venerdì 15 febbraio 2019

L' "Isola sull'Oceano di Plastica" galleggia su di un mare di falsità... altrettanto grande !

... e quello che una volta i latini appellavano come "Mare nostrum", dovremo rivederlo e ribattezzarlo in un catastrofico "Mare Monstrum" !

Quella grande isola di spazzatura composta da materiali plastici e galleggiante a Nord dell' Oceano Pacifico (Pacific Trash Vortex) si dice (ma voce di popolo è voce di Dio) che i rilevamenti satellitari l'abbia scoperta fin dagli anni '70 quando cominciava a formarsi tra la California e le Hawaii. E da allora sono trascorsi appena appena 50 anni e che cosa è cambiato da quella scoperta? Nulla. O meglio, l'isola, contrariamente a quelle in terra che si riducono per via delle erosioni, questa ha aumentato di densità e superficie. 
Il problema, sembrava isolato in quel contesto e localizzato lontano da noi, quindi a noi sembrava non interessare (l'egoismo, disgraziatamente è innato nell'uomo),
Oggi invece un grido di dolore lanciato in italiano sta preoccupando anche noi. Intanto gli uomini quello che hanno saputo fare è stata quella di creare una giornata mondiale ad hoc (che oggi non si nega a nessuno per qualsiasi problema). Nasce così la World Cleanup Day. Una giornata in  cui tantissimi volontari in circa 150 paesi nel mondo, si fanno una passeggiata lungo le coste o immergendosi nelle acque del globo, armati di sacchetti per raccogliere quintali di spazzatura. Ma poi trascorsa l'euforia delle 24 ore, tutto passa nel dimenticatoio.
Questa volta a lanciare quel grido d'allarme di cui sopra che sarà destinato a durare forse (almeno lo voglio sperare) un po' più delle tradizionali 24 ore sono stati gli studiosi e gli Amministratori Sardi, che hanno visto la loro costa Ovest ed alcuni centri turistici invasi da spazzatura composta prevalentemente da rifiuti di plastica, che il mare ci ha restituito. Ben si sa che quando si tocca la tasca, i nervi si scoprono e si pretendono (giustamente) che vengano presi dei provvedimenti. E toccare il turismo ai Sardi e come togliere l'odda dalla bocca ad un cane.
Ecco che allora gli Amministratori locali, si sono rivolti a quelli Nazionali che a loro volta non potendo colpire certe lobby per ovvi motivi hanno scaricato (o tentano) la colpa dei rifiuti sui cittadini ineducati, insensibili, antiecologisti e chi più ne ha più ne metta che dopo aver pranzato vanno in riva al mare a sparecchiare gettando bottiglie vuote della minerale e posate e piatti di carta. Oddio, non dico che non ci siano certi elementi nella nostra "Società", ma che l'inquinamento sia da addebitarsi a pochi casi isolati, mi  fa pensare.
Si pensi allora a quante alluvioni ci sono state in Italia e più dettagliatamente in Sardegna (visto che parliamo del suo grido specifico). Di media se ne sono avute negli ultimi anni 1,5 all'anno. Pensiamo allora a quanti cassonetti contenenti plastica e rifiuti di ogni genere finiscono in mare. E di chi la colpa se avvengono queste alluvioni. Con molta probabilità da imputarsi agli Amministratori Locali e Nazionali che non hanno preso le dovute precauzioni affinché la natura non si ribellasse e non scaricasse in mare tutte le nostre immondizie.
Poi ci sono le lobby, che con l'abituale spudoratezza fanno chiudere gli occhi a chi invece dovrebbe essere preposti al controllo che le loro produzioni non siano pericolose alla salute non solo umana, ma anche a quella della natura. 
Ad esempio quelle del tabacco e degli imballaggi in genere, dettano legge. Ed i controllori, (sembra) chinano il capo e con l'aumento dei prezzi del prodotto, fanno credere che sono dalla parte dell'ecologia, ma in verità si nascondono dietro il dito. I tabagisti bestemmiano, ma poi il vizio è vizio ed i mozziconi delle bionde continueranno a essere lasciati dove li lasciavano prima. Si, è vero, indubbiamente è anche una questione di educazione, ma vero è che bisogna anche trovare un sistema perché una cicca si decomponga prima dei 1-5 anni. Ma i "più inquinatori" sono di certo le industrie di plastica e più dettagliatamente quelle che si occupano della produzione di imballaggi. Ma mai colpevoli quanto lo sono chi non alza un dito per limitarli se non eliminarli.
Un accendino in plastica per degradarsi impiega dai 100 ai 1000 anni, un cerino o un fiammifero soli 6 mesi... Perché non il vietare allora gli accendini ? Però si scoprono ad un tratto ecologisti e vietano la circolazione delle auto diesel dei poveretti che non se ne possono comperare una nuova... e mi si dica che è per fare un favore alla natura, che vi programmo un viaggio per quel paese che immaginate...
Potrei continuare con simili esempi, ma quello che più mi fa domandare del perché non si metta un immediato veto è quello legato al consumo delle capsule di caffè visto che i numeri legati all'inquinamento sono questi : 10 miliardi di capsule vendute nel mondo, 120 mila Tonnellate di rifiuti (la cialda vuota pesa dai 4,5 ai 5 gr.), di cui 70 mila ton. nella sola Europa, 12 mila in Italia.
Una domanda agli Amministratori, perché si lascia che le lobby del caffè continuino a fare a loro piacimento quando esistono già sul mercato delle cialde che sono compostabili ?
Il bello (si fa per dire ehh!!) che poi, oltre che non fare nulla nell'immediatezza se non prendere tempo (come fa chi non sa che fare o per motivi segreti come quelli di Pulcinella) leggi che queste capsule oltre che inquinare l'ambiente, che poco non è, fanno male anche alla salute.
Infatti per rendere più flessibile e modellabile la plastica di queste capsule si usa in fase di plastificazione dei composti chimici denominati  "Ftalati" che potrebbero produrre effetti analoghi a quella di ormoni estrogeni, che potrebbero (quanto è utile il condizionale!) causare una femminilizzazione dei nati maschi, disturbi nei genitali o nello sviluppo dei genitali. Però nel caffè questi Ftalati sono sorvegliati speciali e quindi basta che queste concentrazione rientrino nei range consentiti, paure e pericoli (riecco il condizionale) non dovrebbero fare male. Ed anche la "schiuma" sembra che abbia i suoi problemi...
Non sarà vero, ma intanto io spargo la voce, visto mai che non faccia un servizio pubblico e visto che qualcuno si è detto pentito di averle inventate !! E visto lo scarso interessamento ed i magri risultati conseguiti, dagli Amministratori-Ecologi locali e nazionali, il consiglio per loro sarebbe quello di sottoscrivere un abbonamento con qualche confessionale, ma autogestito da "eminenze", che potrebbe salvare, se non altro, quanto meno le loro anime.

Per saperne di più :
https://it.wikipedia.org/wiki/Ftalati
http://www.meteosardegna.it/1052-cronistoria-degli-eventi-alluvionali-dal-1975/
https://it.wikipedia.org/wiki/Capsula_di_caff%C3%A8
https://www.wired.it/attualita/ambiente/2016/04/07/capsule-compostabili/
http://ec.europa.eu/environment/life/project/Projects/index.cfm?fuseaction=search.dspPage&n_proj_id=5228
https://ecozema.com/focus/biodegradabilita-e-compostabilita/







di Franco Giannini  

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