giovedì 21 ottobre 2010

Un Consiglio comunale iniziato con "parola ai giovani"…


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

e terminato con il tentativo da "vecchi" della politica di prenderli con il "sonno"… parte seconda


Prima di riprendere la seconda parte, alcune battute scambiate tra i Consiglieri Rebecchini e Carlo Girolametti e volutamente tralasciate su una frase pronunciata dal primo con un suo "… non vorrei essere preso per uno dei Parolai Rossi…", con riferimento alla sua presa di posizione nei confronti dell’attuale situazione della scuola.

E qui una lunga spiegazione di due punti di vista su questa definizione, che ha sottratto, sempre a mio parere, solo del tempo alle cose concrete che si dovrebbero discutere in Consiglio, preferendo ubicare questi studi di filosofia politica, in altri luoghi, magari davanti ad un caffè e completamente rilassati. Dicevo che si riprende la seduta, anche questa volta con un ritardo contenuto, si fa per dire, in 31 minuti. Infatti, già l’orologio segna le 22,01.

A prendere la parola è il Consigliere Giacchella che unitamente al suo collega Pergolesi intendono ricordare la persona del Sindaco Angelo Vassallo ucciso nel Cilento dal braccio sempre vigliaccamente armato della Mafia proponendo che i suoi insegnamenti non cadano, con il tempo, nell‘oblio della dimenticanza. Insegnamenti che invece vanno ascoltati studiati e concretizzati (si suggerisce una collaborazione con Terra Madre - Pane Nostrum). Pergolesi vuole evidenziare come ogni vittima dimenticata sia da ritenersi come una vittoria della Mafia.
E’ il Consigliere Sardella il primo a ringraziare i due giovani Consiglieri perché con il loro intervento hanno sollevato la tematica del Senso Civico, "… tutti noi - dice Sardella - che siamo all’inizio del nostro mandato dobbiamo ricordare ed imparare da questi uomini che hanno dato la loro vita… - e prosegue ancora - … la legalità si costruisce giorno per giorno e questo anche a Senigallia, quindi non è cosa che ci taglia fuori ed anche noi dobbiamo sentirci interessati". Rebecchini e l’Assessore Curzi gli fanno eco.

Ed è a questo punto che si alza il sipario e si va ad affrontare quello che era il tema principale della serata, il "famoso" Parco della Cesanella, quello che con i suoi pro e contro, ha fatto da prezzemolina, ormai da tempo, su ogni discussione, di qualsiasi genere fosse, relativamente ai problemi di questo quartiere. Il relatore non poteva che essere l’Assessore Ceresoni che apre con il dire che questo è l’ultimo atto del piano particolareggiato del Parco della Cesanella che si conclude con le osservazioni ed i suggerimenti di alcuni cittadini. Un Parco Urbano di rilevanza regionale e strategico ambientalmente parlando, che potrebbe vedere già, la sua realizzazione, volendo, a partire da domani. Un’area destinata al verde, ma non solo, perché sarà interessata dalla costruzione di un sottopasso che la collegherà al mare, da una rotatoria e di una bonifica che vedrà coinvolta l’area "Minardi". Quest’area con la sua cisterna alta una decina di metri, sarà il "Leitmotiv" che ossessionerà, per la restante parte del Consiglio, tutti coloro che avrebbero voluto andare a riposare con qualche ora di anticipo.
L’artefice di questo ostruzionismo, il Consigliere Mancini e i suoi compagni, pardon… colleghi, di "Partecipazione". E’ lui che chiede la parola per primo, ottenendola dal Presidente e dichiarando che come sempre, in questi piani particolareggiati ci sono luci, ma anche ombre.
Luci sono che l’area sarà sistemata e la conferma del sottopasso.
L’ombra invece è in quell’ettaro e mezzo di terreno messo in vendita per esigenze di cassa. Area che quindi non sarà più parco, ma terreno edilizio… ed allora si chiede dove stia quel famoso consumo zero di cui spesso si parla. Si chiede poi il perché un’area industriale (Minardi) diverrà area verde ed una parte dell’area verde diverrà edificabile.
Questa è una enorme contraddizione e questa è l’ultima occasione per ritornare indietro su certe decisioni.
Secondo Mancini poi si dovrebbe solo prevedere la rotatoria e i due incroci a raso, lasciando però le decisioni finali a complanare avviata.
Contesta anche il sistema dell’Accordo di Programma (cadendo il discorso sul progetto dell’area ex IPSIA) che tende a scavalcare il Consiglio Comunale, in quanto i progetti vengono discussi dopo che le decisioni sono state prese… Chiusa la stalla, ma questa è una mia personale valutazione, dopo che i buoi se ne sono andati!
Fanno seguito gli interventi del Consigliere Donatiello che esprime il suo apprezzamento per la bontà di questa proposta illustrata da Ceresoni. Infatti 15 ettari di terreno destinati al verde non sono pochi e quindi il Parco è da non intendersi come quello della "Cesanella" bensì come quello di Senigallia.
Il Consigliere Cameruccio si chiede perchè dopo oltre dieci anni dalla precedente variante si sta giungendo solo ora alla dirittura finale. Evidentemente qualche criticità si è incontrata e si domanda allora se veramente esista tutto questo gradimento circa la viabilità, i parcheggi e l’urbanistica.
Per il Consigliere Girolametti bisogna far presto perché Senigallia ha bisogno di quest’opera. E visto che su quest’area non c’è ancora un filo d’erba, sarebbe da sciocchi rinunciare a dei Diritti di Urbanizzazione.
Gli replica il Consigliere Rebecchini, che seppur non voleva entrare nella discussione si sente tirato per i capelli, ed afferma che è una logica inaccettabile quella di dover costruire per forza per ogni solo centimetro libero di terreno.
Alla fine di questi interventi la replica di Ceresoni che rivolgendosi a Mancini spiega che il consigliere dà dei giudizi politici anche quando aree edificabili vengono convertite ad aree verdi. Quindi non si meraviglia più. Crede che contestare le cose che non vanno sia giusto, ma bisogna pur avere il coraggio di accettare quelle giuste. Si sente di poter dire che tra dicembre e febbraio inizieranno le piantumazioni in questo parco. Le deduzioni e contro deduzioni vengono affidate alla lettura e all’ illustrazione tecnica dell’Architetto Serenelli.

Sono le 23,36 quando Girolametti chiede ed ottiene dal Presidente Monachesi 10 minuti di sospensione per una riunione della maggioranza. Alle 23,55 con la solita puntualità che ormai li distingue, rientrano tutti in Aula.

Alla riapertura dei lavori, Mancini, sul 4° punto delle deduzioni e contro deduzioni, presenta 8 emendamenti e per ciascuno di essi si butta a capofitto in oratorie di almeno 5 minuti cadauna. Mancini parla, ma pochi sono coloro che lo ascoltano. C’è chi ride e si diverte con il compagno di banco con il PC, chi ineducatamente parla con il Sindaco dando di spalle all’oratore, chi abbandona l’aula per andarsi a fumare una sigaretta e chi, infine, come i Consiglieri del PDL, la lasciano definitivamente. Ad ogni emendamento fa seguito (o dovrebbe far seguito) un dibattito e poi la votazione. Ma la maggioranza, svogliata e semiaddormentata, risponde solamente con il voto negativo.
Cosa questa che sia Mancini che Rebecchini sempre nel rispetto democratico, fanno presente ai loro colleghi dirimpettai, quanto sarebbe interessante conoscere anche le motivazioni dei loro voti negativi.
Il punto su cui si sofferma caparbiamente Mancini è la bonifica della Cisterna nell’area Minardi ed il tempo di attuazione di tale bonifica entro cui l’Amministrazione s’impegna a portare a termine. Se c’è un atto, bisogna pure che ci sia un termine entro cui attuarlo. Ceresoni dice che l’ostruzionismo si combatte con l’ostruzionismo. Comunque quella cisterna andrà via. E rivolgendosi con un sorriso a Mancini: "A costo di portarmela a casa…".
Il problema è che per spostare la cisterna si deve trovare un’ area adatta per delocalizzare l’ Azienda. La si è cercata, ma ancora non si è trovata. Per Girolametti il lavoro fatto in Commissione sembra valga poco. Il limite temporale entro cui i progetti devono essere conclusi è quello del "Prima Possibile". Mancini riconosce l’onestà intellettuale di Ceresoni quando afferma che non sa dove delocalizzare l’Azienda.
Annuncia anche che ha altri emendamenti da presentare sulle ultime deduzioni illustrate. Emendamenti che vengono però contestati dal Presidente Monachesi, perché ritenuti ripetitivi. Sardella si avvicina al banco di Mancini supplicandolo, sorridendo, di ritirale. Mancini risponde che non vuole sollevare nessuna contestazione, ma la motivazione non gli sembra logica e se si vogliono considerare non accettabili lo si deve imputare non al fatto della ripetitività, bensì all’ora tarda. Così che ritira gli emendamenti, mi sembrano 6/7, in modo che tutti beneficiano della sua benevolenza.

Alla fine è il Sindaco Mangialardi a chiudere gli interventi con il dire che forse si sarebbe potuto far meglio, ma è ancor vero che tra un anno avremo il Parco più grande della Regione. Dei 4 interventi commissionati dalla Società Autostrade alla Regione, gli unici due che si realizzano sono quelli di Senigallia. La Società Autostrade ha delegato il nostro Comune a realizzare i due parchi (Cesanella e Saline) rendendo già disponibili 2 milioni e mezzo di €.

Quando pensavamo che con queste parole si fosse concluso il Consiglio, Mangialardi chiedeva ancora la parola, affinchè si potesse passare al voto l’adesione del Consiglio Comunale di Senigallia al documento del Comitato Valcesano contro la realizzazione della centrale termoelettrica. Votazione che veniva fatta immediatamente con l’approvazione. Ma Mancini, masochisticamente ed inesorabilmente, riprende la parola solo per puntualizzare che Centrale Termoelettrica richiama Edison e questo a sua volta Prometeo. Per questo dobbiamo trovare la forza di far sentire anche la voce economica di Prometeo "minacciando" di andare a cercare altri fornitori di Gas che non sia Edison.

Sono le 02,55 quando Monachesi dichiara chiusa la seduta e l’ultimo OdG non discusso (Modifica al regolamento per la concessione ad associazioni senza scopo di lucro di beni immobili) a data da destinarsi.

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