Rete, informatizzazione, telematizzazione, semplificazione: dovrebbero essere tutti termini che preludono servizi più veloci, snelli, meno burocratici di quelli cartacei usati fino ad oggi dalle nostre vecchie pubbliche amministrazioni. Ecco, dovrebbero, il condizionale non è usato lì per caso. Non so quanti cittadini sanno o sono venuti a conoscenza, che ai pensionati che hanno tagliato il traguardo dei 64 anni e che non raggiungono un reddito personale di 9.660,89 € (si notino gli 89 cent!), con la pensione di giugno, hanno ricevuto quella che l’INPS chiama eufemisticamente “quattordicesima“.
L’importo è di 420 €, in via provvisoria, come spiega l’Istituto, salvo l’esito, a posteriori, degli accertamenti reddituali (uso le parole della loro comunicazione) effettuati anche per il tramite della competente amministrazione finanziaria. E fin qui, mi si dirà, una bella notizia, se non fosse che alcuni anziani pensionati se la sono trovata inaspettatamente al momento del ritiro allo sportello della Posta ed a parte l’evitato coccolone da sorpresa, non se la sono potuti neppure godere, tanto erano preoccupati a chiedersi ed a chiedere all’impiegato postale di turno, se non si fosse trattato di un suo errore, nel timore di vedersela poi addebitare e doverla restituire. E non è neppure che una volta ritirato l’importo, il timore sia scemato più di tanto. Infatti non sono pochi coloro che hanno sollevato, ritornati a casa, la “mattonella” e l’hanno messo lì, in attesa che passi un po’ di tempo e che il tempo sani ogni loro dubbio.
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Oramai la fiducia nello Stato si è ridotta ancor più di totalmente, e se fosse possibile ancor più nei confronti di un INPS e di un’Equitalia che – come condor – ti girano sulle teste in attesa del profumo del tuo cadavere.
Dicevo 6 pagine e 2 buste. A parte la spesa cartacea, a parte quella postale, a parte che come si può leggere da alcuni dei fogli che allego, si poteva fare a meno di questa perdita di tempo: infatti chi ha compilato ed inviato il modello 730 ed Unico (nel caso in oggetto oltre 20 gg orsono, ma evidentemente i servizi informatici INPS hanno il virus influenzale che ne ostacolano la velocità) non devono (o dovrebbero? con l’INPS del diman non v’è certezza!) dichiarare nulla.
Ma la parte più ridicola della faccenda è riservata alla pagina dedicata alle istruzioni del come un pensionato puo’ iscriversi al sito www.inps.it. Insomma la rete, quella che risolverà tutti i mali a portata di mano (o quasi!) di tutti quei pensionati racchiusi tra i 60/65 anni di età ed gli ultra 90enni. Le istruzioni non le si negano a nessuno, per il PC è tutt’altra cosa. E poi non basta averlo, bisogna anche saperlo usare. E quanti sono coloro di una certa età che hanno il PC e lo sanno usare? Se lo sono mai chiesto le eminenze grigie Inpsine? Essendo delle eminenze grigie replicheranno che gli anziani si possono far aiutare dai Patronati e dagli Uffici INPS. Giusto, ma è anche vero allora chiedersi a che serve inviare un mucchio di cartaccia con cervellotiche istruzioni??
Una pagina A4 per spiegare come fare. Prima di leggervela, gentili lettori, vi consiglio, di andare in bagno, vi eviterà di farvela addosso… Credevo che il comunicato stampa del comune di Senigallia, su l’uso del telefonino per il parcheggio iSosta, fosse complicato, finchè non ho letto questo dell’INPS. Quello comunale, al confronto, è un manuale del perfetto boy scout.
Ma all’INPS, mi chiedo, sono al corrente dell’età dei loro “utenti”, della loro elasticità mentale inversamente proporzionale con l’avanzare dell’età? Si sono mai chiesti il perché, quando è stato promesso loro che gli avrebbero restituito tutta l’IMU pagata, si sono presentati in massa agli sportelli postali? L’anziano e peggio ancora il “vecchio” è un essere fragile, che va aiutato e non messo in imbarazzo, perché ogni qualvolta arriva una missiva dall’INPS deve ricorrere all’aiuto di qualcuno che gli spieghi che si tratta, come in questo caso, di un fuoco fatuo.
Se anche questo sistema lo volete far rientrare nella razionalizzazione della vostra burocrazia, attenzione fermate tutto, pensateci su un momento, perché vi state intrecciando sempre di più senza accorgervene. E la cosa drammatica risiede nel fatto che, mentre con gli onesti cercate di fare i perfettini, abusando spesso della loro pazienza, la battaglia ai veri farabutti, agli approfittatori, alla feccia della società la perdete quotidianamente.
Già pubblicato il 19 luglio, 2013 su SenigalliaNotizie.it
Questi i commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :
Spigolature
2013-07-19 06:59:57
Ho avuto esperienza col sito INPS e
nonostante i miei 30 anni confermo la difficoltà di accesso ai servizi,
burocratizzati anche in rete. Ti mandano un PIN parziale per posta, che
va attivato online per ottenere il PIN completo (e per motivi di
sicurezza ci può stare). Poi, però, se vuoi usare un servizio, come
presentare la domanda di disoccupazione, il PIN non basta: devi avere il
PIN dispositivo. Quindi compili un modulo online, lo stampi, vai alla
sede, prendi il numero, fai la fila e lo consegni all'addetto e
finalmente puoi usare i servizi online. Quando finalmente sei pronto per
usare il servizio in rete, se ti accorgi che sul sito non compaiono
tutti i periodi in cui hai lavorato, allora ritorni in sede, riprendi il
numero, rifai la fila, riparli con l’addetto e ti sentirai dire che se
hai difficoltà a usare il sito, ti puoi rivolgere al sindacato! Alla
faccia della semplificazione!!!
Alessia
2013-07-19 13:18:12
Anche io di recente ho scoperto il
fantastico mondo dell'INPS online per gestire la mia pratica di
maternitá...sono rimasta scioccata dall'inefficienza del sistema.
Premesso che sono giovane, abituata a fare un sacco di cose online,
laureata in ingegneria (per caritá, non che sia garanzia di intelligenza
ma di sicuro una certa familiaritá con lo strumento PC ce l'ho), detto
ció, la procedura online che ho dovuto fare é stato un percorso a
ostacoli e basta. Una inutile complicazione....inutile che vogliamo fare
gli "avanzati" se anziché semplificare le procedure le complichiamo e
basta e se comunque, per chiudere qualsiasi pratica, una passatina allo
sportello bisogna farla... é ridicolo. Mi viene da pensare che sia solo
un modo per costringere l'utente a rivolgersi a qualcuno che possa
aiutarlo, e PAGARE per questo servizio di supporto. Prima almeno bastava
andare allo sportello
patricia
2013-07-19 14:36:58
Dopo un po di tentativi (nonostante i miei
72 anni) anche non essendo la mia madre lingua, ho ottenuto il mio
numero PIN. Spero di ricordarmi dove l'ho messo per anno prossimo,
anche che le regole sono sempre le stesse!!!!!! Inutile chiedere aiuto,
perche tutti hanno da fare, o non sanno fare!!!!!!!
Stefano.
2013-07-19 15:21:20
Siamo alle solite! Tutto questo perché la
legge sulle semplificazione è stata fatta e alcuni dirigenti per
giustificare che qualcosa è stato fatto mettono in piedi l'ennesima
stronz@@@ pur di ricevere il premio produzione, tutto ben condito con il
sindacato. Loro braitano solo quando i pesti i calli altrimenti... Ma
davvero... Non se ne può più!!!!
pie
2013-07-19 18:02:21
Stefano,hai capito bene come funziona!! E'proprio cosi'! Un (...omissis...) fra dirigenti!!
Betto Lelli
2013-07-19 23:56:31
Come noto, da quest'anno l'Inps non invia
più il modello Cud per posta (50 milioni di € di risparmio tra carta e
spese d'invio). Confermo che sono arrivate (insieme, nello stesso
giorno) due lettere perfettamente identiche in tutto. Semi Off-topic:
riguardo l'Inps il primo pensiero, personalmente, và a chi ne è a capo,
cioè Mastrapasqua. Per chi non ne fosse a conoscenza questo 'fenomeno
della natura' è in grado di mettere insieme 25 incarichi IN
CONTEMPORANEA; 25 in verità è il numero che Google restituisce con più
frequenza, c'è anche un 34 e pure "...prima erano 55". (foto
http://bit.ly/1bP2x5T ) L'ho visto più di una volta in tv rispondere a
svariate questioni previdenziali relative a gente in 'difficoltà
pensionistiche' (esodati/precari/co.co.co./ricongiunzione ecc. ecc.) Nei
quesiti più 'scabrosi' emerge la sua fenomenale abilità nel 'rigirare
la frittata' a suo apparente piacimento, nel giro di pochi istanti. Per
intendersi, ricorda il Tognazzi di Amici Miei.
Questo è quanto ho inviato direttamente all'INPS su FB senza ricevere alcuna replica:
- Franco Gianniniho provato a postarlo, ma è stato cancellato... motivi tecni presuppongo. Allora lo rimando nuovamente ed in via riservata ripetendomi che non lo faccio per polemica, ma in principal modo per rendere un servizio pubblico. Interessante non è l'articolo bensì i commenti. Pochi, non fanno testo, però, spero, vi facciano riflettere : http://www.senigallianotizie.it/1327339981/linps-crede-che-la-rete-sia-un-sistema-di-pesca-del-tipo-tonnara
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