sabato 22 agosto 2009

MOTOVEDETTE ALLA LIBIA




di Franco Giannini

Di quanti mesi sono le notizie che campeggiavano sui giornali... "Motovedette Italiane alla Libia", che risuonava quasi come un vecchio adagio "Oro alla Patria", ed ancora "Fine dell'incubo degli sbarchi", "L'Emigrazione Controllata dalla Libia". Poi ad un tratto, sembra che sta rete posta al termine delle acque territoriali, come se fosse già marcita dall'uso e dal tempo, presenta dei fori. Fori però intelligenti. quasi come quei famosi bombardamenti sui civili inermi. Qui queste enormi smagliature funzionano solamente in senso unico: si restringono fino a chiudersi bloccando i nostri pescherecci, e si divaricano irrimediabilmente per lasciar passare coloro che sarebbero solo bocche da sfamare nel territorio quando se non nelle carceri libiche. Pensiamo che cosa sono le nostre carceri a livello di spazio e proiettiamo il problema nella dimensione di quelle libiche. Il colonnello cammelliere, si sarà detto :"...ma chi me lo fa fare? Dar da mangiare a tutta sta gente...le motovedette le ho avute, le strade me le devono fare altrimenti chiudo i rubinetti del petrolio, mo ce facciamo anche il gemellaggio e se non sono d'accordo ritornerà giù quel tizio che te fa due "marroni", ma poi lascia il tempo che trova" . E noi, da soliti italiani oltremodo furbi, anche questa volta, ci siamo scappellati di fronte alla marionetta di turno, gli abbiamo regalato le barche, gli abbiamo promesso le strade, in cambio dell'ennesima presa in giro: insomma Cornuti e Mazziati. Ma il ridicolo è che il nostro governo se la prende con Malta perché si è comportata da irresponsabile nei confronti di questa povera gente (come se il nostro lavaggio delle mani alla Giuda fosse un comportamento più elegante), ce la prendiamo con i vescovi perché hanno definito il nostro comportamento similare a quello usato nei confronti degli ebrei. Non una parola nei confronti della Comunità Europea che se ne frega, perché il problema è distante dai confini degli stati che pilotano la comunità e che se hanno avuto a che fare con problemi analoghi, lo hanno avuto con etnie diverse e sono più preparati ed organizzati di noi, perché li hanno affrontati nel tempo e con un'organizzazione migliore. Noi quando non sappiamo come affrontare un problema, usiamo quello della repressione. Ma neppure quella sembra che sappiamo attuare se non in modo confuso e disorganizzato. Parlando di barche e quindi di mare, vien da dire che i mali partono sempre da quella famosa testa di pesce, il puzzo proviene sempre da lì. Basti pensare alla trovata di quella "testa di pesce" di quel figlio di ...un buon uomo di un nostro governante, che ha avuto l'idea di partorire un nuovo gioco "dedicato" ai migranti e divulgato su facebook. Solo una testa che non è riuscito a prendere un diploma neppure dopo il terzo tentativo, definito dallo stesso genitore, manco lui un gran bevitore di "brodo d'Aquila", non un suo delfino ma al più una trota, poteva promuovere tale iniziativa. A proposito, la trota è di già un pesce di discreta qualità organolettica e di gusto, sto povero figlio al più poteva essere paragonato a un guattolo, moscio e pieno di spine...ma si sa cuore di padre e manco messo bene...

4 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Credo sia già deprimente e vergognoso il fatto.
Ogni commento può sembrare un tentativo di giustificare il malo modo del comportamento dell'uomo mediterraneo,ora-
Su la Repubblica del 21 agosto 2009
in terza pagina consiglio con calma leggere e pensare cosa ha ripetuto ancora una volta FINI-
adesso chi è intelligente ed ha la coscienza a posto dica pure quello che vuole.
dario.

LorenzoMan ha detto...

Una sola piccola dimenticanza nell'articolo: alla Libia sono andati anche 5 miliardi di Euro. Bazzecole, ma ci tenevo a precisare...

Franco Giannini ha detto...

Caro Lorenzo
Hai perfettamente ragione, ma sai anche io sono italiano e come tale ho la mente corta... giusta quindi la tua puntuale sottolineatura

www.dariopetrolati.it ha detto...

Giusto,
mi ero scordato i soldi.
Eh si dal momento che si è pagato allora le cose cambiano-
Non ho ben capito però quale indifferenza - diritti hanno perduto i 73-78 affogati chè noi o Malta ci siamo girati.
Allora se dobbiamo rispettare la legge - i patti anche forse le stupidaggini di bossi e parenti potrebbero rientrare nel contesto-
La legge del mare di aiuto ha allora valore economico, non più morale.
Mettiamo i soldi ovunque,però allora il danaro, risarcimento dato alla Libia,ci mette la coscienza a posto , ogni turbamento è da signorine allora?-
Tra banditi e ladri ( nostri ed africani) salta ogni morale diritto ,se dobbiamo essere ligi allora cerchiamo di mandare a casa chi con i soldi comuni fa quello che vuole ed il papi et accoliti non mi pare siano persone affidabili.
Lungo e triste è il discorso qualcuno ha sollevato anche il problema che da noi non c'è più posto.
dario.