martedì 10 gennaio 2017

Sembra difficile per l'Italia, anche toccare il "Fondo"...

almeno una volta toccatolo, per non morire affogati si tenterebbe di risalire... ed invece !

L'Italia vera a quel che sembra è invece quella che sprofonda sempre nei bisogni immediati e ripetitivi di quelle che "Coloro che contano" si ostinano a chiamarle "Emergenze".
Emergenze che per come vengono gestite nelle loro soventi ripetitività, sono spesso fatte seguire dal termine di "Eccellenze". Frane, alluvioni, terremoti, neve, caldo, freddo, immigrati, lavoro, sanità, vaccinazioni, economia, globalizzazione, terrorismo, per noi è solo un'emergenza che inizia con l'età della ragione, del ricordo e termina solo quando esaleremo l'ultimo respiro.
E gli italiani colpiti da queste calamità, con la massima rassegnazione, li senti, soprattutto i più anziani, che esortano  "coloro" (non chiedono oramai più nulla sapendo che non riceveranno nulla) che almeno si mettessero una mano sulla coscienza. E loro ci provano, il problema è solo trovarla!
Le ultime vergogne dell'Italia che sta affondando alla ricerca di toccare il fondo per darsi una spinta e tentare di risalire, sono, la prima, i degenti del Pronto Soccorso di Nola sistemati con le flebo sui pavimenti senza neppure un materasso, perché mancano le barelle e la Ministra ridens, come è solita fare nelle "Sue" Emergenze, invia invece di lettighe, degli ispettori. La seconda è la colletta che i colleghi poliziotti di quell'agente artificiere che il primo del nuovo anno nell'adempiere il suo dovere, perdeva l'uso della mano e di un occhio. Sembra... sembra... che lo Stato non assicuri questi agenti, per cui, ... sembra, che si dovrà pagare la protesi e tutti gli interventi e le cure. Solo questo, già dovrebbe funzionare come una pesante zavorra per raggiungere il fondo... ma sembra che il nostro sia un fondo posizionato in una "Fossa delle Marianne" con un fondale che oltre le sue profondità, sembra che chissà per quale mistero, sembra allontanarsi  sempre più dalla superficie.
Si dice che a Napoli ci si alzi ogni mattina e ci si inventi un lavoro per superare una giornata e che spesso ci si riesca. E sembra che anche "Coloro" che contano facciano altrettanto con le Emergenze. E sembra che ci siano riusciti inventandosi i numeri telefonici 45 5 e altri due numeri a seguire e variano di volta in volta a seconda dell'Emergenza del momento. Subito dopo il terremoto LazioUmbroMarchigiano, non si era sedato ancora il movimento tellurico, che già era nato il  45500 e che da quel 24 di Agosto non è più cessato. O meglio ora non si parla più di terremoto, ma di aiuto per ricominciare a costruire delle scuole. 
Insomma lo Stato, il Governo, da Pater Familias Nazionale, ha indossato, senza ritegno e senza dignità, il saio di un elemosiniere particolare, che pretende, in cambio di sole promesse (ogni telefonata è vincolata a 2 o 5 €... non più come inizialmente era anni fa, secondo la propria disponibilità!) accentrandosi però l'autorità sia del controllo che della gestione degli importi.
Ed oggi seppur in Italia non si abbia più neppure gli occhi per piangere, si continui, vergognosamente, con  raccolte di fondi, raschiando senza ritegno, il fondo del barile, facendo leva su quel sentimentalismo che le storie di bambini (e questo è scandaloso) coinvolge chi ancora invece una coscienza ancora la possiede e riesce a trovarla con facilità magari a costo di sacrifici. 
Ma a "Costoro" gliene può fregar sempre di meno, perché i loro obiettivi, per egoisti incalliti quali dimostrano di essere, sono sempre centrati !!






di Franco Giannini 

1 commento:

www.dariopetrolati.it ha detto...

solo un saluto..
appena tornato dal piccolo intervento
non spero tanto..
basta che taccia
e non muova la bocca..
il resto è positivo..

salutami Giuliana
a te ed ai tuoi
un abbraccio infinito
pieno di nostalgia..

Ciao FRANCO...

dario.