Alle 16,45 la solita campanella, il solito appello dei componenti del gruppone, il solito numero legale costituito dai presenti, i soliti minuti di ritardo, la bandierina del via alla kermesse, agitata dal solito arbitro “istituzionale” nei panni del Presidente Monachesi.
Ad avventurarsi nel primo scatto iniziale non poteva che essere un giovane, RIMINI, che però rivolge al Sindaco un’interpellanza su di un argomento che al solo nominarlo fa sorridere ironicamente: Il Cantiere Navalmeccanico per lo sgombero delle navi “…Il Sindaco si è speso fin dall’inizio del suo mandato vorrei che siccome in ambito Consiliare non si è mai discusso di questa fase e delle problematiche che vengono via via e che noi stessi apprendiamo dalla stampa, chiedo al Sindaco se può relazionare in merito alla vicenda…“.
Il SINDACO risponde “… che non si può licenziare una vicenda di cinquant’anni per qualche aspetto, molto complicata, per qualche aspetto nemmeno troppo trasparente…penso Consiglieri che sia utile, vi do la mia piena disponibilità per una Commissione qualunque essa sia…utile fare un incontro … il Sindaco sulle navi è molto prudente perchè purtroppo la competenza non è del Comune di Senigallia…il Ministero ci ha sottratto il risultato di quel percorso, lo ha avocato a sé e l’ha affidato all’Agenzia del Demanio che adesso è la titolare del percorso…ovvio che c’erano interessi diversi…per noi l’interesse principe era quello di eliminare quei natanti da quel luogo….l’interesse del Ministero era quella di recuperare qualche cifra dal valore e da tanti impedimenti sbagliati, risorse pubbliche sprecate…e quindi tentava un bando per recuperare quelle cifre. Il valore che noi avevamo attribuito alle navi allora nel nostro bando era di 200 mila €, il bando fatto dal Ministero tramite l’Agenzia del Demanio era di oltre 2 milioni di €. L’hanno vendute a poco più di 200 mila €. Penso che sia sufficiente per capire il percorso… So solo che se fosse stata data in capo al Comune a quest’ora ce ne eravamo liberati in un modo o nell’altro. Spero di essere molto vicino a quella soluzione, però per prudenza, permettetemi…“.
Rimini in fase di replica oltre che ringraziare il Sindaco per la risposta, sottolinea come ci siano problemi legati alla problematica porto, come quelli relativi al dragaggio. Quindi non solo mettere in discussione il Mavalmeccanico, ma tutto ciò che riguarda l’ambito dell’area portuale e il fiume Misa e nell’affrontare questo problema che la Regione Marche si assuma questa responsabilità ed intervenga in qualche maniera.
Il secondo a prendere la parola è GIACCHELLA che rivolge la sua interrogazione a Ceresoni in merito alla creazione dei consorzi relativi alla variante dei piani arenili sul loro funzionamento e quali le criticità, se ci sono state, che si sono riscontrate durante il cammino: “… ho appreso dalla stampa che sono pervenute molte richieste in tal senso dagli operatori di conseguenza le chiedo Assessore d’informare l’Aula e la cittadinanza tutta relativamente all’oggetto della mia interrogazione se ci sono state criticità in merito. Grazie“.
A rispondere una delle poche valide oratorie disponibili in Consiglio, quella di CERESONI che ci tiene subito a precisare che “…intanto la prima criticità che ci siamo trovati, circa un anno fa, è stata quella di dover agire su un fronte, un progetto fortemente innovativo e come tale tutte le forme nuove di proposte amministrative hanno bisogno di un rodaggio…di un monitoraggio in corso ed anche di aggiustamenti che sono stati nel corso dei mesi scorsi successivamente apportati. La complessità successiva è stata quella di intersecare discipline amministrative e di 4 ambiti giuridici : quello urbanistico…quello edilizio…l’ambito della normativa del commercio e l’ambito della normativa dei beni demaniali….siamo riusciti a costituire due modelli di Consorzio…un primo modello che vede consorziarsi uno stabilimento balneare con un esercizio commerciale contiguo quindi confinante con lo stabilimento balneare e localizzato all’interno della fascia del Demanio Marittimo…poi abbiamo il consorzio di secondo tipo che è quello dello stabilimento balneare che si consorzia con un esercizio commerciale titolare dell’autorizzazione amministrativa alla somministrazione alla vendita di cibi e bevande che non è posizionato sull’ area demaniale, quindi fuori della spiaggia e non contiguo allo stabilimento balneare…Questo è ciò che abbiamo fatto dal 18 aprile scorso, sono in istruttoria circa 20 pratiche edilizie di 20 consorzi, due sono state già rilasciate, una terza è depositata e può essere ritirata, altre sono in corso d’opera. A fronte di questo va non sottaciuto il fatto che il 28 febbraio è stato emanato dal Parlamento Italiano una Legge Comunitaria… che recepisce ovviamente direttive da parte dell’UE che modifica nuovamente questo scenario. Questa Amministrazione Comunale in questo momento è impegnata in un’attività di coordinamento tra questa nuova normativa innovativa tutta volta alla liberalizzazione, tutta volta al permettere di più e secondo alcuni meglio di prima. Questo vedremo la storia darà ragione a questa ipotesi o meno e come tale tutto ciò detto fino a poco fa, consigliere, potrebbe essere non vero dall’applicazione di questa nuova legge comunitaria. Credo che nel giro di sette/dieci giorni saremo in grado di dare un’interpretazione dal nostro punto di vista orientativa per l’ente e quindi eventualmente rimodulare anche le ipotesi in corso. Grazie“.
Nella replica Giacchella dice che aveva fatto l’interrogazione proprio perchè faceva riferimento a questa legge.
A questo punto Rebecchini lascia la parola alla Ramazzotti perchè la sua interrogazione era diretta a Campanile al momento assente, però visto che anche quella della Ramazzotti era diretta allo stesso assessore e che la seduta non si può interrompere, REBECCHINI incomincia la sua presentazione, ma in quel mentre, ecco che entra in Aula, Campanile. “…dicevo poco fa che la stessa interpellanza di un mese fa, le dicevo della mancanza di questi sacchetti per l’umido, lei mi aveva risposto che il 5 Marzo tutto sarebbe tornato nella normalità, che si era mosso immediatamente e che quindi tutto sarebbe sistemato il 5 Marzo. Io risposi quella volta che non si era mosso immediatamente, perchè la mancanza di sacchetti risale a prima di Natale, oggi le dico che si è mosso ancora malamente, perchè ancora questi sacchetti non ci sono.”
Risponde CAMPANILE “…scusate se ho ritardato, ma abbiamo inaugurato i nuovi spazi educativi del centro di aggregazione Bubamara e quindi vi chiedo scusa se ho ritardato qualche minuto. Riguardo ai sacchetti, consigliere Rebecchini lei sa che come le ho già detto nell’ultima interrogazione si è avuto un problema con la Aimeri che doveva acquistare e consegnare ai cittadini come da appalto i sacchetti, ma purtroppo ha avuto dei problemi e quindi noi come avevo detto ci siamo attivati in maniera ufficale ed abbiamo acquistato i sacchetti che nell’ordinazione che abbiamo fatto arriveranno i primi giorni della prossima settimana. Abbiamo speso 9.000 €, abbiamo comperato 150 mila sacchetti. L’Aimeri ci aveva assicurato anche la scorsa settimana che i sacchetti sarebbero arrivati, purtroppo i rapporti tra le ditte lei sa purtroppo possono anche tra l’altro ha finito, come lei saprà ha terminato anche il contratto, chiaramente con la nostra città e quindi anche con il Cir33, ci aveva assicurato la scorsa settimana che sarebbero arrivati e che questo ritardo era anche dovuto ad una nuovo sacchetto, non sono arrivati e come le ho detto abbiamo ordinato i sacchetti noi personalmente attraverso l’ufficio e la prossima settimana verranno distribuiti in tutti i centri del Cir33…“.
La replica di Rebecchini non si fa attendere “…la volta precedente aveva detto che era per il 5 Marzo oggi mi dice la prossima settimana…spero non sia un’altra bugia, ma questa volta la verità…“.
Alla RAMAZZOTTI, con l’interpellanza rivolta sempre a Campanile, sta a cuore di conoscere informazioni su quando “…comincerà di fatto questa attività del Mobility Game, se sono stati messi in sicurezza questi percorsi pedonali…e dato che ci sono scuole nuove…se è stato verificato nelle frazioni…un percorso di sicurezza che favorisca…l’andare a scuola dei ragazzi guidati e seguiti…“.
CAMPANILE dopo l’elenco delle varie attività promosse, risponde alla domanda facendo presente che “… il progetto è partito lunedì 26 marzo e si concluderà il 26 di maggio…dieci sono le scuole che hanno aderito con la novità del territorio sud…resa possibile anche dai volontari…1500 ragazzi soli, ma in effetti accompagnati dai nostri volontari…si può realizzare grazie all’impegno di 40 volontari che tutte le mattine aiutano ad entrare a scuola come pure sono presenti all’uscita… isole scolastiche in cui abbiamo non disincentivato, ma proprio espulso le auto dalle zone scolastiche…quest’anno abbiamo anche attivato azioni visive, stiamo istallando nuovi pannelli…modificato le varie fermate che abbiamo chiamato punti d’incontro e le abbiamo anche riviste in base proprio alle esigenze e segnalazioni che i genitori ci hanno fatto…cartelli di divieto di accesso alle auto….come abbiamo attivato insieme alla Polizia Municipale una serie di controlli puntuali nei percorsi ciclopedonali…per sostenere anche i nostri volontari,,,abbiamo ridotto la velocita dai 50 km/h ai 30…installato dissuasori ed anche dei paletti per evitare dei parcheggi…più una rastrelliera in ogni scuola proprio per incentivare i nostri istituti scolastici ad avere delle aree attrezzate per ospitare le biciclette…“. Nella replica della Ramazzotti l’istituzionale ringraziamento.
Già dal Consiglio precedente, prenotato, c’era GREGORINI che finalmente può rivolgersi a Campanile, a quanto pare il più gettonato della serata, facendogli presente come “…da anni il nostro Comune incentiva sempre più il mezzo pubblico, infatti gli anziani residenti del nostro Comune ed i turisti che alloggiano presso le strutture alberghiere della nostra città viene concesso l’uso gratuito di questi mezzi. Penso che uno dei nostri obiettivi sia quello di veder sempre più i mezzi girare pieni di persone, per ottenere questo si dovrebbe offrire un buon servizio agli utenti e cittadini. Purtroppo…i tagli…obbligano a delle scelte…riduzione delle corse e dei percorsi…mi fanno osservare dei disagi che i cittadini hanno dovuto subire con le ultime scelte fatte per alcuni percorsi…Senigallia Marotta e viceversa effettua il tratto solo da stazione a stazione saltan do il passaggio del Centro e la fermata del capolinea che una voltra era allo Stadio. Questa scelta comporta molti disagi per le persone anziane che spesso usufruivano di questo servizio per andare in Ospedale…persone che oggi si ritrovano costrette ad arrivare fino alla stazione ferroviaria per poi giungere alla struttura ospedaliera a piedi logicamente è una distanza per loro, vista la loro età ed anche in particola modo d’inverno non è facile… lo stesso problema lo si ha con la linea di Ancona…dovremmo, assessore, istituire un bus navetta continuamente per il Centro Storico…“.
CAMPANILE si appoggia subito all’assist offertogli dei tagli e dopo aver fatto il canto greco, fa presente che la “… nostra Amministrazione non ha ridotto il programma di esercizio, ma la situazione non ci consente purtroppo di programmare altri servizi aggiuntivi intesi come circolari. Nonostante tutto partiremo verso maggio con un progetto molto importante che è quello dell’infomobilità e quello del trasporto totale che vede appunto l’eliminazione di alcune tratte di alcune circolari che oggi purtroppo girano vuote e che saranno attivate con un servizio a chiamata…presto partirà questa grande novità…ma ritornando al tema che lei mi ha posto solo la metà delle corse della linea Marotta senigallia Ancona, non transitano più dallo Stadio,… quindi su 25 giornaliere solo 12 non arrivano più all’autolinea, ma arrivano alla stazione…con la linea 8 che transita però per l’Ospedale …con un’attesa …di 10 minuti …“.
Dopo l’attesa in standby, la parola passa al prossimo in lista d’attesa CICCONI MASSI a cui invece il problema a cui sta a cuore è quello dei Giardini Catalani. La sua interrogazione la pone a Memè “…sono reduce da due giorni da una grande città europea e siccome credo che sia importante vedere quello che fanno gli altri e cercare di imitarlo al meglio e da lì possono derivare le migliori pratiche…ho potuto vedere come a Londra…come nei giorni di sole i numerosi parchi, anche piccolissimi…siano sfruttati veramente a pieno dai cittadini e dai turisti…e ho cercato di vedere, di paragonare quale fosse il rapporto tra quello spazio che noi abbiamo nella nostra città…e quelle che erano le caratteristiche di questi spazi urbani utilizzati. La prima cosa che salta all’occhio è che il nostro giardino di città, come è stato definito, è costantemente vuoto…mentre invece ho visto come in una città fortemente urbanizzata …un o spazio verde grande come quest’Aula ha una densità umana altissima…Allora ho cercato di capire quali possano essere questi elementi…l’assenza di panchine…non esistono vialetti…recinzione del parco…recintati proprio perchè sono parchi urbani…Se vogliamo aver portato un miglioramento alla nostra città, oltre che visivo, sia veramente utilizzabile, cerchiamo di fare qualche cosa…altrimenti saranno soldi in qualche modo buttati…quali interventi possiamo mettere in atto il più rapidamente possibile a costo non dico zero, ma limitatissimo per poter fare qualche cosa in quella parte della città …altrimenti sarà l’ennesimo salotto vuoto della città…“.
MEME, come sempre è molto stringato con le parole e va diritto al problema senza tergiversare e senza cappelli “…penso che parzialmente la risposta sia intrinseca nell’interrogazione ovvero sia sull’ alto coefficiente abitativo presente nella città di Londra rispetto agli spazi verdi presenti…penso che la nostra città sia dotata di giardini di alta qualità e presenza di giochi in più parti del nostro territorio…che hanno valorizzato la nostra città nella cura del verde non solo il Centro, ma anche le frazioni e le zone limitrofe rispetto al centro storico…in merito ai giardini Catalani…quel tipo di intervento era stato condiviso…avevamo concordato che doveva essere un prato verde a battente delle mura proprio per esaltare le mura stesse e questa scelta è stata ampiamente condivisa dall’Amministrazione Comunale, tanto è vero che la ristrutturazione ha riguardato proprio quel tipo di soluzione…camminamenti interni…ci sono dei pini le cui radici affiorano…non possono essere oggetto di camminamenti… si sta portando la copertura HI-FI su quell’area…per le panchine sistemate in un certo modo rispetto ai giardini stessi è stata una scelta proprio precisa, ovvero sia di non permettere a malintenzionati…di utilizzare le panchine…“.
Cicconi Massi nel replicare esclama “Devo dire non propriamente soddisfatto della risposta…avrei preferito il leit motive di non ci sono soldi…“.
GIROLAMETTI invece chiede, viste le condizioni di voce dell’interrogata una breve conferma alla Paci, circa l’assunzione di una unità della Polizia Municipale per combattere l’evasione contributiva.
Cosa che la PACI infatti fa confermando, che malgrado ci sia il blocco del Turnover, c’è stato il reclutamento di una unità di Polizia Municipale da dedicare esclusivamente a questo importante lavoro di controllo.
L’ultimo intervento è quello di PARADISI, rivolta direttamente al Sindaco, per segnalare una grave palese stortura venutasi a creare del presidente di Commissione Donatiello in merito alla convocazione della 2a Commissione in cui sono stati invitati il Comandante della PM, Brunaccioni, il Sindaco, Memè, ecc…ma non i veri interessati che erano appunto gli appartenenti al Comitato Alluvionati del Misa in qualità di esperti, perchè secondo Donatiello, la seduta è pubblica. Di tutt’altra opinione è logicamente è Paradisi perchè la convocazione è conoscitiva.
SINDACO non entra nel merito del regolamento ne in quello della causa. Cerca di ricucire la cosa, anche perchè la correttezza di Donatiello è risaputa ed incontestabile, quindi invita Paradisi ad essere presente in Commissione ed insieme ascoltare i cittadini che fanno parte del Comitato.
Paradisi però parla di comportamenti censori sia da parte di Donatiello che di Monachesi.
Al termine delle Interrogazioni ed Interpellanze nuovo appello per il controllo del numero legale ed il via al punto 2 dell’OdG introdotto da CERESONI (affiancato dall’Arch. Serenelli) circa la pratica riguardante l’adozione definitiva della rielaborata Variante al P.R.G. relativa al centro della frazione di Scapezzano. Oramai tutte cose rese pubbliche e che hanno viste esaminate 17 osservazioni. Da dire che gli emendamenti proposti dalla triade dell’opposizione: Rebecchini-Battisti-Mancini, sono state ogni volta respinte.
Giovedì 29 marzo si è parlato degli atri OdG relativi agli altri punti in discussione e anche di questi già si sa tutto, troppo lungo sarebbe riportare un dibattito protrattosi per 4 ore e mezza e che principalmente ha occupato tutto il tempo dei Consiglieri, da una parte nel buttarla in politica nazionale con il di chi sono le colpe e di come siamo stati bravi, dall’altra nel ribattere e rispedirle al mittente. Chi avesse voglia di leggere, forse l’unico intervento che si è salvato è stato quello di GIACCHELLA che qui riporto integralmente.
Letto questo si sa tutto quello che si voleva sapere:
“La mia sarà una considerazione assolutamente politica rispetto alla variazione di bilancio che ci apprestiamo a votare.
Credo però che sia doveroso fare una premessa, in quanto ritengo che questo sia l’atto amministrativo più importante nella mia breve esperienza consigliare ed è sicuramente l’atto che ha richiesto un grande senso di responsabilità.
Non lo abbiamo mai nascosto. Questo è un atto che comporterà un inasprimento dell’imposizione fiscale a carico delle famiglie e delle imprese in un momento di forte crisi economica, imprenditoriale ed occupazionale che ha investito pesantemente anche il nostro territorio.
Ancora una volta nel nostro Paese sono chiamate a pagare le famiglie, le imprese e gli enti locali. Un Paese, il nostro, in cui se l’evasione fiscale vale 120 miliardi di euro, la corruzione da sola ne vale 60 di miliardi. Un paese, il nostro, che ha il primato della crescita della pressione fiscale e che sulla base dei dati Ocse del 2009, si attesta intorno al 43,5% del prodotto interno lordo (P.i.l).
Premesso ciò, verrò alla mia considerazione politica, perchè è vero che parliamo di saldi e di capitoli di bilancio ma è altrettanto vero che questi sono il frutto di importanti scelte politiche che condivido in pieno.
E’ stata una scelta politica l’aver approvato a dicembre il Bilancio di previsione per l’esercizio 2012. Una scelta questa che ci ha permesso di guardare al futuro e di preparare tale variazione, a differenza di altri, dai quali secondo qualcuno avremo dovuto prendere esempio, che hanno rinviato al futuro il presente e che oggi non mi sembra che abbiano ottenuto risultati migliori dei nostri. Sto pensando alla città di Modena e alla proposta di bilancio di previsone di tale Comune, preso più volte ad esempio in quest’aula, che in linea con quanto sta avvenendo nei più grandi comuni dell’Emilia Romagna, avrà un Imu sull’ abitazione principale pari al 0,52% contro il nostro 0,4%, che non avrà l’estensione della “no tax area” ai redditi fino a 15.000 , avendo fissato l’aliquota per tali redditi allo 0,5% e che applicherà l’imposta di soggiorno per la quale è stato previsto un gettito d’entrata pari a 700.000 euro.
Scelta politica quella di approvare il bilancio di previsone che ci ha permesso di stanziare 250.000 euro per il “Fondo di solidarietà”, 50.000 euro in più rispetto alla scorso anno e che ha permesso a questo Comune di partire con i 18 tirocini formativi ed i 18 contratti di lavoro accessorio, a fronte di richieste ben maggiori, e che ci hanno permesso di attivare politiche a sostegno del redditto di 36 famiglie con tutele volte a salvaguardare la dignità delle persone valorizzandone la personalità ed evitanto, o quanto meno crecando di evitare, un’inevitabile esclusione sociale che purtroppo colpisce sempre più spesso gli ultimi.
Scelta, quella di approvare il bilancio di previsone, che oggi ci permette di poter sottoscrivere tutti i contratti per le manifestazioni estive, perchè la nostra non può essere considerata città turistica solo quando si parla di’imposta di soggiorno, queta è una considerazione rivolta alla politica, e non quando l’Amministrazione mantiene in bilancio tutte le risorse da destinare al turismo e alla cultura.
E’ stata una scelta politica quella di aver applicato l’aliquota più bassa sull’Imu per l’abitazione principale, che ricordo è allo 0,4%, e di portare al massimo (1,06%) quella sulle seconde case e di riconoscere un’ulteriore detrazione di 50 euro a carico del nostro bilancio a quelle famiglie e solo a quelle che sono proprietarie di un’unica abitazione. E’ stata uanscelta politica quella di ridurre allo 0,40% l’aliquota Imu sulle seconde case qualora queste siano locate a canone concordato e di ridurla allo 0,86% quando siano comunque locate, sebbene, come abbiamo avuto modo di vedere rispetto all’entità del gettito Imu ai Comuni rimarranno le briciole, visto e considerato che gran parte di esso andrà direttamente allo Stato e che con gran parte del gettito Imu dovremo far fronte agli ulteriori tagli ai trasferimenti del decreto “Salva Italia” che dovrebbero assestarsi sul milione di euro.
E’ stata una scelta politica, molto importante, quella di rivedere e concertare, un abbassamento dell’aliquota Imu sui beni strumentali usati direttamente per svolgere attività lavorativa che è passata dal previsto 0,86 all’odierno 0,79 e l’estensione di tale aliquota agli immobili di categoria D/2 anche se non posseduti ed utilizzati dallo stesso soggetto che vi esercita attività economica, considerando che le imprese turistico recettive sono comunque interessate dall’imposta di soggiorno.
Così come credo che sia molto importante, visto che la crisi nella nostra città ha colpito pesantemente il comporto dell’edilizia, aver ridotto all’ 0,76 per i fabbricati realizzati e non venduti per tre anni dall’ultimazione dei lavori.
E’ stata una scelta politica quella di tutelare i redditti da lavoro, estendendo la “no tax area” anche allo scaglione da 12.001 a 15.000 euro, visto che in tale scaglione rientrano prevalentemente i redditi dei tanti precari, così come quella di aver ridotto allo 0,5% l’aliquota per lo scaglione che va dai 15.001 ai 28.000 euro e cioè i redditi della classe media, sapendo benissimo come oggi più che mai sia facile che i penultimi ma anche i terzultimi a seguito della perdita del lavoro da parte di un componente del nucleo familiare possano diventare ultimi.
Ultima, sicuramente non per importanza, l’imposta di soggiorno.
Il sindaco di un comune a noi vicino, qual’è quello di Fano, l’ha definita doverosa, altri l’hanno definita necessaria. Io rtengo che essa, oggi come oggi, sia quanto meno inevitabile anche se mi rendo conto e non da oggi che così com’è e così come è stata prevista dal governo precedente a quello dei tecnici, è un’imposta assolutamente mal formulata e caraterizzata da un forte carattere di iniquità perchè è pur vero che sarà a carico del turista ma viene indirettamente a colpire un unico settore legto al comparto turistico che è quello legato alle strutture ricettive, albergi, campeggi, country hosue.
Credo però e l’ho sempre affermato che essa per la nostra città possa essere il punto dal quale partire per sviluppare un percorso che dovrà portarci a fondare quel consorzio pubblico-privato del quale si parla in questi giorni e nel quale dovranno confluire tutte le realtà imprenditoriali legate al turismo o che da esso ne traggono, comunque, benefici economici.
Questa è la sfida che la nostra città dovrà essere in grado prima di accogliere e poi vincere. E’ la sfida, sindaco, sulla quale da domani dovremo impegnarci.
Una sfida che fino ad oggi le imprese turistiche cittadine non hanno mai preso in considerazione e sulla quale, forse, anche la politica non ha mai creduto fino a fondo.
Se la nostra città vorrà crescere, potrà e dovrà farlo investendo sul settore trainante dell’economia cittadini, il turismo, e per farlo credo che la sinergia pubblico-privato sia inevitabile, così come sia inevitabile riconsiderare l’intero territorio senigalliese ed i tanti piccoli comuni e realtà che lo caratterizzano.
E’ necessario porre in essere un efficace ed efficiente paternariato tra il pubblico ed il privato, con il quale, sulla base del principio di sussidarietà, il pubblico svolga un ruolo determinante nella promozione turistica del territorio e nella predisposizione delgli strumenti amministrativi specifici volti a favorire la capacità imprenditoriale ed il privato si concentri nell’attività di commercializzazione e d’accolgienza avendo un ruolo attivo e determinante nella definizione delle stesse politiche legate all’accolgienza, al decoro urbano e a quant’altro possa dirsi legate al settore.
Questo non è il bilancio della giunta Mangialardi, questo non è il bilancio dell’assessore Paci che ringrazio per il grande lavoro svolto e per il processo di partecipazione e condivisione che ha messo in atto. Questo è il bilancio dell’intera città, una città che ha saputo rilanciare e che sacrificandosi ancor di più ha saputo investire nel suo futuro dando la miglio risposta a coloro che come ho detto prima fanno si che nel nostro Paese l’evasione fiscale da sola valga 120 miliardi di euro. Una città che ha saputo accolgiere una difficile sfida, consapevole che molto probabilmente sarà l’ultima se qualcosa non cambierà.”
La seduta si chiude come sempre, con i saluti e la buona notte di Monachesi alle ore 21,19 di giovedì 29 marzo
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