mercoledì 20 aprile 2016

L’acqua non è valutata come meriterebbe...

... e pensare che il nostro corpo è composto per i 2/3 di questo liquido !

Come del resto il nostro pianeta, le cui terre si cullano su di un letto fatto per il 70% di quell’acqua vitale fornita da oceani, mari, laghi e fiumi. Ma quasi mai curata dall’uomo come invece dovrebbe. A farci riflettere e ad aprirci gli occhi sui veleni in essa contenuti, sulla sua impurità o la sua potabilità, la quantità di minerali racchiusi, sul come controllarli ed annientarli, ci ha pensato il dott. Americo Massi, suggerendoci anche come diagnosticarli e come “curarli”: ha presentato un dispositivo innovativo e misterioso che ha la funzione di apportare quella “purificazione e salubrità” nell’acqua, quando questa viene a mancare.
Ed è in questa occasione che si è soffermato su nuove definizioni – almeno per me – quali la vorticizzazione, la magnetizzazione, la vibrazione, la memoria, lo stiramento di questo vitale elemento.
Le mie attenzioni sull’acqua fino ad ieri si fermavano al più sulla sua potabilità, sul suo grado di durezza e poco altro. Le sue qualità di potabilità e di purezza me le sentivo garantite dal fatto che provenissero da qualche fonte posta ad alta quota ed imbottigliata e commercializzata come “Acqua Minerale” Pinco&Pallino super pubblicizzata, chiusa in una confezione in plastica che ritenevo sicura ed asettica, con tanto di etichetta di analisi a cui ad ogni voce faceva seguito una quantità infinita di 0,0000 che offriva a me, perfetto ignorante, la massima sicurezza. Oppure, più semplicemente, mi faceva stare tranquillo sapere che questa, pur provenendo dal più modesto acquedotto locale, era proprio per questo analizzata spesso e puntualmente. Infine, per una maggiore tranquillità, ero sicuro anche grazie a un buon depuratore applicato al rubinetto domestico principale. Insomma, il classico dormire tra due cuscini!
E invece, il dott. Massi, mi ha fatto cadere il mondo addosso sciorinando l’elenco dei minerali pesanti in essa contenuti, uno su tutti l’arsenico, assolutamente da evitare per non creare problemi, anche gravi, alla nostra salute. E per mettere ben benino il dito nella piaga non si è dimenticato di ricordare quelle famose “Casette dell’acqua gassata” con i loro problemi di cui tanto si sono occupati anche programmi TV parlandone non proprio egregiamente.
Non ha tralasciato neppure di far sperare che almeno quella minerale si potesse salvare da un giudizio dubbioso, perché anch’essa, a tenuto a precisare, come a contatto con la plastica ne immagazzini il particolare sapore e si “ricorderà” in futuro le esposizioni avute con la luce, il calore, ecc. Per non parlare poi della vituperata “pesantezza” in genere, di quella delle condutture cittadine.
Che devo dire? Faccio un mea culpa dichiarando che mi sbagliavo in certe valutazioni, ma ancor più per non aver approfondito certe conoscenze che del resto, oggi, sono o sarebbero anche alla portata di tutti, se solo le si volessero approfondire! Il mio tempo è stato assorbito per oltre novanta minuti, tra video di interviste, slides, foto e la relazione del Dott. Massi, con la sensazione finale di non aver gettato di certo alle ortiche neppure un minuto della mia disponibilità. Bensì di aver arricchito il mio bagaglio di conoscenza su questo liquido che influenza certi apparati di regolazione della nostra fisicità, migliorandola di gran lunga, quali, a mo’ di esempio, pressione arteriosa, colesterolo, gastrite, calcoli renali, cistite, stitichezza, ecc. Anche perché, se non altro, ho imparato a conoscere, attraverso le sue preziose precisazioni ed indicazioni, il pensiero e gli studi di scienziati quali Nikola Tesla, George Lakhosky, Viktor Schauberger, Luc Montagnier (Memoria dell’acqua) premio Nobel 2008 o come Hendrik Antoon Lorenz che non sarà l’ultimo arrivato, ma è stato insignito anche lui, nel 1902 con il premio Nobel per aver scoperto la magnetizzazione dell’acqua e dei suoi effetti terapeutici.
 Ed è appunto, dalla prosecuzione degli studi e dalle esperienze di costoro, che riproponendole e metabolizzandole nei loro laboratori sambenedettesi (che nascono nel 1987), vedono nascere e moltiplicarsi prodotti specifici per la casa e per il benessere del corpo e fra questi l’emergere di questo nuovo dispositivo che, si guardi bene, non è assolutamente un depuratore, bensì un Riattivatore Energetico. Il mio non vuole essere un articolo pubbli-redazionale, bensì uno stimolatore di ricerca e di conoscenza su quello che si dovrebbe sapere sui benefici terapeutici, di gusto, di leggerezza, che un’acqua sana ed energetica può portare al fisico umano. Volutamente, come si sarà notato, non ho riportato né il nome del prodotto, come neppure quello della ditta produttrice, copiando grosso modo la linea della casa che basa la sua fortuna non sulla pubblicità per immagini, bensì sulla conoscenza e la curiosità stimolata dal passaparola fin dai primi pionieri che si sono dotati di questo dispositivo. Ed io, non potendolo fare qui verbalmente, lo sto mettendo in atto con i link riportati in fondo al testo per maggiori informazioni sui principi scientifici di base, sul suo funzionamento, sui benefici che tale dispositivo apporta, fino alla vasta gamma di accessori creando così una linea completa di benessere. Chi sarà interessato agli approfondimenti, con un click, avrà tutto il materiale necessario per approfondire le sue conoscenze, per tutti gli altri invece che non sentiranno queste esigenze, sarà un minor lavoro da far svolgere alle proprie meningi.
Chi mi conosce, sa che quando scrivo, seppur non sarò condivisibile nei pensieri, emerge però sempre quello a cui più tengo: la sincerità. Le impressioni che mi colpiscono e che fisso sulla carta, sempre con la massima correttezza di cui sono capace, sono espresse senza mezzi termini o peli sulla lingua, siano esse riferite a persone, cose o avvenimenti.
Dico questo, perché se l’invito a questa presentazione non mi fosse giunta da una persona sicuramente al di sopra di ogni sospetto, come il dott. Giovanni Errico, mi sarebbe potuto sorgere il dubbio di essermi imbattuto nella non rara presentazione fatta da imbonitori professionisti allo sbaraglio, esperti nella vendita di prodotti di dubbia qualità. Ma non è assolutamente questo il caso!
E se qualora poi qualche dubbio, mi avesse assalito in un secondo tempo, a fugarmelo definitivamente ci sarebbe stata la pacata sensibilità e passionalità, posta non nel voler piazzare forzatamente il prodotto, quanto invece sui perché ed in quale modo, questo dispositivo sia, se non indispensabile, almeno utilissimo alla salute ed al benessere del nostro corpo.
Devo dire che si sente parlare di enologia, della passione per la coltivazione e cultura del vino, della sua religiosa degustazione, ma mai avevo ascoltato altrettanta cura nelle qualità dell’elemento “acqua”. C’è mancata solo la creazione di una sua specifica D.O.C.
Se poi mi fosse rimasto in animo ancora qualche residuo non di minerale, ma di dubbio, sulla serietà delle persone e del prodotto, la domanda che alla fine ho posto al dott. Massi, me lo avrebbe fugato ancor più di un “totalmente”.
La domanda mi è stata “suggerita” dall’amico Carlo Montanari (presidente dell’Associazione Lotta all’Amianto): per rispetto alla sua persona e ai tanti che non ci sono più, mi sono sentito in obbligo di formularla e la si può ascoltare al minuto 5,30 del video che si riporta a piè dell’articolo. La domanda era importante, ma quel che più d’importante è stata la sincera risposta che fa onore alla indubbia onestà del dott. Massi e di ciò che rappresenta.
Con tutta sincerità ha ammesso di non conoscere gli effetti di questo dispositivo sulle fibre di amianto in quanto non sono mai stati fatti degli studi specifici. Ma pubblicamente si è impegnato di espletare degli studi e delle ricerche nei loro laboratori e con i loro esperti di fisica, circa la possibilità se non di eliminare, quanto meno di neutralizzare la nocività delle fibre di amianto che potrebbero trovarsi nelle condutture di acqua potabile, informandoci poi con i risultati finali.
Come si può ascoltare nel corso del video, ci sono riusciti con l’arsenico, che seppur non eliminato (mantenendo negli esami la presenza nell’acqua in uscita), la sua tossicità attraverso il passaggio nel Riattivatore Energetico viene completamente debellata ed il fisico non ne risente.

VIDEO :

Per chi vuol saperne di più :






Franco Giannini
Pubblicato Martedì 19 aprile, 2016  su Senigallianotizie.it

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