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mercoledì 20 febbraio 2013

RESPINTA al mittente.... ver go gna ti!!

La mattina, questa mattina, è cominciata proprio male, con l'apertura della cassetta delle lettere dove ho trovato una missiva gretta di cui avevo si, sentito parlare, ma che ritenevo solo destinata ad altri e non a me. Una volta apertala, ed iniziatene la lettura, mi sono sentito, ancor di più di quello che già non sia, UMILIATO ed OFFESO da questo personaggio che emana dai suoi pori, solo supponenza, arroganza, falsità. Una lettera in cui mi si promette un qualche cosa che non potrà mai mantenere, non solo per i problemi politici ed elettorali, bensì semplicemente perché io non ho pagato l'IMU non essendo proprietario di alcun appartamento. Quindi non ho assolto a questa incombenza non certo perché sono un rivoluzionario (lo vorrei tanto essere se solo ancora l'età me lo permettesse!!), ma perché semplicemente sono in affitto e quindi esente. Vale a dire sono diverso da come è lui, cioè un pensionato sfigato, un incapace, un fallito, che nella sua vita di 40 anni lavorativi, non è riuscito a costruirsi un tetto sopra la sua testa. Insomma, ma lui non può capire, una persona onesta.  Questo figlio di buona donna, invece, si permette di ricordarmelo nel modo più infame di cui è capace. Mi rimborsa, mi dice, ma che cosa ? Stupido, Incapace o Bugiardo. Che in questo caso specifico, scelga la sua giusta qualifica .
Ed allora che di spada ferisce di spada perisce...!! Mi si permetta di calarmi nelle vesti del buffone di corte anche a me, non certo provvisto delle sue insuperabili capacità divinatorie.
Totò detta la lettera a Peppino
Allora ci ho ripensato, l'ho riletta questa volta tutta, e colpito da un ricordo, una parentesi felice della mia vita adolescenziale,  ho fatto una ricerca su Internet e sono riuscito a trovare il testo della famosa lettera che Totò dettava a Peppino De Filippo nel film " Totò Peppino e la Malafemmina".
Uno dei passi più esilaranti della lettera credo che fosse questo "...  scusate se sono poche,  ma settecentomila lire, punto e virgola, noi, noi ci fanno specie che quest'anno, una parola, quest'anno c'è stato una grande moria delle vacche, come voi ben sapete! Punto! Due punti!! Ma si, fai vedere che abbondiamo. Abbondandis in abbondandum. Questa moneta servono, questa moneta servono, questa moneta servono che voi vi consolate..." ed ancora :"... Salutandovi indistintamente... salutandovi indistintamente... sbrigati!!! Salutandovi indistintamente, i fratelli Caponi che siamo noi...apri una parente e dici che siamo noi, i fratelli Caponi."
La lettera dettata, suppongo che portasse la stessa data di quella dell' uscita del film, il 1956, come pure immagino  che mai gli interpreti di tale parodia, potessero ipotizzare allora, che qualcuno, 57 anni dopo, a corto di battute ( ha consumato tutte le stron...te in dotazione), rubasse quelle loro. Attuale come non mai l'accenno alla "grande moria delle vacche", nè magre e nè sacre, bensì tutt'altro. Che il duo composto dai validi comici, fosse anche veggente??
Chi poteva fare simile furto d'idea, se non un saltimbanco da strapazzo, quale il persona"cc"io (l'errore è voluto!) in questione. Un nano che si crede gigante, un guitto che si crede artista della battuta, un volgarotto che si ritiene un "elegante" gentleman. La sua è una invidia insaziabile, infatti gli sarebbe piaciuto avere le qualità del mitico Avvocato Agnelli, neppure lui uno stinco di santo, ma un "vero elegante" in fatto di cultura,portamento, ironia  !! Il nostro uomo (si fa per dire!!) è stato partorito come un aborto, con l'aggravante di essere riuscito anche male. Uscito dal grembo evidentemente ha preso freddo e come le pizze che lievitano si è raggelato e la sua crescita si è interrotta. Furbo, quello si, un'amicizia sola, ma buona (quella di Craxi),  cinico, crudele, duro, senza cuore, spietato con i suoi avversari e con i suoi stessi fedeli leccapiedi, cultore del  "fine giustifica i mezzi". Ed anche in questo caso si è appropriato del metodo di scrivere una lettera che secondo lui avrebbe dovuto essere seria e che invece non è risultata neppure comica. Infatti è riuscito solo a farla risultare ridicola (come ridicolo è chi la firma!) e quando poi scrive :"L'Amministrazione finanziaria Le invierà una lettera firmata dal nuovo Ministro dell'Economia e dello Sviluppo (cioè dal sottoscritto!)..." anche penosa.
Troisi detta la lettera a Benigni
In fatto di lettere scritte da comici di valore, avrebbe dovuto leggere anche quella di due valenti artisti come Troisi e Benigni nel loro film del 1984 "Non ci resta che piangere" . Anche loro, già il titolo che la dice lunga, che fossero già dei veggenti ??
E questo "matrone" da strapazzo, gestore di "piccole case Eleganti" vorrebbe darci a bere, facendoci credere che lui  è un valido economista, un politico eccelso, il miglior  statista degli ultimi 150 di storia del nostro paese, l'industriale self-man, il costruttore edile più abile della nostra penisola e non solo, il re delle televisioni private... e chissà quanti altri record gli si potrebbero assegnare.
Io potrei aggiungerne altri titoli, ma sono certo che cadrei nell'ovvio del populismo.
Gli unici titoli comunque che non potrebbero essergli assegnati assolutamente, sono sicuro, potrebbero essere quelli della rispettabilità, della credibilità, dell'onestà e della sincerità. 

Franco Giannini

venerdì 7 dicembre 2012

Dopo Lazzaro, ci prova Silvio !

-Ma è un refuso ??!!! Io sapevo che Stalin era morto !! 
-Si, si, hai ragione... ma non è un refuso, è solo una mezza bugia (o quasi)... ma intanto tu comincia a spargere la voce, visto mai! 
 

I Cavalier serventi (meglio sarebbe dire le sgallettate "amazzoni serventi" visto il loro numero) del fantino "senese" (senese solamente perché a suo dire, lui, cavalca ancora a pelo...aiutami lingua!!) si stanno agghindando con i vestiti della festa di un anno fa. A qualcuno sembra vadano stretti ed allora si stanno guardando attorno nella speranza di trovare qualche occasione in qualche mercatino di oggetti parlamentari riciclati. LUI è al settimo cielo, sente (dice) voci mistiche che gli suggeriscono di tornare, ma non solo. In questi momenti di semi lucidità mentale assapora quegli attimi indimenticabili in cui la voce regale di Elisabetta chiedeva chi fosse il bifolco che urlava "Sig. Obama", oppure si rivede fare uno spassoso divertente CU-CU all'Angela, non dimenticando di etichettarla con il termine amichevole di "culona". Ora queste rimembranze gli sembrano possano ripetersi. Anche perché è trascorso un anno, ma i personaggi storici sono rimasti quelli, eccezion fatta per quel francese di cui non ricorda più quasi nulla, se non che aveva la moglie "bona" e per quel beduino che aveva il suo stesso hobby, quello di cavalcare a "pelo", ma che poi ha fatto una brutta fine. Intorno sente uno strano  profumo di Passera, che sembra avergli stuzzicato certi appetiti e rinverdito vecchi ricordi sopiti, ma mai dimenticati totalmente. I vecchi amori, del resto, non si dimenticano mai totalmente. Passera, un nome, una garanzia di peccato che ti irrita e ti sveglia certi richiami. Ecco che allora come per incanto torna a sognare un(a) Mora che con un po' di Fede, malgrado emani cattivi odori e non sia il massimo della bellezza, (ma ha dalla sua parte la spensierata esuberanza di una ancora minorenne gioventù), con l'autorizzazione del suo zio faraone, si è assunta il compito di organizzare  nella "dacia" dell'hinterland milanese, delle piacevoli serate fatte a base di gradevoli  cenette e spettacoli eleganti, come solo lei sa proporre. L' Anfitrione, perdurando quel cattivo odore, appurando di persona che deriva da una trascurata alitosi, si ricorda di avere tra le sue conoscenze chi potrebbe risolvere quel problema. Una giovane, prosperosa, bella e brava igienista dentale. Esperta in problemi dell'uso gestionale dell'apparato orale, che può aiutare la nostra minorenne ad una gestione più consona e meno disturbante del suo cavo faringeo nel corso delle eleganti serate.
Immagino che da questa mattina, dopo che una "nebbia" d'uomo, a mo di ambasciatore che non porta pena, è salita all'Alto Colle a minacciar mari e Monti, di chiudere bottega, ha iniziato a far rinfrescare le pareti delle cento camere e del salone dei Bongo-Bongo, in attesa che le danze (eleganti) ricomincino di nuovo.
Ma la senilità non lo aiuta a vedere oltre i suoi occhi a mandorla, che il botulino gli ha semichiusi, ha perduto il pallottoliere per fare i conti dei sudditi rimastigli al fianco, la scatola del Viagra è vuota, i suoi due amici di merende hanno altre cose a cui pensare. I gioielli di casa (quelli economici, gli altri riposano tra la pace dei sensi) hanno perso valore, ed il ragioniere del night-club ha altro a cui pensare. Solo le agenzie di statistica, finché qualcuno le paga, continuano a fornire dati a lui positivi ed incoraggianti. Ma tra un po' si sveglierà, e la fase del risveglio questa volta non spaventerà più di certo gli italiani, oramai dallo stesso vaccinati a queste situazioni,  ma solamente questo "ometto" (sosia dell' "Alieno" di Bonolis di Avanti un altro), ambizioso, a cui si augura tutto quello che lui non desidererebbe: in primis l'essere abbandonato e deriso. Destino, del resto, di tutti coloro che credono di dettare le proprie leggi (ad personam) e che vendono sempre come "democratiche" e per il bene del popolo!
Franco Giannini

venerdì 22 giugno 2012

Cerco tra le pieghe del masochismo un minimo di utilità

solo che, malgrado le buone intenzioni, non è facile trovarla...

Caro Paolo, ti rubo una tua battuta circa l'utilità di possedere un blog :" Avere un blog personale ti consente di "pisciarti addosso" senza che gli altri ti possano dire nulla. Al limite è loro permesso scrivere, ma debbono fermarsi lì, alla distanza consentita...". Invece, scrivere per un giornale (o nel mio caso, su di un giornale), anche se on-line ed appunto, a puro titolo hobbystico, comporta quanto meno, l'obbligo di seguire determinate regole.
La prima che credo abbia sempre rispettato e voglio continuare a farlo, è quella del rispetto, sia delle persone che delle loro idee. La seconda è quella della sincerità e della correttezza, in cui credo che sia importante far rientrare anche il dovere di cronaca. Dovere che racchiude in se stesso e che credo debba essere rispettato quanto meno la novità della notizia, un riporto di ciò che è avvenuto entro un breve lasso di tempo. Ho cercato all'inizio, nel mio piccolo, di riportare nelle mie "cronache consiliari", tutto quello che avveniva all'interno dell'Aula. Poi con l'avvento e la diffusione delle nuove tecnologie (leggi FB), (e dell'antipolitica) gli addetti ai lavori hanno scoperto che il divulgare prima i loro interventi in aula, attraverso queste pagine, procurava "rumore". Ed il "rumore o musica" a secondo di chi legge, porta sempre però alla fine, consensi per un eventuale "domani". Ed allora, anche io, mi sono adeguato ed ho ristretto il mio "riportare", solo su quello che gli altri "non dicevano", ma che forse alla cittadinanza, invece, interessava di più conoscere: le sole Interpellanze ed Interrogazioni.
Ma, strada facendo, anche a quest'ultimo adeguamento, ho dovuto apportare una modifica. Non più quindi la pubblicazione su di un giornale, proprio per la mancanza di "contenuti freschi". Non più, perché anche il mio "lavoro" è divenuto assolutamente inutile. Infatti se si vuole leggere contenuti datati e "rifatti" come il pane del giorno prima, basta cliccare sui link datati e riportati sotto e leggere quanto annunciato in anticipo, o navigare su FB (facile entrare, gli addetti ai lavori sono "amici" di tutti) esempio:
Non ci siamo fatti mancare neppure il solito "assist" per fare dire al Sindaco quello che con molta probabilità voleva proprio dire, sul problema Referendum Acqua , sulla Multiservizi e sull'interessamento profuso dallo stesso al problema, con chi di dovere, sul piano tariffario con quel 7% indigesto.
La Bucari, a sua volta, ha sollevato un problema anch'esso dibattuto in questi giorni : Piazza Saffi o Piazza Cesarini da Senigallia? Come la vogliamo chiamare?
Gli unici due elementi veramente nuovi, sono stati sollevati, da Rebecchini, che ha puntato il dito, dietro segnalazione di un cittadino (del resto ricevuta il giorno prima), dell'esistenza di cartelli di divieto di balneazione ed altro, su quella che una volta era ritenuta una spiaggia libera e centrale, tra il molo ed i bagni "Bora-Bora". Il secondo, dalla Angeletti che ha fatto presente al Sindaco, che il 20 Giugno ricorre la giornata mondiale del rifugiato, richiedendo, se a partire dal prossimo anno possa essere celebrata anche in Senigallia.
Una volta avrei trascritto il sunto delle risposte degli interpellati. Ora capisco quanto inutile lo sia stato prima e lo sarebbe ancor più oggi, se continuassi a farlo. Allora spogliatomi della veste "de giornalaro" ed avendo la possibilità, come dice il mio amico Paolo, di scrivere qui, come e quello che voglio, riporterò solo telegraficamente quello che ho ascoltato e percepito a pelle. Allora!!
Quello che ho capito, ascoltando la risposta fornita a Rimini, ma io sono duro di comprendonio e certamente ho capito male, è che dei morti non frega assolutamente nulla agli addetti ai lavori, che vedono, nelle attività cimiteriali, non un servizio da curare prediliggendo il fattore della sfera umana con la sua sensibilità in certi particolare momenti, bensì quella dell'aspetto contabile, economico, statistico, quello insomma dei numeri. 
Sulla movida ho capito, si fa per dire, che invece sia chi interrogava sia chi rispondeva, erano entrambi concordi di scaricare il problema sui gestori del lungomare. Che costoro verranno chiamati a rapporto e saranno posti di fronte al problema e che come tale dovranno risolverselo.
A Rebecchini è stato fatto presente che quell'area cui si riferiva era fuori della "normativa del piano degli arenili" e che era stata data in concessione alla Gestiport.
Alla Bucari, invece, che ancora nulla è stato deciso, ma che la piazza della nuova area Sacelit (suggerita dalla Consigliera) ha già un nome : Mario Giacomelli.
Ed infine alla Angeletti, una promessa (intanto non costa nulla), che anche Senigallia, per il 20 giugno del 2013 si costruirà un... "Progetto".
Ora, sono solo a chiedermi se tuttociò, in parte risaputo e risolvibile con una lettera di risposta agli articoli apparsi, valeva la pena di stare sotto la canicola di "Scipione" fin dalle 16,30 ?? Si perchè anche il proseguo, io non sono nè staccanovista nè masochista, ho preferito non ascoltarlo. E dal comunicato Stampa Comunale con l'esito globale della seduta, ho capito (eufemismo??) che mi sono perduto ben poco.


venerdì 9 marzo 2012

A Senigallia il famoso “Pollo di Trilussa” in cerca degli aggiornamenti




















Solo che neppure il Salustri del tempo si sarebbe sognato di presentarsi con quel ridicolo "Ella"!

Come si fa a non ridere, leggendo ai giorni nostri su di una lettera “Per qualunque chiarimento o informazione Ella potrà comunque rivolgersi a questo Ufficio Statistica…” con un solerte funzionario firmatario che non soddisfatto replica ancora con ostinazione “…Le ricordo che i dati che Ella fornirà saranno tutelati dalle disposizioni sul segreto statistico…

Chi scrive è un mandante dell’ISTAT, un funzionario del Comune di Senigallia che, per conto del suddetto Istituto, sta eseguendo una rilevazione campionaria per comprendere i comportamenti di consumo delle famiglie italiane.
Bene, per la seconda volta, la fortuna non mi ha abbandonato in queste scocciature burocratiche. Sono stato sorteggiato a rispondere obbligatoriamente alle domande che mi saranno poste, sia verbalmente dal rilevatore, che attraverso una compilazione giornaliera nell’arco di un’intera settimana, di un modulo in cui si deve elencare tutti i consumi, dal pane che si mangia fino alla carta igienica che si acquista. Un po’ come mettere in relazione… l’entrata con l’uscita…
La prima esperienza, ricordo, fu a carattere nazionale, ovvero la lettera mi pervenne dalla Centrale, ora sono stato invece “declassato“, a quanto pare, ai consumi comunali.

Quando l’Italia ancora non era stata declassata, arrivò una semplice lettera avvisandomi di chi, quando e come avrebbero fatto l’intervista. Oggi, che agli italiani non sono rimasti più neppure gli occhi per piangere, mi è arrivata prima la lettera, con l’affrancatura con tanto di timbro comunale e postale di 0,60 centesini di €.

Poi martedì 6 marzo, la gentile incaricata alle rilevazioni dei dati mi ha portato una cartellina con marchio ISTAT contenente:
- una penna a sfera serigrafata anch’essa con il marchio ISTAT,
- una brochure dal titolo “I Consumi delle famiglie in Italia” (con i dati 2010) composta da 12 pagine in carta patinata stampata in quadricromia,
- un questionario di 18 pagine sempre stampato in quadricromia formato A4 con disegnini,
- un volantino di due pagine stampato in bianco e nero con l’elenco delle voci di spesa ed infine
- un blocco per appunti formato sempre A4 stampato a quadretti. Da considerare che poi il rilevatore a sua volta avrà da compilare un altro modulo, di una decina e più pagine, per l’intervista orale.

Materiale per il questionario IstatPerché ho scritto tutto questo? Ma semplicemente perché leggo sulla prima pagina della brochure “…condotta su un campione di 24.000 famiglie estratte in modo casuale dalle liste anagrafiche, l’indagine rivela la spesa sostenuta per l’acquisto dei singoli beni e servizi, potendo così fornire informazioni anche sull’ammontare complessivamente destinato a ciascuna categoria di consumo (alimentari, abbigliamento, trasporti…)“.
Oggi nel 2012 abbiamo i risultati del 2010. Come dire che l’ISTAT, come del resto l’Italia, è in ritardo di due anni… su tutto!

Ed infatti con un Governo che incolpa i cittadini di aver speso troppo e di trovarci perciò in questo contesto economico catastrofico, nello svolgere questa inchiesta, questo sondaggio, questo studio – lo si chiami come uno vuole – i cui risultati si conosceranno tra due anni, offrono nella loro palese inutilità, la modalità per comprendere quello che le Alte Cariche intendono per tagli della burocrazia e delle spese statali.
Ed è giusto che i cittadini questo lo sappiano e ne traggano le loro giuste riflessioni.

Mi chiedo solo, se il gioco (perché di gioco si tratta) valga la candela.


Franco Giannini
Già pubblicato su Senigallia Notizie.it

Questi invece i commenti dei lettori di Senigallia Notizie :
Massimo Mariselli
Massimo
2012-03-10 09:48:09
Gianni sei grande.
mariangela
2012-03-10 10:04:12
Franco, a parte il ridicolo pronome "Ella", le rilevazioni Istat - non sono sondaggi, ma rilevazioni! - sono fondamentali. E non c'è nessun ritardo. Conoscere all'inizio del 2012 i dati 2010 va benissimo. Dunque, giù le mani dall'Istat. O vogliamo che l'Italia sia solo il televoto dell'Isola dei famosi?

sabato 1 gennaio 2011

PER L'ANNO NUOVO MESSAGGI VECCHI...


di Franco Giannini

... ed inascoltati ...!!!

No, assolutamente, non sono rimasto sorpreso che il messaggio fosse rivolto ai giovani. Sono invece rimasto sorpreso dalla bocca da cui questo è uscito e mi sono semplicemente in... imbufalito, nel sentire quanto fosse imbevuto di retorica. Non c'era cosa che non fosse risaputa, che i cittadini non conoscessero già da tempo ed in principal modo quei giovani che portano sulla loro pelle l'incapacità dei nostri governanti. Ed infatti tutti i parlamentari di rilievo, tutti i capi bastone della nostra politica, tutti i leccapiedi di questo governucolo da liquidazione, che di questo si nutrono, si sono precipitati a complimentarsi per il contenuto di quelle 15 pagine, divenuto oramai a quanto sembra, più che un cosciente messaggio, una usanza da assolvere, nulla di più. Quasi che le condizioni in cui si trova il nostro Paese, fossero frutto della stoltaggine degli abitanti di un paese extra-terrestre. Poi se i destinatari di tale messaggio lo abbiano o meno ascoltato, questo a nessuno frega più di tanto ... la Rassegnazione è purtroppo, quella che ha colpito la nostra gioventù e credo che se da una parte sia anche un male, dall'altra neppure tanto ... sarebbe peggio se subentrasse la disperazione cosa che solitamente porta ad atti esasperati. A sentire qualcuno di questi. si sente affermare che hanno spento la TV... del resto non si poteva neppure fare altrimenti...per la scelta democratica di mandarlo in onda a reti unificate!
Sarà che sono consapevole che anziano o peggio ancora "vecchio", significa anche malanni quali mancanza di riflessi, problemi di concentrazione, abiocchi improvvisi, carenza di memoria, per poi non addentrarsi in problemi fisici come inizi di ischemia, ecc., mi fa pensare sempre con più certezza, che anche in politica avvenga la stessa cosa. Non credo che costoro abbiano dei benefit anche in questo campo!
Quindi il sentir parlare di giovani ad uno della classe del '25, mi ha lasciato molto perplesso. Ed ecco, infatti, a mio avviso, un ulteriore mancanza di tatto, seppur ha cercato di usare quel tono da "nonno buono", quando ha parlato di uno di loro che ci ha rimesso la sua vita (senza sapere, forse, il perchè, e chissà se anche per non evitare di essere uno dei destinatari di questo grido di dolore ) affermando"... ai giovani che con grandissima consapevolezza e abnegazione fanno la loro parte nelle missioni militari in area di crisi : alle famiglie di quelli tra loro che sono caduti - purtroppo ancora oggi - e di tutti gli altri che compiono il loro dovere esponendosi a ogni rischio, desidero rinnovare stasera la mia, la nostra gratitudine e vicinanza....". Tutto il suo cordoglio in quel "Purtroppo ancora oggi" mi ha lasciato veramente con tanto amaro in bocca.
Non si può sentir parlare di giovani, da chi mai e poi mai ha conosciuto i loro mali, dal momento che quando io nascevo, ben 68 anni fa, il latore del messaggio, forse con i pantaloni alla "zuava" era già impegnato in quello che è rimasto poi il suo lavoro ... uomo aristocratico della sinistra, e che come tale è rimasto ... sicuramente colto, preparato teoricamente, uomo di legge, e come tale quindi orientato verso la teoria di questi campi, ma ben distante dai problemi quotidiani che assillano le famiglie oggi: Lavoro ed il futuro dei nostri figli. Ho detto dei nostri figli, perchè per quelli loro il domani è già deciso ... il "Trota" insegna.

domenica 21 dicembre 2008

ESEMPI...!!! DI CHE COSA POI ???


di Franco Giannini

In ogni attimo della giornata si viene bombardati da notizie che a volte lasciano perplessi, dubbiosi, scettici, perchè spesso discordanti tra di loro. Discordanti a seconda delle fonti da cui queste provengono e che tendono non tanto ad informare bensì a "fotografare", l'informazione è infatti altra cosa ben più ampia, ma sicuramente imbambolando la gente, suscitando solo curiosità, meraviglia, ambizione, voglia di emulazione, ma per le menti più deboli, anche sfiducia in se stessi, demoralizzazione, invidia.
Colpa dell' informazione? Diciamo che potrebbe essere fatta in altro modo, molto più ricca di particolari, senza mai scendere nel gossip e più curata non tanto come cruda cronaca bensì come opinione di chi scrive. Però, onestamente non mi sento di colpevolizzare l' informazione, semmai di chi si lascia coinvolgere dall' incarto lucido della scatola di cioccolatini preconfezionata ad hoc, senza averne mai assaggiato neppure uno.
La Regina d' Inghilterra, donna di altri tempi, stringe la cinghia dei pantaloni (si fa per dire!) ed esorta i suoi familiari a fare altrettanto. La risposta del nipote Harry (a 23 anni si ragiona con ben altro oltre che con il cervello!), figlio di tanto padre, è una bella vacanza di soli 8 gg. alle Mauritius, con la sua pulzella: solo per spese di pernottamento low cost 1000 sterline a notte. Chissà, forse c'è da sperare che i giovani principi vivano ancora oggi (se mai ci sono vissuti anche ieri!) di solo amore, altrimenti si dovrà aggiungere qualche altra spesuccia a piè di lista.
In Italia, intanto, arriva su un jet della Fininvest (dal RdC di oggi) e non dell' Alitalia o di Cai, non un calciatore, ma il calciatore David Beckham.
Bello, aitante, biondo, ricco, sposato purtroppo per le sue fans, ma anche per lui stesso. Una delle sue doti migliori: la pazienza!
Si dice sia sceso dall' aereo con la sua consorte entrambi preceduti da paggetti che invece di cospargere di petali di rosa, il tappeto rosso posto lungo il tragitto fino alla sala arrivi, spruzzavano l' aria di Channel n.5, in quanto la signora sembra sia sofferente di un problema nasale, che le fa provare l' odiosa "sensazione snob" della classica "puzza sotto il naso".
Sentivamo veramente in Italia, con tanti problemi da risolvere, la sua mancanza! Peccato solo, che non sia stata fatta giungere qua due o tre mesi fa, consigliandole come scalo non certo quello di Malpensa, ma quello più indicato dell' aeroporto di Napoli.
Povero David, manco è arrivato che già dovrà partire il 29 di dicembre per il "ritiro"...che si svolgerà in un paesino sperduto tra le montagne, come vuole la normale prassi dei ritiri calcistici quando le cose non vanno troppo bene e bisogna svegliare gli animi dei giocatori con una piccola punizione (gli avranno detto "per ossigenarti" e poi "sicuramente farà bene anche a tua moglie...ci sembra avessi detto che si dilettava a cantare!). A dimenticavo, il luogo di ritiro è Dubai... crocevia di incontri di comitive di pensionati in villeggiatura. Costo di pernottamento, vitto, viaggio, optional vari, mogli al seguito, festa di fine anno...non indicato per non far sfigurare il povero Harry.
Ecco questa è una notizia, che però dovrebbe andare completata con la documentazione di uno straccio di opinione: a che ca..volo serviva sto Beckham al Milan per tre mesi, se non allo stesso giocatore per mettersi in luce per i prossimi campionati mondiali in Sudafrica. E se si facesse male durante uno degli allenamenti...quanto verrebbe a costare alle casse del Milan.
Costi che, ormai sono risaputi, in un modo o in un altro ricadono sempre nella collettività o nella ingenuità genuina di chi tutto può tradire, fuorché la squadra del cuore.
Ma se queste sono spese milionarie, c' è chi si diverte a spendere molto meno, ma sempre inutilmente, per....pubblicizzare semplicemente il suo volto, perchè così va di moda ora tra i politici. Un altro esempio da imitare ? Un altro esempio da criticare ? Un altro esempio che serve a chi e per chi o per che cosa ? Istruito, ricco, industriale, politico...c'è da chiedersi il perchè un Francesco Casoli ha pubblicato (ritengo a pagamento perchè nessuno fa nulla gratuitamente) un inserzione della sua iscrizione a Facebook ? ma forse è tutto legato ad un ordine solo del gran maestro che tutto decide e coordina...Ottimismo a tutti i costi,... appunto costi quello che costi, e che si sappi bene che se non si raggiungerà il successo la colpa sarà dei consumatori che non hanno espletato il loro dovere che è quello di consumare...Così facendo invece si raggiungerà quel successo da Lui auspicato e solo frutto delle Sue decisioni.