giovedì 30 aprile 2009

LIBRI SUL SOFA' DELLE MUSE - n. 9 -






di Dario Petrolati





Il libro che mi fece conoscere Tina Modotti è edito dalla Feltrinelli nella universale economica.
Stampato nel giugno 2006 mi è stato regalato la sera del 20 dicembre dell'anno 2006.
Porta una tonda dedica di ragazza che con la mano sinistra quella sera scrisse "A Dario, per poter approfondire la sua passione sulla bellissima Tina " e sotto, dopo il bollo SIAE, senza virgola, MARIA
Nessun altro aggettivo o fronzoli come d' uso faccio io.
L'ultima di copertina è colorata rosa, colma zeppa di righe ove succintamente il curatore parla della consulta vita - torrida della generosa friulana, che di nome si chiamava Assunta come le terrone o le figlie dei poveri.
Davanti appare un volto bello di donna mesta, in fotografia color seppia e senza tanti fronzoli, di tre quarti, sembra indifferente, pensosa ed anche abituata esser guardata e non solo.
La vita di Tina che ho in mano è stata relazionata da Pino Cacucci e quando Maria parlava rapidissima, mi faceva la dedica, raccontava tutta la verità, solo si bloccò, quando le dissi di non sapere chi fosse e l'autore di cui parlava con tanta familiarità.
Stemmo attaccati come insegnante ed alunno, io e Maria che non si fermava mai quasi un regalo che valeva doppio.
Non mi distrassi un attimo ma tante erano le parole e l'entusiasmo e la giovanissima età che quasi mi vergognai per la mia ignoranza.
Chiamai in soccorso due vecchissimi compagni dalla stanza accanto, chè loro sapevano per forza, dovevano sapere dell'Internazionale, della Guerra di Spagna, rivoluzione perenne in Messico e la caccia senza sosta da sempre ai socialisti ed ai comunisti di tutto il mondo che sempre i capitalisti USA hanno per vizio.
Nulla da fare, loro erano stati compagni sempre, ma solo in Italia e della vita turbolenta intelligente della Modotti sapevano per sentito dire e si staccarono dalla lezione di Maria.
Mi ricordai allora, mentre bevevo dalla sua bocca sincera, delle tante mostre fotografiche tenute a Padova dalle giunte di sinistra.
Avevo a mente il libro strenna distribuito ad una Festa dell'Unità
Tutte foto giganti in bianco e nero con la vita della Modotti e le foto storiche che fece in giro pel mondo ove predicò la lotta proletaria e fissò immagini rimaste simbolo che gridano all'uguaglianza.
Quella ragazza di nome Assunta-chiamata, ricercata come Tina, evangelizzò la ricca mecca del cinema americano allora agli albori, amò-amata guerriglieri-patrioti artisti e tra la morte che sempre le passò vicino suscitò passioni di potenti e dubitabili politici di livello internazionale.
Imparò, imparò quanta ingiustizia sia sparsa per il mondo e le deboli infarinature del padre socialista soccombettero sino a diventare rappresentate del movimento comunista internazionale.
L'uomo fisso che le visse sempre accanto e fu anche il duro che non si commosse per la tragica fine della ragazza sempre fedele ad ideali proletari Vittorio Vidali di Trieste, credette plagiarla.
Ma oltre ad essere altruista-generosa combattente ad un dato punto Tina ebbe dei dubbi e forse li esternò.
Morì ancor giovane ed il suo corpo fu rinvenuto in un taxi a Città del Messico nel 1942.
Morta d'infarto dissero senza tante storie e dubbio alcuno.
Poeti come Rafael Alberti dedicarono poesie ed anche sulla pietra tombale risultano i versi della generosa italiana morta per ideali di giustizia.
Maria, che ora vive tra i Baschi, quella sera mi contò che l'autopsia cui sottoposero i resti della gloriosa Tina, a distanza di tanti anni dettero un altro responso.
Bisogna sapere che la nostra eroina stava aderendo al movimento anarchico internazionale e da Mosca arrivò l'ordine che non si poteva disubbidire al padre Stalin.
Stricnina, niente altro che stricnina, fermò il cuore della donna che aveva dato troppo apertamente oltre se stessa.
Il dubbio e la disubbidienza causarono la sua fine.
Morta tradita dai potenti per i cui ideali credeva avere sempre combattuto.
Poeti e scrittori e artisti seppero la verità ed onorarono almeno la sua memoria.

2 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

Caro Franco,
pare quasi tu abbia esercitato sempre la professione che ora con tanta passione ci dimostri quanto e quello che sai fare ed anche più
ecco sembra tu dica come si imposta una pagina raccolgono notizie ci si circonda di amici e tanta fiducia
ogni volta che vado a vedere come combini una idea che noi ti doniamo mi stupisci sempre più anche perchè mi viene il dubbio che nella tua signorilità tu arrotondi e aggiungi sempre un clik che seppur firmato da noi sia stato tu a fare "signore" quel che con cieca fede rimettiamo al tuo sempre più bello ed intelligente blog.
Bravo ed anche grazie sempre da uno dei tuoi tanti estimatori nonchè amico-
dario.

www.dariopetrolati.it ha detto...

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dario.