Anche a senigallia pizzicata una pensionata furbetta?? Ricevo la telefonata alle prime ore del
pomeriggio. La voce è di donna anziana, ma di quelle autoritarie,
tutt’altro che remissive. Mi chiede se sono quello che scrive “p’ i purett’” sul giornale “d’ Senigaia…in TV..com’ se dic’?“. E quando la rassicuro in tal senso, mi spiega il suo problema e mi invita a casa sua, perché “sa, so’ vecchia“, non ha la macchina e se potessi muovermi io, “vurrà dì ch’l ripagherò sa do’ preghier’ e ‘na pizza” (mi scuso per il trattamento riservato al dialetto, ma sono originario di Ancona, quindi per metà senigalliese acquisito!).
La prospettiva è buona, visto che giovane non sono più neppure io e così posso, con il baratto di una fava, prendere due piccioni: una raccomandazione celeste “a cui ho sempre aspirato” ed una pizza di quelle di una volta fatte con l’ingrediente principale: l’artigianale olio di gomito. Ma torniamo ai fatti concreti.
Mi ha parlato di pensione, di addebito per una cifra che ha percepito e che non le spettava. Al che, con i tempi che corrono, mi sono messo sospettosamente in una posizione di difesa. E se avessi trovato una furbetta del quartierino? SenigalliaNotizie.it avrebbe avuto il suo momento di gloria, il suo scoop, ma se si fosse trattato di una sòla, quale costo avremmo pagato?
Dopo aver fissato un appuntamento, incontro la signora che non dimostra per nulla i suoi dichiarati 86 anni: alta, diritta, lucida… e anche, mi si passi il francesismo, “super incazzata”.
Mi racconta come tempo fa si sia vista liquidare dalla Posta, senza che avesse fatto alcuna richiesta, la somma di euro 46,00 in aggiunta alla sua pensione abituale di circa 700 euro (circa perché, mi spiega, può variare sempre di 1 o 2 euro…l’ultima che ha ricevuto è stata di 2 euro… in meno, s’intende!). Allora timorosa dell’aumento, perché di questi tempi non ti regala nulla nessuno, aveva chiesto all’impiegata postale se non fosse incorsa in un errore, nel timore di dover restituire quello che non le spettava. Ma era stata assicurata dalla stessa impiegata postale che si trattava del compenso per la 14a mensilità, come previsto per legge.
Oggi, invece, a distanza di ben tre anni, si vede recapitare una raccomandata (vedi foto a lato) in cui le si chiede il rientro proprio di questo importo con questa motivazione: “Dall’analisi dei suoi redditi personali relativi all’anno 2009, è risultato che le è stata corrisposta la somma di euro 46,00 non dovuta“.
Già di per sé, questa lettera è da ritenersi una prima vergogna. Vergogna a cui si aggiunge una seconda: l’INPS lo fa dopo tre anni accorgendosi di un SUO errore. Ma anche una terza vergogna, dato che sempre l’Inps che non prende in esame l’età della pensionata; poi ancora una quarta visto l’esiguo ammontare dell’importo erroneamente concessole e già logicamente speso, a cui ne fa seguito ancora un’altra, la quinta vergogna: l’INPS cerca di porre rimedio all’errore, con una bella iniziativa: la rateizzazione dei miserabili 46 € con 36, altrettanto miserabili, rate mensili.
E questa suona, in verità, se non cadessimo nel ridicolo, come un augurio, per il raggiungimento del suo 90esimo compleanno, data di quello che sarà l’ultimo versamento. 36 rate da 1,277778 € cad. che le verranno detratte dalla pensione mensile di 700 €.
Sono riportati, tra l’altro, nella Raccomandata vari punti come: “Siamo pertanto costretti a provvedere al recupero di questo importo… se ha nuovi elementi da segnalarci oppure ritiene che ci siano degli errori… per effettuare nuovi calcoli e, se necessario, modificare l’importo della sua pensione… se invece volesse impugnare il presente provvedimento… potrà proporre un’azione giudiziaria…“. Se la signora optasse veramente per prendere una di queste “comiche decisioni”, potrebbe rivolgersi ad un “Patronato” oppure (e forse per la signora del “giornale…in TV” sarebbe più consigliabile usare) come indica giustamente e con tono professionale il dirigente INPS locale, “On Line”.
La nostra anziana pensionata è però dotata di un grande buon senso, quello di cui è privo totalmente o quanto meno carente l’INPS, tanto che mi ha invitato a scrivere non certo per aiutarla in un ricorso, ma solo perché vuole che la cosa si sappia: “Vojo - mi dice la signora – che l’INPS sia sputtanat’ com’ se merita. Io puretta so e puretta ar’man’, non voj’ na lira, pagh’ quel che c’è da pagà, per l’affitt’ d’ casa m’aiuta mi fjola, ma camin’ a testa alta, loro no!!“.
Ma io però mi chiedo quanto verrebbe a costare all’Istituto il recupero di 46 € se solo la signora si mettesse in testa di voler adire a vie legali, o richiedere un nuovo controllo, tra carte, raccomandate e tenendo poi conto della lunghezza della nostra burocrazia o della nostra giustizia… e sempre che dall’Alto sia concesso il tempo disponibile per il ricorso.
Inoltre coetanei della Signora, questa si con la S maiuscola, che soggiornano nei piani alti della nostra politica, percepiscono legalmente, ma immeritatamente (per il lavoro fin qui svolto ed i risultati ottenuti), quiescenze di 30 mila euro MENSILI. Al che non provo invidia, vista l’aridità morale, bensì sicuramente tanta vergogna e pietà per le loro anime, sempre che ne posseggano una.
Se penso poi che molti di costoro, attraverso il loro, seppur legale, utilizzo del potere, possono permettersi di acquistare, magari un appartamento con sconti che raggiungono il 70%, provo, oltre che vergogna, anche una infinita indignazione, che fanno finta di non percepire.
Poi magari, costoro, sono le stesse persone che con un cuore ed uno stomaco rivestito di dura crine, fregandosene della nostra infinita indignazione, hanno il “coraggio” di dare queste umilianti disposizioni istituzionali al fine di recuperi economici che partono in questo caso da 1,277778 € mensili.
Già pubblicato Martedì 30 aprile, 2013 su Senigallia Notizie,it
Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it :
NIKOL
2013-04-30 14:30:57
1- scusate l'ignoranza,ma esiste la
14esima mensilità anche nelle pensioni?Xké a me sa già ridicolo che
alcune categorie prendano più mensilità di altre,figuriamoci nelle
pensioni quanto poco senso ha.
2-altrettanto vergognoso secondo me è vedere gente di 60 anni in
pensione da 20 e che lavorano in nero,così i giovani nn avranno mai
lavoro oltre, a quanto pare a non avere la pensione (nn è riferito
all'artico ma visto che si parla di pensioni..).
3-io fossi la signora me la riderei e pagherei a rate!se nn altro come
gesto ben augurante!
Carla
2013-04-30 22:04:28
VERGOGNATEVI! imps la prossima volta che
ricevo una lettera avrò tante di quelle cose da dirvi che forse vi
passerà la voglia di inviare certe "sorpresine"!
pie
2013-05-01 03:42:12
Io lavoro da 36 anni,ancora mi si chiede
tanto quanto a un giovane,cosa che io non posso fare, anche volendo!! Il
mio fisico e' provato!! C'e'gente che e' andata in pensione con 14
anni,6 mesi e 1 giorno!!!! Si e'cresciuta i figli....ed ora ha un
reddito che vorrei avere io che ancora lavoro e che non potro' avere
fino a 63 anni di eta'!!!! E 43 anni di servizio!!!!
Ci sono giovani che vorrebbero lavorare ma purtroppo non possono!!!
giomoni
2013-05-01 14:07:29
FACCIA UNA BREVE LETTERA ALL'INPS E DICA
CHE ESSENDO TRASCORSI PIU'DI DUE ANNI DALLA "SVISTA INPS" RIFIUTA QUANTO
RICHIESTO E RITIENE DI NULLA DOVER RENDERE SECONDO LA LEGGE.
gio
2013-05-01 16:45:40
@pie
il problema è enorme pie
ci stanno mettendo in concorrenza con i giovani di oggi alcuni dei quali
sono brillanti , volenterosi, ed arrivisti e maleducati ed irrispettosi
; poi quando fanno cilecca chiedono l'aiuto degli esperti... per poi
scordarsi nel giro di una settimana
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