di Franco Giannini
Visto l'esiguo numero delle persone presenti, si sarebbe potuto pensare ad una serata noiosa, relatori pesanti, interventi privi di contenuti. Tutt'altro. Certo che la validità del detto "Cerco lavoro...sperando di non trovarlo", visto l'esiguo pubblico, non è stata smentita. Di lavoro se ne parla oggi, ancor più di ieri visti gli attuali momenti di crisi, ma ieri sera ho avuto la spiacevole sensazione che ci sia anche tanto...come dire, non trovo la giusta parola...menefreghismo è troppo forte..., sfiducia... è troppo buonista, forse "mancata conoscenza dei mezzi per la ricerca" ... Io, ancora una volta, mi sono trovato un po' nel posto sbagliato, dal momento che dal problema ormai sono fuori per ragioni anagrafiche, ma ho ascoltato con interesse ed enorme piacere, perché ho veduto oltre quel tavolo, il rovescio della medaglia di quei giovani del succitato detto popolare. Una volta introdotta da Andrea Garbin, ho assistito estasiato alla valanga di entusiasmo con la quale Eleonora Voltolina ci ha illustrato il suo Sito-exBlog La Repubblica degli Stagisti al servizio dei giovani universitari alla ricerca di stage garantiti (dal suo bollino) in aziende altrettante sicure. La sua è stata un' esposizione dettagliata, interessante, frizzante, piena di suggerimenti, impegnata, che ha reso onore a lei in primis, alla sua giovane età, ed a tanti giovani (sono poi tanti ?) come lei. Ha fatto poi seguito seguito la relazione di Marco Scaloni, che ci ha meravigliato (neppure tanto conoscendo in tanti la sua preparazione in materia!) con l'elenco dei numerosi siti (es. jobcrawler.it , Monster ) che si occupano di cercare opportunità di lavoro, ma ancor più le modalità per proporsi ( claimID ) , intese sia "come" e soprattutto "dove". Con la sua solita modestia, ci ha anche dimostrato, con documenti in rete, anche i frutti che tale sue ricerche gli hanno prodotto personalmente ( Linkedin ) , come le richieste di collaborazione da parte di alcune aziende conosciutissime, sparse per il mondo. Concludeva la serie di interventi, con la voce pacata e distensiva (che credo faccia parte degli attrezzi del suo mestiere), Gianluca Antoni, con l'illustrazione del suo Trovareillavorochepiace . E tra le tante sue spiegazioni ed affermazioni, me ne sono appuntata in memoria una che mi ha maggiormente colpito: la rete è si interessante, aiuta, ma non dobbiamo mai dimenticare che chi ha veramente in mano le nostre sorti è sempre l'uomo, perché è dall'intelletto dello stesso che dipende poi anche quelle programmazioni virtuali, sempre frutto delle esperienze di tutti i giorni. Ma malgrado sia convinto che questa del Web sia una ulteriore possibilità per cercare lavoro o migliori condizioni per chi già lo possiede, ritengo che, almeno ancora oggi sia circoscritto a chi beneficia di un' istruzione superiore, conoscenze di altre lingue (dove l'inglese la fa da padrone), titoli di studio particolari con specializzazioni ricercate e conoscenza della navigazione in rete. Per il povero "diavolo", l'operaio, l'artigiano, o similare, a cui viene mancare tutti questi supporti , beh... per costoro non la vedo poi così facile come si vuol far credere. E' con questo dubbio, del resto tutto mio, che ho lasciato la sala, con un arrivederci alla prossima discussione e con la sola certezza che gli unici ad avere torto, nella serata, sono stati solamente gli assenti.
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