di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it
Iniziato alle 17 e terminato alle 0:15 con due intervalli per totali 85 minuti…
Devo dire si è trattato di un Consiglio che ho seguito con particolare interesse, per la varietà e la quantità degli argomenti trattati, per la pacatezza dei toni che finalmente sono stati usati, per un maggior autocontrollo della compostezza dei consiglieri e per le battute punzecchianti, che servono a volte ad allentare una tensione, ma anche ad aumentarla.
Si è parlato di problemi che hanno spaziato dalla Sanità alla popò dei cani, da quello dell’esondazione al problema giovanile sollevato con il caso del Mamamia, dalle antenne pirata della telefonia mobile ai problemi venutisi a creare con l’ampliamento della ZTL e Pedonale nel Centro Storico, ma non solo.
Da parte mia, ho voluto sperimentare questa volta, assistendo al Consiglio per metà in diretta in Aula ed al primo intervallo, abbandonandolo, per ritornare a casa e seguirne il resto in streaming sul PC e con l’audio sintonizzato sulla radio. La novità stava nella seconda parte, che mi è risultata sicuramente più rilassante, ma, con tutta sincerità ho constatato che è un pò come veder giocare la squadra del cuore in TV anziché allo stadio. Voci e rumori ovattati, i personaggi che sulla scena si muovono a scatti come nei vecchi film del muto. Solo un piccolo appunto...forse sarebbe opportuno dotarsi anche di un “microfono a gelato”, quando, come nel caso di mercoledì sera (9 marzo, Ndr), Mancini e Ceresoni sono andati ad analizzare una planimetria distante dai microfoni posizionati sugli scranni, impedendo così di ascoltare il loro colloquio.
Questa la cronaca dell’intera serata.
Ad aprire le “danze”, dopo il solito appello nominale per controllare l’esistenza del numero legale, è il Consigliere PAZZANI (da ora per guadagnare spazio eviterò di usare i “titoli”). La sua è un’interrogazione rivolta al Sindaco sulla riorganizzazione del Pronto Soccorso. Infatti gli risulta che il 60/70% dei casi trattati sono da imputarsi a codici Bianchi e Verdi, che potrebbero essere risolti dal medico di famiglia. Intasando però quello che è il vero lavoro di emergenza e competenza del Pronto Soccorso.
A rispondere è il SINDACO, dichiarando che non è di sua competenza addentrarsi in queste specificità. Si fa carico però di parlarne con i Direttori dell’area vasta, in modo che coinvolgano i medici di base, nelle sedi opportune.
L’interpellanza di MANCINI è invece rivolta alla staticità dei lavori in area Sacelit. Non perchè li voglia sollecitare, ma solo per avere una semplice informazione. Si era parlato che a gennaio i lavori sarebbero partiti, ma ancora oggi sembra che non ci si muova. Ed inoltre per una forma di tranquillità è a chiedere se il manufatto della ciminiera offra ancora quelle garanzie di sicurezza in merito alla sua stabilità in caso di eventi particolari, quali potrebbe essere una scossa sismica.
Per MANGIALARDI, che ricorre ad una citazione di Pasteur, le cose avvengono anche quando non si vedono. Una serie di procedure richiedono tempo, ma anche questo è un lavoro obbligatoriamente da svolgere seppur in maniera silenziosa e non visibile. Il tema della ciminiera invece va riaffrontato e si contatterà la direzione dei lavori onde avere una loro assicurazione a beneficio di una nostra maggiore tranquillità.
Anche quella di REBECCHINI, sulla questione Sanità, è rivolta al Sindaco. Si rifà alla bocciatura della proposta di un Osservatorio sulla Sanità, per tornare ad esprimere tutta la sua preoccupazione sul destino del nostro Ospedale. Si parlava di un incremento dei servizi della struttura ed invece ad ascoltare i veri addetti ai lavori, a coloro che convivono i problemi concreti ogni minuto del giorno, così non è. Hanno scritto anche un documento che è in mano al Sindaco e che anche il Consigliere Fiore aveva chiesto che fosse reso pubblico (NdR: anche se aveva espresso che non lo riteneva giusto).
Il SINDACO replica che il ruolo dell’Ospedale è ben chiaro e che quello suo sarà invece quello di controllo e di difesa di questa struttura. Cosa che andrà a fare in modo omogeneo, serio ed opportuno, con tutti gli altri sindaci a partire già fin da lunedì prossimo (14 marzo, Ndr). Non dimenticando e non perdendo di vista, mai, i tagli che il Governo Centrale ha imposto.
Rebecchini si dichiara insoddisfatto della risposta e sottolinea come i tagli colpiscano solo il personale e non i dirigenti e prevede una dequalificazione con l’apertura alla Sanità Privata.
Il tema toccato da BATTISTI è ancora “fresco” ed “umido”. Riguarda infatti la Piena del Misa e dei corsi minori, che hanno esondato. Senigallia in parte si è salvata, ma non la sua periferia. Ed a sentire le persone che hanno subito i danni, le cose non sono poi andate così bene come si vuol far credere. Perchè non ci sono state le manutenzioni al fosso Sambuco? Perchè i fondali del Misa non sono stati dragati? Che cosa ha fatto l’Amministrazione al fine di evitare ciò?
Gli replica subito MANGIALARDI, approfittando dell’interrogazione, per rivolgere un ringraziamento a chi ha dato il suo contributo limitando i danni ed offrendo soccorso. Poi tiene a sottolineare come la Protezione Civile abbia dimostrato tutta la sua Organizzazione e preparazione, considerando l’entità espressa in millimetri di pioggia caduta: un’eccezionalità. Ed inoltre fa presente che sia il Misa che il Cesano cadono sotto la competenza dell’Unità di Bacino. Il Comune è responsabile solo dei fossi.
Relativamente alla rene ed alle canne del fiume... trattasi solo di problemi visivi, estetici, ma non di carattere idraulico. In occasioni simili, per il Sindaco, va portata la solidarietà ai colpiti, la polemica non serve. Il Primo Cittadino spera che la pressione che sta esercitando il Governatore Spacca nei confronti del Governo Centrale, porti i risultati sperati. Non bisogna banalizzare il problema riversandolo sulle canne o la rena nel fiume...
Gli fa eco allora Battisti, con il dire che non vuole banalizzare, anzi anche lui vuole ringraziare tutti quelli che si sono adoperati per la soluzione dell’emergenza. Ma resta il suo un punto in sospeso, perchè aveva chiesto se era stata fatta la manutenzione e se questa era a Regola d’Arte. Si è parlato che la colpa è da imputarsi alle tane delle volpi, ed allora viene da chiedersi perchè non si è provveduto prima.
Anche FIORE prende la parola per tutt’altra interpellanza e per rivolgerla a Campanile. Il suo problema riguarda un disagio giovanile salito alla ribalta della cronaca con il caso chiusura della Discoteca Mamamia, a seguito dell’ultima rissa tra giovani, scoppiata all’esterno del locale.
CAMPANILE si dice che seppur dispiaciuto non può far altro che condannare l’episodio, sia come Amministratore che come padre e crede che anche il questore non abbia potuto trovare altra soluzione che chiudere il locale per 30 giorni. Risse, spaccio, alcool, non sono problemi di un solo locale, ma di un problema sociale, giovanile, molto più ampio. Come Amministrazione si sta cercando di coinvolgere i giovani in spettacoli e Centri di aggregazione dove ci sia uno sballo ma del tutto positivo.
GREGORINI, invece vuole ringraziare Memè per aver messo in sicurezza un attraversamento di Via Sanzio alla Cesanella, con la giusta segnalazione. Poi rivolgendosi a Ceresoni, chiede lumi circa 6 antenne di telefonia mobile posizionate tra il Porto di Senigallia e la Cesanella. In principal modo quella di via Mantegna, vista la sua collocazione vicino ad una scuola elementare ed un asilo. Chiede se sia previsto un continuo monitoraggio, ai fini di una tranquilla salvaguardia della salute.
CERESONI non può che confermare l’esistenza di queste antenne, confermando che già da tempo l’Amministrazione opera il monitoraggio. Sarebbero state molte di più oggi, le antenne, se appunto l’Amministrazione non avesse operato quei controlli attualmente in vigore. Altri controlli verranno fatti su via Mantegna e non appena in possesso dei dati si relazionerà il consigliere. Quello che Ceresoni non si sente di promettere è la soppressione delle antenne, questa legata a leggi di carattere nazionale.
L’argomento sollevato da SARDELLA non è dei più profumati, ma certamente di quelli di cui discute l’uomo della strada, che avendoli calpestati non si ritiene affatto fortunato: ebbene si parla di escrementi dei cani! Una cosa che i più avranno constatato e certamente ritenuto assai antipatica. Fa osservare come essi siano presenti in via Perilli e nel suo sottopasso, già di per sè malandato, che non lo rendono un bel biglietto da visita per chi entra sul lungomare. E neppure il lungomare si salva da questa macchia di ineducazione e senso civico dei padroni. Chiede quindi che vengano ribadite, con maggior attenzione, le ordinanze che già ci sono.
A rispondergli è CAMPANILE che conferma quanto attualissimo sia l’incivile problema. E fa presente che si sta valutando la possibilità di affidare ad agenti municipali in borghese il compito di controllare e cogliere in fallo i proprietari degli animali che non rispettano correttamente le regole. Oltre a promuovere iniziative in accordo con lo “Sportello Animali”, alfine di fare un’opera di sensibilizzazione. Sardella ringrazia dicendo che comprende le difficoltà circa i controlli, ma che crede maggiormente in quest’opera di martellante sensibilizzazione.
Con questo ultimo intervento si chiude la prima parte relativa alle Interpellanze ed Interrogazioni ed il Presidente MONACHESI annuncia a questo punto, gli eventi organizzati in occasione delle festività per i 150 anni dell’Unità e l’ufficialità, del ritorno del gruppo “Rifondazione Comunista” a capo del quale ci sarà REBECCHINI, che coglie l’occasione per chiedere la parola e per poter quindi spiegare il perchè di questa novità. Prima di tutti afferma che continuerà il lavoro fin qui svolto con il gruppo “Partecipazione”. Il cambiamento è dettato da due scelte di cui la prima con una caratteristica personale: tra qualche mese andrà in pensione e quindi avrà tempo per seguire tutto, cosa che prima con gli impegni di lavoro gli era impossibile. La seconda da una questione prettamente politica. Oggi tutti tendono a prendere le distanze dal “comunismo”, mentre lui per sue valutazioni politiche sente, con orgoglio, di farne ancora parte.
Il primo OdG sui tirocini formativi e di orientamento. viene presentato da ROMANO, che tiene a precisare quanto questi siano importanti per chi si presenta per la prima volta sul mondo del lavoro. Tanto più nei particolari momenti che stiamo vivendo tutti, ma i giovani ancor di più.
La sua è una breve introduzione all’argomento, che è disposto ad ampliare dopo gli eventuali interventi dei suoi colleghi, che però sembrano avere un attimo di indecisione nel prendere la parola, quando il Presidente Monachesi dichiara aperto il dibattito.
E’ allora che su questo momentaneo silenzio, SARDELLA fa sentire la sua voce, rompendo, come si suol dire, il ghiaccio, auspicandosi una sensibilità del Consiglio Comunale su questo argomento.
Ecco che allora si prenota a parlare CICCONI MASSI. Per lui lo Stage è importante quando fatto in maniera giusta. Quello che non condivide è l’emendamento presentato (da Pergolesi e Girolametti) che chiede un riconoscimento economico dello Stage. Secondo Cicconi infatti questo porterebbe, inevitabilmente tutte le aziende a fare degli Stage.
Replica Romano dicendogli che la partita più importante che si gioca è quella della disoccupazione dei giovani, perchè senza lavoro non ci sono né sogni, né speranze, né realtà. Lo Stage è solo formativo e quindi non c’è certezza di assunzione. Il Tirocinio Formativo è solo un tassello, quindi l’emendamento proposto è condivisibile, almeno visto sotto il profilo di rimborso spese, pur condividendo i dubbi di Cicconi Massi.
Per CAMPANILE l’impegno che viene chiesto alla Giunta, vede questa già proiettata in questo senso, anche a livello rimborso spese. I tirocini infatti non sono posti di lavoro, il lavoro è altra cosa. Esso è la prima pietra e il modo di realizzare quei sogni, senza cui resterebbero irrealizzabili. Il Tirocinio potrebbe essere però il modo per guardare con più ottimismo il futuro consapevoli di aver maturato esperienze concrete nel mondo del lavoro.
Anche il presentatore dell’emendamento PERGOLESI si dice comprensivo nei confronti del dubbio espresso da Cicconi Massi, ma è anche vero che la cifra richiesta è a carattere puramente simbolico, quale rimborso spese. Anche se è pur vero, che poco che il tirocinante faccia, una parte di lavoro, bene o male, verrà svolto. Favorevole all’OdG presentato da Romano e così emendato, si dichiara anche FIORE. Per lui è un tema che merita rispetto e coesione, un tema che Romano ha presentato, inoltre, forte della sua esperienza in materia.
...continua...
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