sabato 11 luglio 2009

SBAGLIARE E' UMANO MA PERSEVERARE E'...




di Franco Giannini



Quando ti senti "imbarazzato", l'unico sistema, è mettere due dita giù per la gola e liberarti...

Ecco allora.... Non erano trascorse che poche ore da quelle tragiche 3 e 32, che si già si era cominciato a rompere tutto ciò in cui non ci era riuscito neppure il terremoto, fornendo al mondo intero la notizia che questo G8-2009 si sarebbe tenuto a L'Aquila. E così è stato come il nostro condottiero, in veste di amichevole anfitrione più che di responsabile politico, si era riproposto. Nel ruolo di fedele maggiordomo tuttofare, in regolare maglietta blu di ordinanza, non è mai mancato ai compiti riservatigli, il responsabile dell'emergenza. Ora tutti stanno tirando, anche se disinvoltamente senza farsi quasi accorgere, un respiro di sollievo. Gli "amici" se ne vanno, che inutili serate...
A questo punto i risultati ottenuti in questi rapporti, visto il tempo impiegato, sarebbero da ritenersi più che altro "sveltine", che hanno lasciato insoddisfatte sia le "ladies G8", sia chi si attendeva più eclatanti conclusioni. Il primo giorno i lavori sono iniziati con una colazione di lavoro dalle 13 alle 15, l'indomani dalle 10 alle 12 con cena di gala, la terza giornata saluti, conferenza stampa e smontaggio del tendone...e trasferimento del circo. Più che proficui scambi, intensi rapporti, hanno dato l'impressione di coiti interrotti... e quello che si è ottenuto una tentata gravidanza in provetta, che come il più delle volte avviene però, porta a sterili aborti. Si è anche parlato di clima...tutti daccordo, e la Cina, se pur assente il premier, con il suo "Si, però..." ha rimandato tutto e tutti a più in là. Per la produzione di Anidride Carbonica, tutti propensi ad abbassarla, tutti consenzienti nella necessità di ridurla fino all'80%..."Si però, entro il 2020 o il 2050...come dire "intanto noi non ci saremo". Si è parlato pure di Fame nel Mondo, non certo quella dei signori presenti, che hanno svolto il loro ruolo di persone informate dei fatti, seduti davanti a tavole imbandite ( e ridicole, le false le immagini, oserei dire offensive, quelle delle loro ladies con il bicchiere rosso di "Porridge"- non so neppure come si scriva- per salvare i bimbi dell'Africa. Fossero state a casa ed avessero devoluto il loro costo ai problemi africani avrebbero reso, seppur infinitesimale, un piccolo ma reale contributo...!!) . Del resto dove meglio si poteva parlare di fame, ancora una volta e se non a tavola !! Ed ecco che allora hanno risolto questo biblico problema, decidendo di destinare all'Africa 20 miliardi di $ ripartiti in tre anni. Che bello, se fosse vero e se non fossero inclusi in questa cifra anche i contibuti di già a suo tempo promessi (dove sta il dovere di verità ?), ma mai onorati. Noi, almeno, da buoni italiani e per tacitare una specie di coscienza, per bocca del nostro leader massimo, ci siamo scusati della dimenticanza... Si è parlato anche, non fidandoci di come questi importi potrebbero essere usati (e diciamocelo francamente, noi in questo abbiamo una certa esperienza!) di come controlleremo periodicamente l'avanzamento e la veridicità dei progetti decisi dai paesi che ne beneficeranno. Io la persona adatta a questi controlli l'avrei ! Meglio non potrebbe essere indicato a svolgere questo compito che ancora lui, l'uomo con la maglietta blu: l'uomo delle "sfighe", che dopo i terremoti, le alluvioni, gli incendi,... perché no...anche la fame? Ma, non bisogna essere sempre pessimisti, ecco che guardando bene a fondo qualche risultato c'è stato, anche se un po' fuori del G8 Aquilano, ma sempre merito di detto riflesso. Uno in Russia, con una riduzione dell'armamento atomico ed uno in casa nostra con un gemellaggio CINA-FIAT e non solo, la cui utilità io, però, la giudicherò sui risultati concreti più che sulle carte firmate, ancor più poi, quando si parla di contratti con i cinesi. Un dato di fato però, lo si è ottenuto anche tra i G8, quando entusiasticamente hanno saputo della partenza precipitosa del presidente cinese, per un piccolo problema venutosi a creare in patria e che solo lui con bonaria, paterna, salomonica decisione poteva porre termine. Deve essersi tirato un gran sospiro di sollievo, non dover parlare durante il corso dei lavori, di Tibet, Rispetto dei Diritti Civili, Libertà di Espressione, e proprio mentre ad oriente stavano spirando venti tempestosi che offuscavano anche il Web. Da uomo della strada mi sono chiesto, il perché però si sia parlato di questi problemi, ma solo per l'IRAN e non per la CINA: che possano entrarci, quei profitti di cui anche il Papa ha tanto parlato e forse inutilmente, perché si sa, non c'è più sordo di chi non vuol sentire?? In fin dei conti, la politica si sa, in questi incontri non è che sia poi il piatto principale, ma solo un contorno tra i tanti primi piatti da facciata. Mi chiedo infatti a che serva portarsi dietro le mogli, ma quando mai si è visto dei lavoratori che portano al lavoro le consorti. Se è vero che quello del politico è un lavoro come gli altri e non un beneficio, mi chiedo, inoltre, a che serva tutta quella ostentazione di regali, ed oltretutto anche "pacchiani" come anelli per le signore con l'emblema del G8, collier, e libri con la copertina in marmo bianco del peso di 25/30 kg, vesti da camera, mobili che ostentatamente vengono sottolineati "sobri", ma sono tutti griffati, in quanto non certo acquistati al supermercato. La sorpresa, però, finale l'ho avuta quando ho ascoltato che questa esperienza, improduttiva già da sempre, vorrà essere ripetuta, non solo, ma anche allargata...ma allora qui c'è da dire che "perseverare è diabolico...", non lo "si fa, lo si è". Ho visto la Sua immagine durante la conferenza stampa finale. "Ho fatto quasi un miracolo", ha detto autoelogiandosi, ma con un viso stanco, tirato, grinzoso e superinc...to, (forse dimentico anche che "chi si loda si sbroda") con il quale ha annunciato un altro vertice di questa "fiera delle vanità", ancora a L'Aquila, anche se con altri contenuti. Chissà, che forse abbia deciso di abbandonare la politica, per ritornare a fare il lavoro che meglio gli era riuscito, l'impresario teatrale...il capocomico? del resto il G? altro non è che un teatro itinerante.

1 commento:

Franco Giannini ha detto...

ULTIMA ORA - CERCASI CASA....
Quando la "prescia" non ti fa riflettere....cercava casa a L'Aquila perchè l'occhio del padrone come si sa...e non ha pensato che poteva chiedere un favore al suo amico libico, che rincarna le spoglie del povero Jackson...che gli affittasse la sua tenda, mai utilizzata ma di già piantata dentro la caserma-hotel...un occasione perduta, salvo che non voglia accettare una tenda a sei posti in una qualsiasi delle tendopoli. Potrebbe usufruire contemporaneamente dell'utile e del dilettevole...una sana e piacevole vacanza sotto la tenda e del tutto a spese zero.
Vuole fare il democratico, l'uomo della strada ma quello in cui riesce benissimo è comparire involontariamente sempre più patetico...