venerdì 21 aprile 2017

Chissà se ci creeranno su una nuova tassa magari chiamandola TARISPAMO?

Sono trascorsi quasi 60 anni dal primo lancio dello SPUTNIK ( 4 Ottobre 1957) e tutto si sarebbe pensato, allora creazione di un nuovo problema di smaltimento di rifiuti spaziali...

Ed è di questi giorni che alcuni piccoli (si fa per dire) asteroidei hanno "fatto la barba" al nostro pianeta, passandoci vicinissimi (seppur si parla di una distanza di un paio di milioni di km. che rapportate agli anni luce solitamente presi come metro di paragone siderale sono ben poca cosa!), ci hanno portato a riflettere, oltre che sugli asteroidi, anche sulla enorme massa di spazzatura spaziale che ci vortica sopra le nostre teste e che prima o poi lo spazio ci renderà.
Si perché è oramai risaputo che quando madre natura si ribella non conosce parentela e non guardando in faccia a nessuno ci fa ripagare con gli interessi i mali arrecatigli . E noi, piccoli esseri umani che ci sentiamo invece grandi ed intoccabili, dopo le catastrofi,  non corriamo mai a cercare immediatamente le cause ed i provvedimenti necessari affinché ciò non si verifichi nuovamente, bensì la prima cosa che solitamente facciamo è  quella di ricercare i colpevoli di tali  calamità.
Alluvioni, frane, danni da terremoti, crolli di ponti con 30 anni di anzianità, mareggiate che si riprendono la terra che avevamo rubato al mare, buchi dell'ozono che provocano impazzimenti del clima e noi che facciamo, se non incontri salottieri le cui decisioni finali sono quelle che il colpevole è indicato genericamente come " l' UOMO ".
Genericamente, perché fa comodo non fare nomi e cognomi di chi prende certe decisioni al vertice, che dovrebbe dare istruzioni dettagliate comportamentali a tutti quelli che nel triangolo umano occupano quello spazio al di sotto del "vertice superiore". In questi frangenti, per non usare il loro nome, si dimenticano di usare pomposo "plurale maiestatis" di cui invece abusano in tante occasioni rigettando la colpa sull'uomo della strada.
Dai il male ai poveretti, che intanto sono abituati alla sofferenza...
Quindi fa molto comodo a costoro dire che l'uomo (della strada) ha costruito le sue case sui corsi di fiumi prosciugati o il cui corso è stato deviato per speculazioni edilizie...
quindi fa comodo nascondersi dietro al fatto che le case sono state costruite senza l'osservanza delle regole antisismiche, perché lo Stato ( o chi per lui) non ha soldi...
quindi fa comodo dire che un ponte di 30 anni di vita è crollato perché non c'è stata l'adeguata manutenzione, sempre perché non ci sono soldi... (i ponti dell'antica Roma chissà perché ancora sono in piedi? E c'è da dire, fortunatamente a questo punto, sarà perchè il calcestruzzo armato non era stato ancora inventato)...
e potrei continuare ancora con i quindi, ma alla fine non vorrei cadere nel tranello di credere alle bugie che ci raccontano fino a credere che l'artefice colpevole di tanti disastri è sempre e solo l'uomo della strada. Si, perché ha costruito senza chiedere il permesso (in qualche caso l'ha chiesto e ricevuto anche.. pagando, s'intende a chi in quel triangolo di cui si parlava sopra, non occupa di certo la base!), o non ha provveduto ad adeguarsi a quelle norme sismiche che lo Stato aveva a suo tempo sollecitato, consigliato (mai che desse le risorse per farlo!). Non parliamo poi dei crolli dei ponti, quasi sempre causati semplicemente da una mancata osservanza da parte dei cantonieri nelle benché minime manutenzioni (o solo nei casi più eclatanti - solitamente con il morto - allora per  un minimo di falsa onestà si arriva a parlicchiare di cemento allegerito ed allungato con mafiume).
Per non parlare poi dei rifiuti, dove la raccolta differenziata è fatta dai cittadini e qualora questa superi il 65% è sempre opera di una attenta osservanza dell' Amministrazione Comunale e se questa invece rimane sotto la soglia dell' "eccellenza", il colpevolizzato è sempre e solo il cittadino, che con la sua ignoranza, maleducazione, menefreghismo, mancanza di senso civico, risulta non ligio alle regole dettate per una puntigliosa e lodevole raccolta, causando così ulteriori spese alla collettività, un maggiore inquinamento dell'ambiente e quindi ricaduta economica (leggi come TARI). Anche se, in verità, poi, sembra si tratti solo di una leggenda, perché in effetti superando quel 65% di differenziata, si è visto come gli importi della TARI anziché scendere, aumentino... ma questo è un altro discorso su cui preferisco mettere una pietra tombale.
Sicuramente le mie osservazioni saranno contestabili ed in effetti potrebbero essere viste da chi ci Amministra, in maniera totalmente diversa dal mio punto di vista.
Il colpevole di tutti i mali è sempre ed il solo uomo della strada che tende a fare il furbo (i politici invece no !!) per sottrarsi alle regole della legge : "dura lex, sed lex" avrebbero detto quelli che sapevano costruire i ponti...
Ma mi chiedo, come la mettiamo allora con i rifiuti spaziali che vorticano sopra le nostre teste ? Vogliamo incolpare a chi magari non ha mai neppure volato o soffre addirittura di vertigini?
Qui come la mettiamo in fatto di distribuzione di colpe. Non vorremmo incolpare ancora una volta il pensionato che ha buttato il vecchio telefonino nel "grigio" invece di portarlo nella discarica preposta? Per una volta, facciamo i seri !
In 60 anni di viaggi spaziali le navicelle con l'uomo a bordo sono ritornate a casa, ma quanti elementi componenti ogni lancio di satellite girano nello spazio e lì restano terminata la loro missione in attesa che prima o poi ci ricadano sulla testa ? La colpa è dell' "uomo" anche in questo caso, Si, certo, ma un uomo non più con un profilo generalizzato, ma con tanto di nome e cognome, magari preceduto da titoli cattedratici, che ha calcolato tutto, senza calcolare come farlo ritornare sulla terra, per via dei costi. O magari l'aveva calcolato, solo che il costo dell'operazione risultava troppo alto per colui che l'aveva ordinato e sovvenzionato.  Oppure dietro il nome di questo principe dello spazio si potrebbe celare l'acronimo di qualche industria di telefonini o di apparati militari, o di osservazioni meteorologiche (e non solo) che appaltano i lanci, ma rifiutano di pagare i costi di recupero dei rottami. Ed allora costoro mi chiedo e chiedo a chi ne sa più di me, non dovrebbero essere messi alla gogna come qualsiasi imbecille che lascia il materasso, la TV o il water sul bordo della strada? O costoro solo perché rappresentano Stati, o la Finanza in genere, non sono da considerarsi volgarmente figli di p... ma nativi privilegiati di escort ?
In caso di "rifiuti terreni" incontrollati e lasciati a cielo aperto, l'arma è sempre quella dell'aumento di una TARI salomonicamente (si fa per dire) divisa tra i cittadini. Ed invece per quelli "spaziali", visto che è possibile conoscere con sicurezza certificata di chi ha mandato "merda" nello spazio, dovremo metterci il cuore in pace che prima o poi ci arriverà da pagare una nuova tassa magari con l'acronimo TARISPAMO (Tassa Rifiuti Spaziali Mondiale) ? Oppure saranno costoro a pagare questa nuova tipologia d'inquinamento? La vedo dura, quest'ultima soluzione, se non impossibile, perché certa gentaglia ha avuto, a memoria d'uomo, ha ed avrà sempre il braccio poliomielitico, rattrappito che nella loro vita, ha permesso loro, sempre e solo incassi, senza mai pagare !!

Immagino anche, e per una volta anche con ragione, che il primo evasore che non pagherà, sarà un guerrafondaio nordcoreano. E si che lui pagherebbe anche felicemente tale inquinamento. Solo che i suoi missili cadono o scoppiano dopo appena aver lasciato la rampa di lancio e quindi l'unica cosa che inquinano è il mare e le la sua coscienza... ma non di certo lo Spazio.











di Franco Giannini

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