mercoledì 13 ottobre 2010

Senigallia, Consiglio Grande: ma davvero è tutto qui?


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it
Foto di Andrea Cesanelli

Nulla di più di quanto si sapeva già: la cronaca di una giornata con "grandi" ritardi...


Un Consiglio che "Grande" forse lo è stato solo per aver superato di "Gran lunga" quel fenomeno abituale per i normali Consigli, che sono i ritardi.
Questa volta però, trattandosi di un "pezzo grosso", anche il ritardo, dunque, non poteva essere da meno. Ritardo poi giustificato con la "sfiga" che, se vera, verrebbe da pensare, sarebbe l’unica a non rispettare e neppure temere la nota "Casta".

Il povero Monachesi ha scusato una prima volta dopo 20 minuti di ritardo, il Sen. Mario Baldassarri, con il dire che "stavano cercando di contattarlo", per sapere quando sarebbe arrivato (ed io, ingenuo, che pensavo che fosse il ritardatario a doversi preoccupare di fornire tale informazione, ma forse al Senato le regole di "Bon Ton", a quanto pare, sono indigeste). Il ritardo si è protratto fino alle 10,08 quando il Presidente Monachesi ha assicurato che il senatore sarebbe arrivato, ma con un ulteriore ritardo e che quindi per rispetto del pubblico presente, dava ugualmente inizio al Consiglio.

L’impressione che si è avuta, alla fine dei vari interventi, ascoltando alcune voci del pubblico, sono state: "… che la finanziaria ci strangolasse, lo si sapeva… ma ora che cosa si farà… piangere è solo uno sfogo che lascia i mali dove sono… ci vuole una reazione… no i piagnistei… ".

Effettivamente dopo i vari interventi dei relatori e di coloro prenotati a parlare e dei Consiglieri, mi sono chiesto anch’io a che cosa sia servito "scomodare" il sen. Baldassarri, presidente della commissione finanze del Senato, Pietro Marcolini, assessore alle finanze della Regione Marche e tutti gli altri che si sono avvicendati, se non per rigirare quella lama, di cui già conoscevamo il proprietario, in quella piaga che ben conosciamo, perché parte del nostro corpo di cittadini.

Si sarebbe dovuto parlare, trattandosi di un Consiglio Cittadino e per di più aperto a tutti, solamente dei nostri problemi. Invece si è assistito solo ad un "mettere le mani avanti per non sbattere il muso", ad uno scivolare voluto su problemi nazionali dal contenuto politico, oserei dire quasi dal sapore pre-elettorale. Fino ad ieri si diceva che noi italiani siamo tutti "mister", tutti "coach", tutti "commissari". Da sabato 9 ottobre ho imparato che sono in tantissimi oggi, coloro che si sentono anche "Economisti" e tutti con in mano la soluzione ottimale per portare fuori l’Italia da questo vicolo cieco. Tutti conoscono le ragioni di questa situazione e ne spiegano sia i perché che i colpevoli, anche se putacaso sono sempre altri. Ma veniamo alla pura lista della lavandaia di quello che è avvenuto.

Monachesi apre la seduta annunciando la morte dei 4 alpini ed il ferimento di un altro, in Afghanistan, chiedendo un minuto di raccoglimento in loro onore. Al termine del minuto, dai banchi dell’opposizione partono degli applausi.

Il primo a parlare è il Sindaco Maurizio Mangialardi, che rivolge un saluto a tutti i partecipanti. Non si lascia sfuggire l’occasione per sottolineare come questo tipo di Consiglio sia uno dei primi, se non il primo, in tutta la regione. Si chiede se questa legge 122 non sia stata presa come si doveva sia dalle Amministrazioni, che dai singoli cittadini. Si sapeva che la nazione era in crisi, si sapeva che il debito pubblico era in aumento e si sapeva che questo doveva essere appianato. Ed è arrivato un provvedimento senza alcun avviso. Il metodo non è condiviso, ma il merito resta. Ed il merito chi colpisce? Colpisce proprio ed in maniera disarmonica Regioni e Comuni. Ad essere poi più penalizzati e con problemi insomontabili sono i comuni virtuosi, di cui Senigallia fa parte. Un frecciata la lancia (e come non condividere con lui!) ai debiti capitolini risolti in parte con la legge "Roma Capitale", come al federalismo che colpisce i comuni con il carico delle spese di gestione dei Canoni Demaniali. Non dimentica, alla fine del suo discorso, di volgere la sua preoccupazione per i posti di "Lavoro", per i "Servizi alla Persona", per l’economia del "Turismo", che con questa assurda legge dovranno essere quanto meno riveduti e che ci possano essere delle condivisioni almeno con la Regione.

E’ la volta dell’Assessore Pietro Marcolini, che apprezza l’introduzione del Sindaco perché "informata e giustamente allarmata". Afferma che sia la 122 che il federalismo devono lasciare uno spiraglio alle scelte delle Amministrazioni locali. Inoltre ritiene ingiusto che con queste riduzioni così ampie delle risorse, le spese le debbano pagare chi già le tasse le paga e chi ha la necessità dei supporti tagliati e ridotti. Conferma anche come Senigallia sia un comune virtuoso ed uno dei meglio governati delle Marche. Qualche cosa si potrà "limare", ma non si potrà arrivare, malgrado i provvedimenti presi, a quei 7/8 milioni di taglio richiesti.

Sono le 10,45, quando arriva il Sen. Mario Baldassarri.
Prende il suo intervento alla larga, cominciando con il narrare che è con il ‘72-’73, date della "Grande Riforma Fiscale" che il 90% delle entrate viene accentrato nel Governo Nazionale. Quindi non è un provvedimento di oggi e da ieri è rimasto anche il sistema. che chi tassa di più è quello che riscuote di meno (governo locale) e chi tassa di meno riscuote di più (governo centrale). Valanga di cifre e percentuali che dice di conoscere a memoria perché sono da tanti anni che le studia (dico… non è che i risultati fin ad oggi si siano visti… ).

Consiglio Grande a  Senigallia: intervento di Mario BaldassarriSecondo il suo punto di vista 5 sono i punti su cui si può lavorare per migliorare l’attuale situazione : Stipendi - Pensioni - Interessi Debiti - Acquisto Beni - Trasferimenti.
Gli stipendi sono stati bloccati - Le pensioni hanno rivisto le loro finestre di uscita e quindi più di tanto non si può fare - Gli interessi sul debito pubblico si possono gestire meglio ma sono quel che sono - quindi resta da operare solo sugli acquisti ed i beni e servizi.
E fa un accenno ad un pensiero di Einaudi: "Conoscere per deliberare".
Per cui, conoscendo, ci propina altri dati relativi alla Sanità che ad esempio negli ultimi 5 anni ha veduto crescere la sua spesa del 49,84% di cui solo il 34% imputabile alle regioni e meno del 10% ai comuni. Da qui si comprende come lo Stato abbia permesso di scialacquare contributi alle Regioni rendendosi anch’esso colpevole.
Anch’egli afferma che questi provvedimenti andranno a penalizzare i comuni virtuosi.
Si dice Federalista fiscale convinto, ma nemico del regionalismo fiscale.
Tiene infine a precisare che lo Stato si deve "poggiare" prima di tutti sui comuni, che sono quelli che conoscono meglio di chiunque i problemi locali.

Da questo momento si susseguono gli interventi di coloro che si erano prenotati a parlare. Il primo è l’On. Carlo Ciccioli.
Per lui non c’erano altre soluzioni da prendere, da parte del Governo Centrale, per porre rimedio ad una situazione di impoverimento non solo nazionale, ma mondiale, se non quella di un contenimento della spesa. Cosa che è stata fatta, parlando con tutti e con qualcuno si è riusciti anche a trovare un’intesa.

Per la Sen. Silvana Amati, l’esposizione fatta dal Sen. Baldassarri, lo fa vedere quasi in odore di PD. Suggerisce un taglio alle spese militari, come quelle della legge "Balilla" a discapito poi della mancanza di soldi per far "allenare" i veri soldati impegnati in vere azioni.

L’On. David Favia, dice che è impossibile difendere questa manovra. Il Governo con questa finanziaria, non ha ben affrontato la situazione (e qui si apre un breve battibecco con l’On. Ciccioli), con ricadute negative sui cittadini.

Si alternano poi al microfono, Giuseppe Galli della CGIL, la Sindaco di Montemarciano Sig.ra Serrani, il Dott. Rosi dell’Ass. Alberghi e Turismo, Sebastianelli della confederazione Agricoltori, Paolo Belogi della Consulta del Volontariato, Cardillo di consumatori e utenti, Daniela Fenocchi della Federazione Scuole private, Massimiliano Santini della CNA ed altri ancora, ma tutti dello stesso tenore.

Nelle repliche di Baldassarri e di Marcolini emergono principalmente due cose:
Baldassarri, rispondendo alla Amati dice che non cambierà casacca.
Più concreto, Marcolini, quando assicura a Paolo Belogi che i contributi per gli No Auto Sufficienti non saranno tagliati. Un diritto acquisito che non verrà in alcun modo toccato.

E’ la volta poi dei Capi Gruppo del Consiglio Comunale.

Primo a prendere la parola è Roberto Paradisi che definisce questa una passerella. Chiede il perché se visti i tagli ai servizi di un 80% si siano passate delle consulenze alla Migliani, o si siano fatte spese superflue (libricino della Costituzione Italiana in carta patinata distribuito agli studenti) o finanziamenti per voci di spesa inutili ad associazioni e Curia vescovile.

Prende la parola Magi Galluzzi, che per una volta inizia il suo intervento con un SI, confermando quando detto dal Sindaco e vivendo così di luce riflessa.

Il consigliere Cameruccio, contesta come fatto da Paradisi il fatto che il loro intervento avvenga dopo quello della replica e l’uscita dall’aula dei relatori. Per lui necessari sono l’eliminare i contenziosi e le spese inutili come già accennato da chi lo ha preceduto.

Anche Fiore interviene a nome della sua lista, per elogiare, qualora ce ne fosse ancora bisogno e come sua consuetudine, l’impegno del suo Sindaco.

E’ la volta di Roberto Mancini che rivolgendosi a Paradisi dice che la spesa per far conoscere a tutti la Costituzione Italiana è sempre una spesa ben fatta, qualsiasi sia il tipo di carta impiegata. Per lui la manovra è pessima, perché unilaterale, non si tenta di fermare l’evasione e bisogna controllare le uscite riqualificandole.

Intelligente la battuta con cui apre Carlo Girolametti quando dice che si sta parlando da soli. Comunque per lui è stato un incontro centrato perché doveva interessare la cittadinanza e così è stato. Continua affermando che questa è una manovra della Lega e del PdL, quindi una manovra che non appartiene né a lui né al suo gruppo. Conclude il suo intervento chiedendosi quanti governatori avranno lo stesso coraggio di quello pugliese.

L’ultima parola è quella del Sindaco Mangialardi, che assicura che quanto prima con l’Ass.re Francesca Paci andrà a ricostruire un nuovo bilancio. Si dice soddisfatto dell’interessamento del pubblico che ha visto oltre cento presenze in aula, sintomo della bontà e della necessità di tale iniziativa.

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