martedì 15 settembre 2009

LIBRI SUL SOFA' DELLE MUSE - n.17 -




di Dario Petrolati
PROPINQUA LIBERTAS di Luce Fabbri

Prima di tentare la presentazione di questo libriccino di appena 63 pagine ho da ringraziare alcune persone senza l' aiuto e la generosità delle quali mai avrei saputo alcuna "cosa" sia dell' autrice come poetessa che politica nell' anima sin da prima di nascere. Il libro è stato edito a cura di Giampiero Landi responsabile della Biblioteca Franco Serantini che a sue spese, tanta e solo passione, coinvolse la moglie ed altri amici nella traduzione dal castigliano all 'italiano delle poesie che Luce Fabbri scriveva negli ultimi anni di sua vita. Per poter avere la mia copia personale, dopo aver contattato la Biblioteca Serantini, ebbi la fortuna unica di parlare per ben due volte con la compagna di Landi, la quale mi fissò appuntamenti per la sera dopo le 19 affinchè io direttamente potessi esprimere direttamente le mie esigenze. La Signora, di origine cubana, fu di una gentilezza strana, enorme, ma si sentiva o forse fu solo mia impressione, che quasi temeva le ponessi domande anche su Cuba. Erano in giro come al solito dicerie anticastriste e percepii attraverso la voce della Signora, quasi il desiderio che non le chiedessi della Sua Isola, che ancora aveva nell' anima e in mente. Dopo due o tre volte, all' ora convenuta, riuscii a parlare con Landi in persona che io affatto conoscevo, lo stesso però sapeva del mio impegno e mi promise il dono che poi subito arrivò. Attraverso la sua rara onesta voce capii allora che tutta la organizzazione era sulle sue spalle, così come la sede legale in casa sua, le spese delle bollette della luce e le più varie cose chè essendo una onlus e l' anima e la cultura anarchica illuminata, tutto spaziava dalla sua persona fisica sino agli archivi ed i centri culturali ora sparsi per l' Italia. Ma se non erro era del libro di Luce Fabbri che mi ero assunto l' impegno ed allora mi accorgo di avere divagato troppo per cercare di raccontare il mondo e la cultura che questa Donna sprigionò ovunque visse, sempre fuggiasca per motivi politici. E' stata la dittatura fascista in Italia e nei Paesi ove insegnò la democrazia oltre la lingua italiana, sempre a perseguitarla chè il sapere od anche il cercare di conoscere alle dittature sempre è invaso. I versi della Luce Fabbri rispecchiano l' anima anche leopardiana che aveva assorbito nelle sue lunghe letture ed anche attraverso scambi di conoscenze personali come i marchigiani esuli Morpurgo e l' Ottorino Manni che sebbene fosse sempre avvolto in atroci dolori mai si piegò e sempre sino alla fine dei suoi giorni, cercò nella verità laica antiborghese, una risposta che ben sapeva darsi, ma convincere, spiegare contro l' arroganza era altra cosa. Pare quasi una favola la vita dura e sicura che condusse questa Donna colta che non morì violentemente, ma perchè a sempre dare, sfinì il suo corpo e nessun dio le andò incontro che pare quasi la parola anarchia sia stata maledetta tanto con preghiere da far credere che dire anarchico significa essere violento e peggio. La punteggiatura capovolta all' inizio di alcuni versi mi fece pensare dapprima ad errori di stampa, poi con un poco di umiltà dovuta, seppi che invece significa rafforzare l' espressione. Insomma è stato l' avvicinarmi a Propinqua Libertas, a Giampiero Landi, agli Archivi dei Centri Culturali Franco Serantini, un tornare agli anni della grande confusione del '68 in Italia, eppoi alle tante guerre e rivoluzioni soffocate nel mondo dai prepotenti, chè poi la colpa sempre ricadde sugli anarchici scalpellini che volevano anche imparare a leggere. L'emozione e la gratitudine che ho sentito nel toccare queste appena 63 pagine mi fa anche capire che il cammino, il sogno verso un mondo migliore sarà sempre utopia(anarchia) e la musica stonata che assorda come droghe pesanti forse vincerà per sempre. Ho preso l'impegno, sia con Landi che con la Biblioteca Franco Serantini di Pisa, di ricevere per amici che intendono, qualchevolumetto chè al momento non esiste alcuna copia manco a pagarla oro. Aspetto fiducioso da Pisa una risposta, chè perdersi il libro di cui ho tentato dire le emozioni ed i perchè sarebbe sfortuna ladra. Dippoi vedremo come spartirci da bravi cristi ciò che la fortuna ci riserverà.

1 commento:

Franco Giannini ha detto...

Non trovare il solito commento di Dario al suo Post, anche se già lo sapevo, mi ha lasciato con l'animo triste. Quello che però mi tranquillizza è che l'ho sentito per telefono e l'ho trovato con una voce più tranquillizzante della volta precedente!!
AUGURI Dario per la tua salute e torna più presto che puoi, attendiamo tutti le tue righe di commento e le tue quotidiane poesie.