venerdì 7 maggio 2010

Frazione fa più figo, periferia fa più degrado...
























di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

...ma sempre quello è! Con un assessore "dedicato", cambierà la situazione?

Poi l’avergli dato ora anche un assessore che si occuperà di tutte le loro necessità, la farà sentire certamente più vicina alla città. Il problema è, a volte, come arrivarci, in principal modo quando il tempo si ostina ad essere piovoso, come in questi ultimi tempi.

Dalla denuncia fotografica pervenutami dagli abitanti della zona, si comprende bene come mai la parola Frazione sia la più indicata proprio per sottolineare quella percentuale matematica (una frazione) di interesse che il comune dedica a questa “generica” periferia.

Come sembra di capire però, anche le Frazioni non sono tutte uguali. Ci sono quelle più atee, ma con un Santo tutto loro e quelle un po’ meno, dimenticate volutamente e completamente dai “feudatari di partito”.

Ma con tutta sincerità, devo riconoscere che la colpa, come in questo caso specifico, più che del comune per la trascuratezza in cui versa la “frazione” è di certe scelte del nome con il quale è stata battezzata la via. Si perchè la pietra dello scandalo della lamentela di cui mi faccio portavoce, riguarda una via. Beh... già chiamarla via, ti fa cadere in un errore in cui ti “impantani” e non riesci poi più ad uscire salvo l’abituale “aiutino” di cui sono soliti fornire gli abitanti di zona associatisi sotto la sigla PCS: Protezione Civica Semovente

Quella cosa che si vede nelle foto, infatti altro non è che Via Scornabecco, e si, si chiama così, non è uno scherzo...come non è uno scherzo la foto...è realmente una via e non una pista da cross!

E’ quella che viene denominata comunemente strada “Bianca”, possiede i requisiti di strada comunale, ha una lunghezza di circa 2 km, con doppio senso di circolazione e che in compenso è stretta, ma quando piove poi diviene impraticabile. Collega la SP Scapezzano-Roncitelli con Via Fontanelle e quindi con Via delle Grazie. Da oltre tre anni è stata totalmente dimenticata, come del resto la parola manutenzione e nei giorni di pioggia la percorrenza delle auto è affidata al senso civico dell’operatore del "semovente di turno". Per il Comune, infatti, si può rimanere impantanati fintanto che il sole non ritorna a splendere dal momento che per molti di loro è difficile identificare anche la sua ubicazione.

Ora i tempi sembrano però essere mutati, non parlo di quelli atmosferici, bensì assessoriali (o assessorili?...tanto fa lo stesso!) Voglio augurarmi, che, dopo questa segnalazione, i due Assessori competenti si contenderanno la palma per dimostrare la loro personale vicinanza agli abitanti: quello alle Frazioni e quello ai Lavori Pubblici.....Pia illusione...No, non credo!

Uno, lo Smile-man...il sorriso che non conosce confini, non può deludere con il suo viso sempre così ottimista e bonario e che dire del nuovo remigino, sempre molto compunto e professionale, non vorrà neppure lui farsi sfuggire l’occasione per far dire “...quelli che mi hanno preceduto, evidentemente questa eccellenza di pista da cross se la erano dimenticata e se non era per me, ancora bagni di fango si facevano...”.

Di una sola cosa sono certo, da ora non potranno più dire “Non lo sapevamo”.

7 commenti:

enrico dignani ha detto...

Maggio risveglia i nidi,
maggio risveglia i cuori;
porta le ortiche e i fiori,
i serpi e l'usignol.

Schiamazzano i fanciulli
in terra, e in ciel li augelli:
le donne han ne i capelli
rose, ne gli occhi il sol.
Tra colli prati e monti
di fior tutto è una trama:
canta germoglia ed ama
l'acqua la terra il ciel.

E a me germoglia in cuore
di spine un bel boschetto;
tre vipere ho nel petto
e un gufo entro il cervel.
(Maggiolata - Giosue Carducci)

www.dariopetrolati.it ha detto...

caro Enrico,
non conoscevo la poesia del Carducci
oggi la cercherò tra i miei libri
solo perchè è troppo brutta
uno schifo
ma come hai fatto a ricordartene?

stupida e brutta

enrico dimenticala anche se è appropriata alle foto ed al servizio di franco

visto che bravo il nostro amico?
veramente peccato che debba occuparsi di fatti fatterelli e luoghi di un paesino e nulla più.
ciao caro enrico
dario.

enrico dignani ha detto...

Caro Dario, Maggio e la primavera dovunque li metti stanno bene.Le carinerie ottocentesche del Carducci sono belle e fresche siccome il mattino,ingioiellano il cervello dei fanciulli e sono sano nutrimento per i processi cognitivi degli adulti.Sono certo che Franco e Mariangela trovino la maggiolata una vera delizia.
ciao Dario e imparala a memoria.

Anonimo ha detto...

Concordo, Digna. La poesia è deliziosa nella sua soave "lievità". E dio sa se ci serve... Ciao, :-)

Franco Giannini ha detto...

Semplice, si, del resto come chi scrive e quello che dice...ma non brutta e stupida!!
L'ideale cornice di un post simile, cornice non di certo barocca e dorata, ma sicuramente fresca e campagnola come i posti trattati.
Grazie comunque ad entrambi i miei amici per la loro attenzione e presenza ed un caro saluto.

www.dariopetrolati.it ha detto...

che dire
siete maggioranza
io rimango della mia opinione
vi posso dar ragione
ma senza convinzione

l'importante è rimanere amici
io non ho gusti simili ai vostri
e la natura non la sento
quasi mi dà fastidio
Carducci confermo:
ho tanto dei suoi scritti
mi dà fastidio
preferisco di gran lunga Pascoli

Carducci era anche opportunista non sincero.

comunque vada come vada per me l'importante è la vostra amicizia
"cose" per voi tre

dario.

www.dariopetrolati.it ha detto...

ho sperato sperato
sono riandato ai tempi in cui si imparava a memoria la poesia tanto amata dalla nostra maestra
ho ricercato tra le pagine del Carducci la poesia di cui all'oggetto
e mi sono sentito vuoto
incapace senza provare emozione alcuna

mi dispiace mariangela-enrico-franco-
ma non posso e non debbo mentirvi anzi a voi mai

risultato : ho ritrovato tra gli studi di riccardo la poesia-poesiola-data come compito dalle maestre per il commento

ma lui è un bambino e le sue insegnanti sono anime semplici

io sono attorcigliato pessimista e non odo profumi naturali nè sento emozioni per un prato in fiore

a meno che non sia opera di Van Gogh
o di qualche impressionista oppure macchiaolo toscano

ma le rime del nostro poeta proprio mi fanno appena sorridere-non le sento-

logicamente amici come e più di prima

ciao ciao

dario.