domenica 19 luglio 2009

A P P E L L O !!!!!



Ricevo e raccomando di inoltrare agli amici della libertà.
Laura Camis de Fonseca
domenica 19 luglio 2009
APPELLO PER SALVARE LA VITA DELLA NOTA AVVOCATO DELLE DONNE CONDANNATE A MORTE,
SHADI SADRl'
Associazione rifugiati politici iraniani, Associazione Donne Democratiche, Associazione Giovani iraniani residenti in Italia lanciano un doloroso appello a favore della liberazione immediata dell'avvocato Shadi Sadr, arrestata a Teheran, con l'uso di tanta violenza, durante la marcia verso la preghiera del venerdi. Secondo il racconto dei manifestanti che hanno assistito alla scena dell'arresto, i passdaran in borghese hanno maltrattato e picchiato l'avv. Sadr e l'hanno trascinato per terra e costretta a salire su un furgoncino sotto i colpi dei calci e pugni. La resistenza iraniana già ha espresso le sue forti preoccupazioni e ha chiesto alla comunità internazionale di mobilitarsi per la liberazione dell'avv. Shadi Sadr.Associazione rifugiati politici insieme all'associazione Donne democratiche iraniane e Associazione dei Giovani iraniani in Italia aderiscono anche all'appello della resistenza iraniana e chiediono alle forze politiche italiane e in particolare al governo del presidente Berlusconi di mobilitare tutte le sue forze politiche e diplomatiche per l'immediata liberazione dell'Avv. Sadr. Ci rivolgiamo in particolar modo agli ordini degli avvocati italiani per esprimere una forte condanna e per chiedere l'immediata liberazione dell'avvocato Sadr.
Associazione Donne democratiche iraniane residenti in Italia Associazione rifugiati politici iraniani resideneti in Italia Associazione dei Giovani iraniani in Italia.
Davood Karimi,
presidente Associazione Rifugiati Politici Iraniani residentiin Italia
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[R-esistiamo]: gruppo nato nel maggio 2006, luogo di dibattiti e diffusione o ricerca di notizie sull'attività delle Associazioni che tutelano la memoria, di centri culturali o istituzionali, di persone che si occupano di argomenti storici o battaglie civili. Tutti possono inviare idee, notizie, iscriversimoderatore unico a titolo personale e gratuito: PRIMAROSA PIA
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3 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

bravo franco,
tu che sei sveglio e svelto anche coi tasti come con i sentimenti assai rari in giro hai provveduto efficacemente a quanto io piano piano ho cercato di far sapere dire a persone che ritengo per bene quanto tu hai pubblicato sulla copertina del tuo blog.
speriamo serva o sia servito a qualcosa.
voglio desidero almeno che le coscenze di chi ti legge abbiano sussultato per un attimo e pensato che succede anche quanto hai stampato.
grazie,
dario.

Franco Giannini ha detto...

@ Dario
Tra i vari amici a cui ho inviato l' Appello per e-mail, il Gianluigi è stato quello che immediatamente ha voluto essere partecipe lincandolo sulle News di Popinga e promettendomi che penserà al come farsi sentire da chi conta. E detto da Gianluigi, non ritengo debba trattarsi di sola promessa.

Franco Giannini ha detto...

Da fonti radicali, tramite il buon Gianluigi (che già si è mobilitato,cosa di cui non ho mai minimamente dubitato) ricevo e pubblico:

Iran: 41 sono in carcere, tra blogger, giornalisti e fotoreporter


Quarantuno. Tanti sono i blogger, giornalisti e fotoreporter iraniani in prigione. Ad un mese dall’inizio delle proteste post elezioni, Reporter senza frontiere esprime tutta la sua preoccupazione, affermando che "quattro degli ultimi cinque arrestati sono nascosti in un posto segreto e, come succede agli altri, i familiari non hanno alcuna notizia sulle loro condizioni. In molti di questi casi, ai prigionieri non è concessa nessuna visita e gli avvocati non possono accedere ai loro fascicoli". Tra gli ultimi arrestati c’è il fotografo Tohid Bighi del sito Mashroteh (che alle presidenziali supportava il candidato riformista Mehedi Karoubi), detenuto da sabato senza alcun motivo apparente. Il giorno prima è toccato, fermato davanti casa, al suo collega Majid Saeedi, che nel 2001 aveva fatto un reportage dall’Afghanistan per il “Time”. Simili circostanze per le giornaliste Henghameh Shahidi, autore del blog d’ispirazione riformista Paineveste, attestata il 29 giugno e Somaieh Nosrati, redattrice delle pagine parlamentari di Teheran Emoroz e Hayat No, arrestata il 21 giugno. I quattro sono stati portati in un posto segreto. Anche Said Matinpour, del settimanale in lingua azera Yarpagh, è detenuto da sabato dopo essere stato processato dalla Corte rivoluzionaria di Teheran. Un mese fa è stato condannato a otto anni di detenzione perché imputato di "avere collegamenti con stranieri" e "propaganda anti-regime".