto che il facente funzioni di primario, per quanto riguarda il reparto radiologia è stato ritirato l'incarico. Dal primo Gennaio 2014 il reparto di radiologia dell'Ospedale di Senigallia di Fabriano e di Loreto farà capo al primariato dell'Ospedale di Jesi, per quanto riguarda radiologia. Quindi chiedo la veridicità di questo dato da parte dell'Amministrazione comunale. Cosa significa non avere più primariato, perchè fino ad oggi vi era la possibilità, la speranza, che fosse nominato un nuovo reparto in questo reparto che è di basilare importanza, e lei me lo insegna, per quanto riguarda tutto il servizio dell'Ospedale stesso. Poi proprio oggi, il reparto è in sofferenza quale è il primo acquisto di una mini TAC che se non vado errato risale al 2007 che è stata acquistata, che serve a ben poco, che obsoleta. Abbiamo chiesto in maniera forte, determinata, quando c'è stato il Consiglio Comunale all'Ass. Regionale per quanto riguarda l'esigenza di una nuova TAC per il nostro Ospedale. Detto questo chiedo appunto, la veridicità, oltre il fatto di quale sarà il futuro e se mi conferma che nel famoso piano dopo tutta questa diciamo tra virgolette riforma, che riforma taglio vero e proprio orizzontale basta dalla regione a mio avviso dissennata, senza un determinato criterio e senza distinzione di responsabilità alcuna, il nostro presidio ospedaliero rimarrà con quattro reparti veramente propri avente primariato pronto soccorso e chirurgia medicina ortopedia, mentre radiologia laboratorio analisi verrànno, rimarranno con i mini reparti. Io questo chiedo, poichè è stato modificato, ci dovrebbero anche essere i documenti di questo famigerato piano e di come esso finirà, e la fine del nostro presidio ospedaliero sia questa oppure altra. Grazie".
A rispondere come richiesto è VOLPINI :" ...che abbiano, come dire, inaugurato una nuova TAC ad altissima tecnologia di ultima generazione e di un nuovo Pronto Soccorso a Fabriano io credo insomma che dovremmo rallegrarcene tutti, perchè quel territorio comunque avrà un futuro sanitario... non credo ci dovremmo quindi scandalizzare, perchè a Fabriano o in qualsiasi altra struttura sanitaria della nostra regione oppure della nostra Area Vasta sia ammodernano sia le strutture i reparti o addirittura la tecnologia. E' che questo andrebbe fatto in maniera come dire, razionale, in maniera scientifica, omogenea su tutto il territorio. Ecco questo, forse dovrebbe essere come dire, il terreno di confronto. Io credo che quella cosa vada stigmatizzata per l'enfasi con cui è stata chiaramente divulgata e soprattutto, chiaramente per il momento, e per , e non è una piaggeria, io so bizzarro, ma rispettoso anche poi dei ruoli istituzional, ed il fatto che in quella foto e in quella cerimonia non sia stato invitato il Presidente della Conferenza dei Sindaci di Area Vasta, io credo che sia un fatto negativo, un vulnus e anche da stigmatizzare anche da questi banchi. Non perchè il Presidente è il nostro Sindaco, ma perchè è così, il rispetto istituzionale. Se c'è il Sindaco di Fabriano è bene che ci sia anche il Presidente della Conferenza dei sindaci di Area Vasta, oltre che l'onnipresente Madonna di  Medjugorje che è il Presidente Spacca, che lo vedo dappertutto .... Sulle questioni più specifiche che riguardano chiaramente il reparto di, la perdita di, pare ufficiale insomma, la Regione dopo un passaggio di riordino nelle ultime settimane, l'ASUR si è concentrata sulle così dette Reti Cliniche e le Reti Cliniche su un documento programmatorio fatto dalla Regione, sul quale chiaramente anche la Politica traverso la V° Commissione ha interloquito, c'era il passaggio del confronto e della condivisione e con i professionisti e quindi con i primari con i responsabili dei vari dipartimenti. E il risultato chiaramente di questa consultazione, perchè di questo si tratta, che aveva appunto come obiettivo quello ... che era demandata a questo percorso di condivisione con i professionisti. Poi l'impegno era con l' ANCI, il Sindaco allora era presente, che alla fine di questo percorso, saremmo ritornati in sede politica ... per chiaramente trarre le conclusioni ed il documento finale. Siamo in attesa di essere convocati, nel freattempo anche noi campiamo nella realtà, io ci campo nella duplice veste, sappiamo che una serie di atti sono stati fatti e uno di quelli che è penalizzante è proprio quello che riguarda radiologia, rispetto alla quale .... abbiamo chiaramente sempre più volte richiesto che sia pienamente funzionante ed anche attraverso il proprio organico ... quindi il fatto che questa cosa abbia avuto questo esito lo porteremo chiaramente nella discussione quando verremo convocati e proprio in attesa di quella convocazione ci siamo sentiti con il Sindaco ... ed abbiamo chiesto l'incontro per lunedì prossimo ... con il Direttore Ceccarelli per portare chiaramente in quella sede chi con lo stesore tecnico del Piano delle Reti Cliniche ... le ragioni del nostro Ospedale, meglio le ragioni della Sanità del nostro territorio, perchè chiaramente la Sanità non è solo Ospedale, ma è anche anzi dovrebbe essere sempre più territorio che Ospedale ... Quindi questi incontri con i professionisti si sono chiusi il 20 di Novembre e siamo in attesa ... di questa cosa ... a quel punto avremo un quadro più preciso e definito, più certo e più netto di quello che abbiamo in questo momento". 
A cui fa seguito la replica di Rimini :"  Ringrazio per la risposta l'Ass. Volpini però rimane un dato di fatto imprescindibile ed inconfondibile che riguarda il fatto che noi più volte ci siamo occupati di questa problematica, noi come Consiglio Comunale noi come Gruppo in maniera autonoma, ma da quando abbiamo iniziato ad occuparcene, non è che le cose sono migliorate e sono stati definiti alcuni paletti ed abbiamo ricevuto delle risposte e delle certezze. Ma più andiamo avanti a tirare a campare e vediamo ogni giorno smantellarci un pezzo, quindi di conseguenza quale sarà, qual'è il futuro del Presidio ospedaliero della nostra città? E su questo che cosa sta facendo l'Amministrazione Comunale, in prima persona il Sindaco, per tutelare questa che è la nostra esigenza? Oggi anche io sono contento che è stata inaugurata, per carità, un nuovo Pronto Soccorso con un nuovo macchinario, una TAC, cosa importante presso l'Ospedale di Fabriano, però il Presidente Spacca questa mattina ha detto anche che quando le strutture sono obsolete, vanno rinnovate! Ecco noi dobbiamo dire a gran voce, il Sindaco deve dire a gran voce, al Governatore Spacca che le nostre strutture non solo sono obsolete e vanno cambiate, ma in alcuni casi non ci sono proprio. E mi riferisco proprio alla TAC. Non possiamo andare avanti in maniera sporadica , così, dicendo vedremo, faremo. Qui vanno prese delle decisioni, qui bisogna battere i pugni sul tavolo, ed il Sindaco su questo come si sta muovendo, punto di domanda? Penso ... che il Sindaco questa mattina non c'era anche per opportunità, penso ... ".

Il terzo a parlare è REBECCHINI a cui sta a cuore il problema delle vociferate Privatizzazione dei  nostri Cimiteri cittadini e che rivolge la sua interrogazione al Vice-Sindaco ed Ass. ai Lavori Pubblici, Memè :" Per la quarta volta intervengo in Consiglio Comunale sul rischio della privatizzazione dei cimiteri di Senigallia. Intervengo ancora una volta per cercare di convincervi a respingere per quanto mi è possibile la proposta di una finanza di progetto giunta in Comune ed a cui il Comune dovrà dare per legge risposta. Due ditte di Catania ed una di Roma, il cui titolare è sempre di Catania, ma potrebbero essere anche di Bolzano, per me nulla cambia, che hanno la volontà, come loro stessi scrivono, di formare un' ATI, un'associazione temporanea d'imprese, ... ha presentato un Project Financing per l'ampiamento e la gestione dei cimiteri di Senigallia. Se tale proposta dovesse essere accettata dal Comune partirebbe una gara per la realizzazione del progetto e se l' ATI proponente dovesse perdere verrebbe comunque risarcita dal vincitore del costo del progetto per la cifra di 535 mila €. La privatizzazione del cimitero rischia quindi di arrivare a Senigallia delegando al privato l'ampliamento e la gestione di questo servizio. L'importo previsto nell'impiego è di poco più di 19 Milioni di € per 30 anni. Qualcuno potrebbe dire, come il privato mette una cifra così considerevole e noi ci lamentiamo pure? E qui casca l'asino! Nessuno fa niente per niente. Questo consentirà all'imprenditore di gestire non solo la costruzione e la vendita dei loculi, delle cappelle, di tutto quanto comporta la gestione di un cimitero per le opere di ordinaria e straordinaria manutenzione, ma anche la gestione di tutti i servizi attinenti alla tumulazione, la manutenzione, la custodia, la gestione delle lampade votive. Un privato investe solo per trarre profitto e con l'intervento esterno di capitali privati i profitti che gli investitori realizzeranno saranno tutti a carico dei cittadini sicuramente e con un aumento certo esagerato dei costi. Inoltre la privatizzazione porterà a pagare anche l'IVA che attualmente i cittadini non pagano essendo il servizio gestito dal Comune. Questo è da sottolineare, perchè di fondamentale importanza. Aggiungo che la gestione del cimitero può essere considerata alla stregua della gestione di altri servizi poichè incrocia la sensibilità e dignità di ogni persona, anche dopo la morte... Le logiche speculative di ogni guadagno dovrebbero restare fuori dai cimiteri ... Vogliamo allora ripensarci...e rimandare al mittente la lettera di comunicazione del progetto che avete ricevuto? Ed in ultimo, toglietemi una curiosità, questa ditta come è arrivata a Senigallia ? Questi elaborano progetti puntuali per tutte le città italiane ed i loro tecnici in tutta Italia? Non  credo! Ed allora chi è stato, chi è il gancio, ed è solo un caso? Grazie". 
Non si fa attendere la risposta di MEME' :" Ma Rebecchini io pensavo che tutte queste domande che lei mi ha rivolto questa sera, le risposte puntuali le abbia date in Commissione.Ovverosia quando il sottoscritto assieme ai tecnici della struttura ... abbiamo identificato un percorso puntuale proprio per verificare ogni aspetto del Project Financing che non è una iniziativa estemporanea dell'Amministrazione Comunale di Senigallia, ma è una delle principali diciamo forme di azionariato pubblico-privato che il Governo mette in campo per la realizzazione di opere pubbliche. Quindi sta all'interno di una programmazione ben puntuale. Detto questo quindi e overossia che l'Ammninistrazione Comunale si sta muovendo nel rispetto delle regole e soprattutto nel rispetto dei propri cittadini facendo una attenta analisi, perchè condivido del suo intervento una cosa: quello è un posto caro a tutti, è vero, è un posto caro a tutti, dove tutti i cittadini hanno il diritto di avere il massimo rispetto, la massima qualità dei luoghi e soprattutto la garanzia di importi certi per la tumolazione dei propri cari. Detto questo, e ci tengo a precisare, ad oggi nessuna decisione è stata presa in merito... l'Amministrazione non sta privatizzando proprio niente al cimitero, io però non è che leggo i giornali, mi attengo ai fatti, di quelli degli atti che compiamo. Quindi in Commissione con il Presidente con i Consiglieri della Commissione abbiamo deciso di fare tutti gli approfondimenti, che sia da un punto di vista tecnico sia sotto l'aspetto economico finanziario dell'operazione, e poi una volta compiuta questa ricognizione, mandare a tutti i Consiglieri tutto il materiale che i tecnici ci producono, tenendo ben presente che successivamente sarà convocata immediatamente una o più Commissioni per approfondire in ogni momento e puntualmente tutti gli aspetti che riguardano questo tipo di iniziativa. Detto questo e lo ribadisco, nessuna decisione ad oggi è stata intrapresa. Come lo dico molto francamente, come detto anche in Commissione, in questi tempi nulla dobbiamo lasciarci sfuggire, ovverosia non possiamo non approfondire, valutare con grande serenità e se poi ai cittadini senigalliesi che noi rappresentiamo non conviene questo tipo di operazione, non la facciamo. Non è che perché l'approfondiamo oppure abbiamo deciso di intraprendere questa verifica vuol dire che questa noi la sposiamo e la portiamo in porto. Se ci sono, come ho detto, delle situazioni che garantiscono un aumento di qualità del nostro cimitero, lasciando inalterate le tariffe, quindi IVA o non IVA, tariffa del costo del loculo, tanto per capirci, completamente tutte le iniziative che i servizi cimiteriali in pratica mettono in campo, se questo avviene, bene, altrimenti valuteremo in modo sereno il progetto. Se non ci sono le condizioni favorevoli per i nostri cittadini di Senigallia, non procederemo, ma non è con questo che significa non approfondire oppure non andare nel dettaglio diciamo delle prerogative del progetto. Perchè questo è quello che non possiamo fare: la norma non ce lo permette. Quindi come ho già detto in Commissione, sarà mia cura personale e del Sindaco e dell'Amministrazione, valutare con grande attenzione il Project del cimitero. Quindi rassicuro tutti ... perchè a volte l'informazione che passa, informazione che sembra che noi abbiamo già deciso. Noi invece non abbiamo deciso niente, perchè abbiamo fatto una Commissione... Rispetto al proponente o venga da Catania o venga da Bolzano .... per me nulla cambia ... dopodichè gancio o non gancio, io, noi abbiamo ricevuto una proposta, proposta che stiamo valutando, l'abbiamo messa a disposizione e la continueremo a mettere a disposizione dei Consiglieri prima che questo provvedimento venga portato in Giunta, perchè di questo si tratta, quindi il percorso è ancora lungo, stiamo attendendo da parte dei tecnici ancora ulteriori dati e non è semplice verificare e soprattutto proiettare nel futuro le loro proposte, perchè di questo si tratta, tenendo conto che la massima garanzia, e concludo, è per i cittadini di Senigallia ".
Non si fa attendere la replica di Rebecchini :" Completamente non soddisfatto della risposta Assessore. Io non ho detto che la decisione è stata presa. Lei non vuol capire. Anzi ho detto testualmente che questo mio quarto intervento è per cercare di convincere a respingere la proposta, quindi vuol dire che la decisione non è stata presa. Ero stato molto chiaro! Quindi so bene che l'Amministrazione sta studiando ancora il progetto ed è per questo che intervengo! per cercare di scongiurare una risposta positiva al progetto presentato.... Se questi vengono non vengono per fare i benefattori. Una ditta deve fare degli utili e gli utili chi li paga se non i cittadini?...  In ultimo sul gancio non mi ha dato alcuna risposta... Grazie".

Altra interrogazione, modificata come poi si vedrà all'ultimo secondo, viene presentata da GIROLAMETTI sul problema della sanità senigalliese :" Io avevo pensato di rivolgere un'interrogazione all' Ass. Ceresoni riguardo all'abbattimento degli alberi lungo la massicciata della ferrovia dal Ponte Rosso fino all'Hotel Excelsior. Però lo stimolo esercitato dal Consigliere Rimini è troppo intenso per lasciarlo cadere e quindi rivolgo anche io una interrogazione all'Ass. Volpini riguardo al tema che ci sta molto a cuore. Dopo aver fatto una precedente interrogazione nel precedente Consiglio, proprio al Sindaco invece, quindi rivolgo anche una interrogazione anche allìAss. Volpini in merito non tanto ai primariati che avremo o non avremo, anche abbiamo capito che le promesse lasciano il tempo che trova. Perchè noi avevamo avuto la rassicurazione che a giugno avremmo avuto di lì a poco ilò concorso per il primariato di cardiologia a Senigallia e invece se ne sono proprio perse le tracce di questo. Ma vorrei richiedere all'Ass. Volpini, che sicuramente ne è a conoscenza. Una sua considerazione. E' uscito di recente il piano delle assunzioni del quarto quadrimestre del 2013, che è poi sulle risorse che si va a valutare quanto pesa un'area rispetto ad un'altra, quali sono i programmi al di là degli annunciati comunicati, le promesse, al di là delle assicurazioni, dalla Regione, dal Direttore Ceccarelli. Allora avevo chiesto al Sindaco che putroppo immagino che abbia verificato, che il piano del 2013 non prevede 1/3 per Senigallia, 1/3 per Jesi ed un 1/3 per Fabriano, ma per Senigallia prevede 1/10 del personale del comparto e più o meno siamo sugli stessi livelli per il personale dirigente. Quando si fanno queste scelte, al di là di tutte le dichiarazioni sono queste le cose che contano. Avere o non avere le risorse determina il peso e la disponibilità operativa di un ospedale di un distretto rispetto ad un altro. Ed è purtroppo ormai, al di là delle dichiarazioni, chiaro che Senigallia pesa meno. Pesa meno non per qualche motivo strategico, perchè nella strategia di questa Regione e di questa Area Vasta sono stati individuati per motivi che non mi interessa dire due aree con funzioni diverse, una è quella di Jesi ed una è quella di Fabriano che hanno, come dire, un privilegio diverso, un peso diverso rispetto a quello di Senigallia. nell'ambito delle risorse umane abbiamo avuto questo risultato, ma anche nel campo delle risorse tecnologiche, perchè tanto per rimanere sull'interrogazione del Consigliere Rimini, la radiologia di Senigallia al di là di primariati o non primariati, chiede, e tu sai di che cosa parlo, un telecomandato in radiologia  da quattro anni, perchè ce n'è uno solo, ce n'è un altro in Pronto Soccorso. Allora tu sai che hanno una vita comunque definita queste tecnologie e che vanno ricambiate. Tu sai che è capitato che si fermano e dietro immediata e fino ad ora sufficiente riparazione sono ripartiti, fino a quando. Ecco che l'indebolimento della nostra struttura ospedaliera sul nostro territorio per quanto riguarda la Sanità non è che va misurato sui primariati, anche quelli sono importantio e ci mancherebbe che non lo fossero, ma vanno misurate sulle risorse tecnologiche e sulle risorse sanitarie. Chiedo all'Ass. Volpini cosa pensa in qualità di Assessore si debba fare per invertire purtroppola rotta che è stata decisa per il nostro territorio per quanto riguarda la nostra Sanità".
A Volpini la risposta :"Parto dalla fine, no? Cosa fare! Perchè per il resto è un elenco, come dire di inefficenze dichiarate o comunque di mancanze. Quella credo sul piano dell'Assunzione in deroga che grida vendetta, perchè sappiamo, per conoscenza diretta di difficoltà di reparti di strutture anche territoriali, una su tutte penso alla difficoltà che abbiamo e quindi come ricaduta in ambito sociale, la mancanza di psicologici...la sanità non è solo Ospedale come ricordo, ma anche territorio, per cui ecco, chiaramente stigmatizzo come il Consigliere Girolametti e tutti quelli che lo hanno fatto questo sbilanciamento nel piano delle deroghe a svantaggio della città di Senigallia. Dopodichè non è che chiaramente conosco l'organico di tutti i reparti, l'organico di tutti i servizi, non conosco naturalmente perchè non è nostra competenza dell'Ospedale di Senigallia e tanto meno quello degli altri ospedali. Però intuitivamente a naso e come dire anche per alcune conoscenze un po' più strette e legate a conoscenze personali, vanno stigmatizzate. Cosa fare, io credo che noi dobbiamo continuare a fare quello che abboiamo fatto fin'ora. Intanto la conoscenza delle questioni in tempo, virgolette, "re ale". Magari con una maggior precisione e poi nelle sedi competenti  far si che non solo richieste che peraltro contenute nel tuo intervento modernamente tecnologico, son tutte cose che abbiamo nei documenti scritti, come dire che abbiamo fatto via via nel tempo e riportarle nelle sedi competenti e vigilare finchè i piani che sono quelli appunto fatti e che non riguardano solo Senigallia e gli Ospedali di Rete, ma riguardano anche  i cosìdetti Piccoli Ospedali. Che vadano avanti in maniera, come dire, certa, perchè alcune di quelle risorse, che dovrebbero essere messe in campo negli Ospedali di Rete, per l'ammordenamento tecnologico, perchè no, anche per il recupero del personale, devono, guarda caso, liberarsi proprio dalla trasformazione di altre strutture di altri così detti ospedali, com'è che li chiamate?, ...ecco Ospedali di Polo. Sono lì ancora, come ancora sono lì il Punto nascita di Osimo, ma non solo il Punto nascita di Osimo non si chiude, ma addirittura gli si dà in via transitoria, del personale per chiaramente garantirne come la funzionalità e soprattutto la sicurezza. Però creando di nuovo una situazione assolutamente, come dire, assurda rispetto a quello che dovrà essere come l'epilogo dei così detti punti nascita, con un unico punto nascita all'interno della nostra Area Vasta  oltre a quella del Salesi. Quindi, creiamo un'occasione, come dicevo prima al Consigliere Rimini, immediata, quella di lunedì e ne apriremmo una subito dopo, di ufficiale, istituzionale che è quella appunto dell'incontro con la V° Commissione in cui dovremmo anche battere i pugni, come diceva prima Rimini, non è questo insomma che ci spaventa. Ecco l'invito però a tutti è quello anche come dire, di non rincorrere sempre come dire no, il vociferare, quello che serpeggia nei servizi e nelle strutture. Non sempre come dire al vociferare corrisponde un disegno preciso. Va preso, va conosciuta la situazione e poi vanno nelle sedi competenti portate le istanze, perchè se no il rischio è,  e lo vivo anche personalmente, che il discredito magari fatto sulla struttura ospedaliera, può creare, torno a ripetere, nella popolazione delle situazioni, come dire, di allarme delle situazioni di preoccupazione di allarme soprattutto che non giocano a favore della struttura sanitaria e che comunque sia a tutt'oggi io credo che per anche lo spirito di servizio di abnegazione anche l'enorme professionalità, come dire, di molte figure professionali che lavorano all'interno della nostra struttura i continua a dare delle risposte assolutamente appropriate, delle risposte assolutamente all'altezza del bisogno dell'esigenza della popolazione ed è questo che noi dovremmo continuare a diffendere sapendo che non è una partita semplice non solo come dire per una questione di forze in campo Senigallia, rispetto a Fabriano o Senigallia rispetto a Jesi, che comunque un ragionamento che ha il suo fondamento rispetto a come dire ad un disegno nazionale che è vero che la Lorenzin, il nuovo ministro ha difeso con il finanziamento, però ha rimandato la partita al patto Stato-Regioni, quindi non è che i 109 miliardi li ha destinati alla Sanità, ma sono rimasti inalterati ... la partita verrà giocata tutta sul piano della conferenza Stato-Regioni dove chiaramente quelle con riduzioni di risorse sicuramente ritorneranno fuori e quindi avere come dire vigilanza rispetto a quello che sta succedendo a livello nazionale credo che sia importante".
Replica così Girolametti :" Concordo con l'Ass. Volpini sul fatto che ovviamente noi subiamo ricadute di scelte che sono solo ordinate. Questo è scontato e quindi ne convengo. Così come assolutamente vengo sul fatto che tutti i cittadini senigalliesi sono assolutamente garantiti quando afferiscono alle nostre strutture ospedaliere o extra ospedaliere. Il problema è che a volte i nostri cittadini sono costretti ad essere trasferiti dopo che sono stati ricoverati, perchè proprio ricercando il massimo dell'assistenza è qualche volta necessario provvedere a trasferimenti. Ecco è questa la differenza. Il cittadino può stare tranquillo, il cittadino è curato bene o al meglio dellepossibilità, prima e ora e lo sarà anche in seguito. Questo è fuori discussione. Io chiedevo di sapere se continuando ... al di la di questo occorra mettere in campo anche delle iniziative che non sono solo tecnico-amministrative, ma sono anche politiche. E è vero che non bisogna andare a suscitare i cittadini o a generare insicurezza ai cittadini. ma a volte il coinvolgimento dei cittadini, della cittadinanza può essere utile ed anche quella forza che può portare a quei risultati che ancora noi vediamo solo molto parzialmente ottenuti". 

L'ultimo intervento che vedeva impegnatoin un'altra interpellanza, era presentato da SARDELLA e riguardava la sospensione dei lavori per la terza corsia e complanare, del cantiere della Soc. Autostrade, ed era rivolta al Sindaco. Notizia comunque già riportata in maniera esaustiva, da SenigalliaNotizie.it per mano di Carlo Leone
  
Franco Giannini

di Franco Giannini

La senigalliese Francesca Maria Gambelli in tournée con il suo “Dale-Dale”

Il fischio di partenza da quel di Marotta... poi tappa nella Spiaggia di Velluto e a Londra ! 

E allora, signore e signori, l’invito è di prendere posto, ma non in carrozza, perché la vostra partecipazione non sarà solo gradita, ma indispensabile di persona.
Infatti, gli eventi del tour della nostra Francesca Maria saranno si delle master class che si terranno principalmente in palazzetti dello sport. Ma altre date sono più legate allo spettacolo e quindi si svolgeranno in locali da ballo come ad esempio la serata del 22 novembre al Miù Latino che lancerà il suo “Dale Dale” Italy (and not only) tour.
Gli Zumba Fitness hanno lanciato Dale Dale nelle loro compilation raggiungendo 185 paesi, facendola diventare un tormentone nelle classi di mezzo mondo.
Queste le date e le tappe dell’Italy tour:
22 novembre Marotta (Marche)
24 novembre Padova (Veneto)
30 Novembre Napoli (Campania)
1 dicembre Londra (Inghilterra)
7 dicembre Senigallia (Marche)
14 dicembre Bergamo (Lombardia)
15 dicembre Livorno (Toscana)
11 gennaio Palermo (Sicilia)
12 gennaio Priverno (Lazio)
18 gennaio Roma (Lazio)
19 gennaio Sassari (Sardegna)
A noi senigalliesi non resta che incrociare le dita e formulare a Francesca Maria, nostra ambasciatrice dell’arte del canto e del ballo, ormai balzata agli onori internazionali, i più vivi e fervidi auguri di un “Buon viaggio” e di una tournée costellata di tutti quei successi che sicuramente merita, per l’impegno che contraddistingue i suoi lavori pieni di amore, costanza, caparbietà e pignoleria.

Franco Giannini
Pubblicato Giovedì 20 Novembre 2013 su SenigalliaNotizie.it 
Questi i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :
Mary
2013-11-21 11:37:13
E in pugliaaaaaaaaa????? Non verrààà? :(
Mary
2013-11-21 12:46:04
Se verrà vorrei sapere la data e in quale città così mi preparooooo e chiedo al mio zin di prenotarsi :-)
Franco Giannini
2013-11-21 13:46:03
@ Mary : Francesca sulla sua pagina di FB https://www.facebook.com/FrancescaMariaG?fref=ts sul post dell'articolo di cui sopra, fa sapere che sarà nelle Puglie a Marzo 2014. Credo che la data precisa del giorno ancora non sia stata stabilita.
Paul Manoni
2013-11-21 15:26:38
Conosci una persona al Liceo, la perdi di vista, ed a distanza di oltre 20 anni te la ritrovi tra gli artisti più importanti ed a girare dei video strepitosi. Brava Fra. Brava e sempre bellissima. Complimenti per tutto quanto. Le fatiche ed i sacrifici, quelli fatti letteralmente col sudore della fronte, alla fine pagano sempre. Fabrizio Tarducci, Matteo Fraboni ed ora Francesca Maria Gambelli...Direi che a Senigallia non mancano certo i giovani talenti che hanno successo.
Franco Giannini
2013-11-21 15:33:09
Aggiunta, all'ultimo minuto, qualche ora prima della partenza, un'altra tappa in terra straniera. Questa in Francia e più precisamente il 21 Dicembre a Loriol-sur- Dro^me.
Latin Staff
2013-11-21 16:51:00
Mi raccomando, domani tutti al Miu a festeggiarla!!!!! ;)
 

lunedì 18 novembre 2013

Tirato per la giacca, riparlo del cimitero di Senigallia, replicando con una lettera…

... da Servizio Verde Ambiente a Servizio Ambiente al Verde ! - FOTO

Gent.ma Sig.ra Maria (il nome solo è di fantasia!), rispondo alla richiesta di occuparmi della sua segnalazione (altezza dell’erba non tagliata sull’area delle tumulazioni in terra), sia per dovere di educazione, sia perchè in effetti non mi è giunta direttamente, ma attraverso l’interessamento di un’altra comune amica, alla quale non potevo di certo dire di no, in quanto collaboratrice anche lei della Netservice.
Devo subito dirle, gentile Maria, che abbiamo però sbagliato i tempi per l’inchiesta.
Mi spiego meglio: la segnalazione mi è giunta alla vigilia delle festività dei Santi e dal momento che ero stato a far visita al Cimitero il giovedì prima, ci sono ritornato solo l’8 novembre passata la “settimana dei morti”. La così detta settimana di “buriana” delle visite.
Tumuli a terra nel cimitero di SenigalliaTumuli a terra nel cimitero di SenigalliaTumuli a terra nel cimitero di Senigallia
Avevo già notato il giovedì che ho menzionato, che i stradoni cimiteriali avevano subìto un lifting. L’erba era stata tagliata e le buche erano state chiuse di fresco, anzi diciamo anche troppo fresche, dal momento che la renella era sparsa con il rischio di scivolare o appiccicarcisi sopra il bitume ancora fresco. Ma come si dice “chi bello vuol apparire un po’ deve soffrire”. Quindi ho scattato le foto a conferma di quanto dico, ed onestamente non ho notato nulla di che lamentarsi.
L’erba di cui aveva parlato lei, signora Maria, a quanto sembra è stata tagliata, tutto quindi pulito e ben tenuto.
Non vorrei però, che le sue lamentele si riferissero all’erba alta “dentro il perimetro della tomba” (come si può vedere dalle foto). Perchè allora è tutta un’altra cosa. Certe incombenze, almeno io credo, non rientrino più nei compiti del personale preposto ai lavori cimiteriali, bensì solo agli stessi eventuali famigliari del defunto (sempre che abbia qualcuno in zona, visto che potrebbe trattarsi anche di stranieri!).
Fin qui ho detto che va tutto bene, ma poi guardandomi intorno, mi sono reso conto che non sono tutte rose e fiori.
Salita ripida nel cimitero di SenigalliaSalita ripida nel cimitero di SenigalliaRamo spezzato nel cimitero di Senigallia
Infatti ho notato che i nuovi loculi costruiti ed inaugurati recentemente, edificati nella prima traversa a sinistra del vialone centrale, sono posti lungo una strada in salita formata da tre stadi interrotti da un breve tratto in pianura. Sembra una formula studiata ad hoc per vagliare l’attività cardiaca di chi avventura nella “scalata”.
Se arrivi all’apice e non sei stato colpito da infarto, sta ad indicare che o sei sano o sei solo fortunato. Più fortunato poi lo sei ancora se riesci a ridiscendere facendo il percorso inverso senza scivolare e senza avere la possibilità di fermarti se non alla fine della strada. La pendenza è da tappa ciclistica di montagna. Strappo breve, ma come dicono i cronisti sportivi, assai impegnativo. Figuriamoci per un anziano a piedi.
Sembra fatta appositamente per abbattere la barriera architettonica delle scale, senza rendersi conto che ne hanno messa un’altra! Credo che invece di costruire la strada in verticale base-cielo, sarebbe stato più opportuno costruirla con segmenti a zig-zag da sinistra a destra partendo dalla base e giungendo alla vetta, con dislivelli più dolci. E non lo dico polemicamente scherzando, ma avvisando se c’è qualcuno che ascolta, perchè poi alle prime cadute si andrà a bussare alle porte dell’Amministrazione.
C’è una balaustra che potrebbe fungere da scorrimano, ma tra questa e la strada c’è una canalina di scolo acque piovane, che allontana chi scendendo la vorrebbe stringere in pugno per sentirsi più sicuro nella discesa. Solo che dovrebbe avere l’arto di Tiramolla. Visto che le auto difficilmente vi transiteranno, sarebbe opportuno, quindi, piantare uno scorrimano al centro della strada.
Dal momento che ero in zona e non per far visita ai miei cari, ma semplicemente nei panni di “Osservatore”, mi sono concesso una passeggiata nelle zone alte del Camposanto e più precisamente nell’entrata lato Chiesa delle Grazie.
Anche qui le foto parlano meglio di quello che si potrebbe dire con le parole.
Entrata ripulita e curata nel cimitero di SenigalliaStrada risistemata nel cimitero di SenigalliaStrada risistemata nel cimitero di Senigallia
Lo stradone d’ingresso con le buche sistemate, gli stradoni dove lo sguardo cade sul tutto “allineato e coperto” e poi passando sotto il ponteggio dei loculi più vecchi, scopri che alla vigilia della ricorrenza dei morti, è stato si ramazzato, ma solo “dove si vede” e la spazzatura buttata sotto il tappeto.
Molti erano preoccupati ultimamente in Consiglio, della privatizzazione del Cimitero. La domanda che diversi si facevano era se questo finisse nella mani dei catanesi o altro. Quale fine sia destinato a fare non lo so, so solamente che attualmente anche in mano dei senigalliesi, non è che sia impeccabile.
Un grosso ramo spezzatosi per il peso della neve due anni fa (Quando ha fatto il nevone… ricordate?) è caduto sopra la tomba di parenti. Lo feci presente al custode che prese appunti, ma senza alcun esito. Allora dopo un po’ di tempo, vedendo che la cosa era andata nel dimenticatoio, sono ritornato a sollecitare. Ancora nulla. L’ultima volta sono ritornato di nuovo a bomba dal custode e questa volta mi son sentito dire che non dipende dalla ditta che ha in appalto i lavori al cimitero, ma dal Comune. Ha vinto la rinuncia!!! Senonchè un paio di mesi fa un “artigiano esterno” che eseguiva dei lavori in un’altra tomba lì vicino e con il quale mi lamentavo di questo fatto, si è offerto di tagliarmelo lui, cosa che ha gentilmente fatto. Vuol saperlo sig.ra Maria, ancora quel grosso ramo tagliato, posto dietro le tombe, è ancora lì, a memoria della “trascuratezza”.
Incuria nella parte vecchia del cimitero di SenigalliaIncuria nella parte vecchia del cimitero di SenigalliaIncuria nella parte vecchia del cimitero di Senigallia
Mi sembra una enorme presa in giro. Un po’ come il gagà con le scarpe lucide e le orecchie nere. Un po’ come se le scale d’ingresso del Comune fossero in marmo rosa e poi l’Ufficio del Primo Cittadino avesse il pavimento costellato di cartacce con i muri imbellettati di ragnatele.
E lo dico a lei, Sig.ra Maria, perchè a parte che gli “Altri”, quelli che potrebbero, ma non possono, mi risponderebbero: “Lo sappiamo anche noi, ma non abbiamo nè personale, nè tantomeno quattrini”. Ed allora è inutile, quasi umiliante anche il chiedere. E’ un periodo brutto, questo, gentile signora. Quello che pensano di fare a breve termine, mi si passi l’ironia per sdrammatizzare, è il modificare la scritta pubblicitaria sulle fiancate dei mezzi comunali, sostituendo quella attuale di “Servizio Verde Ambiente” in “Servizio Ambiente al Verde!”.
Un consiglio Sig.ra Maria, per il prossimo futuro, osservi tutto e prenda appunti. Poi magari me li mandi a fine 2014, in occasione della nuova campagna elettorale. Non faranno ugualmente nulla, però almeno di promesse sicuramente ne riceveremo a iosa.

Allegati

L'indirizzo e-mail per mandare segnalazioni a Franco Giannini è diversamentegiovani@senigallianotizie.it

Franco Giannini
Pubblicato Domenica 17 novembre, 2013 su SenigalliaNotizie.it 
 
Questi i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :
 
 
Marino
2013-11-17 12:15:54
Dalle foto scattate mi sembra che nell'articolo sia stato preso in considerazione solamente il campo di inumazione più nuovo. Ci sono altri piccoli campi di inumazione sparsi qua e là che sono tenuti veramente in condizioni pietose e che neanche nel ponte dei morti sono stati sistemati. Fonte: ero al cimitero a far visita ai cari e, oltre quanto visto con i miei occhi, sentivo numerose lamentele. Avendo parenti deceduti sparsi nelle marche posso senza dubbio dire che quello di Senigallia è il peggior cimitero che abbia mai visto quanto a manutenzione e cura
IVANA
2013-11-17 15:03:47
Grazie Sig.Giannini per l'attenzione che pone agli scottanti problemi del cimitero, perchè a chiunque(del Comune)ci si rivolga, fa"orecchie da mercante":la competenza è di quello o di quell'altro.Intanto nessuno si prende cura veramente. Davvero non si è mai visto negli anni indietro,specie nel mese di Novembre, un cimitero così trascurato e sporco,addirittura con la vaschetta della fontana cementata per la noncuranza di chi fa certi lavori.E'doloroso vedere tanto disinteressamento per un luogo santo come il Cimitero. grazie
IVANA
2013-11-17 15:14:37
all'attenzione della redazione. chiedo scusa perchè mi è partito il primo commento non finito e da annullare. buono è il secondo. grazie

sabato 9 novembre 2013

La prima intervista di Maurizio Liverani a Federico Fellini e mai pubblicata…

... almeno fino a pochi giorni or sono, 20° anniversario della morte del grande regista

Una lettura consigliata, soprattutto per i cinefili e veramente da non perdere. Fin dal primo incontro avuto con Maurizio Liverani, in occasione della prima intervista, ho cominciato a seguire, dietro suo suggerimento, l’on-line www.distampa.it. Un’agenzia in cui collabora un’altra penna d’oro che Maurizio definisce la “musa” curatrice dei suoi romanzi: Barbara Soffici.

Dico questo perché senza leggere “distampa.it”, mi sarebbe sfuggita questa golosa occasione d’imbattermi prima e “rubare” poi, questa intervista rimasta per tanto tempo in un cassetto della scrivania.
Ma il fresco e sempre moderno stile di scrittura di Liverani non fa sentire il peso degli anni trascorsi segretamente nel suo archivio. Ed è proprio per questa sua “anziana modernità” di esternare ricordi passati (consiglio di leggere il suo libro “Le fuggevoli nuvole del divismo si dissolvono con Audrey“) che ho sentito il bisogno di farne dono anche ai lettori senigalliesi attraverso le pagine di www.SenigalliaNotizie.it, nonché del mio modesto blog www.lospigolatore.blogspot.com/.
In verità l’etica non mi avrebbe permesso di “rubare” nulla senza prima aver chiesto doverosamente il permesso, come del resto ho fatto, sia a Liverani che al Direttore dell’agenzia, Dott. Giacomo Carioti, proprietario dell’esclusiva, a cui vanno i miei più sentiti ringraziamenti per la sua gentile concessione, trasmessami attraverso Maurizio.
E di questo gliene siamo tutti veramente grati ed obbligati.
Maurizio LiveraniCurioso come sono e non totalmente soddisfatto, ho contattato Maurizio per avere qualche dettaglio in più e così facendo sono venuto a conoscenza di ulteriori piccole curiosità.
Ad esempio, che fu Federico Fellini a chiedere di essere intervistato. Una moda che anche oggi i Vip, artisti e non solo, non hanno più abbandonato. E mi svela come in un giorno in cui Maurizio si disse disponibilissimo ad incontrarlo, Federico lo andò a prendere immediatamente con la sua elegante “Mercedes” nera, che guidava personalmente. Mi racconta come e per quanto tempo girarono per lungo e per largo Roma senza una meta precisa. E come fu che a forza di girovagare, arrivarono ai Colli Romani.
Durante questo percorso senza destinazione, ci fu una specie di “confessione” del maestro del cinema al maestro di penna, ma non proprio un’intervista: gli parlò infatti della sua vita, delle sue ambizioni, della sua passione per il circo, insomma delle sue cose personali. E quello che conferma che non fu un’intervista vera e propria è il fatto che Maurizio, alla mia domanda, se avesse usato per l’occasione un magnetofono o un taccuino, mi risponde precisandomi: “Non ho mai scritto niente su taccuino e non ho mai adoperato il magnetofono…“.
Mi fa notare inoltre, che molte delle cose che Fellini gli disse, furono anche imbastite di tante “bugie”. Cosa che poi lui stesso gli confermò, candidamente, diversi anni dopo e Maurizio mi racconta, come che per questo vizio, Montanelli, non a caso, gli affibbiò il nomignolo di “il caro bugiardo!
L’intervista, se così si può chiamare, durò un intero pomeriggio… Quella ufficiale poi, apparve su “Paese Sera“, riassunta in poche pagine per quello che era relativo al film… mentre questa, rimasta per anni nel cassetto-archivio di Liverani è la sintesi di un retroscena umano. (F.G.)

Questo dunque il racconto:
ESCLUSIVO: LA PRIMA INTERVISTA DI FEDERICO FELLINI SU “LA DOLCE VITA”
Questa che pubblichiamo è la prima conversazione che Federico Fellini ebbe con un giornalista sul progetto della Dolce vita: Maurizio Liverani, allora critico di Paese Sera, raccolse l’intervista durante un viaggio in automobile con il regista. L’intervista non fu mai pubblicata, poiché all’epoca il giornale considerò quei contenuti poco interessanti per i lettori, mentre ancora il film non era realizzato e il suo progetto non suscitava particolare attenzione. Per questo il manoscritto è rimasto fino ad oggi nel cassetto di Liverani. Distampa lo pubblica oggi in esclusiva e lo diffonde all’opinione pubblica.
FATEMELO DIRE – di Maurizio Liverani
L’impegno preso da Fellini, già nel contratto, era di parlare del film soltanto sugli organi di stampa, soprattutto su L’Espresso, dell’editore Angelo Rizzoli che inseguiva la realizzazione di un “fiasco”; cioè voleva investire parte dei suoi guadagni in un’attività che non gli procurasse noie con il fisco. La Dolce vita, propostagli da Peppino Amato, gli sembrò un progetto destinato all’insuccesso che inseguiva.
Federico Fellini aggirò la jattura, prevista dal “cumenda”, pretendendo di essere intervistato da me per un giornale, a quel tempo, fortunato. Federico era visto con sospetto dai cervelli aguzzi della sinistra e da quelli moralisti di Santa Romana Chiesa. Che fare? Chiesi consiglio al “vertice”, la risposta fu secca: non dare retta ai romani, se il film avrà successo parleranno male di te alle tue spalle; se non l’avrà, ti insulteranno a viso aperto. Decisi di correre il rischio. Chiusi in una lussuosa macchina nera, Fellini incominciò: “Secondo me non sei comunista”. Risposta: “Lo sono, lo sono, altrimenti non sarei qui a intervistarti”.
Ecco quanto mi raccontò il regista, girando per Roma sino ai colli romani, sino a Fregene:

FELLINI: Per vivere bene fino in fondo bisogna emigrare, magari soltanto con la fantasia , altrimenti sei un semplice stanziale. Questa è la spina dorsale del film. A Roma il protagonista della Dolce Vita vuole vivere una sua personale via crucis tra svaghi e sesso.
ML: Purtroppo lo so…
FELLINI: Di fronte alla religione cattolica io non ho atteggiamenti particolari. Vi sono stato allevato dentro. Sono relativamente cristiano. La domenica è la giornata che preferisco. C’è un’allegria da circo. Il mio personaggio trasforma il suo soggiorno romano, all’ombra del cupolone, in una personale e volontaria via crucis. Vuole spiegarsi delle sue prerogative di “essere puro”, per perdersi sulla via del peccato. Mistero e dubbio perché resta pur sempre un provinciale in un paesaggio di carnevalesca depravazione. Perde e riconquista la morale; crede sinceramente. Questo conflitto si connota di un misterioso fascino. Roma è una città che con questo gioco, tra il bene e il male, si beffa di tutti. La morale è repressiva solo apparentemente. Per attuare questa apparente repressione tollera il peccato come un’acrobazia. Per conservarsi, il personaggio ha bisogno di compromettersi continuamente con il paganesimo, anche quando si atteggia a bacchettone. La fede, a Roma, oltre che con il paganesimo flirta con il carnale. Il mondo non ci vedrà mai chiaro; è qui il suo fascino, anche in chi, sconfitto, la detesta. Il protagonista si imbatte in questo conformismo da dolce vita; irriguardevole soltanto per i poveri di spirito, comprensiva e incoraggiante in quelli che si credono “star”. Roma è divisa in due: religione abitudinaria e paganesimo, oggetto di consumo anche per il credente. Soltanto la politica, atteggiandosi ad autorevole, offre un ulteriore aspetto grottesco.
Una scena de La Dolce Vita, di Federico FelliniPAUSA E SCAMBIO DI SORRISI

FELLINI: Ti presto le mie idee, nate dalla mia ambizione e dalla mia sconfinata vanità di riminese. Tu parla di me come dell’Innominato, senza fare mai il mio nome. Possiedo idee satiriche che vanno giù giù nell’animo umano, sino a farlo piangere. Ma tu non piangere. Sei un omuncolo dotato di molta tenerezza al punto di intervistarmi.
ML: Ma se tutti dicono che sei pieno di idee sacre?
FELLINI: Prendimi in giro; non voglio testimoniare ma soltanto capirmi. Sono refrattario alle piccole cose. Cerco da provinciale l’assalto incurante dell’avvenire…
ML: Bella frase… Sei afflitto da un languore liberty.
FELLINI: Che cosa vuoi dire?
ML: Che hai nostalgia di qualcosa di indefinito. Vivi come un ladro di ideali.
FELLINI: Ma tu non lo devi scrivere…
ML: Io non lo scriverò perché voglio ripararti dal ridicolo…
FELLINI: Cosa vuoi scrivere?
ML: Scriverò di un prestanome; prestanome di un personaggio che non sa chi sia. Noi ci stiamo ridendo, ma, secondo me, questo sei tu… e, se mi concedi, un po’ anch’io….
FELLINI: Accetto malinconicamente questa eguaglianza. Alle donne io piaccio. E tu sei compreso. Io amo le donne, soprattutto le belle; la bellezza è una prova dell’ingiustizia del mondo. Io ci sento il tanfo, già sentito nelle altre epoche. Il tanfo si procrastina. L’idea che moriremo è più crudele della morte, ma queste cose non le devi scrivere…
ML: Cosa devo scrivere allora….
FELLINI: Che sono un malato, felice di esserlo, perché la malattia mi dà la sensazione di esistere.
ML: Speranza straziante. Non mi vorrai dire che hai nostalgia dell’avvenire.
FELLINI: Lo dice anche il mio portiere.
ML: L’abbiamo tutti.
FELLINI: Ricordi Breton quando dice che l’erotismo è teatro di incitamenti e di perdizioni in cui si recitano le più profonde istanze della vita. Questo avviene anche in una portineria.
ML: Scriverò che nel film di Fellini c’è molto erotismo da portinaia…
FELLINI: Questo è vero. Da queste gocce di conversazione, dovresti trarre il racconto del mio film senza che io ti snoccioli la trama. Come in una partita a scacchi, quando avrai sistemato la scacchiera e la combinazione, dimmelo ed io incomincerò a girare…
LA CONVERSAZIONE CON FELLINI LA RIFERISCO A FLAIANO IL QUALE SOSPETTA CHE IO COVI UNA STRONCATURA IN ANTEPRIMA…
ML: Non ci penso nemmeno. Sono un apprendista; mi metto in marcia per raccontare il fallimento di un provinciale a Roma, in preda, come me, ai demoni del vuoto.
FLAIANO: Se la pensi così non resterai a lungo nella passerella del giornalismo. Qui vengono tutti quelli che si sentono pieni di contenuti, provinciali. Fellini ne ha uno solo, ma importante. Non è giunto all’età del gelo; va alla ricerca dei funerali precedenti. Con tutti i rimasugli crepuscolari mi ha riempito la testa. Tu potresti scrivere il film esentandomi dal farlo. E’ la vecchia regola. Raccontiamo l’uno agli altri i nostri ricordi invecchiati. La dolce vita è quella di un vecchio che si è preso le ferie. Alcuni la chiamano disperazione. Ti do un consiglio: se devi fare proprio un articolo inaugurarlo con questa frase di Goethe: “Nel telaio ronzante del tempo…”, fa effetto.

a cura di Franco Giannini








Questi i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :

MAURIZIO SERIPA
2013-11-10 17:41:23
FLAJANO CONFIDA A M.L. UNA GRANDE VERITA': " I PROVINCIALI SI SENTONO PIENI DI CONTENUTI". ANDARE IN CITTA', IN PREDA AI DEMONI DEL VUOTO , DIVENTA ALTRA COSA. MA E' PROPRIO QUESTO IL BELLO DI ESSERE PROVINCIALI! FELLINI SAPEVA CHE IL NEGARSI DEGLI INESPERTI E' CIO' CHE LI UCCIDE ! IL PARAGONE FELLINI-LIVERANI, MESSO IN NUCE DALL' ACCORTO DOTT. FRANCO GIANNINI, CALZA A PENNELLO:"TU POTRESTPO "
MAURIZIO SERIPA
2013-11-10 18:01:29
2 "TU POTRESTI SCRIVERE IL FILM ESENTANDOMI DAL FARLO". NELL' INTERVISTA DI M.L. SI TROVA IL LASCITO DI PENSIERI INCOMPARABILI, TIPO: "SONO UN MALATO, FELICE DI ESSERLO, PERCHE' LA MALATTIA MI DA' LA SENSAZIONE DI ESISTERE". E ANCORA: " LA BELLEZZA E' UNA PROVA DELLA INGIUSTIZIA DEL MONDO". POCO IMPORTA CHE MOLTE DELLE COSE CHE FELLINI GLI DISSE, FURONO ANCHE IMBASTITE DI TANTE "BUGIE". L' IMPORTANTE E' CHE FELLINI LE HA DETTE AL PUNTO DI CONFERMARGLIELO, DIVERSI ANNI DOPO. IL CHE SI
MAURIZIO SERIPA
2013-11-10 18:17:39
3 SIGNIFICA CHE LE RICORDAVA. E SE E' VERO CHE SI RICORDA SOLTANTO CIo' CHE SI RITIENE ESSERE IMPORTANTE, NULLA TOGLIE AL VALORE DELL' INTERVISTA, ANZI LO RAFFORZA. NOI LI ABBIAMO VISTI, COME IN UNA PARTITA A SCACCHI, DAVANTI A UNA SCACCHIERA, MEDITARE INSIEME L'ULTIMA ESTREMA MOSSA PER RECUPERARE O PERDERE DEFINITIVAMENTE IL RAPPORTO CON LA REALTA'.

venerdì 1 novembre 2013

A domanda si risponde...

 COMUNICATO STAMPA

che ricevo ed eccezionalmente pubblico. Anche, perchè mi dà la possibilità di poter, da una parte confermare e dall'altra ribattere, il fatto che i giornali non abbiano fornito il giusto risalto all'oggetto del comunicato a cui si riferisce.
Condivido sul fatto che non ci sia stato un Comunicato da parte del Comune sull'esito del Consiglio Comunale, in cui si è parlato di questo problema. Condivido che i giornali cartacei siano risultati "stitici" nel relazionare la cosa (ma per entrambi i due condivido è da un po' di tempo che cose vanno in questo modo! Ma meglio così visto che quando scrivono, almeno dicono, riportano cose non sempre esatte--- almeno alcuni dicono!!). Condivido che il sottoscritto non è un giornalista e quindi non ha parola in capitolo e se non l'hanno i giornalisti, figuriamoci io. Condivido che io non sono un editore di alcun giornale ma al più "scarabocchio" su un semplice blog, letto da ancor più semplici lettori che conosco uno ad uno visto il numero, ma è ancor vero e qui la doverosa, almeno credo, precisazione. Infatti il sottoscritto, immediatamente, nella nottata del giorno dopo il Consiglio Comunale, ha riportato alla lettera (o quasi!) parola per parola gli interventi in merito all' interpellanza sui Cimiteri, sulle Farmacie, la Mensa Scolastica, Il Degrado delle strade e quanto altro. Post, che ho provveduto a pubblicare sulle pagine di FB e di Twitter, per rendere più ampio possibile la lettura di quanto detto in Aula, visto l'esiguo numero di lettori che ha il mio Blog!. Post ripreso anche da altri Blog Senigalliesi e  postati anch'essi sia su FB che oggi alle 14 sul giornale on-line SenigalliaNotizie.ithttp://www.senigallianotizie.it/1327345079/consiglio-comunale-del-29-ottobre-pensavo-ad-unantivigilia-di-halloween
con cui collaboro.
Quindi, seppure la mia sia una scarsa credibilità, non essendo un giornalista, abbia uno scarso numero di lettori, credo di aver fornito, meglio di altri mezzi più specializzati, una seppur minima informazione all'opinione pubblica che tiene ad essere informata o meglio a quella che in è interessata ad informarsi e cerca su internet.
Io comunque mi chiederei, maggiormente, anche il perchè i giornali cartacei e non, hanno ridotto questo tipo di informazione locale. Immagino e voglio sperare che ciò dipenda solo da una carenza di spazio...
Tanto ritenevo di dover precisare. (F.G.)

1°)Allegato:

Buonasera, 
in allegato in file WORD troverete un comunicato sulla privatizzazione dei cimiteri di Senigallia e Montignano, questione di cui i giornali ancora non si sono occupati.
Cosa per noi seria e grave. E che vogliamo porre alla vostra attenzione e a quella dei cittadini tutti!

Poi sempre in File Word allego la richiesta di convocazione di commissione consiliare per lo stato dall'arte dei dipendenti comunali, alla presenza dei rappresentanti sindacali e del responsabile del personale del Comune di Senigallia. vista la grave situazione che, come abbiamo visto anche in questi giorni, sta peggiorando sempre di più.

Le due cose, e lo vedrete leggendo il comunicato, sono strettamente collegate.

Buon Lavoro

Paolo Battisti
(Capogruppo Partecipazione)

 2° Allegato:
 
DOPO LE MENSE E LE FARMACIE ORA VOGLIONO PRIVATIZZARE ANCHE IL CIMITERO!
AUMENTO IMMEDIATO DEL COSTO DEI LOCULI
SENIGALLIA DOVREBBE ESSERE LA CITTA’ DI TUTTI MA SARA’ SOLTANTO UN BUON AFFARE PER QUALCUNO

Ieri ho consegnato (a nome del gruppo Partecipazione e di Luigi Rebecchini) la domanda per una commissione consiliare per poter avere un relazione dettagliata riguardo il personale del Comune di Senigallia. Abbiamo chiesto di incontrare i rappresentanti delle RSU comunali e la direzione del personale dell’ente.
Questo perché le scellerate esternalizzazioni/privatizzazioni cominciate nel mandato Angeloni e poi proseguite senza cognizione e lungimiranza alcuna con Mangialardi (senza dimenticare il decreto emanato dal loro alleato Brunetta), hanno ridotto all’osso il personale comunale, tanto che l’Amministrazione oggi si trova in estrema difficoltà anche solo per gestire il normale svolgimento quotidiano della manutenzione cittadina.
L’ultima “gravissima” idea partorita dell’Amministrazione, a proposito di esternalizzazioni/privatizzazioni, è quella di aver già inserito in bilancio, nel piano triennale di opere pubbliche, la possibilità di effettuare un Progetto di Finanza riguardo la gestione del cimitero di Senigallia e Montignano.
Abbiamo avuto modo di visionare le carte che riguardano la proposta di un ATI (associazione di tre imprese) per una "finanza di progetto". In pratica Mangialardi vuol far gestire il Cimitero di Senigallia e Montignano ai privati per i prossimi trenta anni!
Il problema è che l'acquisto di ogni loculo, essendo gestito non più dal pubblico, verrà gravato immediatamente dell’Iva (per un importo pesantissimo), attualmente esente. Quindi in un sol colpo i cittadini si vedrebbero gravati di costi ancora più insostenibili per poter tumulare i propri cari nei nostri cimiteri. Il camposanto trattato dall’Amministrazione alla stregua di un centro commerciale da cui spremere più danari possibili.
La situazione non è migliore in altri settori. Ormai non c’è praticamente più personale per tenere pulita la città (i dipendenti del Centro Ambiente sono in numero esiguo), anche fosse per un semplice sfalcio dell’erba e della pulizia dei marciapiedi (ormai diventati impraticabili per i cittadini, come la maggior parte delle strade). Sporcizia, Cartacce, pacchetti di sigarette, volantini, la città è completamente abbandonata a se stessa.
Mangialardi inoltre ha esternalizzato/privatizzato le mense comunali (chiudendo 7 punti cottura solo nel suo mandato), costringendo alcuni lavoratori del Comune ad andare a lavorare presso un privato, e “esautorando” almeno 7 lavoratori a tempo determinato che, causa la chiusura delle mense, non si sono visti rinnovare il contratto di lavoro.
In questi giorni poi è “saltata” fuori la questione della esternalizzazione delle Farmacie Comunali, che sono assolutamente in attivo di più di 300mila euro e non c’è nessun motivo logico per cui debbano essere affidate ai privati. Il 13 agosto scorso i capigruppo della maggioranza hanno parlato di questa cosa, e nel silenzio estivo (in quel mese si prendono le decisioni più dolorose..per i cittadini naturalmente) si è consumato un altro dramma compiuto da questa amministrazione. Perché le farmacie comunali, come da comunicato dei sindacati, costituiscono oltre ad una fonte di reddito per la collettività reinvestito per il bene sociale, preziosi presidi sanitari di distribuzione di farmaci per conto del Servizio Sanitario Regionale e un calmiere per i prezzi di un gran numero di farmaci. Con questa operazione vanno definitivamente a cadere tutti i “finti” buoni propositi della maggioranza che ha sempre detto di guardare al “sociale” come obiettivo primario (ricordiamoci i vergognosi tagli ai disabili e all’handicap in generale).
La cosa più grave in assoluto, oltre la mancata economicità di queste operazioni e l’incertezza che affidare tutto ai privati sia la soluzione migliore, è un’altra: qualora i privati fallissero e si dovesse tornare indietro, a seguito di una esternalizzazione del personale interessato, ci sarebbe l’impossibilità di un riassorbimento in caso di reinternalizzazione dell’attività. Con risultati ancora più disastrosi di quelli occorsi fino ad ora.


Paolo Battisti
(Capogruppo Partecipazione)