I bronzi dorati di Cartoceto |
O meglio sarebbe dire, quelle che potrebbero essere le nostre miniere di diamanti.
Ho inserito a lato questa foto dei bronzi dorati di Cartoceto, perchè mi sembrano uno dei tanti "emblemi" della italiota stupidà di credere di fare il bene di tutti pensando all'orto di casa propria. Ed ho iniziato con il nominare questo, perchè è ubicato, mi si passi il termine, in un orto vicinissimo a casa nostra, proprio confinante. Quindi distante dal poter pensare che possa parlare solo per puro spirito campanilistico. Ricordo che ci fu una specie di "guerra" tra chi doveva gestire questi reperti, se il Museo Nazionale di Ancona o quello di Cartoceto. Alla fine prevalse la seconda tesi, ed ora sono lì, dimenticati dai più. Del resto andandosi a vedere la situazione numero visitatori dei nostri musei regionali si potrà notare (nelle Marche) un numero complessivo (nella pagina 223) di pubblico che non raggiunge le 500 mila unità annue e che andrebbero ripartite tra le 16 aree visitabili a pagamento e gratuitamente. Quindi, è facilmente intuibile, come nei botteghini, non ci sia mai la fila, in qualunque museo locale marchigiano si vada e come sul registratore di cassa siano cresciute le ragnatele. Forse centralizzando tutti i reperti in un'area per poi magari farli girare come mostre itineranti, credo che a guadagnarci sarebbe sia la collettività locale che la cultura in genere.
bronzi di Riace in sala vuota |
Altro simbolo dell'inutilità del reperto, inteso come divulgatore di cultura, lo abbiamo in altri bronzi, questi ancor più importanti, in quel di Calabria: i bronzi di Riace. Qui (in Calabria) soli 170 mila visitatori su 13 siti museali ed archeologici, per un incasso di 28.948 € . Una situazione, che definirla culturalmente ed economicamente patetica, non è offensivo, è assolutamente bonaria e benevola.
E questi sono solamente due delle innumerevoli casistiche italiane, ma non è difficile poter proseguire in una ricerca che avevo cominciato anche io un po' di tempo fa.
A questo ci ha pensato in modo certamente molto, ma molto, più professionale del mio, Michele Santoro, nel corso della sua inchiesta di "Servizio Pubblico Più" ( di cui sotto riporto il video), andato in onda ieri sera 4 c.m. alle 21,10 su La7, in cui ha denunciato i "mali" di una Roma, le cui miniere di reperti archeologici, anzicchè essere sfruttate, vengono lasciate abbandonate al loro destino, come i loro occasionali fruitori: senzatetto, barboni, gatti.
Le immagini valgono sempre più delle parole. I politici che si potranno vedere dal filmato, hanno ancora il coraggio di farsi intervistare, parlare e sfoggiare senza ritegno il loro "Io...".
Un biglietto d'ingresso al museo delle cere di Londra, si paga dalle 35/40£st. Considerando che un museo delle cere si può sempre copiare, di Colosseo, come di mamma, ce n'è uno solo. Da noi l'ingresso al Colosseo solo 13€, non solo, ma degli 88 centri museali e archeologici laziali (ma in maggior parte romani de Roma!) , ben 44 sono con entrata agratis, ed ancora... tanti sono lasciati in abbandono, non aperti al pubblico, o al massimo affidati a restauratori, studiosi, studenti che lavorono trascinati da un lato dalla immensa passione e dall'altro affossati da sfiducia e da scoramento nelle istituzioni. Insomma, giusto per sdrammatizzare, rovine (de lusso) in rovina!!
Non c'è zolla d'Italia che non nasconda reperti archeologici. Del resto l'Italia è la patria del 70% (o almeno qualcuno afferma che questa sia la percentuale attendibile) delle "opere d'arte e patrimoni mondiali" da tutelare. Ogni città ha il suo "tesoretto" la cui sola punta, come gli iceberg emergono e sono disponibili, curati (e non sempre!) per essere ammirati, studiati. Tutto il resto giace in cantina tra umidità (quando non sono proprio nell'acqua), muffa, ragnatele, in attesa di essere catalogato (a volte non esiste neppure una catalogazione!) e restaurato. Quando? Boh... con i politici che abbiamo, credo mai. Ed è questa fonte di ricchezza!! Ma se non si comprende che la cultura è lavoro, che il turismo è lavoro, che l'arte è lavoro e che tutto è fonte di ricchezza, oserei dire a costo zero, da raccogliere naturalmente quasi come le banane o i datteri che crescono naturalmente nel loro habitat, credo, ed ogni giorno di più, che continuare a parlare di processi, di IMU, di F35, di Tasse, sia solo un modo per incancrenire un male che non si vuol estirpare, e , ripeto credo, non certo perchè non lo si sa estirpare, sarebbe sottovalutare un po' troppo certe intelligenze sopite, ma non fino a questo punto: la disoccupazione.
Qualcuno a suo tempo, in modo incosciente, invitò a non pagare le tasse. Altrettanto faccio io qui, non sul problema tasse, ma sul problema cultura e lavoro. Mi sarà facile poi dire, quando qualcuno mi riprenderà, che l'ho suggerito per "smuovere le acque".
Ecco allora il suggerimento ! Tombaroli d'Italia, se trovate qualche reperto di valore, vendetevelo, sicuramente voi ci guadagnerete e sicuramente andrà a finire sulle mani di chi sa apprezzare il bello di questi cimeli. Intanto il nostro stato, non saprebbe che farsene, non ha soldi per restaurarlo e finirebbe in cantina in una di quelle casse, contrassegnate anonimamente con un numero, fattosi anch'esso scolorito. Lo stesso dicasi a chi, esperto subacqueo, avrà la fortuna di rinvenire tra la sabbia dei fondali dei nostri oltre 3 mila Km. di costa, anfore di ogni foggia. Sempre meglio che giacciano in bella mostra in qualche villa patrizia o nel bagno di qualche critico d'arte, che nel dimenticatoio come i quadri della pinacoteca di Brera.
E se poi pensiamo che il nostro governo, non riesce più a difendere neppure i nostri prodotti alimentari, come che so, i formaggi, il latte di bufala, il pomodoro, il grano, la pasta, il vino, l'olio, come volete che riesca a comprendere l'importanza dell'arte e della cultura, che qualcuno, un laureato definì, neppure troppo tempo fa, come qualche cosa che non ci offre da mangiare? Oggi si invitano i nostri giovani a trovarsi lavoro fuori, all'estero, viviamo nella globalizzazione, si dice, quindi che non facciano i mammoni o gli "choosy" (lo hanno affermato altre "scienziate" del bon ton e dalla verità in tasca!), quando io credo, che invece, il lavoro sotto casa lo avrebbero anche, non certo in una catena di produzione industriale, ma forse, è una esasperazione quella che uso ovviamente, a staccare biglietti d'ingresso ai turisti stranieri nei musei, ed il tutto a pagamento (anche in Grecia hanno soppresso il nome di Teladogratis !). Oppure come ciceroni nelle visite guidate, come gestori di ristoranti, alberghi, come restauratori, come imprenditori agricoli delle nostre ghiottonerie doc o anche, ohhh !!! se servirebbero e serviranno, come controllori intransigenti in porti, areoporti e frontiere, affinchè i paesi d'oriente, o quelli emergenti in generale, non vengano ad "imbastardire" contraffacendo le nostre merci, con la loro "immondizia commerciale".
Le immagini valgono sempre più delle parole. I politici che si potranno vedere dal filmato, hanno ancora il coraggio di farsi intervistare, parlare e sfoggiare senza ritegno il loro "Io...".
Un biglietto d'ingresso al museo delle cere di Londra, si paga dalle 35/40£st. Considerando che un museo delle cere si può sempre copiare, di Colosseo, come di mamma, ce n'è uno solo. Da noi l'ingresso al Colosseo solo 13€, non solo, ma degli 88 centri museali e archeologici laziali (ma in maggior parte romani de Roma!) , ben 44 sono con entrata agratis, ed ancora... tanti sono lasciati in abbandono, non aperti al pubblico, o al massimo affidati a restauratori, studiosi, studenti che lavorono trascinati da un lato dalla immensa passione e dall'altro affossati da sfiducia e da scoramento nelle istituzioni. Insomma, giusto per sdrammatizzare, rovine (de lusso) in rovina!!
Non c'è zolla d'Italia che non nasconda reperti archeologici. Del resto l'Italia è la patria del 70% (o almeno qualcuno afferma che questa sia la percentuale attendibile) delle "opere d'arte e patrimoni mondiali" da tutelare. Ogni città ha il suo "tesoretto" la cui sola punta, come gli iceberg emergono e sono disponibili, curati (e non sempre!) per essere ammirati, studiati. Tutto il resto giace in cantina tra umidità (quando non sono proprio nell'acqua), muffa, ragnatele, in attesa di essere catalogato (a volte non esiste neppure una catalogazione!) e restaurato. Quando? Boh... con i politici che abbiamo, credo mai. Ed è questa fonte di ricchezza!! Ma se non si comprende che la cultura è lavoro, che il turismo è lavoro, che l'arte è lavoro e che tutto è fonte di ricchezza, oserei dire a costo zero, da raccogliere naturalmente quasi come le banane o i datteri che crescono naturalmente nel loro habitat, credo, ed ogni giorno di più, che continuare a parlare di processi, di IMU, di F35, di Tasse, sia solo un modo per incancrenire un male che non si vuol estirpare, e , ripeto credo, non certo perchè non lo si sa estirpare, sarebbe sottovalutare un po' troppo certe intelligenze sopite, ma non fino a questo punto: la disoccupazione.
f35 |
Qualcuno a suo tempo, in modo incosciente, invitò a non pagare le tasse. Altrettanto faccio io qui, non sul problema tasse, ma sul problema cultura e lavoro. Mi sarà facile poi dire, quando qualcuno mi riprenderà, che l'ho suggerito per "smuovere le acque".
Ecco allora il suggerimento ! Tombaroli d'Italia, se trovate qualche reperto di valore, vendetevelo, sicuramente voi ci guadagnerete e sicuramente andrà a finire sulle mani di chi sa apprezzare il bello di questi cimeli. Intanto il nostro stato, non saprebbe che farsene, non ha soldi per restaurarlo e finirebbe in cantina in una di quelle casse, contrassegnate anonimamente con un numero, fattosi anch'esso scolorito. Lo stesso dicasi a chi, esperto subacqueo, avrà la fortuna di rinvenire tra la sabbia dei fondali dei nostri oltre 3 mila Km. di costa, anfore di ogni foggia. Sempre meglio che giacciano in bella mostra in qualche villa patrizia o nel bagno di qualche critico d'arte, che nel dimenticatoio come i quadri della pinacoteca di Brera.
E se poi pensiamo che il nostro governo, non riesce più a difendere neppure i nostri prodotti alimentari, come che so, i formaggi, il latte di bufala, il pomodoro, il grano, la pasta, il vino, l'olio, come volete che riesca a comprendere l'importanza dell'arte e della cultura, che qualcuno, un laureato definì, neppure troppo tempo fa, come qualche cosa che non ci offre da mangiare? Oggi si invitano i nostri giovani a trovarsi lavoro fuori, all'estero, viviamo nella globalizzazione, si dice, quindi che non facciano i mammoni o gli "choosy" (lo hanno affermato altre "scienziate" del bon ton e dalla verità in tasca!), quando io credo, che invece, il lavoro sotto casa lo avrebbero anche, non certo in una catena di produzione industriale, ma forse, è una esasperazione quella che uso ovviamente, a staccare biglietti d'ingresso ai turisti stranieri nei musei, ed il tutto a pagamento (anche in Grecia hanno soppresso il nome di Teladogratis !). Oppure come ciceroni nelle visite guidate, come gestori di ristoranti, alberghi, come restauratori, come imprenditori agricoli delle nostre ghiottonerie doc o anche, ohhh !!! se servirebbero e serviranno, come controllori intransigenti in porti, areoporti e frontiere, affinchè i paesi d'oriente, o quelli emergenti in generale, non vengano ad "imbastardire" contraffacendo le nostre merci, con la loro "immondizia commerciale".
Franco Giannini
Questo il commento pervenuto attraverso una mail alla redazione di SenigalliaNotizie.it da parte del Sig. Ritaldo Abbondanzieri, Presidente dell'Associazione Culturale PERGOLA NOSTRA ed alla mia successiva replica.
"Egregio Direttore,
mi scusi se faccio sapere attraverso Lei , credo al signor Franco Giannini,
così è scritto alla fine dell'articolo, ma non vorrei confondermi con un
commentatore,la mia opinione sull'articolo, per molta parte condivisibilissimo.
Procediamo con ordine.
1°) devo ringraziarlo per aver pubblicato l'immagine dell'unico gruppo in
Bronzo dorato di epoca romana esistente al mondo ovvero i BRONZI DORATI DI
CARTOCETO DI PERGOLA , conservati nel museo dei Bronzi dorati e della Città di
Pergola
. A Pergola e non a Cartoceto Comune confinante con Fano che non centra nulla
con i Bronzi . Quindi attenzione quando si scrivono le cose devono essere
scientificamente non contestabili altrimenti si fanno delle brutte figure !
2°) IL MUSEO DEI BRONZI DORATI E DELLA Città DI PERGOLA che conserva come ho
detto ll'unico gruppo bronzeo dorato di origine romana al mondo, nonostante
che sia pubblicizzato con il solo contributo del Comune di Pergola e
completamente dimenticato dalla Regione e dagli organi di informazione, (
esempio la disinformazione dell'estensore dell'articolo e debbo dire anche, non
me ne volete , della vostra redazione ). ha avuto nel corso degli anni una
media costante di ca 8.500 visitatori annui.
Certamente troppo pochi per il valore del Gruppo bronzeo e per le altre opere
veramente uniche conservate ottimamente nel Museo e per lo sforzo che sostiene
la Città di Pergola. Peraltro vorrei chiederVi se conoscete un Albergo o un
operatore turistico che oltre a pubblicizzare il proprio esercizio metta tra i
luoghi visitabili e consigliati il MUSEO DEI BRONZI DORATI E DELLA CITTA' DI
PERGOLA ?
3°) Non ritenete Voi che l'unione faccia la forza e che gli operatori della
costa pesarese e anconetana debbano suggerire percorsi volti a pubblicizzare
l'entroterra e la montagna che danno acqua e pane per mangiare tutti i giorni
?!? Qualche anno fa nel mese di agosto tre volte a settimana partiva un pulman
da Pesaro passando per Fano Marotta e Senigallia portava gratuitamente i
signori bagnanti a Pergola a visitare il Museo. era quasi sempre con pochissime
persone. Nessun albergatore consigliava la visita . Mi sia consentita
un'affermazione un poco semplicistica : la costa vuole, ma non da nulla !
4°) Lo sforzo che fa l'articolista per accostare i Bronzi di Riace ( origine
greca ) con il Gruppo Bronzeo dorato di Cartoceto di Pergola ( origine romana)
e' commovente. Egli fa riferimento al servizio della 7. Quelli hanno il museo
in restauro e sono esposti coricati nella sede della Regione Calabria, i
nostri ben in vista ben conservati in un ambiente ottimale unico forse nel suo
genere in Europa !
5°) Ha ragione quando dice che con la cultura si mangia ! Un dato reso noto
dalla Confcommercio dice che ogni Euro investito in cultura fa rientrare
trentadue Euro in termini economici. L'Italia detiene oltre il 70% dei beni
artistici e culturali del mondo senza parlare dell'ambiente e del paesaggio
veramente unico al mondo. Basterebbe fare squadra e crederci !
6°) Le nostre specialità alimentari sono copiate e clonate in tutte le parti .
L'italia ha più DOC, DOCG, IGT e prodotti tipici unici garantiti di ogni altro
paese al mondo.I prodotti alimentari venduti in Italia sono i più controllati
al mondo! I disciplinari di produzione i più severi !
7°) Il suggerimento ai tombaroli si commenta da se ! Piuttosto invece
andrebbe fatta un'azione verso i tesori conservati nei depositi dei Musei :
Restituiteli alle comunità locali che possano rimettere i quadri al loro posto
oppure esporli nei musei locali !
8°) Sono stato a Monaco di Baviera , ho cenato nella piazza centrale in un
tipico locale Bavarese , il piatto unico che ci è stato servito ed un quarto di
birra , 13 (tredici ) Euro. Qui da noi nemmeno una pizza. Non sarebbe da fare
qualche riflessione !?!?
9°) I consumatori si chiedono mai di che origine è l'oggetto del loro
acquisto? I commercianti, al di fuori della frutta, espongono mai l'origine del
prodotto che vendono ?
10°) I giovani sono le vittime della nostra generazione. Abbiamo voluto e
dissipato risorse senza badare a niente.
L'Italia è il paese della fantasia, del gusto, del sapere, del far bene e
della moda. L'artigiano è l'espressione di tutto questo. Solo se ci sarà una
ripresa delle botteghe ARTIGIANE che producono pezzi unici irripetibili per i
nostri figli ci sarà un futuro, diversamente saremo i coloni dei paesi
emergenti che ci stanno surclassando ed umiliando.
Scusi per la lungaggine. Grazie per l'attenzione.
Cordialmente
Ritaldo Abbondanzieri
Presidente dell'Associazione Culturale
PERGOLA NOSTRA "
Questo il commento pervenuto attraverso una mail alla redazione di SenigalliaNotizie.it da parte del Sig. Ritaldo Abbondanzieri, Presidente dell'Associazione Culturale PERGOLA NOSTRA ed alla mia successiva replica.
"Egregio Direttore,
mi scusi se faccio sapere attraverso Lei , credo al signor Franco Giannini,
così è scritto alla fine dell'articolo, ma non vorrei confondermi con un
commentatore,la mia opinione sull'articolo, per molta parte condivisibilissimo.
Procediamo con ordine.
1°) devo ringraziarlo per aver pubblicato l'immagine dell'unico gruppo in
Bronzo dorato di epoca romana esistente al mondo ovvero i BRONZI DORATI DI
CARTOCETO DI PERGOLA , conservati nel museo dei Bronzi dorati e della Città di
Pergola
. A Pergola e non a Cartoceto Comune confinante con Fano che non centra nulla
con i Bronzi . Quindi attenzione quando si scrivono le cose devono essere
scientificamente non contestabili altrimenti si fanno delle brutte figure !
2°) IL MUSEO DEI BRONZI DORATI E DELLA Città DI PERGOLA che conserva come ho
detto ll'unico gruppo bronzeo dorato di origine romana al mondo, nonostante
che sia pubblicizzato con il solo contributo del Comune di Pergola e
completamente dimenticato dalla Regione e dagli organi di informazione, (
esempio la disinformazione dell'estensore dell'articolo e debbo dire anche, non
me ne volete , della vostra redazione ). ha avuto nel corso degli anni una
media costante di ca 8.500 visitatori annui.
Certamente troppo pochi per il valore del Gruppo bronzeo e per le altre opere
veramente uniche conservate ottimamente nel Museo e per lo sforzo che sostiene
la Città di Pergola. Peraltro vorrei chiederVi se conoscete un Albergo o un
operatore turistico che oltre a pubblicizzare il proprio esercizio metta tra i
luoghi visitabili e consigliati il MUSEO DEI BRONZI DORATI E DELLA CITTA' DI
PERGOLA ?
3°) Non ritenete Voi che l'unione faccia la forza e che gli operatori della
costa pesarese e anconetana debbano suggerire percorsi volti a pubblicizzare
l'entroterra e la montagna che danno acqua e pane per mangiare tutti i giorni
?!? Qualche anno fa nel mese di agosto tre volte a settimana partiva un pulman
da Pesaro passando per Fano Marotta e Senigallia portava gratuitamente i
signori bagnanti a Pergola a visitare il Museo. era quasi sempre con pochissime
persone. Nessun albergatore consigliava la visita . Mi sia consentita
un'affermazione un poco semplicistica : la costa vuole, ma non da nulla !
4°) Lo sforzo che fa l'articolista per accostare i Bronzi di Riace ( origine
greca ) con il Gruppo Bronzeo dorato di Cartoceto di Pergola ( origine romana)
e' commovente. Egli fa riferimento al servizio della 7. Quelli hanno il museo
in restauro e sono esposti coricati nella sede della Regione Calabria, i
nostri ben in vista ben conservati in un ambiente ottimale unico forse nel suo
genere in Europa !
5°) Ha ragione quando dice che con la cultura si mangia ! Un dato reso noto
dalla Confcommercio dice che ogni Euro investito in cultura fa rientrare
trentadue Euro in termini economici. L'Italia detiene oltre il 70% dei beni
artistici e culturali del mondo senza parlare dell'ambiente e del paesaggio
veramente unico al mondo. Basterebbe fare squadra e crederci !
6°) Le nostre specialità alimentari sono copiate e clonate in tutte le parti .
L'italia ha più DOC, DOCG, IGT e prodotti tipici unici garantiti di ogni altro
paese al mondo.I prodotti alimentari venduti in Italia sono i più controllati
al mondo! I disciplinari di produzione i più severi !
7°) Il suggerimento ai tombaroli si commenta da se ! Piuttosto invece
andrebbe fatta un'azione verso i tesori conservati nei depositi dei Musei :
Restituiteli alle comunità locali che possano rimettere i quadri al loro posto
oppure esporli nei musei locali !
8°) Sono stato a Monaco di Baviera , ho cenato nella piazza centrale in un
tipico locale Bavarese , il piatto unico che ci è stato servito ed un quarto di
birra , 13 (tredici ) Euro. Qui da noi nemmeno una pizza. Non sarebbe da fare
qualche riflessione !?!?
9°) I consumatori si chiedono mai di che origine è l'oggetto del loro
acquisto? I commercianti, al di fuori della frutta, espongono mai l'origine del
prodotto che vendono ?
10°) I giovani sono le vittime della nostra generazione. Abbiamo voluto e
dissipato risorse senza badare a niente.
L'Italia è il paese della fantasia, del gusto, del sapere, del far bene e
della moda. L'artigiano è l'espressione di tutto questo. Solo se ci sarà una
ripresa delle botteghe ARTIGIANE che producono pezzi unici irripetibili per i
nostri figli ci sarà un futuro, diversamente saremo i coloni dei paesi
emergenti che ci stanno surclassando ed umiliando.
Scusi per la lungaggine. Grazie per l'attenzione.
Cordialmente
Ritaldo Abbondanzieri
Presidente dell'Associazione Culturale
PERGOLA NOSTRA "
Gent.mo Sig. Abbondanzieri,
la
redazione mi ha informato immediatamente delle sue precisazioni e dei
suoi commenti inviandomi la mail per conoscenza. Anche io ho risposto
immediatamente, ma sia la sua, che la mia di risposte, non sono state
pubblicate ancora per motivi di tempo e spazio. Quindi ho ritenuto cosa
giusta, visto che sono trascorsi dei giorni, quanto meno per un dovere
di correttezza e di cortesia, inviargli lo scritto che ho/avevo inviato
alla redazione.
Comunque
troverà l'articolo anche sul mio blog
http://www.lospigolatore.blogspot.com/ con i link che non compaiono
invece sull'articolo.
Ringraziandolo per la sua gentile attenzione, mi è gradito porgergli i miei più cordiali saluti.
Franco Giannini
Doverosa risposta al Sig.Ritaldo Abbondanzieri Pres. dell'Ass. Culturale PERGOLA NOSTRA
perchè è giusto che se imprecisazioni ci sono state, esse vengano chiarite.
"Gent.mo Sig. Abbondanzieri,
innanzi tutto un grazie, per aver avuto la pazienza di giungere fino alla fine del mio scritto e delle scuse per le mie imprecisazioni, dovute certamente prima alla mia ignoranza, secondo perchè, con vegogna, ammetto di non essere mai venuto a Pergola ed ancor più di non aver preso visione dei vostri "gioielli" di famiglia, qui motivo di discussione.
Non faccio come i politici che scappano non ammettendo le loro colpe. Mi sono scusato subito delle imprecisazioni in cui sono caduto , ma mi sembra anche giusto, detto questo spiegarne anche le ragioni che mi hanno spinto a cadere nella fossa di questi errori.
Punto primo. Ho preso lo spunto dei Bronzi (sia di Pergola che di Riace, solo per motivo di introduzione del resto del contenuto)
Punto secondo. Ho fatto una ricerca e sono caduto su una frase trovata su Wikipedia che riporto e che mi ha tratto in inganno :"Alcuni centinaia di frammenti di bronzo dorato, del peso 9 quintali, vennero scoperti casualmente nel sottosuolo il 26 giugno 1946 in località Santa Lucia di Calamello, da due contadini che stavano scavando nel proprio campo situato nella parrocchia di Cartoceto, all'interno del comune di Pergola (PU)..." Io, come ammesso non sono mai venuto in loco, per cui per brevità, ho indicato successivamente con Cartoceto.
Punto tre: Lei mi parla di 8500 visitatori, dato che, se lo riporta lei in qualità di Presidente dell'Ass.Pergola Nostra, non mi permetterei mai e poi mai, di contestare, ma anche qui i dati di cui ho riferito, non me li sono inventati, mi creda, ma anche questi li ho presi su internet (http://www3.istat.it/dati/catalogo/20121218_00/PDF/Cap8.pdf) e sono, come potrà vedere generalizzati alle varie regioni. Ed io parlavo in modo generalizzato di arte, non facendo uno particolarizzato nè ai bronzi di Pergola nè a quelli di Riace. Quello che volevo far comprendere a chi leggeva, era che con la Cultura si potrebbe mangiare, ed anche bene.
Ed allora, sa che le dico Sig. Abbondanzieri, che quello che più mi dispiace, oltre alle imprecisazioni che ora entrambi abbiamo chiarito, è che non sono evidentemente riuscito a "sbattere in faccia" al lettore il mio messaggio, non certo circoscritto al giardino di casa mia, ma all'intera nazione. E quello che ancor più mi da da pensare, è che se non l'ha recepito lei (o almeno l'ha fatto in minima parte), figuriamocii politici addetti ai lavori, sempre molto volutamente distratti.
Mi parla poi di unione che fa la forza... ma ha sfondato una porta spalancata, quando ho detto di creare qualche cosa di unito per poi farlo girare in mostre itineranti. Mi fa una lezione sulle origini dei Bronzi di Pergola e quelli di Riace, che apprezzo e per questa ringrazio, ma che nulla a che vedere sul nocciolo della questione che volevo trattare.
Per tutti gli altri punti, che dirle? Concordo con lei!
Comunque a conclusione, onde evitare malintesi nei confronti di chi qui mi ha ospitato, voglio precisare che io sono solamente un collaboratore di SenigalliaNotizie.it e non sono un giornalista, Cosa che ha potuto ben vedere, solo un semplice (anche se sprovveduto) appassionato dilettante, molto dilettante.
Un cordialissimo saluto
Franco Giannini "
perchè è giusto che se imprecisazioni ci sono state, esse vengano chiarite.
"Gent.mo Sig. Abbondanzieri,
innanzi tutto un grazie, per aver avuto la pazienza di giungere fino alla fine del mio scritto e delle scuse per le mie imprecisazioni, dovute certamente prima alla mia ignoranza, secondo perchè, con vegogna, ammetto di non essere mai venuto a Pergola ed ancor più di non aver preso visione dei vostri "gioielli" di famiglia, qui motivo di discussione.
Non faccio come i politici che scappano non ammettendo le loro colpe. Mi sono scusato subito delle imprecisazioni in cui sono caduto , ma mi sembra anche giusto, detto questo spiegarne anche le ragioni che mi hanno spinto a cadere nella fossa di questi errori.
Punto primo. Ho preso lo spunto dei Bronzi (sia di Pergola che di Riace, solo per motivo di introduzione del resto del contenuto)
Punto secondo. Ho fatto una ricerca e sono caduto su una frase trovata su Wikipedia che riporto e che mi ha tratto in inganno :"Alcuni centinaia di frammenti di bronzo dorato, del peso 9 quintali, vennero scoperti casualmente nel sottosuolo il 26 giugno 1946 in località Santa Lucia di Calamello, da due contadini che stavano scavando nel proprio campo situato nella parrocchia di Cartoceto, all'interno del comune di Pergola (PU)..." Io, come ammesso non sono mai venuto in loco, per cui per brevità, ho indicato successivamente con Cartoceto.
Punto tre: Lei mi parla di 8500 visitatori, dato che, se lo riporta lei in qualità di Presidente dell'Ass.Pergola Nostra, non mi permetterei mai e poi mai, di contestare, ma anche qui i dati di cui ho riferito, non me li sono inventati, mi creda, ma anche questi li ho presi su internet (http://www3.istat.it/dati/catalogo/20121218_00/PDF/Cap8.pdf) e sono, come potrà vedere generalizzati alle varie regioni. Ed io parlavo in modo generalizzato di arte, non facendo uno particolarizzato nè ai bronzi di Pergola nè a quelli di Riace. Quello che volevo far comprendere a chi leggeva, era che con la Cultura si potrebbe mangiare, ed anche bene.
Ed allora, sa che le dico Sig. Abbondanzieri, che quello che più mi dispiace, oltre alle imprecisazioni che ora entrambi abbiamo chiarito, è che non sono evidentemente riuscito a "sbattere in faccia" al lettore il mio messaggio, non certo circoscritto al giardino di casa mia, ma all'intera nazione. E quello che ancor più mi da da pensare, è che se non l'ha recepito lei (o almeno l'ha fatto in minima parte), figuriamocii politici addetti ai lavori, sempre molto volutamente distratti.
Mi parla poi di unione che fa la forza... ma ha sfondato una porta spalancata, quando ho detto di creare qualche cosa di unito per poi farlo girare in mostre itineranti. Mi fa una lezione sulle origini dei Bronzi di Pergola e quelli di Riace, che apprezzo e per questa ringrazio, ma che nulla a che vedere sul nocciolo della questione che volevo trattare.
Per tutti gli altri punti, che dirle? Concordo con lei!
Comunque a conclusione, onde evitare malintesi nei confronti di chi qui mi ha ospitato, voglio precisare che io sono solamente un collaboratore di SenigalliaNotizie.it e non sono un giornalista, Cosa che ha potuto ben vedere, solo un semplice (anche se sprovveduto) appassionato dilettante, molto dilettante.
Un cordialissimo saluto
Franco Giannini "
e l'ultimissima risposta del Sig. Abbondanzieri, che ringrazio qui pubblicamente:
"
Gentilissimo Sig. Giannini.
Grazie per la correttezza.
Sa
che Le dico, incontriamoci di persona e discutiamo insieme perchè ho
l'impressione che siamo due che la pensano allo stesso modo, pur con
diverse angolazioni affettive. Poi, tra vicini bisogna conoscersi per
potersi pienamente apprezzare.
Se
vuole e quando vuole, sono a Sua disposizione e chissà se come dice
Dante " ......... poca favilla gran fiamma seconda ....." !
Cordialmente
Cordialmente
Ritaldo Abbondanzieri "
Nessun commento:
Posta un commento