martedì 1 marzo 2016

Oggi il titolo di eroe è usato con troppa facilità...

cosìcchè la sua inflazione immancabilmente ne ha ridotto il valore.

Leggendo il significato del termine in Wikipedia, si apprende che :" L'eroe, nell'era moderna, è colui che compie uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune...." . Ovvero è eroe colui che, in un lasso di tempo infinitesimale, sconfiggendo la sua paura di essere ragionevole, non valutando quello a cui va incontro, compie un atto che in pochi si azzarderebbero fare.
Se ieri la Mitologia ha aiutato a creare una infinità di Eroi, oggi Mark Zuckerberg con l'idea e la creazione di Facebook, ha concesso la possibilità di far vestire i panni di eroe (come quelli dello scemo del paese!) a chiunque abbia la fortuna o sfortuna di salire alla ribalta della cronaca. Poi i mi piace ed i commenti dei "naviganti" fanno il resto.
La parola Risorgimento ci aiuta a ricordare eroi quali Garibaldi, Toti, Bixio, Pisacane e tantissimi altri. Oggi, nella lotta contro la malavita (diciamo Mafia per chiarezza!) ricordiamo quelli come Falcone, Borsellino, Roberto Mancini (il poliziotto della terra dei fuochi!), Dalla Chiesa, Impastato, e la lista potrebbe continuare.

Poi uno legge che tale titolo di eroe viene assegnato ad un certo Cosimo Giuliani in una intervista di una TV , immediatamente ripresa dai seguaci di FB e seppur contro volontà dello stesso titolato, viene portato alla ribalta della cronaca. 
Giuliani è un carabiniere, che chiamato ed immediatamente intervenuto in un incidente automobilistico tra un camion ed un'autovettura, ha fatto né più e né meno di quello che avrebbe fatto chiunque nei suoi panni. Visto che nella vettura era rimasta ferita una signora con al seguito una bimba di appena un anno, il milite dell'Arma, non ha fatto altro che prendere in braccio la piccolina, avvisare i nonni e nell'attesa dell'arrivo di questi, tenersela in braccio per un'oretta. Da dire tra l'altro che Cosimo è anche padre di due gemelli di tre anni. Ma dove stia il gesto d'eroe, lui stesso se lo è chiesto. Credo più un gesto di pochezza intellettuale da parte di chi gli ha affibbiato questo titolo, che anzicché rendere omaggio ai militi dell'arma, ho l'impressione che l'abbiano svilita. Ma costoro evidentemente non sanno che i Carabinieri, ogni giorno, compiono azioni più pericolose e più eroiche che non un gesto come quello descritto che potrebbe essere definito, non eroico, di ordinaria burocrazia. 

Credo che eroi, come i Santi (ed oggi comincia, a mio parere, ad essere inflazionata anche questa categoria), non ne nascano così facilmente come si vorrebbe far credere. Anzi, ho l'impressione che l'egoismo stia incancrenendo l'essere umano, rendendo cuore e cervello sempre più insensibili ai mali che sta colpendo il nostro pianeta. Ed allora il termine dovrebbe essere elargito con infinita attenzione, salvo che non si voglia definire tutti noi, come degli eroi solo perché si ha il coraggio ogni mattina di alzarsi e portare avanti tra infiniti stenti quella miserevole "baracca", che si tende a denominare "famiglia" coinvolgendo anche incolpevoli figli. 
Ma prima di noi, allora altre particolari tipologie di eroi sono da prendere in esame, quali ad esempio, coloro che ogni giorno affrontano i problemi di Diversamente Abili, dovendosi confrontare con quegli ostacoli fatti non della sola inabilità propriamente fisica, ma di ostacoli architettonici e non solo, che la burocrazia politica si dimentica di togliere dai loro percorsi quotidiani.
Ma prima di noi, allora sarebbero da ritenere eroi chi sale su delle "carrette del mare" pronti ad oltrepassare quelle "Colonne d'Ercole" ubicate non dove credevano gli antichi, ma in qualsiasi tratto di mare posto immediatamente dopo l'aver salpato verso l'ignoto. 
Ancor prima sarebbero da ritenere eroi coloro che, esausti per una impari lotta contro le ingiustizie del Potere Politico, per la miseria, la fame, la mancanza di una casa o per i debiti che uno Stato sordo pretende siano ugualmente pagati alle sue casse, rinunciano a tutto, preferendo la morte ad una vita priva di dignità.
Ancor prima sarebbero da ritenere eroi coloro che sfondano muri e barricate armati delle sole mani offrendo il petto a scudo delle donne e dei bambini al seguito .
Ancor prima sarebbero da ritenere eroi quei medici e perché no, anche quei missionari senza frontiere che rischiano la loro vita per salvarne tante altre. 
E sono certo che la lista degli Ancor prima potrebbe proseguire...







di Franco Giannini

Nessun commento: