giovedì 16 febbraio 2017

Ma gli "Opinionisti", in TV, li pagano pure ?

E' un dubbio amletico che mi assale ogni qualvolta li vedo fare le loro "comparsate" TV.

Pochi minuti fa ho avuto modo di ascoltare il Giampiero Mughini nazionale, ed è proprio per questo che ho scelto la sua foto. La sua "appartenenza" sportiva, essendo io assolutamente senza un classificabile tifo calcistico, non centra assolutamente nulla e quindi non è questo il motivo che mi ha indotto in questa scelta. Lo tengo però a sottolinearlo, perché sono molti coloro che antepongono a tutto la loro militanza sportiva e magari si intrufolano nella discussione per difendere quello che a volte è indifendibile.
Ammetto con assoluta sincerità, che ammiro il Giampiero per come scrive, assai meno, anzi lo aborro (gli rubo uno dei termini a cui frequentemente ricorre per darsi un tono) per come si esprime con quella ricercatezza verbale costruita per far rimanere chi ascolta sempre un gradino sotto lui. Ricercatezza che lascia per assume una pietosa ridicolaggine, quando si presenta con quei suoi abiti colorati da clown e che ti porta a pensare che chi li indossa ha tagliato la soglia delle 76 primavere. Cosa che mi induce a pensare che una persona datata, con un nome blasonato in ambito giornalistico, per quale oscuro motivo rovini la sua brillante carriera professionale, se non per il vile denaro o per una demenza senile che può solo causare una mancanza di "fiducia" proprio su quelle sue opinioni che ci vengono dispensate con un tono "pontificiale".
Qualcuno dirà che l'abito non fa il monaco. Forse! Però sicuramente è il classico campanellino d'allarme che ti induce ad ascoltare, senza bersi tutto quello che ci viene servito, in un'unica sorsata, solo perché lo ha detto Mughini o la TV.
Ero su "La vita in diretta" su Rai 1 e si parlava in un collegamento da Ravenna (mi sembra!) di un signore che caduto in sfortuna, separato dalla sua consorte, perso il posto di lavoro, da diversi anni si trovava a vivere in macchina da solo, o meglio in compagnia del suo cane lupo. 
In studio, oltre ai conduttori, un giovane sacerdote, ma vestito con la vecchia tonaca nera a 33 bottoni ed il nostro Mughini nel suo solito (dico solito, perché è spesso "ospite" - non lo so se a pagamento - dello studio) ruolo di opinionista tuttologo.
E dopo il ringraziamento di quel signore a quanti sconosciuti lo avevano aiutato e gli avevano pagato un soggiorno in albergo per una settimana (privati animalisti che erano rimasti sensibilizzati più per il cane che per chi con amore lo accudiva fin da quando lo aveva preso ancora cucciolo malgrado le sue condizioni economiche e che non lo aveva mai abbandonato!), soggiorno che scadeva sabato, ma che lo avrebbe lasciato ugualmente senza lavoro e che quindi chiudeva il collegamento con un invito a quanti si trovavano in ascolto ad un aiuto: un tetto ed un qualunque lavoro, manuale, pesante o notturno.
A chiusura del collegamento, il sacerdote si chiedeva come ancora oggi ci fosse persone in tali condizioni e come lo Stato fosse assente.
Il nostro Mughini lo riprendeva chiedendogli che cosa farebbe lui per risolvere questo caso, calcolando che in Italia non è sicuramente il solo, ma chissà quanti altri ce ne saranno, a centinaia.
Il sacerdote replicava che in ogni Comune ci sono uffici che sono predisposti appositamente per risolvere questi casi. Al che il Giampiero, con fare professorale gli faceva presente come in Italia lo Stato non ha più neppure 100 € a disposizione per risolvere questa tipologia di interventi e portava a testimonianza un fatto realmente accaduto ad un suo amico medico esercitante in un Ospedale. Un ricoverato dopo essere stato informato che da lì a due giorni sarebbe stato dimesso, perché ristabilito, per due giorni ha pianto sempre, perché a casa lo attendeva una moglie e due figli ai quali, essendo rimasto anche senza lavoro, non sarebbe stato in grado di assicurare un sostentamento.
Non lo ha detto, ma chissà se a costoro, il bravo Mughini, l'augurio formulato sia quello di arrangiarsi, visto che lo Stato non ha più un centesimo in cassa?
Il sacerdote allora gli chiedeva se anche lui fosse al corrente come dieci famiglie posseggano un patrimonio pari a quella di 20 milioni di italiani.
La risposta di Mughini è stato un VERGOGNOSO e non commentabile :" Lei che cosa vorrebbe fare, multarli forse".
E' solo un poverello, malgrado il portafoglio pieno !
E visto che certi opinionisti con la pancia piena e che economicamente quindi non hanno più necessità di arrotondare, perché non si invitano personaggi con una carta d'identità "più fresca" e più a contatto con la vita odierna ?





di Franco Giannini

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