martedì 17 novembre 2009

GUITTI AL VERTICE DI ROMA: SI MANGIANO ANCHE LE PAROLE

di Franco Giannini

Mentre c'era chi predicava bene che un pezzo di pane è un diritto vitale dell'uomo, altri razzolavano male magari supportati dal dire che con questa occasione bisognava soddisfare esigenze personali in nome del detto "l'uomo non vive di solo pane". Questa potrebbe essere la sintesi finale del risultato che verrà raggiunto dalle delegazioni di capi di stato, di governo, di dittatori accertati ma accettati, una sessantina, riuniti attorno al tavolo indetto falla FAO. Si doveva parlare di fame e si doveva parlare tutti, indipendentemente da quello che si diceva ed allora ecco che ad ognuno sono stati assicurati i suoi 5 minuti a testa di celebrità. Poi tutti chi a mangiare, chi impegnati in incontri salottieri, chi presi da pseudo lezioni mistiche a cui potevano partecipare "solo donne belle-alte" a dimostrazione che la religione propagandata vede la parità nelle donne (quelle bruttine chissà che destinazione hanno?), chi intenti a raccontare barzellette ritendosi valenti declamatori, ma che alla fine hanno fatto ridere solo l'artista del momento, o impegnati nello shopping che Roma è sempre pronta ad offrire. Mi chiedo se questo tipo di buffonate siano esaurite o dovremmo sopportarcele ancora e per tanto tempo, facendo anche finta di credere che il loro primario scopo sia sempre e solo il bene di questa povera gente e di questi paesi. Tutti affermano di voler fare il bene dei paesi dell'Africa, dell'Asia, dell'America Latina, affamati dalle carestie, ma in verità, a questi buffoni che partecipano a questi incontri salottieri, della fame e della povertà non gliene frega nulla a nessuno. O meglio, sono invece interessati a che il tutto resti così com'è, perché le loro potenzialità personali di potere ed economiche abbiano a svilupparsi maggiormente, lasciando invariata la situazione catastrofica esistente o meglio ancora aumentandola. Devo dire con tutta sincerità che non ho mai visto con occhio benevolo questa Agenzia dell' ONU, una delle sue 22 costole inutili : la FAO, fin da quando ero ragazzo. Infatti a scuola già, mi imponevano di fare temi dal sapore retorico, come quelli sulla Festa degli Alberi, sulla Giornata del Risparmio, su quella della Comunità Europea e via dicendo, con i risultati che con il passare del tempo poi si sono veduti. Allora non capivo nulla di politica (e non è che oggi sia migliorato di molto!), ma quelle imposizione già mi davano fastidio. Oggi, con la possibilità di andare sulla rete, apprendere dei dati, mi fa imbufalire anche di più. La FAO è una Agenzia che nasce il 16 Ottobre del 1945, che si trasferisce a Roma nel 1951, che ha alle sue dipendenze 1600 funzionari e 3500 impiegati e che forse, in tutti questi anni, sono i soli che, grazie ai loro discreti stipendi, sono riusciti a mangiare (circa 600 milioni di $ all'anno degli oltre 1700 milioni che arrivano nelle casse attraverso i contributi dell' ONU e di donazioni di privati,) che ha un Direttore che è dal 1993 a capo di questa struttura e che è stato rieletto pur non avendo maturato un briciolo di risultato, anzi da come dicono le stime, la fame è aumentata e continua a crescere e che quindi c'è da chiedersi a che cosa serva ancora tenerla in piedi. Era un vertice talmente importante, questo di Roma, che tutti i paesi ricchi hanno rinunciato a parteciparvi, eccezion fatta per l'Italia, che ricca lo è solo solo per chi la rappresentava. Del resto hanno fatto bene! Con la loro assenza hanno salvato le loro facce e quelle nazionali, rinunciandoa fare altre promesse, già espresse nel G8 dell'Aquila e mai mantenute, come non sono state mai mantenute nei propositi espressi nei confronti degli Aquilani. Eccezion fatta per i Tedeschi, che ci hanno consegnato non soldi ma direttamente le chiavi delle case da loro edificate. Ancora il vertice non si è concluso, ancora promesse, ancora tante parole, ancora, ed è l'ennesimo invito, a promettere che tutto verrà chiarito a Dicembre a Copenaghen in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite, in cui i temi verteranno sull' Ambiente e la Sicurezza Alimentare. Nel frattempo ?? Non è assolutamente bello dirlo ma è un dato di fatto :" Finché il Grasso dimagrisce, il Magro crepa !"

1 commento:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Ero a Roma negli anni 60 Bragadin era uno dei dirigenti massimi
La moglia Jascia era mia amica purtoppo sempre alla ricerca di altri maschi che i rapporti tra marito e moglie erano solo in comune
Lei era molto bella ed oltre a praticare un mio amico era compagna di avventure di Gloria Ciano e del sottoscritto c he era l'ultimo della nota
La FAO era quel palazzo ove Bragadin andava in ufficio come altri e serviva a spartire i soldi che avrebbero dovuto essere pel terzo mondo.
attorno sorgevano pini e di notte era pieno di ragazze che battevano
di solidarietà ed aiuti non ne ho mai sentito parlare.
giravano soldi tanti e feste sempre poi una volta l'anno si facevano riunioni con promesse di aiuti che non sono mai partiti
c'era Tambroni l'eterno Andreotti e cardinali e monsignori
promesse tante e sempre
ma il terzo mondo era sempre più affamato e sempree in guerra.
conoscevo e vedevo gente sempre ridere praticare posti costosi ma le tasche sempre cucite
La FAO aveva come ha bilanci compiacenti che servono a pagare stipendi ai dipendenti ed agli amici.altro non serve e tutti lo sanno,destra e sinistra sopra e sotto.
L'Italia il paese complice e servizievole se poi c' chi muore di fame allora ci penserà dio.
dario.