sabato 12 febbraio 2011

Il grido di dolore di Umberto Solazzi per l'Ospedale di Senigallia

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Il responsabile del Tribunale del Malato: "Il direttore tra 3 anni andrà via, ma l'ospedale resta"


Martedì sera, 8 febbraio, alla IV Commissione, il Presidente Simeone Sardella aveva invitato un addetto ai lavori, il Sig. Umberto Solazzi, Presidente del locale Tribunale del Malato, per fare un punto sull’attuale situazione che sta attraversando la nostra sanità.

Solazzi apre il suo intervento, parlando non come Presidente del Tribunale del Malato, ma come cittadino che vive i problemi sorti in questi giorni. Non addossa in toto le colpe al direttore dell’Asur Zt4 Dott. Pesaresi, perchè è un semplice esecutore di ordini superiori: "Si ritiene un generale – dice Solazzi – ma alla fine dei conti è un semplice colonnello".

E’ anche certo che l’Ospedale di Senigallia non sarà chiuso, ma certamente depauperato delle sue "eccellenze", che sicuramente ci sono e afferma: "Se non si sarà in grado di tutelare la chiusura del nostro Ospedale, esso, continuando così, si chiuderà da solo". E ancora: "purtroppo alla Regione Marche ed alla nostra Asur non gliene frega nulla dei cittadini, noi siamo relegati ai margini del sistema e non al centro come dovrebbe essere".

Ben più grave è il fatto, di cui Solazzi ci informa, che oggi, a ricorrere al Tribunale del Malato, non sono più solo i malati, ma spesso anche gli stessi operatori: medici, paramedici e primari.

Ci parla di un reparto chirurgia che sarà relegato a piccoli interventi, perchè per quelli più importanti dovremo emigrare in quel di Torrette di Ancona, di un reparto di Otorino in affanno, di quello di oculistica che a breve perderà il suo primario per pensionamento, della mancanza di un reparto urologia.

Tutte cose queste che hanno indotto il personale dell’Ospedale a firmare un documento da recapitare alle autorità regionali, contenenti le loro preoccupazioni. Sintomo questo di mancanza di fiducia nella politica e nella sanità. "Signori ciò significa che siamo, come si suol dire, alla frutta".

Ci sono a questo punto due interventi, del Consigliere PdL Enrico Rimini e del Presidente del Consiglio Enzo Monachesi, che salto volutamente a piè pari, per passare a quello del Consigliere Dr. Luciano Quagliarini, perchè lo ritengo, una volta accertato, sempre che venga accertato… di grande importanza.

Apre il suo intervento, assai imbarazzato, dicendo: "Sono seriamente in difficoltà a parlare e non mi sento di farlo perchè sono perseguitato… non posso quindi esprimere il mio parere, la mia idea. Faccio solo un resoconto.
Giugno/Agosto: Pesaresi viene criticato dai sindaci di Ostra e Ostra Vetere…
Settembre: L’opposizione chiede le sue dimissioni…
Ottobre/Dicembre: La maggioranza conferma che tutto va bene… io esco dall’aula, mi astengo dalla votazione…
Gennaio: I dipendenti, tutti i firmatari, redigono il documento e il primario fa solo da portavoce…
Febbraio: Elenco di tutte le difficoltà emerse a Palazzo del Duca… A questo punto bisogna salvare tutto quello che c’è dentro l’Ospedale. E no le mura… quelle ce ne sono troppe. Ora tiratene voi le somme".

Logicamente sia il Presidente della IV Commissione Sardella, che il Presidente del Consiglio Monachesi si dicono pronti e disponibili a prendere i provvedimenti del caso, relazionando il Sindaco circa i problemi subiti e dichiarati dal Consigliere Quagliarini.

Da questo momento si alternano i vari Consiglieri presenti, con le solite manfrine politiche basate sulle colpe addossate all’avversario e quanto di buono invece fatto dal proprio colore. E come sempre, o quanto meno spesso, si conclude con una "sceneggiata" che magari nulla ha a che vedere con l’argomento trattato o con il personaggio presente.

E ieri sera non si poteva fare altrimenti ed in maniera assai polemica.

I personaggi della diatriba sono stati il Consigliere Battisti, il Presidente Monachesi, il Consigliere Girolametti circa la convocazione del Direttore Pesaresi e invitato alla Conferenza dei Capigruppo (a cui non è invitato nè il pubblico nè la stampa) e non in Commissione (dove questi invece possono intervenire come uditori). Cosa ritenuta da Battisti una particolare forzatura della maggioranza, e da parte di Monachesi invece, una vergognosa accusa.

Eppoi ancora quella tra Battisti e Fiore circa se sia giusto o meno pubblicare il testo presentato al Sindaco dal personale dell’Ospedale…

Tutte cose che all’atto pratico, ai cittadini, in principal modo a coloro che usufruiscono dei carenti servizi sanitari, detto volgarmente, non gliene può fregar di meno.
Ritorno quindi ai fatti concreti, con le ultime riflessioni di Solazzi il quale torna a ribadire che nell’Ospedale di Senigallia c’è professionalità e che non crede a quello che afferma Pesaresi: "Io credo più al documento presentato dal personale ospedaliero… Bisogna ragionare e trovare le responsabilità, non un capro espiatorio che non è Pesaresi, è la Regione… poi che Pesaresi ci metta del suo… lui è uno che vuole la collaborazione, ma non la dà… Io quella lettera (NdR, quella consegnata al Sindaco dal personale) ce l’ho, perchè in Ospedale ne girano a centinaia; non sarà giusto, ma è vero che quando la leggo sento un grido di dolore".

"L’Ospedale - continua rivolgendosi a tutti i Consiglieri presenti - dobbiamo salvarlo, perchè il Direttore tra tre anni circa va via, ma l’Ospedale, il nostro Ospedale, resta!".

Ma il suo finale è tutto un dire quando esprime un suo parere sul Direttore uscente Bevilacqua, più aperto e su quello attuale Pesaresi, più refrattario…

Il che significa, e questo è un mio pensiero, che il peggio è duro a morire!

L’incontro si chiude con due votazioni: la prima promossa dal Consigliere Girolametti di convocare nella IV Commissione anche i sindacati del Comparto e quelli Medici; l’altra sollecitata dal Consigliere Fiore, affinchè si richieda al Sindaco la pubblicazione (anche se lo ritiene ingiusto in quanto cosa riservata) del documento di cui si è tanto parlato.

Entrambe le votazioni vengono approvate all’unanimità.

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