martedì 21 ottobre 2008

VITTORIO FOA- (To 18-9-1910 * Formia 20-10-2008)



di Franco Giannini

Un’ altra parte della nostra Italia intellettuale ci ha lasciato.
Ho detto intellettuale e non certo politica, per non offendere la memoria di chi svolgeva questo ruolo, in modo pulito, sensibile, deciso, mettendo sempre in primo piano la concretezza rispetto al ruolo spesso fumoso che essa assume nei giorni nostri.
Professore, giornalista, scrittore, quindi, e se politico, non come e per come viene inteso ai nostri giorni. Uomo di sinistra, ma critico proprio e di più con quella sinistra di cui si sentiva a volte un “diverso”
Personalmente, di conseguenza, non lo voglio ricordare come esponente di alcun partito, ma solo e semplicemente come sindacalista, senza sigle, senza date, ma solo attraverso alcune sue brevi frasi ricavate da interviste, o tratte da suoi scritti. Non voglio tediare nessuno e neppure obbligarlo ad assorbirsi le facili retoriche che si è usi fare in questi casi, con un “coccodrillo” buonista ed il più delle volte lacrimoso e falso. Su Internet c’ è tanto da leggere su quest’ uomo e su tutta la sua famiglia, partendo dalla moglie, compagna per tanti anni e sposata solamente il 2 maggio del 2005, Maria Teresa Tatò, dalla figlia Anna una dei maggiori studiosi di Storia della presenza ebraica in Europa e del figlio Renzo, già direttore dell’ Unità.
« Sarebbe ora di finirla con questa damnatio memoriae per cui la storia del Novecento ruota intorno ai comunisti, agli ex comunisti e ai comunisti o filocomunisti pentiti. C'è una grande storia che è stata rimossa: quella degli antitotalitari democratici e liberali – anticomunisti e antifascisti – che non hanno avuto bisogno di rivelazioni tardive, di omissioni generalizzate e di compiacenti assoluzioni » ((Vittorio Foa, Intervista al Il Messaggero del 13 agosto 2006).
“Si può anche fare l’ elogio della resistenza, ma lo si fa parlando della propria. Non si esalta la resistenza degli altri. E’ come dire ‘Armiamoci e partite’ “. (in risposta ad un Cofferati che elogiava la Guerra del Golfo)
Ed in merito ai fatti di Ungheria:
“…se il Pci si fosse aperto in quel momento, le cose avrebbero preso una direzione diversa.”
Nei confronti del Papa (13 febbraio 2003) il quale parlava della guerra in Iraq:
“…Per la prima volta nella mia vita attribuisco molta attenzione all’ iniziativa del Papa. E’ stato molto coraggioso. Questa volta ha compiuto una vera opera diplomatica.”
Ma il suo ultimo insegnamento lo ricavo dal RdC di oggi in cui si riporta una sua dedica ai giovani:
“…Oggi per loro, il precariato è una condanna. Ebbene io la sento fortemente anche come una condanna mia. Sono così vecchio che potrei dirmi: non c’entro niente. Ed invece no. Sento che io, noi tutti, abbiamo responsabilità verso di loro.”
E se penso, invece, che la gran parte dei giovani, neppure sanno chi era quest’ uomo….

8 commenti:

dgnovo ha detto...

Un grande Uomo...!
Addio Vittorio!

www.dariopetrolati.it ha detto...

Io che conosco e so della vita sua di quando aveva poco più di trentanni anzi correggo aveva quasi 40 anni e portava d'estate un castigato costume nero come le suore di Cà Roman ,a Pescara intendo, Miriam Mafai vicina di ombrellone per varie estati ebbene la Stessa mi parlava sovente ridendo come di un "unico" di Vittorio Foa,ella era innamorata del Ragazzo Rosso ( Paietta )plagiata dallo stesso tutto era comunista e su Vittorio glissava era difficile chè Lo Stesso cambiava sempre idea era un rompi,ma la sua cultura ed onestà , da ridere ,tanto era scrupoloso,metteva a disagio tutti.Spallone Mario che da medico di Togliatti e gli altri miei vicini amici-compagni s'irrigidivano al solo nome di Vittorio.
Bisognava parlare con Joice Lussu a Grottamare ove studiava e viveva o Ugo La Malfa o il nostro povero dimenticato Giuseppe Chiostergi,
quelli sapevano e capivano di Vittorio che sino all'ultimo lucidissimo, quando attaccato per non cadere , a Nanni Moretti , in Piazza S.Giovanni, mentre i girotondini cantavano e speravano in una nuova Italia ed anche adesso mentre gli studenti sono in Piazza diceva con lo sguardo spento come Borghes che vedeva oltre sempre più in là:Vi sento Vi sento Vi Vedo.!!!!
Questo paese distratto malamente vigliacco crede che basti un giorno un omaggio di Fini o di chi sia sia.
No ingrata nazione capirai e cercherai aiuto ed esempio da imitare più in là dopo dopo prima dovremo subire ancora umiliazioni, chè siamo complici senza spina dorsale,
Onore e ricordo perpetuo al dott.
Vittorio Foa.
Adesso battiamo le mani come se fossimo al Circo,
cercate amici, ragazzi contestate non vi fidate non andate via dall'Italia,cacciate chi vi rende la vita indegna.
Occupate tenete duro non fatevi fregare quel poco nulla che c'è rimasto.
Le ceneri di Vittorio sono ovunque e non inquinano ci servono per respirare aria nuova e restare puliti,
NON DIMENTICHEREMO TI CHIEDEREMO SCUSA E CI RIALZEREMO.
dario.

www.dariopetrolati.it ha detto...

Franco ti ho riletto,
io avrei desiderato scrivere quanto tu hai fatto.
Sono terribilmente commosso ed anche se siamo in pochi immensa ed indescrivibile è la emozione che provo.

Speriamo Franco,
speriamo,
io mi sento solo poeta
null'altro
sogno da vecchio
e m'innamoro delle nuvole
non so far nulla
tento
cerco
dubito

Bravo Franco,
tu sei un onesto uomo intelligente.
dario

LorenzoMan ha detto...

Sono, purtroppo, tra coloro che non conoscevano quest'uomo. Come probabilmente molti altri, magari ancora in vita, che meritano altrettanto stima e riconoscimento. Il problema non sta tanto nella fisiologica dipartita di queste persone, quanto nella mediocrità di coloro che li rimpiazzano, oche almeno dovrebbero. Il vuoto "giornalistico" lasciato da Biagi e da Montanelli non può essere colmato da nessuno, perchè una certa generazione, forse frutto della brutta esperienza della guerra, della sofferenza, non saprei, è, attualmente, insostituibile.
Almeno non dai personaggi che vedo oggi.

@Franco & C.: piccole, tutte da confermare, ma rincuoranti buone notizie da AlessandroMan... A domenica.

Franco Giannini ha detto...

@ Lorenzo
Attendo con impazienza domenica e tu sai il perchè.
Queste, che tu chiami "piccole" notizie, quando sono "rincuoranti", ed anche se "da confermare", sono sempre "grandi" perchè la speranza non ci deve mai abbandonare.
Un bacione ad AlessandroMan.

www.dariopetrolati.it ha detto...

A Lorenzo ,per Alessandro,trattengo il respiro sperando di farcela , sino a domenica,e di più,se posso.
Io confido,
AUGURI,
dario.

LorenzoMan ha detto...

Grazie a tutti.
Non credo in Dio, ma nelle preghiere delle persone si.

fede ha detto...

Lori, tu sai che non sono brava con le parole...ma sappi che ho imparato molto bene ad ascoltare. Quando vuoi....io ci sono!
fede