giovedì 26 agosto 2010

Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, alias Madre Teresa, cento anni fa...


di Franco Giannini

E' già da qualche giorno che tutti i media parlano di Lei. Infatti oggi 26 Agosto si celebra la data del centenario della Sua nascita. Un nome troppo complicato da ricordare per noi italiani, più semplice quello di Madre Teresa di Calcutta e più internazionale.
Non so il perché neppure io, auto definendomi agnostico religioso, ancor prima che ateo, ma il fatto di tanto sentirne parlare dopo la Sua morte mi ha talmente incuriosito, che sono andato a spulciare nelle pagine in rete, per saperne di più.
Non sono un credente, dicevo, ma ho sempre guardato con un occhio benevolmente meravigliato ed ammirato, la vita di quei tantissimi santi, ma in principal modo verso quelli che hanno fatto voto concreto di rinuncia alle ricchezze e agli agi di cui qualcuno godeva.
Madre Teresa, non rientra tra questi ed, in verità ancora non rientra neppure tra la categoria dei santi, ma almeno secondo quanto ho letto, nasce anche Lei benestante e cade in povertà senza neppure rendersene conto, fin dall'età di otto anni. Repentino cambiamento delle condizioni economiche dovute alla morte del padre. Quindi una donna abituata fin dalla tenera età (in una famiglia di origine albanese) a combattere la miseria in un paese ancor più povero: Skopje (ex Jugoslavia). 70 anni dedicati agli emarginati, 70 anni di preghiere rivolte al Suo Dio, ed altrettanti di preghiere e poesie rivolte a chi sente, senza ascoltare.
Tantissime le parole spese nei Suoi confronti dalle innumerevoli personalità mondiali. Mi sono chiesto anche quante promesse avrà ricevuto. Quante ne avrà vedute giungere in porto ? Quante altre, invece, saranno cadute nel dimenticatoio. E lei sempre con un sorriso per tutti impresso su quel Suo viso tutte rughe e le mani con le palme giunte in segno di preghiera-saluto-rispetto e chi sa che altro. Innumerevoli riconoscimenti per la Sua opera che oggi continua. Evidentemente era meglio concedere un'oreficenza, un riconoscimento, un premio Nobel in più...dimenticandosi che la povertà nel mondo non è diminuita malgrado i premi e l'impegno profuso da Madre Teresa.
Di chi dunque la colpa di questo insucesso ?
Forse un domani la si farà anche Santa, ma ho il dubbio che questo sia solo un premio per tacitare coscienze irrequiete, più che per ricoscere onorando gli sforzi e gli ideali inseguiti di questa Grande piccola donna, sconfiggendo la povertà...ma non ancora una volta con le sole parole.

lunedì 23 agosto 2010

Blitz del consigliere Paradisi alla Casa Protetta ex Irab di Senigallia

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it
Foto di Gabriele Moroni

Denunciata la situazione igienica "assolutamente insufficiente" nella struttura per anziani


Per dovere di correttezza, prima di apprestarmi a scrivere la cronaca dell’avvenimento, devo denunciare il mio stato di persona presente, ma in un doppio ruolo: sia di collaboratore di 60019.it, sia di rappresentante dei familiari degli ospiti ricoverati. In virtù di questo cercherò solo di elencare i fatti, lasciando da parte le mie riflessioni personali.

Mi si lasci però sottolineare, visto che qualcuno poco informato me ne ha voluto assegnare la paternità, che del blitz in questione ne sono rimasto all’oscuro, fino a 40 minuti prima che esso avesse luogo e che nel contempo però, mi sono reso disponibile a fornire la documentazione che mi era stata richiesta, in virtù di quel ruolo di rappresentanza della quale i familiari hanno voluto assegnarmi l’onorevole compito.
Non un delatore quindi, bensì una persona responsabile, anche se lo comprendo, non simpatica a molti.

Questi i fatti
Alle ore 11,55 il Consigliere Comunale Roberto Paradisi, si presentava ai cancelli della Casa e dopo poco, arrivati i giornalisti, i fotografi delle testate locali cartacee ed on line, siamo entrati unitamente a due rappresentanti dei familiari, nel giardino della Casa. Di lì poi, via via negli ascensori, nelle camere, nell’infermeria, nei bagni, nella sala ritrovo ed nel refettorio, terminando il sopralluogo nelle cucine. Il primo impatto di Paradisi, relativamente al giardino, è stato positivo: "Non c’ero mai stato…è proprio un bel posto!"

Dopo la visita alla struttura siamo di nuovo usciti nel giardino dove il Consigliere Paradisi ci ha rilasciato alcune dichiarazioni, che riporto non come frutto di un rapporto stenografico, bensì solo il riassunto delle sue dichiarazioni attraverso dei miei semplici appunti.

L’idea di questo sopraluogo nasce da una segnalazione di un problema di mala-assistenza da parte di un familiare, alla cui sua esternazione telefonica dell’accaduto ha fatto seguito la risposta della responsabile, diciamo poco esaustiva, sostiene il consigliere e avvocato Paradisi.

Blitz del consigliere Paradisi alla casa protetta ex IrabDi questo fatto si è voluto allora informare l’Assessore ai Servizi Sociali dott. Volpini, sempre molto sensibile ed attento a questi problemi, che con immediatezza ha aperto un’inchiesta interna. Anche perché altre sono le segnalazioni pervenute a mezzo lettera di cui una addirittura datata gennaio 2008, in cui si lamentavano carenze rimaste ad oggi come tali. Da non dimenticare mai che questi anziani, anche se in un momento di difficoltà conservano il diritto alla loro dignità.

Quello che si è riscontrato - prosegue Paradisi - e che salta subito agli occhi, è la pulizia della struttura, assolutamente insufficiente. Mura scrostate, infissi rovinati, vetrate ed ascensori sporchi, si chiede chi sia l’impresa di pulizie, i suoi costi e quant’altro.
Il personale che ho avuto possibilità di incontrare, invece, mi è sembrato attento e cordiale, come pure ho trovato ottimamente tenuto il reparto cucina. Anche qui però mi è stato sollevato il problema di mancanza di una cella refrigerata per tenere frutta e verdura, attualmente riposta in un posto non idoneo.

Una carenza totale e lamentata da diverso tempo è quella relativa alla fisioterapia, che lascia a desiderare. Se ne dovrà scoprire il perché.
Risulta anche di un caso di visita diagnostica e del suo mancato avviso alla famiglia.
Non vado oltre per il momento, anche perché preferisco prima attendere la risposta dal Dott. Volpini, ma con questo non intendo dire che lascio cadere la cosa così, promette Paradisi. Infatti la pulizia chiedo che venga attuata a partire non tra un mese ma da domani. Mi impegno a sorvegliare e vigilare con visite mensili in loco, per vedere se le cose cambieranno.

Nel frattempo, avvertiti dal personale presente, si presentavano la dirigente degli operatori Sig.ra Sciocco e poi ancora del Presidente ad interim Sig. Salvioni.

Questi i commenti pervenuti su 60019.it:

Era ora.........
Scritto dall' I.P. 82.53.28.13 il 24/08/2010 ore 00:40
E' giusto che ci sia controllo esterno, sono anziani che non possono esprimere le loro volontà, dipendono in tutto e per tutto dal personale OSS e infermieristico. Vanno rispettati nella loro dignità.Sempre.Anche perchè pagano una retta non indifferente

Scritto dall' I.P. 21.244.88.226 il 24/08/2010 ore 13:43
molto interessante anche la risposta della fisioterapista che ieri, 23 agosto, era ben nascosta all'interno di un articolo del (...omissis...)

domenica 22 agosto 2010

"Jesus Christ Superstar" in versione Destate la Festa a Senigallia











di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

…cioè il musical visto con gli occhi dei ragazzi… e di qualche genitore!

La trama logicamente non è stata modificata, continua ad essere quella del musical originale, la storia di un tradito, narrata sotto il punto di vista del suo stesso traditore: Gesù e Giuda, l’amico più fidato. Come pure le musiche, mentre invece è stata mutata la lingua originale, dall’inglese in italiano. Qualcuno, per questo, forse storcerà il naso, ma credo che sia il modo più idoneo per far conoscere certi lavori teatrali stranieri, alla moltitudine del popolo. Certo qualche cosa si perderà per strada, ma qualche spettatore in più si acquisterà anche, in questo cammino che deve essere prima di tutto divulgativo, culturale.

Dicevo che la trama non è stata modificata, ma ad ogni spettacolo messo in scena, il regista ha voluto dare alle figure del Giuda e del Cristo una visione personale relativamente alle situazioni vissute in quello specifico momento, o passate o proiettate nel futuro.

Francesca Berardi, organizzatrice, animatrice, cantante, ballerina, coreografa ed oramai anche affermata regista di Destate la Festa (ora però è il momento delle scelte…), ha voluto portare la storia di duemila anni fa trasponendola ai ragazzi di oggi, con i loro dubbi, i loro pensieri, le loro illusioni, i loro problemi, le loro reazioni, i loro caos ed i cocktail di emozioni che ogni giorno devono e dobbiamo bere, fatti di notizie relative a guerre, oppressioni, abusi di potere, vita e morte, fede, amicizia e tradimento.

Uno spettacolo, comunque, quello di domenica sera, 15 agosto - ma si badi bene, il mio è solo un giudizio del tutto personale - fatto di tante luci e di qualche ombra. Però, come direbbe un giudice di tribunale, cosa che io non lo sono e quindi il mio è un giudizio da leggere e cestinare, con prevalenza delle attenuanti sulle aggravanti. Vale a dire più positivo che negativo.

Ed allora le Luci.
Suggestivi, come sempre, i giardini della Rocca, ma in special modo in questo caso, perché lo sfondo delle mura rispetto al palco, portava a far salire lo sguardo su, in alto, sui bastioni di questo castello-fortezza, lo faceva soffermare sulle arcate sopra il ponte, poi sulle bandiere, per poi quasi ad attendere quell’ordine immaginato dell’attacco e l’imminente scontro tra crociati e saraceni… Qui i tempi narrati erano antecedenti, ma almeno in me hanno rievocato quelle che furono le battaglie cristiane in difesa della fede. Ed in fin dei conti di Fede anche domenica sera si parlava.

Del resto anche il musical è iniziato con un reale “assalto dei ragazzi” sul palco, capitanati da un Cristo rappresentato da Rodolfo Papini con un’espressività toccante che ha raggiunto il suo apice nella rappresentazione della crocifissione e nel “quadro” del Cristo morto tra le braccia della Madonna.
Non da meno è stato, artisticamente parlando, la figura di Giuda, alias Filippo Di Capua, bravo nella recitazione e discreto nel canto con il massimo del rendimento nella fase finale con l’interpretazione superba del “fermo immagine” della sua “morte teatrale” con un’espressività toccante e suggestiva. Veramente bravo.
Altra discreta voce, oltre che un celestiale bel viso, quella della Maddalena, alias Aurora Simoncioni.

Roberto Tarsi, nel personaggio di Simone Zelota, è sempre lui… migliorato, ma è il Cantante, bravo nell’interpretazione espressiva, ed ancor più in quella canora e difficoltosa perchè espressa nel corso di un atletico ballo. Non me ne vogliano gli altri ragazzi, ma sicuramente il migliore tra tutti, ben impostato… anche se c’è da dire che è il più “professionista” dei dilettanti, con le sue presenze in spettacoli di rilevanza nazionale.

Ottima l’orchestra, come pure il coro e la direzione da parte di Caterina Mancinelli
Sul corpo di ballo devo fare un discorso a parte. Le più “piccoline” mi sono sembrate, migliorate e più a tempo. L’anno passato, qualcuno, in un commento, aveva fatto presente che almeno avrebbero dovuto frequentare una palestra. Bene, le ragazzine hanno seguito il consiglio ed i risultati si sono veduti… non sono delle ballerine classiche, ma certamente ci hanno messo lo stesso impegno. Per le ballerine con la B se non proprio maiuscola ma almeno evidenziata, certamente più ballerine, l’impostazione della scuola era evidente. Facendo un apprezzamento a voce alta sui balletti con una mia vicina di sedia, mamma di una ragazza che studia danza classica, mi son sentito dire “…il ballo è ben altra cosa…” “Vero, signora - le ho risposto - si tolga dalla testa la scuola della danza classica e provi ad osservare la sola volontà di fare di queste ragazze. Non so quante di loro sono iscritte a scuola di danza… Ma sa anche a scuola di danza, in quante sanno poi realmente ballare e quante credono solo di saperlo fare e quante riusciranno a sfondare e quante invece resteranno eternamente delle illuse? Qui nessuna si sente ballerina ed in loro c‘è solo il piacere di partecipare, di divertirsi e non certamente di emergere! Punto!”.

L’onore di questo loro miglioramento, non so a chi tributarlo se a Luisanna Gresta, la coreografa di gran parte delle Ballerine senigalliesi emerse, emergenti o che emergeranno, o a Francesca Berardi. Comunque sia, i complimenti ad entrambe per il lavoro svolto e gli evidenti progressi ottenuti. Bellissima la coreografia finale con i costumi bianchi frastagliati sulle braccia…

Un ultimo plauso, va alla Madonna interpretata da Giorgia Giacomini che per motivi di sceneggiatura si è vista poco, ma che con quel suo urlo finale, si, con un solo urlo di madre colpita dal dolore per la morte del Figlio Suo, molto toccante e struggente, ha raccolto l’attenzione di tutto il pubblico, colpendolo al cuore.

Ed ora le ombre… è spiacevole farlo.
Pregherei però, chi si sente colpito, di leggerle come chiave di desiderio da parte mia di voler collaborare, più che di quello di voler solo colpevolizzare.

Ed allora:
Il Musical Jesus Christ Superstar a Destate la Festa a SenigalliaLogistica. Semplicemente un esempio che chiarisce tutto e può aiutare. I ragazzi preposti all’organizzazione, con le magliette bianche del 25° di Destate, seduti in prima fila. Prima una fila, poi due, poi tre, poi l’invito al pubblico a farsi più indietro e più di lato, perché dovevano passare i ballerini. Facendo queste operazioni facevano retrocedere chi già era lì dalle 19. Ad un certo punto un genitore del pubblico che aveva la bimba di 7 anni circa lì davanti, rivolgendosi garbatamente ad una ragazza dell’organizzazione, seduta anche lei lì, che “ordinava” di retrocedere ancora, le faceva presente che “loro” erano già lì dalle 19. Risposta della ragazza con tono saputello: ”…ci scusi sa, ma siamo dell’organizzazione e tutto questo lo abbiamo fatto noi…!”. Replica del genitore: ”…No signorina, allora ci scusi lei, se sapevamo che avremmo infastidito e che lo spettacolo era solo per voi intimi, avremmo fatto meno a venire. Ma visto che lei è un’organizzatrice mi permetta di dirle… poteva anche delimitare prima, lo spazio che le necessitava…”.

Service. Il microfono di Ponzio Pilato (Pierluigi Piaggesi) ha lasciato a desiderare sia alla prima uscita che alla seconda, con scariche e detonazione, replicando i difetti. Forse il cambiarlo immediatamente avrebbe risolto il problema.

Amplificatori. Chi ne ha subito maggiormente della loro potenza, le voci degli interpreti e quelle del coro. Si sentiva la nusica, ma solo questa. Colgo l’occasione per inserire una nota di merito a tutti i musicisti diretti da Davide Caprari ed ai coristi. Un particolare “bravo!” al mitico Roberto Chiostergi, che ha curato gli arrangiamenti musicali unitamente all’oramai onnipresente David Berardi che invece ne ha adattato i testi.

Luci. Illuminato più il pubblico che il palco. Le luci non sono importanti, ma importantissime perché creano sensazioni, suggestioni, fungono ora da quinte ed ora da sipario. Solo le forze dell’ordine, possono puntarle in viso ai ricercati…

Costumi. tutto bene, fintanto che non mi è saltato agli occhi la sciarpa o scialle, non so come definirlo, rosso della Maddalena e non solo, con sfilacciamenti evidenti. Sarebbe bastato un semplice orlo… Poi quel colore rosso del costume di Giuda… in molti lo avevano scambiato per il Diavolo. Nel film vestiva un costume arancione… ma o si copia per bene…

Coro e musica. Ubicati al lato del palco, quasi non facessero parte dello spettacolo, dimenticati in un angolo. Forse sarebbe stato meglio metterli allora al posto di quella signorina di cui ho parlato prima.

Entrata. Se si voleva rappresentare l’allegra e gioiosa confusione che i ragazzi fanno sempre, beh ci si è riusciti in modo magistrale; se invece si voleva rappresentare dell’altro, allora, con tutta sincerità e per mia assoluta colpa, non sono riuscito a comprenderlo e fin che non lo comprendo, per me, resterà solo della semplice confusione gratuita ed inutile.

Writers. Fanno parte del mondo giovanile di oggi, come le loro scritte: Verità, Pace, Violenza, Amore, che rientravano anche nei contenuti del musical, ma tenerli lì, sul palco, a ricopiare una scritta per oltre due ore, mi è sembrato eccessivo ed inutile ai fini dello spettacolo per se stesso.

Non so se ci sarà una replica alla Fenice, sono però certo che se così fosse, lo spettacolo ne verrebbe sicuramente a beneficiare limando sulle suddette ombre. Qualche suggerimento se mi è permesso: ingresso a pagamento con un contributo minimo, posti a sedere numerati, spettacolo ripetuto in due o tre serate, più passaggio in sala, come si fa nella Santa Messa, per la raccolta delle offerte. Cercare, in futuro, di pensare ad opere, anche se di minor grido, ma più possibili da rappresentare in spazi ridotti, guardando non solo a quelli disponibili a Senigallia, ma anche a quelli del circondario. Avete oramai un buon cast di ottimi ragazzi che, per questo, va seguito, valutato ed incentivato a proseguire in questo cammino, nel loro interesse, in quello di Destate la Festa e perché no, in quello dell’intera collettività cittadina, che intanto però vi ringrazia per quanto le avete regalato.

Questi i commenti dei lettori apparsi su 60019.it :

Scritto dall' I.P. 79.26.61.34 il 20/08/2010 ore 01:57
niente da ridire sulle "ombre" dello spettacolo e spero che alcune di queste vengano accolte come un consiglio e non come un modo per attacare il duro lavoro che ogni ragazzo ha svolto per la realizzazione del musical...molto da ridire invece sul "qualche suggerimento" dal momento che l'intero spettacolo si basa sulla gratuità e ciò che lo rende veramente magnifico non sono le luci, i microfoni, le ballerine o l'orlo dello scialle della Maddalena ma il fatto che il musical viene vissuto dai ragazzi come un'opportunità per stringere nuove amicizie, godere della bellezza dello stare insieme e sperimentare il vero messaggio che destate la festa vuole trasmettere ai giovani: l'amore.

Scritto dall' I.P. 79.52.64.185 il 20/08/2010 ore 10:55
Sono profondamente convinto che l'" esperto" che ha scritto questo articolo non abbia afferrato a pieno il significato di questo musical,in pratica non c'ha capito niente ne sullo stile di dlf ne sullo spettacolo che i ragazzi che ne fanno parte mettono in piedi. Con il suo modo,spesso arrogante e cinico, di scrivere si è meritato l'antipatia sia dei ragazzi che hanno fatto il musical sia di quelli che l'hanno visto. Le propongo(con tutto il rispetto del mondo)per la prossima volta che scriverà un articolo su questa "compagnia",di conoscere prima i ragazzi che la compongono poi semmai giudicare i loro spettacoli. Mr B.

Scritto dall' I.P. 79.36.69.155 il 20/08/2010 ore 12:08
C'è solo una cosa che mi lascia perplessa: io non credo affatto che il nostro primo obbiettivo sia divulgativo e culturale. A meno che non siamo tutti d'accordo nel ritenere che divulgato debba essere il profondo senso di amicizia che ci lega, nato non a caso, ma saldo nell'amore di Dio. Penso sinceramente che il musical possa essere l'occasione giusta per permettere a noi ragazzi di spalancare gli occhi del pubblico di fronte alla bellezza. Il mondo a volte se ne dimentica, ma ha così tante potenzialità in sé... Mettersi in gioco, dare il massimo a seconda delle proprie capacità senza competitività o risentimenti, nel puro interesse di produrre qualcosa di bello e - perché no? - che riesca a spalancare anche il cuore, credo che sia tutto questo a muovere tante persone ed a farlo in perfetta armonia , credo che sia questo il nostro primo obbiettivo. So perfettamente che la festa è aperta a chiunque e che non sempre il nostro messaggio giunge a destinazione. Tuttavia mi sembra estremamente riduttivo (anche da parte nostra) chiedere al pubblico di apprendere soltanto un mucchio di nozioni di fronte ad uno spettacolo del genere. Mi piacerebbe che si avanzassero anche pretese, ma pretese costruttive, portatrici di significati e che si vogliano allacciare direttamente al messaggio della festa. L'occhio vuole la sua parte e l'estetica e la competenza sono importanti, ma non più di quanto appena riportato sopra. Questo credo.
organizzatevi meglio con l'acustica
Scritto da peppedepelo il 20/08/2010 ore 12:23
Cari ragazzi e chi legge queste righe possibile che per fare un CHECKSOUND siete stati dalle 16.00 alle 17.30 ma chi è il vostro responsabile TOPO GIGIO?? ancora non vi siete accorti che l'amplificazione è esagerata???chi ha fornito tale amplificazione è del CEPU???? c'è tanta gente ,me compreso imprecava ma ricordatevi che per queste imprecazioni non siamo noi che andremo all'inferno ma voici andrete che ci avete stordito e con chi vi ha dato le autorizzazioni e chiuso occhie orecchie!!!!!
solo lode !!!
Scritto da una mamma il 20/08/2010 ore 14:10
grande emozione al vedere come le ragazze i ragazzi in questo stupendo musical!!! ho visto tanto amore ,trasparenza ,impegno e condivisione dei veri valori della vita!! complimenti a tutti loro1!!

Scritto da Davide Caprari il 20/08/2010 ore 14:11
Ciao Franco! Non ti conosco, e mi piacerebbe sapere qualcosa in più sulle tue competenze artistiche/professionali. Grazie mille
Argomentarsi e in caso criticare...e se si hanno le conoscenze per farlo
Scritto da Carlo il 20/08/2010 ore 14:29
Se non ha visto il film, è inutile che dice allegria. E' il caos che dovevamo rappresentare all'apertura della rappresentazione. Prima di criticare, le cose tocca saperle. Il costume di giuda era rosso, vada su youtube. il coro era messo lì perchè era piccolo il palco per i musicisti. Fonici: Perfezione totale, mai sentito così bene, dato che ero il batterista posso confermarlo. La invito a vedere il musical originale, prima di dire fesserie, per favore...

Scritto dall' I.P. 93.146.98.166 il 20/08/2010 ore 15:23
un bellissimo commento che descrive alla perfezione la pura e semplice superficie dell'intero musical.. mi sembra, non riduttivo, qualcosa di più, finire a parlare di un orlo quando tutto quanto è stato realizzato per cercare di capire sempre meglio cosa significa amare il prossimo.. bisognerebbe prima comprendere la realtà di Destate la Festa per commentare un lavoro che i ragazzi fanno per stare bene insieme.. sicuramente non lo fanno per emergere ( cosa che questo commento invece ha fatto ) e sicuramente sentir parlare di ragazze che dovevano frequentare palestre per migliorare la loro tecnica fa capire come non si è centrato lo snodo fondamentale del tutto.. la gratuità.. il mettersi in gioco unmilmente, con le proprie capacità, con i propri doni.. senza pretese.. cerchiamo di arrivare in profonità alle cose.. perchè p lì che allora acquistano davvero quel senso in più che le rendi speciali..
grandi ragazzi...
Scritto da MEioME il 20/08/2010 ore 19:05
dica semplicemente che lo spettacolo non le è piaciuto, anziche soffermarsi sull'orlo del velo della maddalena... tralaltro mi sembra ingiusto nominare come migliore solo roberto tarsi che si è stato fantastico, ma voliamo parlare di jesu? che nonostante qualche errore se l'è cavata in una parte difficilissima? giuda? grandissimo! i sacerdoti? uno piu brAVO DELL'ALTRO! e anche pilato! unico!!!!! e erode molto divertente e onirico! qui nessuno era professionista, ma credo che hanno dato uttti il meglio di se, ora, se vogliamo trovare dei difetti ci sono stati di sicuro, ma nel complesso credo sia stato molto ma molto meglio di tante fesserie che il teatreo ci propone... la regista nonostante l'età è stata fantastica, e i ragazzisembravano tutti professionisti.... franco, io credo che tu sia un bravo giornalista delle volte, ma questa no, nn lo credo affatto, sai che ti dico? vai a rivedere lo spettacolo alla fenice se si replicherà, e stai attento all'amore che hanno questi ragazzi nei loro occhi, e alla forza di volontà, e vedrai che l'orlo non sarà piu sfilacciato, e forse per una volta ti divertirai!!!!!!

Scritto da marco il 20/08/2010 ore 19:36
Logico che i difetti diano fastidio quando segnalati, ma il problema è che Franco ha sottolineato all'inizio che erano più i pregi che i difetti: "tante luci e di qualche ombra" diceva! Tra l'altro è stato sincero fin dall'inizio, la passione la gratuità e l'amore non erano in discussione. "Pregherei però, chi si sente colpito, di leggerle come chiave di desiderio da parte mia di voler collaborare, più che di quello di voler solo colpevolizzare." scrive Giannini. E allora leggete prima di sentirvi "piccati"...e comunque il bravi non l'ha risparmiato a nessuno...

Scritto da Davide Caprari il 21/08/2010 ore 03:10
Come ho già detto in altra sede non è il problema di dire i problemi che ci sono stati e le pecche, perchè quella è una cosa sincerissima e che, giuro, apprezzo come credo tutti apprezzino. Il problema, a mio parere, risiede solo ed esclusivamente nel MODO in cui sono state dette le cose. Il vedere le cose dall'alto verso il basso quando, non credo che Franco abbia particolari compentenze in nessuno degli ambiti dello spettacolo. Semplicemente questo. Per l'esposizione delle "ombre" non posso che ringraziare. Ma un giornalista/critico/oquellocheè deve fare attenzione all'esposizione, e forse essere un po' più umile
risposte?
Scritto da giovanniS. il 21/08/2010 ore 03:32
Franco Giannini, sei stato troppo critico, la bellezza di questo spetacolo non era in qualche errore che posso capitare, me nel contesto della festa, e nella gioia dei ragaszzi che ne hanno preso parte. non ti soffermare sulle piccolezze. ti è piaciuto o no lo spettacolo??? allora scivi cosa ti ha dato!!! non cosa ti ha fatto schifo.... e argomenta. non mettere le opinioni dei genitori, non sei Dio in terra!
tono dell'articolo
Scritto da La Redazione 60019.it il 21/08/2010 ore 13:59
Sono Carlo Leone, redattore di 60019.it e vorrei scrivere due cose semplici sull'articolo in questione che ha suscitato un dibattito molto scarno e, purtroppo, molto risentito. 1) innanzitutto, non conoscete Franco Giannini: è una persona molto gentile, disponibile e umile. Non è dio in terra. 2) il tono dell'articolo non era quello di un rimprovero per errori e simili. sa benissimo che non siete professionisti anche se non si è risparmiato in complimenti (come pure nelle altre volte che vi ha seguiti, ma forse ve ne siete dimenticati). Ha dato solo - credo- dei consigli per migliorare lo spettacolo, senza voler sembrare un inutile espertone o criticone. Migliorie che vanno prese per la loro bontà di voler collaborare come ha scritto nell'articolo.

Scritto da Davide Caprari il 21/08/2010 ore 14:10
Non è il fatto di complimenti, perchè ad esempio di me (come di Caterina Mancinelli o altre persone) non ha detto nulla di negativo e anzi, ha solo fatto complimenti.... Torno a dire per l'ultima volta: il modo. Solo quello. Non lo dico più perchè sennò poi sono noioso e pesante.
Il continuare sarebbe far polemica
Scritto da Franco Giannini il 21/08/2010 ore 14:52
Tra poco l'articolo verrà tolto come programmato dalla redazione. Allora un semplice invito: andate su FB che è oramai il luogo preferito dai giovani, su Destate la Festa e li troverete tutte le accuse mossemi e le mie spiegazioni. Se poi non sono riuscito a spiegarmi, allora scusatemi, la colpa è solo mia che non ho il dono di essere sufficientemente chiaro. Quello che mi dispiace ed anche per questo voglio chiudere, non si è trattato di uno scambio di opinioni, come avrei preferito, ma un spiacevole scivolata sulla polemica, che a volte ritengo anche necessaria. Ma in questa occasione sta coinvolgendo un amico contro amico, che è cosa che assolutamente non desidero. Chiudo solo cercando di rammentarvi che, il sottotitolo della manifestazione era "....ciò che ci unisce....è molto di più di ciò che ci divide!!!". Voglio sperare che questo aleggi in gran parte dei vostri cuori.

Scritto da francesca berardi il 21/08/2010 ore 22:23
ogni parere, che sia positivo o negativo è ben accetto se può essere costruttivo, quindi grazie franco per averci guardati con attenzione, so che è dall'anno scorso che ci segui con interesse... purtroppo credo sia impossibile commentare uno spettacolo come questo "da fuori"... io posso solo essere orgogliosa di vedere nascere e crescere questo spettacolo in due mesi effettivi di lavoro, fatto tutto dal vivo da persone che non hanno mai fatto niente e non studiano per questo e solo con la passione e la gioia di stare insieme e di provare a regalare qualcosa a chi ha voluto partecipare (grazie!!!). dentro a questo spettacolo c'è solo l'entusiasmo e l'emozione di crescere migliorare, costruire e giorno per giorno crescere attraverso una canzone, un passo di danza, un costume che io tutto il giorno preparo per te, una canzone che tu rimani ad arrangiare fino all'una di notte per farla cantare a me, a una danza che io preparo, dipinta su di te, pensando a te, per fartela vivere, per farti toccare da un gesù che non ci è sembrato mai così umano e così divino ma così vicino... non abbiamo grandi budget per costumi e scenografie, ma abbiamo l'arte e l'amore di chi mette a disposizione le proprie mani che non sanno cucire, che sanno disegnare, che ci vogliono provare... e allora va bene così, va bene che ci mancava il pulmino per l'entrata, va bene che i costumi erano arrangiati, va bene... va bene perchèquattro ragazzi vengono da fuori, con l'autobus, solo per scrivere su un pezzo di legno parole d'amore, va bene perchè quando io guardo ognuno di loro, li vedo innamorati di quello che fanno e della fede che attraverso gli amici cresce... i nervosismi e lo stress ci sono stati, i pianti, la paura di non farcela, gli errori, le stonature, le cadute, ma che importa?l'importante è aver dato tutto di sè per un progetto che per una volta è costruttivo e positivo, e allora le critiche diventano quasi sterili se si pensa che in una serata così si poteva restare a guardare cose sciocche in tv invece spero si sia sentito anche solo un piccolo brivido in fondo al cuore... tutto il resto non conta...accanirsi sui difetti di uno spettacolo così (e non mi riferisco a te franco, ma alle poche voci che ho sentito, anzi grazie per aver risposto alla signora... gli spettacoli di danza sono ben altro,semplicemente una cosa diversa... il nostro musical non intende ovviamente sostituirsi a niente, si può andare benissimo a teatro a vedere i veri danzatori), sapendo chi e cosa c'è dietro per me praticamente non ha senso... purtroppo la parte tecnica e logistica non è di nostra competenza ma presteremo più attenzione a questo nelle repliche future... speriamo di andare migliorando... grazie a MEioME per il "fantastica"!!! :D e grazie a tutti quelli che c'erano che hanno pianto, a tutti quelli a cui "siamo arrivati" a tutti quelli che hanno apprezzato le nostre fatiche e che hanno trovato il bello di ciò che abbiamo fatto... grazie per tutti i complimenti che continuano ad arrivare... buon tutto a tutti.

x peppedelpelo...
Scritto da embè... il 22/08/2010 ore 21:14
Volevo solo esprimere un mio parere, da uno che lavora nel settore dei service audio luci e video, in risposta, e confronto sereno, con Peppedelpelo. Se il check suond è durato 1 ora e mezza, non vedo il problema? Chiamare TOPOGIGIO un responsabile tecnico (fra l'altro chi sarebbe?il fonico?), mi fa pensare che tu in materia, sia talmente esperto e ne mastichi tutti i giorni, da sentirti tranquillo a scrivere un aggettivo così. Oltretutto il fonico non era del service che ha installato l'intera struttura audio e luci (ma uno esterno, chiamato dalla band del musical), quindi, il service non c'entra nulla per il check sound. Per il "non vi siete accorti che tale amplificazione è esagerata" e "chi ve l'ha fornita era del CEPU?" qui mi vien da dire: un NO COMMENT. 1°: ogni amplificazione ha un fader del volume, quindi si può alzare ma anche abbassare, a discrezione del FONICO; 2° esagerata in base a cosa? E' stata montata quel tipo di amplificazione per avere una coperturacome da richiesta; 3° un famoso detto "se non avanza non basta" è sempre valido (portare un'amplificazione più piccola e tirargli il collo per avere un certo volume è da non professionisti); 4° dire esagerata senza spiegare il perchè (esagerata pressione acustica? esaltazione di particolari frequenze fastidiose per il tuo orecchio?...e ANCHE QUI è da tenere conto che il fonico non era del service, ma chiamato dalla band) mi fa pensare che, chi si esprime con queste parole come "TOPO GIGIO" o "CEPU", purtroppo, non conosce quasi per niente il settore service e ha scarsa conoscenza tecnica, elettronica, ed acustica... L'unica cosa che mi dispiace è fare questi confronti attraverso un monitor e una tastiera e non di persona...sarebbe molto più costruttivo e piacevole...

Scritto dall' I.P. 95.224.162.19 il 23/08/2010 ore 02:31
Sono pienamente d'accordo... e apprezzo sia quello che ha detto Franco che quello che ha detto Francesca. Il continuo di repliche, è stato dovuto dall'impeto, e dal non analizzare i contesti e le frasi .. ma soltanto prendendo qua e la qualche critica, o insulto... se ocsi si puo definire.. chiedo alla redazione di lasciare l'articolo qualche giorno in piu. perche cosi fors ela gente puo capire... capire e apprezzare.. anche per chi lo ha fatto oslo in parte. Grazie Franco e Grazie Francesca. Notte...

Scritto da SACCINTO VITTORIO il 23/08/2010 ore 16:53
Come ha indicato giustamente il maestro e amico Davide Caprari sarei curioso di sapere i titoli del "giornalaio" FRANCO GIANNINI che da tempo si è eretto a ESPERTO DI MUSICAL !!! Stendiamo un velo pietoso su cosa e come scrive ! Questi i miei link: http://www.musical.it/index.php?action=index&p=289 http://www.musicalamatoriale.it Sono iscritto alla DOR Categoria AUTORI alla posizione 128802 e sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti Elenco Pubblicisti dal 1990 E pensare che non ho avuto mai la PRESUNZIONE di scrivere un commento su uno spettacolo ... Andiamo avanti ... VITTORIO SACCINTO

Scritto da giuda il 23/08/2010 ore 20:52
ciao sono giuda!io amo peppedelpelo! ahahahahah

Scritto da SACCINTO VITTORIO il 24/08/2010 ore 09:03
VORREI SAPERE PERCHE' IL MIO COMMENTO DI IERI NON E' STATO PUBBLICATO GRAZIE VITTORIO SACCINTO

Scritto da N. il 25/08/2010 ore 13:33
il solito musical di destate la festa. nulla di più nulla di meno.


venerdì 20 agosto 2010

Volti e nomi della Senigallia celebre ma modesta n°6: Zamira































FOTO di efFeGi : Giulio - Zamira - Le Ospiti - I Volontari Giusy e Francesco








di Franco Giannini gia pubblicato su 60019

…quando aprendo "l’ostrica Albania" hai la fortuna di trovare una perla…


Il personaggio di cui voglio parlare, non è un’artista. Forse vi sarà conosciuto o forse no, dipende soprattutto dalle esperienze di vita in cui si può essere incappati o meno, ma nel suo caso comunque, difficilmente si possono definire incontri piacevoli. Utili, sicuramente, perché ricorrendo a lei si beneficia sempre della sua alta professionalità.

Il suo raggio d’azione lavorativo si orienta dall’Ospedale locale, alle case di riposo o quelle di cura privata. Il suo viso è noto quindi a chi obbligatoriamente è abituato a frequentare tali luoghi o per necessità o per lavoro. Neppure è un personaggio propriamente “senigalliese“, ma io per aggirare questa specie di ostacolo ho pensato di definirlo, di adozione. Anzi, ancor meglio, facendo il verso ai Consiglieri Comunali Aggiunti (quelli stranieri), oserei la definizione di “senigalliese aggiunta”.

Eh si!, da questo momento dovrò usare il femminile. Il suo nome infatti è Zamira…no, non ho aggiunto erroneamente una “m”, questo è il suo nome esatto, che richiama una terra nostra dirimpettaia al di là dell’Adriatico: l’Albania.

Una signora, ed il mio definirla tale, mi si creda, la penalizza non poco. Ma anche il termine ragazza non sarebbe appropriato e potrebbe risultare di bassa piaggeria. Però sicuramente il suo aspetto è più giovanile rispetto a quello della sua vera data anagrafica: sorridente, aperto, schietto e genuino. E questa serie di aggettivi non sono stati gettati lì solo per…, ma sono i componenti della divisa che indossa giornalmente e con la quale si appresta a svolgere abitualmente il lavoro di Operatrice Socio Sanitaria su richiesta privata e saltuaria.

Lavoro che alcune sue colleghe, con quel classico accento dell’Est, si autodefiniscono “Padanti”. No, lei no.
Primo perché il suo italiano è sicuramente migliore del mio (anche se superare il mio non è cosa difficile!) e di quello parlato da coloro preposti a difendere i suoi interessi all’interno del Comune.
Secondo perché ha brillantemente superato il corso di abilitazione per Operatrice Socio Sanitaria.
Terzo perché ha l‘orgoglio classico delle persone del paese delle aquile a due teste. Ma non finisce qui. Nel suo bagaglio culturale c’è anche la perfetta conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata. Ha inoltre una continua sete di conoscenza unita all’ambizione di voler apprendere ogni cosa in cui crede, le piace e .che si è prefissata di voler raggiungere.
Ah!!!… dimenticavo. Nel suo breve soggiorno italiano ha avuto anche il tempo per diventare madre di un gioiello di bimbo, Giulio, che ora ha quattro anni, ed a cui sta insegnando, con successo ed io ne sono stato testimone, a parlare albanese ed inglese. Dicevo un gioiello di bimbo e non lo dico per far un piacere alla mamma, perché chi ha avuto la fortuna di vederlo, ne ha potuto ammirare due occhi azzurri, come i principi disegnati sui libri di favole, che sicuramente, quando sarà tempo debito, lo renderanno “mietitrebbia” di cuori femminili.

ZamiraLe faccio qualche domanda, mentre stiamo nel giardino della Casa Protetta. Lei ha vicino a se la carrozzina con una “ragazzina” di 100 anni tra qualche mese, che è stata affidata dai parenti alle sue cure . L’età delle donne solitamente non si dice, ma trattandosi questa di una “ragazzina“, ciò non è né peccato, né scortesia.

D - Zamira - le chiedo - da quanto tempo è che sei in Italia?
R- 13 anni …dal ‘97!

D - Raccontami un po’, sempre se vuoi, come sei arrivata in Italia? Te lo chiedo, anche se ti può risultare una domanda sciocca, perché non ti vedo imbarcata su di un “gommone”.
R - No, infatti ! In Albania ho fatto tanti lavori e l’ultimo era quello di hostess sui traghetti. Situazione questa che mi ha facilitato notevolmente sul mio disegno di espatrio. In Albania la situazione era quella che era ed allora durante uno dei miei viaggi è maturata la decisione di non fare più ritorno. Così sono rimasta clandestina in attesa di una sanatoria poi arrivata nel settembre del ‘97.

D - Scappata da sola o con qualche elemento della la famiglia?

R- Da sola.

D - Che titolo di studio avevi conseguito in Albania?
R - Scuole superiori che sarebbero come il vostro ginnasio.

D - Sinceramente, però, altrimenti usa pure il tuo diritto di facoltà a non rispondere, che impressione immediata hai avuta, degli italiani (come popolo, non come uomini)?
R - Un popolo sicuramente umano, però incapace a comprendere immediatamente chi ha di fronte, non so se per diffidenza o altro.

D - Questa impressione a pelle poi è mutata o è rimasta tale. E se è mutata come: in meglio o è peggiorata.
R - Certamente è cambiata in meglio, ma senza falsa modestia devo anche dire che ciò è avvenuto anche per merito mio, avendo imparato, con una certa immediatezza, ad analizzare e scegliere le persone giuste.

D - Pregi e difetti degli italiani, pregi e difetti degli albanesi.
R - Negli italiani la cultura, non quella quizzaiola, non solo scolastica e di base. Difetto… piace chiacchierare al telefonino, troppo, troppo chiacchieroni. Pregi degli albanesi…lo sai che mi metti in imbarazzo, forse l’amore, il senso di appartenenza nei confronti della propria famiglia. Mentre il difetto è forse anche da noi di parlare sempre a voce alta, principalmente ora che l‘abbiamo scoperto, anche con il telefonino.

D - Dopo il tempo che sei qua da noi, qual è il tuo bilancio personale? Rifaresti il passo fatto oppure ti mordi i gomiti.
R - Sicuramente rifarei tutto quello che ho fatto, logicamente rivedendo qualche scelta.

D - Vedo spuntare dalla tua borsa dei libri che non sono romanzi, sono volumi universitari…un altro obiettivo da raggiungere? Quale e perché?
R - L’istruzione fin da bambina, per me, non è stato un qualche cosa di obbligatorio, bensì un sogno. Sogno che sto ancora vivendo e portando avanti con un traguardo che mi sono prefissata, forse illudendomi, che è quello di raggiungere la meta del diploma universitario di Infermiera Professionale.

D - Quali sono le difficoltà maggiori che incontri in queste sfide?
R - Contrattempi causati dal mettere insieme lavoro, famiglia e studio ed anche un po’ l’italiano… lo parlo discrettamente, ma non dimentichiamoci che sono albanese. Poi parlo di famiglia e non intendo solo Giulio che è la mia famiglia ristretta. C’è anche quella relativa all’impegno di seguire mia madre in dialisi e del mio adorato nipote Franci, che ho adottato, figlio di mia sorella Shpresa, scomparsa per malattia, nome che in italiano significa Speranza, ma evidentemente questo non le è stato di aiuto. Colgo l’occasione per affettuosa par - condition, rivolgere un abbraccio anche all’altra dolce nipotina Angela anche lei in Italia.

D - I tuoi colleghi stranieri, incontrano le tue stesse difficoltà o ne hanno altre? Colore della pelle, lingua, cattiva conoscenza dei loro diritti?
R - Difficoltà nella lingua ed il modo di percepire la vita degli italiani

D - Ho parlato di diritti, ma che cosa ne pensi di coloro che dimenticano i loro doveri nei confronti della terra che li ospita?
R - Sicuramente l’ignoranza intesa nel senso di ignorare è quella che la fa da padrone su questi personaggi E’ facile pretendere, ma altrettanto facile dovrebbe essere il contraccambiare per dovere, sempre se si adoperasse la giusta intelligenza.

LibriD - La comunità albanese, andando a ritroso nel tempo, era sinonimo di sbarchi clandestini, delinquenza in generale, cosa che ora è stata superata con una discreta integrazione e con il passaggio di questa gatta da pelare alla comunità rumena, slava o africana. Senza con questo voler colpevolizzare tutti, facendo di un’erba un fascio, che cosa pensi sia dovuto.
R - Perché molti di noi, persone per bene, si sono adattate al vostro tipo di vita, anche per consentire ai figli di fare una vita normale priva di rinunce..andare con gli amici di scuola, avere il fidanzato, andare in discoteca, fare sport…amalgamarsi con la gioventù di oggi. Il comprendere di non guardare se stessi ma in un futuro più roseo.
Voi avete avuto periodi di magra, poi il boom, ed ora nuovamente di magra. Per voi è difficile adeguarvi al tozzo di pane dopo aver mangiato i biscotti…vi siete dimenticati…per noi il tempo di magra è molto vicino, forse per molti non ha mai avuto termine, per cui non ce ne siamo dimenticati e siamo più allenati.

D - Ma guardando avanti. Come vedi il tuo bicchiere, mezzo vuoto o mezzo pieno?
R - E’ una domanda per me difficile a cui rispondere. Telegraficamente posso dire: sentimentalmente …mezzo vuoto, professionalmente l’acqua ha tracimato, economicamente…no comment…!!!

D - E Giulio, seppur cittadino italiano, lo senti più “figlio di un’albanese“, o “cittadino italiano di madre albanese”?

R - Già dal nome è cittadino italiano, poi di madre albanese, ma cittadino del mondo.

D - Ultima domanda…lo giuro! Ho preparato un collage di foto (NB per i lettori: costumi, bandiera, moneta, sbarchi, Albania di ieri e quella di oggi) dell’Albania,,,guardale e poi dimmi che cosa ti rievocano.
R - La bandiera è quella che più mi ha colpito, perché è una cosa che ho dentro e che mi rappresenta come persona (l’aquila): forte, con dignità ed orgoglio. Il mio motto è “La vita che vuoi è l’unica che avrai” che non è mio ma me la sono fatto mio.
Se mi è permesso vorrei alla fine concludere questo incontro, ringraziandoti e ringraziando i senigalliesi, in special modo tutti coloro che mi hanno aiutato, sostenuto nei miei studi e anticipatamente a quanti continueranno a sostenermi, ed a costo di apparire sdolcinata, ma sono semplicemente me stessa e sincera, a tutti gli italiani per la loro ospitalità che mi hanno offerto.

Questi i commenti fin ad ora apparsi su 60019:

conoscerti
Scritto da lucia il 17/08/2010 ore 19:19
caro franco conoscere zami e un onore una donna di grande carattere un operatrice veramente straordinaria a te che la presenti grazie lei in etica ha preso 10 fatti dire perche ciao tvb
interessante
Scritto da serena il 17/08/2010 ore 22:08
......forse a qualquno puo sembare stranno e impossibile che una persona che viene da un altro mondo si possa integrare in un altro comme il nostro..... e pur leggendo quest articolo capisci che anche se nn facilmente ci sono persono come la Zamira che ce l'anno fatta.. io personalmente ho avuto occasione di conoscere tante donne albanesi che fanno tanti sacrifici per addatarsi al nostro modo di vivere e questo e da ammirare... in bocca al lupo Zamira
una donna speciale
Scritto da linda il 17/08/2010 ore 23:50
si e vero e una donna speciale e una donna di carattere e per molto importane .e sopra tutto e molto umana e rispetosa verso i altri. zamira ti voglio bene ....
lettera zame
Scritto dall' I.P. 93.36.4.74 il 18/08/2010 ore 21:01
Ciao zamira sono albana,ti conosco da una vita e posso confermare che sei una persona speciale e unica.un bacio a giulio.tanti saluti da albana,tommaso e isabel...t.v.b.
Anche io ho avuto la fortuna di conoscerla..
Scritto da Eleonora il 18/08/2010 ore 23:57
Ringrazio la mia amica Silvana per avermi presentato Zamira in un momento della vita in cui avevo davvero bisogno di incontrare una persona speciale
ORGOGLIOSA DI TE
Scritto da ANGELA il 19/08/2010 ore 11:40
CIAO ZIA, CONGRATULAZIONE BRAVA CONTINUA COSI SONO ORGOGLIOSA DI TE, TI VOGLIO TANTO BENE BACIIIIIII DA TUA NIPOTE ANGELA

grande Zami!
Scritto da claudia il 19/08/2010 ore 20:27
Bella intervista, spero tanto che l'acqua tracimi anche per tutto il resto! Se c'è una Giustizia al mondo te lo deve!

Scritto da viola il 19/08/2010 ore 21:35
COMPLIMENTI SORELLA VAI AVANTI COSI IO TI SEGUO TI VOGLIO BENEEEEEEEEEEEEEE
è sempre lei ! Zamira di 20 anni fa
Scritto da arben zenuni il 20/08/2010 ore 00:08
che bello.sono molto contento che le cose ti vano bene.FINALMENETE.se devo dire qualcosa?l'articolo è una presentazione per chi non ti conosce.forza, ancora di piu.devi arrivare i tuoi traguardi non ragiunti e oggi un motivo i piu "anche per tuo figlio". sie stata, sei, è lo sarai una delle mie migliore amiche. un grande abracio da me e la mia famiglia.ti auguriamo tanta fortuna,serenita è felicita.ciao.

SEI UNICA E SPECIALE ZAMIRAA..:))
Scritto da SARA E XHESIKA il 20/08/2010 ore 22:08
IL TUO ARTICOLO è MOLTO INTERESSANTE,SIAMO TUTTI ORGOGLIOSI DI TE,CONTINUA COSì TI VOGLIAMO TANTO BENEEE!!!E TANTA GIOIA E SERENITA A TUO FIGLIO...:)))
con te
Scritto da hilaj flora il 21/08/2010 ore 15:19
Tutto hano "tentato contro di noi",dai u cannnoni giganteschi ai topi infeti.Noi abbiamo tenuto e teniamo duro.sappiamo che questa resistenza ci costa caro ., perche siamoDONE crescute annaffiate dall sudore delle nostri MADRI .il tempo per fortuna a noi ci ha posto al bivio :via facile che i altri pensano per NOI , o altra via ardua, quella della lotta .Hai scelto la seconda , abiamo scelto la seconda!!!
grande Zamira!!!
Scritto da albana permeti il 21/08/2010 ore 20:09
leggere questo articolo mi ha fatto un enorme piacere!!!sono veramente orgogliosa di te!continua cosi!ti auguro tutto il bene di questo mondo xche te lo meriti!un abbraccio forte a te e a giulio!!!
GRANDE ZAMIRA
Scritto da DIDI il 21/08/2010 ore 20:11
COMPLIMENTI SEI DA VERO BRAVA E CONTINUA COSI.CIAO

Scritto da Alda Jaupi il 22/08/2010 ore 15:02
Complimenti vivissimi ad una amica di vecchia data. Leggere queste righe mi fa sentire orgogliosa di te . Complimenti anche al giornalista che ha saputo dimostrare con le sue domande e sopratutto con le tue risposte , che non tutti albanesi che sono in Italia sono delinquenti. Ma la maggiorparte lavora onestamente, si è integrata nella vita quotidiana del paese che li ospita.Continua cosi cara Zamira !!! Che dio ti benedica e ti stia sempre vicino. un bacione al tuo piccolo Giulio. Ti voglio bene.

venerdì 13 agosto 2010

Nuovo musical a Senigallia per i ragazzi di Destate la Festa


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Il 15 agosto va in scena ai giardini della Rocca Jesus Christ Superstar

Per palcoscenico, i giardini della Rocca che con la sua mole fa anche da quinta. La data da segnarsi in agenda è quella di domenica 15 agosto, e l’ora le classiche 21.00.
Il cast è guidato come al solito, dalla regista Francesca Berardi, coadiuvata nelle coreografie da Luisanna Gresta, con la direzione del coro affidato a Caterina Mancinelli.

L’opera, che verrà presentata all’interno di Destate la Festa 2010, narra l’ultima settimana della vita di Gesù, in chiave musical-rock. La musica originaria è dell’americano Andrew Lloyd Webber con testi di Tim Rice. Viene presentata a Brodway nel 1971 dove rimase in cartellone per ben 18 mesi, periodo che fu lungamente superato da una replica londinese, l’anno successivo, lunga ben 8 anni.

Neppure a dirlo, i ragazzi si sono impegnati al massimo e la video-testimonianza di questa affermazione è stata immortalata dalle mani di Francesco Salvatori.
Voglio sperare quindi non in un veloce ciao dei nostri lettori, non in una replica si lunga, quanto ad un semplice arrivederci sul prato per tanti calorosi applausi a tutto il cast!

mercoledì 11 agosto 2010

GLI OSPITI DELLA CASA PROTETTA

....Continua il capitolo 16

ERSILIA : Si giocava anche alla settimana: si faceva un rettangolo particolarmente lungo, col gesso si disegnavano tutti i giorni, lunedì, martedì...
AURORA : Con un piede su, si saltellava.
ERSILIA : Pastrocchiata per terra col carbone.
BRUNA : La "Campana" andavi giù col piede.
ZELINDA : Io non ho capito niente di com'è!
ERSILIA : te spiego: se faceva così...
BRUNA : La "Settimana" la chiamavamo noi.
ERSILIA : Se giocava anche "Al più bel castello"...
AURORA : "Marcondirondirondello"...
ERSILIA : "Scegli la più bella scegli pure la più bella che il re sarà contento"
e sai com'è i fioli, se sceglievano la più bella!
AURORA : Ce giocavano i ragazzi più piccoli, io non c'ho giocato, andavo dalle pecore.
ZELINDA : Anche a nascondino si giocava!
ANGELA A. : Quando io avevo sette o otto anni le mie sorelle andavano a ballare, io andavo con loro, ma non potevo ballare perchè ero piccola. C'erano tanti uomini e poche donne, c'era uno grande de quattordici anni che mi faceva ballare il walzer:
"balliam balliam compare che domani è Carnevale, non volem che se balla
perchè è morta la cavalla."
Quello me piaceva, altri balli no!
LEDA : Io giocavo con tutto quello che capitava, con le bambole, con i gattini, con tutto...tra quella volta e adè è passato il tempo!
GIANNI : Anche il gioco dei pupi si faceva. Noi, in un pezzo di terreno che non c'era scaglie, se faceva uno svasamento, delle buche dov'era più solido e ce facevamo i soldati, se faceva la guerra.
AURORA : Noi 'sti buchi li facevamo quando c'erano i tedeschi per nasconderci i maiali. Sentivamo "Uhmmm" e capivamo che c'erano i maiali.
FAUSTINA : Io me divertivo ad andare con mio fratello a raccogliere le mele e tutta sorta de frutta. Le mele se mettevano nelle ceste con la paglia e se conservavano anche fino a Natale, e poi mio padre le portava ai signori che in cambio ce davano altre cose da mangiare o il ciocco per il fuoco. Ce se cuoceva le castagne sulla cenere, mica sul fuoco come adesso.
ANGELA A. : Se facevano gli spaventapasseri per gioco, ma anche per interesse perchèi passeri vanno a mangiare il grano. Con i rami d' ulivo se faceva una croce, poi in cima se metteva un cappello come se fosse un pupo. Poi se mettevano pezzi di latta che col vento facevano rumore e allontanavano i passeri.
NELLA : Si, si, se faceva.
AURORA : Evoja!
ASSUNTA : Io devo dir la verità non sono cresciuta sotto la pettorina di mamma,mi ha cresciuta la nonna e la sorella di mamma. A gennaio c'era la Befana e mia madre andava a comperare i giocattoli, c'era un sediolone celeste per il bambolotto così grande che aveva i braccini pieni di paglia...parlo del '40 - '50.
FAUSTINA : Io le bambole non le avevo.
ASSUNTA : Poi c'era la culletta di legno e ci mettevo il bambolotto e facevo la mammina.

Capitolo 17
Le tradizioni di Natale e la Pasquella

AURORA : Quel periodo se passava a cantà la Pasquella:
"Anno nuovo è la Pasquella
se ce voi dà na gallinella
se ce la date...."
Poi non me la ricordo più...se cantava alla Befana, sei giorni dopo Capodanno.
ANGELA A. :
"Anno nuovo è Pasquella
se me dan 'na pollastrella si n'è bella non importa basta che riempe la padella"
C'è anche questa de canzone:
"S'em passati giù per 'sti fossi c'ha piccat' 'na mucchia de spini accidenti a tutti i contadini"
ERSILIA : Se sapeva che era il 6 gennaio e se stava a casa, lo diceva le maestre a scuola.
ANGELA A. : 'Na volta me ricordo de due bambini che cantavano:
"Se bevi ato ito vai giù a rutulon".
Cioè se ne bevi un altro litro te ubriachi, ma era piccoli e non ce la facevano a dirlo bene!
ASSUNTA : Io mi svegliavo di notte per vedere i regali, ero furba.
NELLA : Se preparava il regalo per la Befana, se comprava tutta sorta de stupidaggini, una volta un cavallino di legno.
AURORA : Da me si metteva un ciocco grosso nel fuoco, era il ciocco di Natale perchè c'andava il bambinello a scaldarsi.
NELLA : Quanto doveva durare il ciocco?
ANGELA A. : Durava anche parecchi giorni perchè doveva ardere sempre.
ERSILIA : Il giorno dopo durava ancora.
ANGELA A. : Noi la notte se smorciava per paura che bruciava tutto. Ci mettevamo sopra le cipolle e le patate a cuocere alla notte. Di mattina ci si metteva acqua e aceto per fare gli acetelli.
FAUSTINA : Ce se faceva anche le castagne sul fuoco.
NELLA : Il ciocco doveva ardere fino a Pasquella.

....continua...

sabato 7 agosto 2010

Scacchi, nuovo torneo a Senigallia con tre campioni internazionali



di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

150 partecipanti: in palio, oltre ai trofei, forse l'assegnazione a Senigallia dei campionati mondiali 2011

Doveva essere una conferenza stampa, ma credo che sia stato un qualche cosa di più utile di una semplice presentazione dell’evento. Il presidente della sezione di Senigallia, Mario Pizzi, entra subito nel merito di questa nuova settimana sportiva da passare nei saloni del Senbhotel, dove si contenderanno i trofei in palio, giocatori open sia di A, che di B e di C, non classificati ed under 16.

In totale si contenderanno i premi fino all’8 agosto ben 156 giocatori (il torneo precedente, conclusosi il 31 luglio, soddisfacente sotto l’aspetto di presenze, ne aveva visti impegnati 92). Si pensi solo che se fossero stati ancor di più, forse avrebbero creato problemi organizzativi e di spazi.
A questo torneo parteciperanno tre campioni internazionali: Mrdja Milan - Giretti Kanev Jasen - Aleksic Nenad (un Ucraino, un Serbo ed un Croato) affiancati da 10 maestri italiani. Il torneo sarà inoltre valido, ai fini dei punteggi, per la qualifica di Maestro.

Alla conferenza partecipava anche il Sindaco Mangialardi, che ha sottolineato l’importanza di questo gioco che esalta quella qualità a cui punta ambiziosamente anche la città di Senigallia. Una parola di apprezzamento va anche ad Otello Baldini, che ha messo a disposizione il salone delle conferenze del suo Hotel, donandogli un fascino nuovo e tutto particolare con i tavoli, le scacchiere elettroniche, gli orologi, ecc.

Colgo l’occasione per ricordare, che chi volesse, può seguire in diretta le partite via internet collegandosi ai siti: http://www.scacchirandagi.com/ e http://www.scacchi.marche.it/ Altre parole di ringraziamento ed elogio da parte di Mangialardi, anche al suo assessore Gennaro Campanile, che è stato ed è sempre vicino a questo sport che sente in modo particolare, forse perché (la butta in battuta) si ritiene di essere un giocatore anche lui.

Pizzi riprendendo, la parola, porta il discorso su quello che gli scacchi, a livello turismo possono portare a Senigallia. Infatti riporta quanto espresso dalla Federazione Italiana che si dice sia rimasta molto soddisfatta del nostro tipo di organizzazione. Infatti il suo Presidente si è anche complimentato personalmente con il Sig. Otello Baldini per la qualità del servizio ricettivo offerto, tanto che sarebbe disponibile replicare altri eventi di maggior interesse nella nostra città.

Si sta parlando di affidare a questa città, tramite i suoi referenti cittadini, i campionati mondiali, che si svolgeranno la seconda settimana di settembre 2011, di un settore particolare delle gare di scacchi denominato“Problemi di scacchi” in cui il giocatore deve risolvere detti problemi portando delle soluzioni. Ancora non è stata acquisita detta assegnazione, ma ci si spera.

Nell’eventualità positiva, il nome di Senigallia “navigherà” per 7gg in rete, con una visibiltà di carattere mondiale. Pizzi, vista l’attenzione prestata al problema da Mangialardi, amplia il discorso trascinandolo sulla possibilità di avere a Senigallia anche un torneo giovanile di questo sport, che richiamerebbe come minimo, 1000 ragazzi, più le loro famiglie e quant’altro. Numero che potrebbe salire fino a 1400.

Questo evento ci sarebbe sicuramente affidato dalla federazione, perché in Italia sono solo due le città che hanno un tale spazio: Palermo e Courmayer. Basta solo che il Comune dia una mano nel trovare questi spazi. Mangialardi rimane positivamente colpito e soprattutto molto interessato da questa proposta, tanto che si prende appunti ed alla fine invita i presenti a proporre gli spazi suggeriti nel corso dell’incontro vagliandone prima la sufficienza delle superfici, dei servizi per poi sottoporglieli e vedere le eventuali possibilità di collaborazione nell’interesse degli scacchi ma anche dell’intera comunità, tanto che la sua conclusione è letteralmente: ”Un bel progetto…studiamoci!”.

Cicconi Massi della Confartigianato, fa presente come nella nostra provincia ci sia un interesse sempre maggiore nei confronti di questo sport, non più riservato a pochi. In recenti tornei hanno partecipato a Corinaldo una sessantina di giocatori, nentre in Arcevia il numero è salito a 70. Da considerare che il numero di tesserati alla federazione italiana sono circa 15 mila ed altrettanti sono in non tesserati, ma i cultori di questo, che il chiamarlo sport, risulta forse riduttivo: La mente conta un po’ più dei muscoli!

A questo punto una notizia che esula dagli scacchi, ma rappresenta un’ ulteriore nota positiva: sul piazzale antistante l’hotel, il Sindaco Mangialardi inforca la bicicletta, saluta e se ne va. Un bel esempio, da riconoscere, di non “solo parole” rivolte agli altri. Io, però, dal canto mio, non sono da meno…più ecologiche delle gambe ??!!

venerdì 6 agosto 2010

Il Consiglio di Senigallia fa gli straordinari, ma non è il solo...


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it in 3 puntate:
1° puntata 60019.it
2° puntata 60019.it
3° puntata 60019.it

... ed ecco il perchè del resoconto diviso in più puntate!


Mercoledì 28 luglio ho apprezzato il comportamento veramente super partes del Presidente Monachesi, quando con calma, ma con molta fermezza, ha richiamato i Capi Gruppo, i Consiglieri e l’intera Giunta, stigmatizzando l’incorrettezza comportamentale tenuta nei suoi confronti non avendo gli stessi rispettando l’orario di ripresa dei lavori sforandolo di ben 40’. Gli hanno pestato i piedi e, dal momento che era con i sandali, la cosa gli ha dato molto fastidio.

Mancanza di rispetto anche nei confronti di quanti assistevano al consiglio, se non in aula (ero il solo), certamente attraverso la radio. Mi è piaciuto, inoltre perché in un paio di occasioni ha scoperto il possesso e fatto suonare la campanella, richiamando al silenzio alcuni ineducati consiglieri, che ancora non hanno compreso, che se si sono stancati di ascoltare i loro colleghi e vogliono ammazzare il tempo, possono farlo, ma fuori dell’Aula.

Questione di rispetto nei confronti sia di chi sta al momento esponendo un problema, sia di chi invece sta ascoltando. Suggerirei a Monachesi, se contemplato dal regolamento, del richiamo verbale, ma perdurando l’atteggiamento ineducato, ricorrere all’espulsione dall’aula senza il rientro per l’eventuale votazione.

E’ stata questa prima parte del C.C., una seduta tutta dedicata a serie di dati e numeri, che se non si hanno documentazioni scritte da cui attingere, è ancor più facile del solito, cadere in inesattezze ed imprecisioni, per cui mi limiterò a parlare più delle concretezze degli interventi e degli attori che si sono divisi l’attenzione e la scena, lasciando ai comunicati stampa ufficiali i dati sciorinati nel corso delle relazioni degli OdG.

Pazzani chiede lumi sull’utilizzo dei proventi derivanti dall’utilizzo dei parcheggi a pagamento, sia come ricavi che come utilizzo di questi relativamente a quanto previsto dal Codice della Strada e che cosa si prevede di fare in futuro questa Amministrazione riguardo l’aumento del numero di posti auto.
Campanile risponde con una serie di dati a partire dal 2004 fino ad oggi (che mette a disposizione di Pazzani immediatamente) e sottolinea che è obbiettivo di questa Amministrazione l’incentivazione dei mezzi pubblici, della mobilità eco sostenibile, più che quella privata, cosa questa che però che non eviterà di costruire altri parcheggi del resto già previsti in aree come quella della ex Sacelit.

Il Consigliere Rimini apre invece con tono educato come sempre con un velo di ironia, che avrebbe voluto fare nel 2010, una domanda che riguardasse più la banda larga mentre invece è lì a chiedere perché al Filetto ancora non è ancora giunto “l’allaccio” al gas metano, come era stato promesso agli abitanti nel periodo elettorale.
E’ il Sindaco Mangialardi che gli replica con la stessa ironia, che nel periodo eletterolale non erano state fatte promesse, bensì erano stati presi degli impegni (non sciabolate come si vede, ma l’arma che si usa è quella del fioretto). Impegni che saranno rispettati, perché i lavori fisici partiranno il 2 Agosto.
Rimini, si prende la “stoccata” e null’altro gli rimane da dire se non chiedere la docunentazione tecnica per “seguire da vicino i lavori e per vigilare sull’avanzamento degli stessi“.

I 30’ dedicati alle interpellanze vengono assorbiti dal problema sollevato dal Consigliere Cicconi Massi relativo al problema del personale della Struttura Sanitaria. Cicconi auspica infatti che una riduzione della spesa, non vada ad incidere su assunzioni o regolarizzazioni di un personale con il rischio di far perdere a Senigallia quelle figure di alta professionalità, che in altri luoghi vengono invece esaltate. Anche se teme però, stando almeno a quel che si dice circa le “impossibili” assunzioni di due oncologi vincitori di concorso, che così facendo si venga a deteriorare l’aspetto qualitativo del nostro Ospedale.
Gli risponde l’ Assessore Volpini, dicendo, con la massima franchezza, che la domanda se l’aspettava, da qui anche la sua presenza. E proprio per le ragioni ed i dubbi sollevati da Cicconi che venerdì 30 ci sarà un incontro, richiesto appunto dall’Amministrazione, in Comune, per ascoltare direttamente dal nuovo Direttore della Zona Territoriale n° 4, Franco Pesaresi, la reale situazione finanziaria della nostra zona.
La visione che viene offerta dal dott. Volpini, che oltre ad essere assessore in materia è anche per motivi professionali un addetto ai lavori, non è delle più esaltanti: parla infatti di reparti che saranno messi in ginocchio se non si correrà ai ripari. Fa gli esempi del reparto di medicina che vedrà saltare il piano ferie, di quello d’oncologia, che come già detto con due professionisti in attesa di poter occupare il posto loro spettante, offrono tempi di attesa lunghi, ben comprendendo che in questo reparto invece la tempestività di un intervento di un professionista può avere la stessa sentenza di vita o di morte. Non parliamo poi del Sert, dove il personale sta facendo già la valigia o minaccia di andarsene. E se lo dice lui, quindi, c’è da crederlo…

La consigliere Angeletti, vorrebbe fare una sua interpellanza, al destinatario Assessore Ceresoni, ma in quel momento è assente dall’aula, preso evidentemente da altri impegni improcrastinabili. Si va quindi alla sua ricerca e per sollecitare la sua presenza. Qualche minuto… e si può dar atto alla lettura della richiesta. La dott. Angeletti chiede semplicemente che dovendosi attuare il piano arenili, venga possibilmente inserito un provvedimento a favore dei disabili, per l’accesso alle spiagge libere. Semplici pedane, rimovibili a fine stagione. Questo anche perché non tutti possono permettersi di usufruire di quei servizi offerti a pagamento ai bagni privati.
Ceresoni subito dice che già qualche cosa si è fatto con la dotazione delle carrozzine da mare Job. Tre o quattro sono poca cosa, ne è consapevole, è sempre però un indice di volontà a fare e che comunque non esclude altri interventi in tal senso, anzi assicura che ci saranno spazi per quanto richiesto.

Girolimetti, invece, si rivolge all’Assessore Memè, per chiedere che venga risolto, con una manutenzione specifica, il problema zanzare, al Vivere Verde, amplificato dal problema piscina.
Memè assicura che in sede di riqualificazione si discuterà del problema con gli attuali gestori al fine di provvedere alla soluzione del problema, riqualificazione che comunque comprenderà anche gli spogliatoi dei campi da tennis.

La consigliere Bucari invece trascina in causa il tranquillo Campanile circa il degrado in cui versa la pista ciclabile delle Saline, che in prossimità della pista di pattinaggio diviene preda di un canneto, di cui si rende necessario il taglio. Come bisognoso di segnaletica orizzontale è il parcheggio sito in via Podesti (vicino al sottopassaggio) dove l’anarchia regna sovrana visto che ognuno lascia la macchina in sosta posizionata non come si dovrebbe, ma come vuole.
Campanile non tralascia la solita tiritera sulla “Cittadella dello Sport“, di ciò che ci verrà regalato dai benefici derivanti dalla “Complanare“, e dice che già sono state fatte delle ordinanze per tali manutenzioni.

Giacchella legge l’OdG. Promosso dai consiglieri Bucci-Giacchella-Sartini e che riguarda il “Sostegno al reddito delle fasce più deboli a seguito dell’aggravata crisi occupazionale” e al cui contenuto rimando ai vari comunicati stampa.
Replicano a questo con loro interventi a favore Pergolesi, Magi Galluzzi, Curzi, mentre Marcantoni tende a puntare il dito su scelte fatte nel passato che hanno portato a questa situazione. E porta l’esempio dell’attività turistica, spesso veicolo di lavoro in nero, scelte industriali basate sulla quantità, più che sulla qualità, che hanno portato ad una delocalizzazione del lavoro, l’azzeramento di un progetto di piano casa che nella nostra città è fermo da 11 anni.
Cicconi Massi: vanno bene i sussidi, ma non solo quelli. Bisogna usare ed incentivare il movimento economico. Come? Ma ad esempio…si è mai riunita una commissione sul turismo per rilanciare l’economia di questo settore con uno studio mirato di idee nuove ed iniziative? Il C.C. può far poco se non discutere e mettere delle basi. No comunque ad interventi a pioggia!
Nella replica Girolametti tra l’altro, accentra l’attenzione quando esce con una battuta che voleva essere tale, che suscita i sorrisi dei suoi colleghi, ma che viene mal recepita dai banchi opposti al suo “…l’unico comunista qui è in vacanza…Rebecchini”. Alle 20,20, fatto il suo pistolotto, il buon Marcantoni abbandona l’aula.

Paradisi invece denuncia le eccessive spese per il giornalino del Comune, i contributi elargiti nel quartiere della Cesanella area in cui attinge voti Magi Galluzzi, o i fuochi artificiali affidati a ditte senza che abbiano partecipato a gare di appalto, o ancora per finanziamenti concessi agli amici dei Verdi. Coglie l’occasione inoltre per difendere Rebecchini dalla battuta, affermando: “Io non sarei più anticomunista se tutti i comunisti fossero come Rebecchini”.
Ceresoni, toccato come verde, logicamente chiede la replica e sottolinea che “..I Verdi non hanno mai preso soldi dal Comune…
Al che Paradisi gli ribatte dicendo “che il soggetto (così lo chiama) è disattento…ho detto amici dei verdi…” e fa il nome di Primavera, di Baracche e Burattini. Ed ancora “…Se è in grado di smentire smentisca, altrimenti taccia….
Ceresoni “...anche nella politica c’è un’etica. Primavera è una persona qui assente, onesta, corretta che non fa nulla di sconveniente. Un artigiano….quello che afferma non fa onore né a lei né ai suoi colleghi…”.
Paradisi “…confermato quindi il finanziamento…non mi sono permesso di dire che Primavera non è una persona onesta…anzi è onestissima…e lo diffido di mettermi in bocca queste accuse…20 mila € di finanziamento più 3€ d’ingresso…

Il Sindaco Mangialardi apre il discorso sul rigasificatore…discorso, che da uno sguardo buttato sui banchi, in pochi ascoltano. In sostanza afferma che il Rigasificatore non ci serve, è pericoloso e non abbiamo neppure bisogno dell’API.
A confermare le tesi di Mangialardi, Girolametti (quello di P.to Recanati serviva solo come specchietto per quello di Falconara), Bucari, e poi Giacchella, Mancini che dopo averli ascoltati ricorre ai classici scongiuri, con la Ramazzotti in un blà blà per concludere l‘argomento.
E qui si conclude, con la richiesta di un intervallo, la prima parte della seduta.

Si riprende la seduta alle 22,43 contro le 22,15 programmate, per il ritardo di Consiglieri e giunta, cosa questa che, come già detto, obbliga il Presidente del Consiglio a richiamare tutti ad un comportamento più rispettoso degli orari.
Fatto l’appello, Mancini chiede il controllo del numero legale, cosa che viene fatta, ma nel frattempo essendo arrivati altri due ritardatari, il consigliere Fiore ed il sindaco Mangialardi, questo numero viene raggiunto.

La seduta vera e propria ha inizio alle 22,50 con il secondo OdG illustrato dall’Assessore alle Risorse Finanziarie Francesca Paci relativo ad una variazione al bilancio di previsione 2010. Non certo per sua colpa, del resto i bilanci sono composti da numeri, si è investiti da una serie di dati difficili da seguire. Unico dato comprensibile, ancor più se espresso con una battuta d’avanspettacolo e popolana insomma “…bambole…non c’è più una lira…!!”.

A questo punto chiedono la parola Rimini, per avere precisazioni in cosa consistano quelle migliorie ai Giardini Catalani che ne aumentano i costi, Ramazzotti che chiede il perché della riduzione degli interventi agli asili nido, Sardella che esprime una nota di merito per l’attenzione ai Servizi Sociali e chiede di intervenire per quanto possibile con una riduzione delle spese di “Soccombenza” che poi ho scoperto, altro non sono che quelle che una volta chiamavano “Contenzioso”, Mancini invece chiede lumi su quali siano le manutenzioni straordinarie di immobili di cui si è parlato e la stessa cosa dicasi per le Mura…quali?
La domanda di Mancini mette in difficoltà la Paci, tanto che dopo un breve consulto Paci-Sindaco-Memè, la risposta è quella che le mura in questione sono quelle di Via dell’Angelo, mentre per gli immobili si riservano di dare una risposta successivamente. Ed ancora ad esprimere soddisfazione per l’attenzione rivolta al campo del sociale è Girolametti Carlo, mentre invece Cameruccio pone l’attenzione sull’impresa di pulizie dell’area cimiteriale che non vengono eseguite a regola d’arte e sul problema radici degli alberi che in alcuni punti rovinano le tombe.

Battisti a questo punto chiede un emendamento al bilancio, con una riduzione di 2000 € dei costi dei fuochi pirotecnici, di 2000 € per le feste di fine anno e di 3000 € per le manifestazioni a carattere sportivo, e di devolvere questi 7000 € totali a favore della Consulta del Volontariato. Evidentemente l’emendamento coglie distratto il sig. No, Magi Galluzzi perché passa favorevolmente nella fase di voto.
Anche la variazione al bilancio viene votata positivamente con un intervento finale del Sindaco, che non lascia l’occasione, rivolgendosi alla Ramazzotti, per ricordarle che se le cose a livello nazionale resteranno sui binari promessi, altro che “Casetta di Babbo Natale“…saranno problemi salvaguardare gli asili nido.

E’ con questo grido di dolore che si conclude la prima seduta alle 00,40.

Malgrado il biasimo espresso da Monachesi il giorno prima in merito all’orario da rispettare, sono le 20,30 ma pochi sono i presenti. Qualcuno arrivato prima dell’orario ufficiale, se ne esce con "…credevo che fosse alle 20, mi sono sbagliato…" al che la replica secca, anche se sorridente, di Monachesi "…si, due volte, una perché era alle 20,30 e non le 20, l’altra perché sarebbe stato in ritardo rispetto a quelle 20 che riteneva che fosse l’orario da rispettare".

Deprimente questo comportamento… alle 20,45 il primo appello e sui banchi della minoranza, ancora, solamente quattro consiglieri.

Mancini chiede subito la parola e propone un minuto di silenzio in memoria dei due militari italiani caduti in Afghanistan, nonché la compilazione di un OdG che attesti come il C.C. di Senigallia prenda le distanze da questa guerra ingiusta… semprechè esistano delle guerre giuste!
A questo punto viene suggerita una conferenza dei capigruppo per analizzare se il regolamento consiliare preveda questa possibilità e se quindi possa rendersi operativa la richiesta. Alle 21,20 i capigruppo rientrano in aula e Monachesi riferisce che sul minuto non ci sono problemi, anzi è doveroso, mentre sull’OdG, pur rientrando nelle regole, si è ritenuto opportuno rimandarlo alla prossima seduta del C.C.

Minuto di silenzio, quindi poi la parola va alla Paci che espone la pratica per la concessione di una garanzia fidejussoria nell’interesse della U.S.Vigor Senigallia per la realizzazione di un manto erboso sintetico al campo delle Saline.

Un dispiegarsi di mappe catastali sui banchi, prelude l’entrata in campo del relatore, l’Assessore Ceresoni, che infatti illustra minuziosamente il progetto di raccordo stradale per la scuola primaria della Cesanella. Quinta e Sesta strada, sottopasso, area di sosta, pista ciclabile, logicamente visto da parte sua, e non poteva essere altrimenti, in una chiave del tutto ottimistica sia come funzionalità che come aspetto estetico. Della stessa idea il consigliere di maggioranza Magi Galluzzi: del resto era anche impossibile pensare che potesse affermasse il contrario, a caval donato non si guarda in bocca!
Non la pensano invece esattamente così Rimini, che chiede come il tutto possa essere così "confortevole" per i disabili, quando si ha una strada a senso unico che può solo creare dei problemi. A Pazzani invece risulta che il "bilancio ambientale" abbia avuto un riscontro negativo. Mancini parla di una pratica composta di luci ed ombre. I cittadini hanno partecipato, ma dal momento che le "Circoscrizioni" sono state abolite, le varie associazioni ed i consiglieri comunali non sono mai stati invitati a questi incontri. Comunque positivo il fatto che sia stato modificato l’accesso alla scuola ed alla viabilità. Della stessa idea di Mancini è anche Cameruccio.
Ceresoni replica che la partecipazione dei cittadini c’è stata perché è stato inviato loro un invito porta a porta. "Siamo stati di una trasparenza unica ed è strano che voi (la minoranza, Ndr) non siate riusciti a conoscere le date degli incontri. Ma oltre le vostre critiche gradiremmo anche avere delle soluzioni alternative a queste. Al Cesano chi fa 5 Km con la macchina per evitare di fare 100 metri a piedi, significa che li vuol fare. Ma questo non è concepibile". Ammette invece e conferma a Pazzani l’inesattezza del "bilancio ambientale" affermando che sarà però rivisto.

Poi torna a parlare la Paci circa la cessione in proprietà dell’area comunale sita tra via Capri e via Ischia a Marzocca a dei privati.
La Ramazzotti chiede se ne è stato valutato il reale valore ai fini utilitaristici di tale passo. Al che le risponde il Sindaco con un sufficiente sorriso "Si… l’abbiamo valutato!" che la dice lunga, più di quello che ha espresso con le parole.
Ancora la Paci illustra la messa in vendita di un immobile, non strategico per il Comune, il cui prezzo di vendita è stato fissato in 160 mila € per una superfice di 73 mq.

Altro punto dei vari OdG riguardava il regolamento per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale la cui relazione viene tenuta dall’Assessore ai servizi alla persona Fabrizio Volpini, che premette che qualora ci dovessero essere domande di carattere tecnico, c’è la possibilità di interpellare direttamente il dott. Mandolini, presente in aula.
Battisti dichiara che il suo sarà un voto a favore, sulla fiducia, visto l’apprezzabile lavoro svolto dal dott. Mandolini. Pazzani invece fa presente che concorda il fatto di dare abitazioni anche agli extracomunitari, però con una percentuale diversificata rispetto ai cittadini italiani e parla di un rapporto di 93 contro il 7% agli stranieri. Girolametti Carlo gli replica che se dopo 5 anni gli stranieri potessero votare il problema sarebbe risolto. Gli fa eco Sardella con il suo "…la povertà è un problema di reddito e quindi non riguarda il colore della pelle…" . Ramazzotti interviene anche lei… e la sua replica è il ripetere quello che hanno già detto i suoi colleghi di maggioranza. Mancini va giù pesante anche se in maniera garbata rispondendo a Pazzani e dicendogli che il suo è "…un ragionamento che non ha sostanza…".
Finalmente, almeno io, sento per la prima volta la voce di Kayum, uno dei due consiglieri stranieri aggiunti. Nel suo stentato italiano, con il viso sorridente ed accattivante, rivolgendosi anche lui a Pazzani gli replica: "…Gli immigrati vengono qua per avere vita migliore, perché allora percentuale? Noi paghiamo le tasse e facciamo tutte le cose assieme… no?".
La replica di Pazzani a Mancini ed ai banchi della maggioranza: "La mia non è una mia idea, ma l’ha espressa in precedenza Fassino…".
Sardella illustra l’emendamento riguardante l’inserimento nel regolamento, di un correttivo nei casi di "temporanea emergenza". La Ramazzotti, non si fa sfuggire l’occasione per dire che concorda. Ramazzotti da un logo e simbolo pubblicitario di un amaro e delle sue discrete qualità digestive a quello diametralmente opposto! Fortunata la sua collocazione sull‘ultima fila di banchi, perchè le evita di vedere certi sorrisetti sardonici dei suoi stessi colleghi di schieramento…

Volpini aveva anticipato che in caso ce ne fosse stata la necessità avrebbe fatto intervenire il dott. Mandolini per chiarimenti tecnici, cosa di cui si è avvalso. Aveva anche anticipato all’inizio della sua introduzione, che in commissione aveva mandato il dott. Mandolini a sostituirlo, per via di suoi impegni personali e che il suo sostituto aveva sicuramente svolto il lavoro in modo apprezzabile per la sua facilità di oratoria meglio di quanto avrebbe fatto lui stesso. Onestamente pensavo che si trattasse delle solite frasi formali. Invece ho potuto provare quanto fossero veritieri gli elogi di Volpini. Ho provato piacere e nel contempo quasi un senso di disagio, che mi auguro che abbiano provato tutti i presenti, per sentirsi domani tutti più umili, nel sentire con quanta semplicità, chiarezza e brevità, il dott. Mandolini ha trattato l’argomento tecnico dell’assegnazione del punteggio per la classifica della graduatoria. In due minuti è stato più esauriente lui di tutti i consiglieri che l’hanno preceduto. E la bontà del suo modo di esprimersi è stato confermato da quel religioso silenzio assoluto tenuto in aula, con cui tutti l’hanno seguito. Segno questo di quanto sia importante la comunicazione: molti dei consiglieri, purtroppo, non posseggono questo dono ed il male sta ancor di più nel fatto che neppure se ne rendono conto!

Sempre la Paci torna a presentare la pratica relativa alla concessione degli Orti Urbani. Sembrava una pratica "del Cavolo" visto quello che trattava, ma questioni di lana caprina e di una ricerca di visibilità ha scatenato un botta e risposta che si è protratto per più di un’ora. Questo il susseguirsi degli interventi: Kayum (ancora lui…è la sua seduta!), Cameruccio, Bucci, ancora Kayum (è la sua consacrazione), anche Mangialardi ci mette bocca, Mancini, Paci, ancora Mancini, Fiore, Sardella, Gregorini "obbligato" a leggere una serie lunghissima di emendamenti, ancora Mancini, Mirti (che deve rispondere in merito alla burocrazia del regolamento a Mancini), successiva replica di Mancini, bis della Bucci che ripete quanto detto nel suo primo intervento auto incensandosi sulla bontà del lavoro svolto in commissione da tutti i commissari, non può essere da meno Fiore ed infine il pacato, quasi timido, Pergolesi. Alla fine di tutti questi interventi, mi rimane solo il dubbio, su quanto abbia voluto dire Fiore, quasi che fosse una velata minaccia, quando rivolto a Mancini gli ha più ripetuto per due volte "…ve ne assumete tutta la responsabilità nei confronti dei cittadini!".
Ma signori miei… si parlava di verdure, di orti, no di vita o di morte.

Ceresoni, siamo ormai entrati sulla dirittura finale in vista del traguardo, porta la discussione sull’ultimo argomento previsto dal programma: Il regolamento edilizio.
Sono le 01,10 ed è la Ramazzotti a chiedere dei chiarimenti, a cui risponde subito e brevemente Ceresoni. Ma non finisce qui perché anche Cameruccio ha qualche cosa ancora da osservare a cui fa seguito, per finire, ancora la Ramazzotti.
Infine la Buona notte da parte di Monachesi. Si sono intanto fatte le 01,20.

Questi i commenti su 60019.it

interrogazione
Scritto dall' I.P. 79.23.70.230 il 02/08/2010 ore 07:21
Una interrogazione da suggerire ai Sig.ri Consigliesi Comunali:" Quanto costerà ai sittadini Senigalliesei la manutenzione della Complanare?"


Scritto dall' I.P. 95.245.86.101 il 04/08/2010 ore 08:15
Grazie al Sig. Giannini che con grande spirito ed in maniera chiara ci racconta le vicende del Consiglio Comunale.