mercoledì 5 novembre 2008

QUANDO NON (…?) RESTA PIU’ CHE LO SPERARE….



di Franco Giannini

Gli speranzosi stanno proprio in quei punti racchiusi tra parentesi.
Io mi pongo subito tra questi, ma credo che sia tutto il mondo a sperare, che con l’ elezione di Obama a Presidente degli Stati Uniti D’ America
http://it.wikipedia.org/wiki/Barack_Obama , si sia giunti a quel cambiamento radicale che tutta l’ umanità responsabile attende da parecchio tempo. Un trionfo della speranza !!
Qualcosa indubbiamente sta cambiando, se solo si pensa che questa elezione è piaciuta a tutti i governanti ed ha messo d’ accordo i popoli di tutti i continenti.
Gli europei, perché da sempre legati ad interessi politici-economici-militari, almeno dalla fine della “guerra fredda” e con la caduta del “muro di Berlino”, gli asiatici, soprattutto i paesi arabi nella speranza che le guerre in loco subiscano una “svolta” radicale, i paesi africani perché sperano che la identica pigmentazione della pelle e le Sue origini keniote diano di conseguenza i loro frutti, l’ Oceania (continente progenitore hawaiano) pure nutre anch’ essa sopite speranze, avendogli dato i natali e successivamente ospitato ad Honolulu dall’ età di dieci anni in poi, dove si diplomò, prima di iscriversi alla Columbia University.
Quindi Barack Obama, il Presidente USA, l’ uomo “più potente del mondo”, il primo presidente americano di colore, è, almeno seguendo le dichiarazioni degli altri uomini politici del pianeta, gradito a tutti. Sempre che, le dichiarazioni siano del tutto sincere….ed è qui che la mia speranza comincia ad incrinarsi.
Chi invece avresti pensato che esultasse, in quanto a lui più vicino politicamente, di questa elezione, lo trovi che il primo invito post-elettorale lo rivolge ad un personaggio della corrente perdente: infatti Putin “sarà felice di accogliere”, in una visita ufficiale, la sig.ra Sarah Palin
http://it.wikipedia.org/wiki/Sarah_Palin , la vice dell’ antagonista di Barack, John McCain http://it.wikipedia.org/wiki/John_McCain . Ma si sa che chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Forse che il russo, frequentando assiduamente gli amici italiani, pur non perdendo d’ occhio la politica, non voglia mettere in atto quegli insegnamenti acquisiti da noi da insigni docenti, in materia di galanteria. Ma anche lui spera e confida su Obama, che i problemi sorti negli ultimi tempi con Bush jr. il terribile, abbiano a risolversi.
Anche il nostro di “leader”, a labbra aperte, ma denti serrati, ha condiviso la sua felicità con Veltroni…è evidente che qualche beneficio, l’ elezione di Obama, già a noi italiani l’ ha portato: o è un disgelo, o una pista di bugie che gelano !
Il dato per me più esaltante di questo successo, però, deriva dalla data di nascita del personaggio Barack: Honolulu 4 Agosto 1961, vale a dire 47 anni.
Questo, già di per se stesso, la dice lunga sulla sconfitta morale di chi gerontologicamente, è ad anni luce distanti dalla moderna mentalità americana, che però essi, tra un colpo di tosse ed un altro, si auspicano di poter mettere in atto,… partendo sempre dalla poltrona confinante e non dalla loro.
Se solo la si attuasse da noi, da domani saremmo senza parlamentari….

3 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

E' americano , sembra intelligente e molto, per quello che sono riuscito a capire c'è da sperare e molto.
Credo che la sua sensibilità unitamente alle origini non dimenticate ci farà conoscere un nuovo spirito americano,sembra essere tornati ai giorni di Martin Luter King.
Auguri ,
dario.

www.dariopetrolati.it ha detto...

ora a freddo esprimo quanto scritto nel mio blog.
dario

LorenzoMan ha detto...

Sarà la nausea per due anni di campagna elettorale con cui siamo stati bombardati a tutte le ore, sarà che non ne so molto di politica americana e di quello che ha fatto Obama prima d'ora. Sarà che ho il sospetto che tutti siano contenti per due motivi: è giovane e nero (se era piccolo sembrava di parlare di Calimero). Sarà che quando un avvenimento politico suscita reazioni positive a 360°, io vedo sempre la cosa con un certo sospetto. Qualcuno mi sa che non la canta giusta. Del resto quasi tutti dopo aver espresso la loro soddisfazione per questa elezione, aggiungono "...tanto questo va a fa' 'na finaccia!"