sabato 10 luglio 2010

Versus Complanare, quattro giorni di protesta silenziosa a Senigallia

di Franco Giannini, già pubblicato su 60019.it

...."Contro i decibel assordanti del CaterRaduno che addormentano la città"...

Erano già stati snobbati l’anno prima, ed allora il richiedere un secondo intervento di aiuto per focalizzare i problemi derivanti dal megaprogetto Complanare sarebbe stato del tutto inutile, sciocco ed umiliante. Ecco che allora "Versus Complanare" ha pensato di fare il "verso" a quelli del Caterraduno con modalità e mezzi "fatti in casa". Ma la voce dell’orgoglio si è fatta sentire nuovamente.

Mercoledì 30 Giugno - ore 20,45
Dietro quel tavolo che rappresenta un gazebo di protesta, sempre loro, e chi se non Anna e Francesca: come sempre e più di sempre caparbie, irriducibili, vulcaniche, idealiste, sensibili, indomite, partigiane di una lotta senza quartiere, ma, mi duole il dirlo, ritengo anche senza speranza. Sembra una quarantena la loro, lì in piazza Saffi, relegate quasi nel timore di una possibile contaminazione!

In questa prima serata sembra che al disinteresse di chi dovrebbe essere sensibile a certe problematiche, si aggiunga anche quello di una cittadinanza "distratta", attirata più dall’altro capo del Corso dove, con un palcoscenico, due luci e un pò (forse troppi) decibel di musica, si cerca di assopire, annebbiare gli animi di senigalliesi e di turisti desiderosi di "non pensare". Cosa che se può calzare per i turisti in relax sulla nostra spiaggia, altrettanto non lo dovrebbe essere per i senigalliesi che a fine stagione si ritroveranno con gli stessi problemi ora volutamente evitati. Se poi a questi disinteressi si aggiunge anche la "sfiga" tecnologica che impedisce la visione dei filmati preparati e registrati nei cantieri, chiunque, imprecando, tirerebbe i remi in barca…ma loro no, non sono fatte di questa pasta! Anna sempre con un viso sorridente, Francesca un pò meno, entrambe con un cuore gonfio di rabbia, proseguono in questo loro percorso di protesta.

Giovedì 1 Luglio - ore 21
Quando provenendo dalla Fenice, sbuco su piazza Saffi, loro, le solite "guerrigliere de machì", sono impegnate in un corpo a corpo con una piana e 4 gambe di tavolo che non si vogliono assemblare. Ma alla fine, almeno con questo, riescono ad avere il sopravvento. Sarà forse perché il tavolo non ha una testa di legno, ma solo un piano di plastica più accondiscendente e malleabile…

La solita modesta attrezzatura viene montata ed ogni cosa prende il suo posto: il PC, gli striscioni, i volantini, le foto souvenir di una Senigallia divorata, vari CD e questa sera il tutto è (purtroppo per qualche sgignazzante passante) funzionale e funzionabile. Dico purtroppo, perché questa sera ogni qualvolta viene proiettato il documentario dal titolo "Così è Senigallia…e non solo", la gente che ieri era frettolosa, più "disattenta", questa sera si ferma interessata e qualcuno persino, anche se un pò impacciato, si avvicina al tavolo e chiede anche i volantini. Alcune coscienze sembrano reagire a quell’alternarsi di verde e di fauci gialle divoratrici di quella ormai scomparsa, ma un dì, rigogliosa vegetazione, in nome di quel progresso futuro ed avveniristico.
L‘unica certezza al momento, dicono quelli di "Versus" sono solo i suoi svantaggi, evidenti agli occhi di tutti…salvo di quelli che per ragioni personali (politiche o di limitazioni egoistiche da orticello di casa propria) preferiscono non vedere e non ascoltare.

La protesta a SenigalliaVisi noti si sono affacciati al gazebo, quali quelli dei Consiglieri Comunali Battisti e Rebecchini, mentre qualcuno della "concorrenza" invece è passato oltre guardando con l’ironica compiacenza di chi è solito vestire l’abito dell’infallibilità.
Per un breve lasso di tempo, presente nel gazebo, anche l’incaricata alla raccolta di firme per la campagna referendaria sull’acqua pubblica che è riuscita anche nell’intento.
Più rilassate e felici, Anna e Francesca. Nel loro cuore, questa sera, un pizzico di orgoglio ha preso il posto di quella rabbia di ieri…e domani è un altro giorno!

Venerdì 2 Luglio - ore 21
Anche questa sera c’è abbastanza "struscio", si naviga sulle vasche del Corso in attesa del concerto di Carmen Consoli, cercando di far passare il tempo nell’attesa di questo evento. E volenti o dolenti, imboccando il Corso o provenendo da esso, ci si imbatte sul gazebo posto lì, dalle solite inossidabili "rotture" o da "quelle della complanare" (non se lo meritano, lo so,… ma questi sono gli appellativi con cui le definiscono i passanti "per bene").

Ai bordi, più sulla penombra, qualcuno osserva: sembra più uno spiare il suo. Visi anche noti appartenenti ed appartenuti a quella classe politica che ha regalato (giusto o meno che sia, ai posteri l‘ardua sentenza), questo popò di chè avveniristico di arterie stradali.

Per fortuna non tutti sono così. Tra i passanti, intravedo il Consigliere Mario Fiore, che tranquillamente, invece, passeggia lì davanti. osserva e nel vederci ci salutiamo. Da che ho espresso un mio parere, anche pepato in alcuni suoi interventi in Consiglio, quasi siamo diventati amici. E questo mi fa immenso piacere, perchè si ferma, parliamo del più e del meno e logicamente anche della Complanare. Mi dice il suo pensiero, gli dico il mio. Ognuno resta sulla propria posizione. Ci salutiamo ed entrambi ci lasciamo senza essere stati contagiati da quel virus che in molti credono di potersi beccare avvicinandosi al banchetto.

E soprattutto il Dott. Fiore se ne va senza il timore di aver commesso qualche reato con la sua presenza in suddetto luogo. Ma sarà forse perché entrambi possediamo quell’anticorpo che solo coloro che vivono piacevolmente tra la gente, con la gente e senza gradi, sono dotati. Solo non vorrei che questa sua disponibilità gli dovesse costare qualche ramanzina...

Intanto al gazebo si vendono anche le foto di Senigallia prima e dopo i "ritocchi", si pubblicizza il Concorso fotografico "M’impolvero di meno: la città che vorrei".
Ma il fatto di restare caparbiamente in zona mi dà anche la possibilità di conoscere due coniugi che sono stati espropriati dei loro terreni, siti in via Mattei, valutati a 1,60 € al mq, valutazione che qualcuno ha ritenuto di definire "più che onesta", anzi proprio "vantaggiosa"… tralasciando di dire per chi.

"Cartolina" da SenigalliaPerò, lo riconosco, effettivamente è stata vantaggiosa, perché considerando che su quel terreno di circa 2000 mq. c’erano 50 alberi da frutto (di cui un grosso ciliegio…e con quello che costano le ciliegie!!!) e una decina di piante di olivo, la transazione si è conclusa sull’importo globale e definitivo di 1.750 €. E che cosa si voleva di più? Si è conclusa, ma per chi non si sa?

Infatti, ancora i due coniugi, dopo un anno, almeno questo è quanto affermano e mi hanno riferito, nulla hanno ancora percepito. L’unico "vantaggio ricevuto" è stato quello dell’allagamento dell’area ancora in loro mani, causata dalle recenti precipitazioni, che non hanno trovato più quel muro di contenimento che fermava il flusso d’acqua in questi casi, perché abbattuto e mai ricostruito. Ma questa è un’altra storia di cui si stanno occupando gli avvocati.

Le presenze, chiamiamole "vip" per dare un tono alla serata, sono state quelle del Consigliere Mancini e di nuovo quella di Rebecchini, dell’ing. Stefano Bernardini (altra anima della Versus Complanare, in verità presente anche ieri sera) e di Laura Pacchiarotta Mengucci del Comitato Pro Cesanella.

Sabato 3 Luglio - ore 21
Serata di chiusura e bilancio di queste quattro serate.
I promotori si dicono in fin dei conti soddisfatti, anche perchè il silenzio è la "virtù" dei vigliacchi. E l’aver avuto modo di esprimere ancora una volta tutto il loro dissenzo documentandolo con foto e filmati, ad un discreto pubblico e non solo locale, se non porterà benefici tangibili, quantomeno servirà a far comprendere che quanto pubblicizzato dall’Amministrazione, non è come vogliono dare ad intendere un progetto "alto, biondo e con gli occhi azzurri".

Ho elencato vari nomi presenti alle serate, ma ho dimenticato di farne uno e stavo quasi per ripetermi questo mio errore anche questa sera: sono i ragazzi del Mezza-Canaja.
Sono loro infatti che hanno dato il loro apporto per il montaggio e smontaggio dell’attrezzatura, dei festoni e quant’altro. Ma per questa volta, e credo vada detto, sono stati talmente silenziosi, educati e defilati, che ritengo pochissimi sono stati coloro che hanno notato la loro presenza, che è spesso ritenuta da alcuni "ingombrante".

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