martedì 11 giugno 2013

OndaLibera e l’asta di beneficenza per Chanel Bocconi

Terminata l'asta, consegnati gli oggetti aggiudicati. 
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1.006 Euro, effettivamente per qualcuno saranno anche pochi, ma per “OndaLibera” ogni goccia serve a formare quello che è il suo habitat naturale. Senza la goccia non si forma l’onda e senza neanche il più piccolo dei contributi, non c’è solidarietà che tenga e soprattutto che questa nasca.
Infatti OndaLibera tende a vedere il bicchiere mezzo pieno e considera questo incasso, notevolmente superiore a quanto aveva previsto. Non tanto per l’importo (si può fare sempre di più e meglio!), ma perché il numero di partecipanti all’asta è assai lievitato. E questo per l’Associazione è il segno evidente ed importante, che la formula usata, quella dell’Asta è la strada giusta su cui proseguire, lavorare ed ampliare, perché senza ombra di dubbio interessa, appassiona e diviene un modo intrigante per richiamare e coinvolgere il pubblico nei temi cari ad OndaLibera e, soprattutto come in questo caso, a quelli della solidarietà.
Come è nel DNA dell’Associazione, la consegna dei premi è avvenuta silenziosamente, nella modesta sede e solo attraverso l’intervento del suo Presidente Francesco Santarelli. Cimelio, attestato, ed una stretta di mano a suggellare un sentito “Grazie”.
La consegna delle maglie dopo l'asta di OndaLibera per Chanel BocconiAnonimi, per il solito motivo ufficiale della privacy, i nomi e le cifre con cui si sono aggiudicati, quelli che per costoro non sono semplici oggetti, ma veri e propri cimeli. Maglie e pantaloncini con “l’olezzo” originale del loro campione, firme autografe ed attestati di appartenenza. Tutto da incorniciare o porre ben visibile sui mobili di casa. Il mostrare invece i propri volti è “autorizzato due volte”, uno per aver partecipato orgogliosamente ad un richiamo civico di sostegno a chi ha bisogno di noi ed ancor più, per tramandare ai posteri la “nostra” immagine abbinata al cimelio aggiudicato, appartenuto ed indossato del “nostro” campione.
Per OndaLibera e per il suo Presidente, la consapevolezza che il fine, e che fine, giustifica i mezzi. Ben vengano dunque queste iniziative delle Aste benefiche, che, se pur nel loro piccolo (ma si lavora per ampliare gli eventi), riescono a creare ogni volta, tanta partecipazione, massima solidarietà, ancor più, poi, quando ad averne necessità sono i bambini.



Franco Giannini
Gia pubblicato Domenica 9 giugno, 2013 su SenigalliaNotizie.it

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