giovedì 7 gennaio 2010

DIVERSAMENTE GIOVANI: AUGURI, RIFLESSIONI, PROPOSITI



di Franco Giannini ,
già pubblicato su 60019.it

La sincerità, a volte, si paga con l’antipatia

Sì: sono riflessioni, non bilanci, perché i bilanci li lascio a chi li sa far quadrare sempre ed in ogni modo con il tocco del perfetto contabile o dell’imperfetto politico. I bilanci sono come le statistiche, sempre modificabili, sempre elastici, sempre pieni di note a fin di pagina che ne addomesticano i dati. E’ l’unico momento in cui la matematica diventa un’opinione.
Ero stato a visitare il giorno dell’antivigilia di Natale, nella redazione di 60019, per gli auguri delle festività natalizie, gli amici del giornale. E con l’occasione ho avuto modo di scambiare le proverbiali quattro chiacchiere. Da queste si è caduti su qualche opinione più mirata, circa i risultati fin qui ottenuti con la rubrica “Diversamente Giovani” che il sottoscritto conduce.
Abbiamo parlato delle attuali modalità di conduzione, quelle che potrebbero essere, il modo di renderla più pubblicizzata e via dicendo. Così che parlando, si è giunti a discutere se non sarebbe stato male, documentare, evidenziare, parlare non solo di ciò che non funziona, del degrado, del brutto, ma evidenziare con foto e parole, anche le cose buone di cui la città aveva e sta beneficiando. Cosa del resto che ho anche fatto in precedenza. Devo dire con tutta sincerità, che mi ero convinto che la cosa fosse giusta da farsi e sono uscito dalla Redazione, quasi certo che quella era la strada che dovevo seguire. Ora, però, più il tempo passa e più mi convinco che questa primaria impressione era stata dettata da una mia prontezza di riflessi che per via dell’età va indebolendosi e che mi rende lenta l’elaborazione e l’assimilazione di certi pensieri.
Le date poi del 24 e del 26 di Dicembre, mi hanno convinto che l’impressione primaria avuta durante il colloquio con i miei amici della redazione, forse non era proprio del tutto quella giusta e credo quindi che non la seguirò, se non come semplice nota di informazione, ma senza ringraziamenti, perché quel che fatto è dovuto. . E qui vorrei chiedere anche un parere ai lettori sulle due linee che potrei o dovrei tenere: quella del “solito brontolone” o quella del “bastone e carota”.
Due notizie di cronaca, dicevo: la prima del 24 Dicembre di un extracomunitario che salvava a Fano, equipaggio e scafo di un peschereccio, su cui era imbarcato, che naufragava all’entrata del porto, la seconda, datata 26 Dicembre, riguardante sempre un extracomunitario, ma interprete di una cronaca malavitosa, che lo vedeva coinvolto in una sparatoria in cui restava ferito lui stesso. Del primo caso, però, sui giornali, quasi nessuna evidenza, del secondo caso ancora se ne parla.
Mi sono chiesto allora il perché di questi “silenzi” e di questi “baccani”. La domanda che mi sono posta, tralasciando il problema principale di forme di razzismo-informativo che ci porterebbe distanti ed in tutt’altro campo, è stata allora: è condivisibile premiare chi compie il suo dovere o è più giusto pubblicizzare chi non lo fa?
Concetto che se trasferito concretamente a “Diversamente Giovani” mi obbliga ad andare a zonzo per la città incurante dei marciapiedi rifatti, degli alberelli trapiantati, delle scuole restaurate, dei nuovi impianti sportivi, di ammirare il nuovo porto e così via, perchè verrebbe da chiedersi a questo punto, ed io me lo chiedo spesso, ma tutto ciò non fa parte dell’ovvio lavoro che deve svolgere un’ Amministrazione che è stata insediata dai cittadini a tale scopo ? Forse non si è parlato di quel primo extracomunitario anche per questa ragione, in fin dei conti non aveva fatto null’altro che il suo dovere, anche rischiando la sua vita. Ecco che allora, per antitesi, è giusto rendere il più eclatante possibile il secondo caso, con la logica conseguenza che ne deriva, che il lavoro di segnalazione delle cose non fatte, fatte male, dei soprusi, delle dimenticanze, dei silenzi, deve essere spietatamente pubblicizzato. Oppure qui la cosa è diversa solo perché non si parla di extracomunitari ma di Amministrazione, di politica? Che oltre tutto rischia la sola “faccia” e non di certo la vita!
Fare e dire questo oggi, alla vigilia delle Elezioni per il Nuovo Sindaco, potrà anche dare l’impressione, agli occhi di qualcuno, il mio preferire uno schieramento anzi chè un altro, ma così non è, perché anche quelle forze politiche che in questo momento si trovano all’opposizione non si sono comportate meglio o almeno fin qui, perché anch’essi, nella mia rubrica, non sono intervenuti o se lo hanno fatto per una volta, a scoppio ritardato.
Da questa recentissima esperienza, in cui credo ed a cui mi dedico come meglio posso, i risultati concreti ottenuti sono stati due, né tanti né pochi, del resto non mi sono posto traguardi e classifiche, ma devo confessare con tutta sincerità che quello forse che mi ha dato e mi dà più fastidio è il silenzio, quell’atteggiamento di presunzione, di superiorità, di visione dall’alto, caratteristico della “Casta” o di chi crede un merito farne parte, anche se a livello locale.
Si, dicevo che mi dà fastidio, ma nel contempo mi funge anche da carburante per proseguire caparbiamente su questa strada non certo levigata, che sono convinto però essere quella giusta.
Un augurio di un fattivo e prospero 2010 a tutti, qualunque sia il posto che occupano nelle barricate della vita quotidiana.

1 commento:

enrico dignani ha detto...

Grande era un tempo la riverenza per una testa canuta.

Magna fuit quondam capitis reverentia cani. (da Fasti - Ovidio)