
di
 Carlo Leone e 
Franco Giannini già pubblicato su
 60019.it Sanità, sale giochi, turismo, rifiuti, hotel Marche: questi i punti discussi tra brusii e frecciatinePer un impegno improcrastinabile, non ho potuto provvedere a seguire tutto il Consiglio Comunale del 14 settembre.  La prima parte infatti, è stata seguita quindi dalla redazione, per cui alla  fine ne risulterà un lavoro costruito a quattro mani. E sempre per un  altro impegno, questa volta della redazione, purtroppo è andata perduta  la prima interrogazione mossa dal Consigliere Giacchella -  a lui e soprattutto a voi facciamo le nostre scuse - per cui andremo a  trattare come primo argomento l’interpellanza avanzata da Roberto Mancini in materia di sanità.
Il  capogruppo di Partecipazione ha richiesto al Sindaco Maurizio  Mangialardi quali fossero gli impegni presi con la città da parte della  Regione - come annunciato da lui in una nota stampa - e come possano far  progredire la proposta approvata all’unanimità dal Consiglio del 27 luglio sul dipartimento di emergenza e accettazione di primo livello presso l’Ospedale di Senigallia, senza "espressioni sibilline".
Il Sindaco: "Non  c’è niente di sibillino, ci sono solo una serie di impegni presi dalla  Regione già nel Consiglio Grande e le scelte del Direttore unico  regionale... scelte prese in sincronia con quanto fatto finora: penso  alla nomina dei primari nel periodo pre-estivo e a quella che verrà nel  prossimo autunno. Quella messa in atto è una riorganizzazione su scala  vasta della sanità dove Senigallia con il suo ospedale di rete giocherà  un ruolo importante".
E poi in merito alla scelta di Fabriano come sede dell’Area Vasta per il territorio della provincia di Ancona, sempre il Sindaco ha dichiarato che la "scelta  di Fabriano non è un problema per Senigallia nel contenuto, ma solo nel  metodo perchè non c’è stato un grande coinvolgimento del territorio… ma  non è un problema per città: lo sarà se le scelte amministrative e  decisionali per Senigallia, come quella dei primari, dovessero ricadere  su altre città".
La replica di Mancini: "Salutiamo  con favore la nomina dei primari, ma i dati che abbiamo grazie al  Presidente del Tribunale dei diritti del malato Umberto Solazzi, in  merito alle liste di attesa, tanto per fare un esempio, sono  preoccupanti. Quindi serve immediatamente una seduta della commissione  per sapere quali ricadute ci saranno per la città. Auspico che Sardella  convochi subito un incontro".
La parola viene data dal Presidente del Consiglio comunale Monachesi a Carlo Girolametti (La Città futura) che introduce l’aspetto retributivo-occupazionale della stagione estiva senigalliese: "Anche  se parziali abbiamo dei dati sulla stagione estiva decisamente  positivi… tanti eventi ed iniziative, tante anche le spese e gli  investimenti. L’approvazione della "Variante al Piano degli Arenili" ha  contribuito a porre tutti gli operatori economici che gravitano sulla  balneazione, nelle migliori condizioni. Ma la qualità dei servizi non  può prescindere dalla qualità dei rapporti di lavoro tra titolari e  dipendenti. Su questo aspetto vorremmo porre l’accento: a Senigallia si  fa troppo uso di contratti a voucher e contratti a chiamata…  L’Amministrazione Comunale si faccia carico di venire a conoscenza del  numero e della qualità dei rapporti di lavoro estivi per un’equa  distribuzione della ricchezza prodotta".
A rispondere è ovviamente l’Assessore alle attività economiche Paola Curzi  la quale, riprendendo l’introduzione fatta da Girolametti - servita su  un piatto d’argento -, inizia con un panegirico su Senigallia città  turistica con trend positivi sia sul turismo estero che quello interno  alla Regione… "L’Amministrazione Comunale ha investito molto e sono  buone le ripercussioni sul territorio: oggi abbiamo una trasversalità di  operatori che hanno espresso un parere positivo sulla stagione e sulla  qualità del turismo. Anche il piano degli arenili ha inciso  positivamente con diversi investimenti. Sui rapporti di lavoro non  abbiamo ancora dati ma possiamo verificare: i voucher sfuggono ad una  prima analisi. Ora serve un riscontro da parte delle attività ricettive  che saranno coinvolte in prossimo incontro, un tavolo di concertazione presieduto dal Sindaco… Il ruolo degli esercenti deve essere attivo in questo senso vista la positività dell’estate 2011".
Soddisfatto Girolametti che  però suggerisce un monitoraggio complessivo sul numero dei contratti,  sul loro utilizzo nonchè sul numero dei dipendenti e gli orari di  apertura degli esercizi. "Sono noti a tutti casi di bar e ristoranti  con personale presente quotidianamente anche se impiegato con contratto  a chiamata: quindi serve valutazione tra l’orario di apertura e il  personale impiegato. Si al tavolo di concertazione ma soprattutto serve  un controllo con dati incrociati".
Monachesi a questo punto passa la parola a Roberto Paradisi,  capogruppo del Coordinamento Civico il quale, nell’atto di allontanarsi  dallo scranno torna sul banco per muovere la sua interrogazione e  spiegare il suo gesto: "Mi ero allontanato perche pensavo che il  Consigliere Girolametti stesse autocelebrando la maggioranza.  Maggioranza che approva operato di Giunta e Sindaco che in sei giorni ha  permesso una spesa di oltre di 500.000 euro per gli amici fermo  restando che per la città invece i fondi non ci sono".
Finalmente la domanda all’Assessore alla Pubblica Istruzione Stefano Schiavoni sulle tariffe delle mense scolastiche:  a Paradisi sono giunte voci su un aumento addirittura del 100%… e poi  chi gestisce, se ci sono stati appalti e se è vero che si sono  verificate diversificazioni tra scuola e scuola.
Decisamente poco sintetico Schiavoni più volte richiamato dal Presidente Monachesi ad attenersi ai tempi previsti e a non sforare: "L’aumento di mense e rette era già stato stabilito nel bilancio votato  proprio da questo Consiglio Comunale, il consigliere Paradisi non  dovrebbe dimenticarlo: si è passati dai 3,80 ai 5,00 € per la fascia  alta e dai 2,80 ai 4 euro per gli Isee che accedono a contributi  regionali e comunali".
Schiavoni passa inoltre a spiegare come  non ci siano differenze tra scuole, come la gestione sia di competenza  degli uffici comunali, quali sono i tre punti di cottura (Pascoli,  piazza d’Armi e Marzocca), come la ditta che trasporta i pasti (la  CIMAS) abbia vinto una regolare gara effettuata dopo la scadenza del  contratto precedente, e di come tutte queste notizie siano verificabili.
Ironico Paradisi: "Se l’assessore mi dice che è stata vinta una gara regolare, non so se pensare che le altre non lo siano state…"
Elogi per la stagione turistica vengono anche dalla consigliera del PD Margherita Angeletti che viste le presenze in aumento si fa portavoce di un’esigenza manifestatale da più voci sulla scarsa presenza di bagni pubblici in città.  Un dovere sociale per non essere costretti a girare parecchio in cerca o  per non consumare nei bar. Ad esempio la riapertura dei bagni dietro il  Municipio almeno nel periodo estivo poi si vedrà se continuare o meno.
Le riponde l’Assessore ai lavori pubblici Maurizio Memè: d’estate Senigallia viene dotata di bagni chimici in prossimità dei grandi eventi.  A questo si aggiunge il fatto che i bar e gli altri esercizi devono  garantire l’accesso ai bagni in maniera continuata e gratuita. Almeno  dovrebbero. Inoltre in bilancio c’è già un bagno automatizzato che si  igienizza dopo ogni utenza da sistemare nei parcheggi a fianco dell’ex  Gil, ma il suo costo da 48mila euro rientrava nel patto di stabilità e  quindi per ora rimane bloccato.
La replica dell’Angeletti: "I bagni chimici potrebbero essere posizionati almeno per tutta l’estate indipendentemente dalle grandi manifestazioni".
La penultima interrogazione la pone Enrico Rimini (PdL) sull’anno scolastico  agli inizi con polemiche quest’anno decisamente più forti anche per la  scuola media inferiore. Emblematico il caso Marchetti: con 141 iscritti -  di cui 4 portatori di handicap - sono state create solo 5 prime classi  con una media di 29 alunni per aula nonostante la capienza media di 22  alunni. O come a Sant’angelo dove si è agito in barba alle previsioni,  per cui alcuni genitori hanno fatto di tutto perchè una classe venisse  trasferita. "Chiedo la convocazione della Commissione con un funzionario regionale che spieghi perchè i numeri son questi".
Gli risponde ancora l’Assessore alla Pubblica Istruzione Schiavoni che  insiste sul fatto che le problematiche dipendano dall’organizzazione  che danno Ministero e gli uffici scolastici regionale e provinciale:  l’Amministrazione Comunale non gestice gli organici scolastici. "Dalla  Regione abbiamo ottenuto 3.000 cattedre in meno per tutti gli ordini di  scuola, organici tagliati e numeri da spalmare su tutto il territorio,  quindi meno classi sono state consentite. E questo per colpa  dell’attuazione per il terzo anno della manovra Gelmini.  Per Senigallia questo significa che rispetto all’aumento di 45 iscritti  alle medie è stata concessa solo una classe in più con conseguente  aumento del numero dei bambini per classe". Sulla situazione limite  verificatasi alla Marchetti, Schiavoni spiega che è stato ridistribuito  nelle varie classi il sovrannumero, trend confermato anche per le  superiori: "Noi abbiamo contattato l’ufficio scolastico provinciale personalmente che però non ha fatto seguito alle nostre richieste".
Secca la replica di Rimini: "basta  alla minestrina della riforma Gelmini, la conosciamo tutti: quelloche  chiedo io è come mai alcune classi sono affollate mentre altre no. Com’è  funzionata - se c’è stata - la ridistribuzione? Qua non si tratta di  politica ma di matematica…"
Le interrogazioni vengono chiuse dalla Lega Nord che con il suo consigliere Tiziano Pazzani torna a chiedere della situazione amianto in città dato che diverse sono le segnalazioni tra cui via panzini e altre in arrivo. Una situazione "non  risolta, chiedo massima attenzione dall’Amministrazione per questione  che non si è mai sopita. Cittadini in questo caso possono fare poco,  serve intervento dell’Amministrazione vistoche sono una decina gli enti  che se ne interessano ma nessuno che lo faccia in maniera esaustiva". Pazzani conclude con la campagna "Eternit Free"  di cui non si è più saputo nulla e con il censimento sui manufatti in  amianto - sia in strutture pubbliche che private - di cui non sono stati  resi pubblici i risultati.
Risponde il Sindaco Mangialardi che ripercorre un pò di storia spiegando come negli anni passati se ne sia fatto un "utilizzo disparato e fantasioso" dell’amianto. Ci sono verifiche da parte dell’Asur  sulla rimozione, copertura o incapsulamento contro friabilità di quel  materiale pericoloso. Proprio perchè sono tante le segnalazioni, tanto è  il lavoro per il servizio di verifica e quindi di conseguenza sono  numerose le ordinanze. "La provincia di Ancona è stata la prima ad  avviare la campagna Eternit free: aspettiamo i risultati. Nel frattempo  abbiamo provveduto a rimuovere alcune coperture dagli edifici pubblici,  ma la cosa si fa più difficile in caso di struttura privata. Grazie  anche alle sue segnalazioni, partono le procedure, noi continueremo a  verificarle".
Non soddisfatto Pazzani replica chiedendo comunque un incontro della Commissione con i rappresentanti degli enti che si occupano della materia per capire cosa è stato fatto e cosa deve ancora venire.
A questo punto lo stop alle interpellanze per passare all’appello dei presenti e all’approvazione dei verbali delle sedute precedenti. Ovviamente assenti i Consiglieri Marcantoni e Marcellini.
Il punto 3 dell’odg prevedeva la discussione in merito alla cancellazione delle festività laiche e al loro "trasferimento" al giorno lavorativo più vicino ai weekend per evitare "ponti"  che potrebbero danneggiare la produttività del sistema Italia. La  mozione presentata da Partecipazione e Rifondazione Comunista viene  ritirata per via del ritiro da parte del Governo della previsione che  mirava a cancellare secondo Luigi Rebecchini il 1 maggio, il 25 arpile e il 2 giugno. Lo stesso Rebecchini utilizza allora il tempo per una riflessione sul tema e sulla "rivolta  del paese ha inciso sulla cancellazione. Resta il biasimo per chi ha  pensato di annullare il 25 aprile, festa della liberazione, il primo  maggio che si festeggia ovunque per via dell’enorme contributo dei  lavoratori allo sviluppo econonimico e il 2 Giugno, festa della  Repubblica, data che segna la scelta del popolo italiano, con il primo  voto femminile, contro i Savoia. Rimaniamo vigili perchè non accada più" il monito del Consigliere di PRC.
Ed ecco un piccolo fuori programma con due repliche non autorizzate, una di
Magi Galluzzi  che prende la parola - prima che Monachesi possa impedirlo - per  ringraziare il Sindaco dell’essersi mosso subito. La seconda arriva da Paradisi che ironizza: "mi  unisco anche io allora agli interventi illegittimi: è sicuramente  grazie a Mangialardi che Berlusconi ha ritirato l’emendamento…"
Il punto 4 riguardava l’approvazione del regolamento comunale sugli apparecchi d’intrattenimento e svago e sulle sale giochi,  pratica che è stata introdotta ancora dall’Assessore alle attività  economiche, Paola Curzi. Dopo la sua relazione e un breve dibattito,  sono stati presentati diversi emendamenti.
Nella relazione iniziale, Curzi riferisce  di come questa iniziativa dia un occhio alle fasce deboli. Il Tulps  attualmente vigente risale al 1931 e nonostante le sucessive  modificazioni sembra essere comunque uno strumento datato. C’è poi una
difficoltà  normativa per via delle autorizzazioni scisse tra Comune e Questura per  un settore il cui volume d’affari - quello del gioco d’azzardo di stato, ovvero slot machines, video poker - è pari al 3,7% del pil.  Così importante per lo stato che la manovra del Governo prevede  ulteriori tasse e quindi entrate dal gioco d’azzardo. Da qui una specie  di "spinta" ad aprire sale giochi che già coinvolgono 13 milioni di italiani, di cui 150.000 sembra siano i dipendenti patologici.
"Il  regolamento comunale ci permette di muoverci su zone, aree, barriere  architettoniche, locali già esistenti e locali nuovi, sorveglianza  interna ed esterna, distanza di 500 metri da scuole caserme, chiese,  cimiteri insomma tutti luoghi delicati inquanto frequentati anche o  soprattutto da fasce di persone considerate deboli o vulnerabili".  Infine gli orari: le aperture delle sale giochi è stata concordata con  associazioni categoria, si chiude all’una di notte, il sabato e i  prefestivi alle due.
Il primo intervento è di Paolo Battisti (Partecipazione)  che chiede quante siano oggi nel territorio comunale le sale giochi e  quali sono le zone dove potrebbero esserne inserite di nuove stante le  valutazioni fatte.
Risponde subito Curzi illustrando  come il centro storico sia tagliato praticamente fuori data la  molteplicità di punti sensibili quali quelli individuati. Da qui la  considerazione che le zone artigianali prefieriche potrebbero vedere  sorgere nuove sale giochi, ferma restando la differenza tra sistemi VLT  (autorizzati dalla questura che sono 3 o 4 in città e che permettono  vincite di anche 5000 euro e oltre) e le AVP dove si possono vincere 100  euro o giù di lì. "Un intervento limitato ma incisivo" dichiara Paola  Curzi.
Interviene Ilaria Ramazzotti: "Il  rischio che i minorenni o le persone fragili cadano in trappola è alto,  chiedo che il provvedimento sia il più possibile restrittivo e si  ostacoli così l’apertura di sale giochi in città".
Di nuovo Battisti: "L’individuazione  delle zone è importante perchè se quelle che prevedete sono zone  periferiche o nascoste dal controllo sociale e delle forze dell’ordine,  potrebbero nascere sacche di delinquenza". Serviva uno stop in tutta la città: "non bastano i 500 metri" la conclusione cui replica secca la Curzi sostenendo  che l’accordo con le Associazioni di categoria non si sarebbe  verificato in caso fossero state quelle le previsioni, senza contare che  sono già presenti nel territorio.
Ed ecco che gli emendamenti presentati (1 dalla Ramazzotti 2 da Partecipazione) suggeriscono a Rebecchini che  si tratti in realtà di una revisione quasi totale del regolamento  proposto che, quindi sarebbe meglio far tornare in III commissione.
Sono le 18,30 quando prendo il "testimone", per condurre fino al traguardo questa seduta.
Non  so se per casualità o perché è una situazione che si verifica spesso,  troppo spesso, ma mi imbatto nella solita richiesta di Magi Galluzzi  di una sospensione. Non so per che cosa, intuisco per un’eccezione su  un emendamento (anche questo un evento ripetitivo, posto da  Rifondazione-Partecipazione).
Dicevo, non so per cosa, come non lo sa  neppure il buon Magi, perché, e lo dice lui, non ha partecipato ai  lavori in Commissione, e da quello che si sente dal microfono in "secondo piano", lo fa dietro suggerimento della Ramazzotti.
Vista  l’agenda dei lavori e dove si è arrivati, comprendo subito, che questa  sera non si faranno le ore piccole e come infatti poi avverrà, il  Presidente Monachesi manderà tutti a casa, non augurandoci la Buona  Notte, ma un Buon Appettito, vista l’ora.
Ed è alla fine della seduta, appunto, al momento del saluto che mi è venuto da immaginare che se molti argomenti venissero trattati in anticipo in Rete,  come ormai avviene spesso, e portati in Consiglio poi come un’inutile  "minestra riscaldata", se si potesse trovare il sistema di "legare" due  personaggi "scomodi" come Magi Galluzzi e Mancini, si potrebbe chiudere  "bottega" con ore di anticipo: il primo per via delle sue stanche  richieste di sospensione e l’altro, quasi con un gusto masochistico, con  le sue interminabili serie di emendamenti, che poi, sono sempre  destinate ad una bocciatura a prescindere.
Ma ecco che dopo 35’ di attesa entro ufficialmente e concretamente in servizio, ascoltando l’Assessore all’urbanistica Simone Ceresoni che introduce la variante al PRG per la rifunzionalizzazione del comparto Hotel Marche. "…Uno  dei comparti più strategici della città, che abbraccia l’asse centro  storico-lungomare in un unico luogo di mobilità leggera fortemente  privilegiata… Non solo belle previsioni sulle carte… L’estrapolare  l’Hotel Marche significa rendere appetibile l’acquisto in modo tale che  questo luogo possa essere oggetto di riqualificazione… Il lungomare deve  essere ricco di servizi alberghieri".
Poi Ceresoni si sposta sul piano economico: questa variante apporterà alle casse comunali 750 mila € di oneri di urbanizzazione  che serviranno alla riqualificazione dell’area che va dalla Rocca  Roveresca all’Hotel Marche. Fa inoltre presente come una volta approvata  questa variante se ne darà immediata comunicazione ad Ancona per la  nuova messa in bando del vecchio Hotel Marche.
Rimini interviene brevemente con l’affermare che "… l’asta, così come presentata, non è competitiva e che andrà deserta protraendosi così nel tempo".  Si chiede anche se il bando sia stato fatto per la Provincia o per  essere interessante a dei privati. Un bando, per Rimini, fuori dei  parametri e quindi non competitivo "… e credo che passeranno degli anni prima che possa interessare a qualche privato…".
Per Rebecchini, già il fatto "… che resti albergo è positivo, ma voteremo contro…". Il perchè principale sta nel fatto che l’altra struttura, quella dello IAT,  che sicuramente o verrà demolita o riqualificata e che comunque sia  dovrebbe far parte di un progetto globale con l’Albergo. Proprio per dar  modo a quella appetibilità di cui parlava Rimini, di divenire  maggiormente interessante.
L’attuale carenza di appeal di questo tratto di Lungomare, per Cicconi Massi, con il suo degrado totale dell’area, affossa quelli che potrebbero essere gli interessi di un privato a caccia di un buon affare. "… vorrei che fosse subito venduto, ma mi associo ai dubbi espressi da Rimini – ed ancora si chiede -  … quei 750 mila € di oneri di urbanizzazione, come saranno utilizzati?  ci sarà un vincolo che obblighi tali fondi a quel comparto?". Ed  ancora il suo interrogativo si sofferma sul dubbio di come quell’area  nel frattempo verrà lasciata: resterà così o si vorrà porci un rimedio  temporaneo ed ancora si domanda se esista già un qualche progetto, un  qualche studio di come trasformare questa zona.
Riprende a questo punto la parola nuovamente Ceresoni per dare una risposta cumulativa ai vari quesiti. "Se  ne è parlato tantissimo in Commissione ed è stato oggetto di  riflessioni… tutto si potrà dire, ma non che il punto di forza di questa  Amministrazione è il dare concretezza ai progetti…".
L’area  interessata è quella che va da Piazza Del Duca al Lungomare, valutandola  non solo nel senso verticale Nord-Sud, ma anche orizzontale Est-Ovest. "…  non si vuole fare cassa, ma concretizzare quello scenario liberandola  da quel comparto che è l’Hotel Marche, e facendolo divenire appetibile  perchè non più legato all’altro meno interessante…". Nel frattempo  fa presente che si sta lavorando per chiedere ad esperti progettisti ed  architetti nazionali idee e soluzioni. E non si chiedono progetti belli  solo sulle carte! Se poi il tutto incontrerà il favore di tutti, beh…  questo sarà solo il tempo a dare conferma.
Logicamente il Sindaco e  non poteva che essere così, fa una dichiarazione di soddisfazione. Tre  le teste di ponte: Nuova area Sacelit, Nuovo Hotel Marche e Rotonda per  completare un tratto di lungomare che diverrà un’ulteriore Eccellenza di  Senigallia. E rispondendo a Cicconi Massi, fa presente che logicamente  nel frattempo i Giardini Morandi verranno bonificati, ma non solo per le  "feste", ma perché così non possono restare.
La dichiarazione di voto di Rebecchini è contraria, perchè non c’è la visione globale dell’hotel Marche e della struttura IAT.
Com’era immaginabile la votazione vede approvare la variante discussa.
Il nuovo punto all’OdG prevedeva la proposta di istituzione dell’Osservatorio comunale dei rifiuti quale avvio del percorso verso il traguardo "rifiuti zero". Ad introdurla è l’Assessore Campanile.  Poveretto, la colpa è tutta mia, lui parla e parla e più parla ed io  meno comprendo l’utilità di un organo simile, che dovrebbe servire a  riunire dei tecnici e dirsi, alla fine, o quanto sono stati bravi… o  l’inverso. Un "pezzo grosso" o meglio è dire un Tecnico di  Livello internazionale, dovrebbe farne parte e dovrebbe essere targato  USA (e voglio sperare che non lo si voglia interpretare come  abbreviazione di usato, riciclato). Due i Consiglieri Comunali facenti  parte di questo "gruppo di salottieri": uno della maggioranza e  l’altro della minoranza. E poi il Sindaco, l’Assessore Campanile, il  Presidente del Cir33, Lega Ambiente e la cooperativa Erica (e non so se  ho tralasciato involontariamente qualcuno).
Compito di costoro sarà  segnalare le criticità che emergeranno, discuterne e con l’americano che  ci dirà poi come risolverle. Il tutto, come ci dice Campanile, a costo  zero, perché non ci sono gettoni di presenza.
A far da spalla a Campanile interviene la Ramazzotti per  dire che questa proposta di Osservatorio è molto positiva, che il  rifiuto è un danno per l’ambiente e quindi deve scemare e che il costo  zero dell’operazione è un invito a provare.
Il solito Mancini apre  il suo intervento con il dire che la delibera ha aspetti condivisibili,  ma che lasciano anche dei dubbi. Si chiede infatti se questo organismo  non sia più un’occasione per fare un articolo sui giornali, più che  intervenire sul merito delle questioni. Un esperto internazionale avrà  una spesa e che bisognerà vedere che benefici apporterà, certamente  molto pochi in più…
A questo punto Mancini chiede al Presidente di scampanellare richiedendo il silenzio in aula, per il comportamento ineducato dei Consiglieri presenti.
Tra  tanti insegnanti, mi è difficile e spiacevole fare il maestrino dalla  penna rossa, ma altrettanto lo sarebbe il far finta di nulla. Ecco che  allora vorrei suggerire a Monachesi di fare anche lui una richiesta di  un tecnico educatore, anche italiano, ma in questo caso, vista la  cronicità del male, di quelli validi, per curare il comportamento  indisciplinato di certi individui, che eletti dal popolo, sarebbero  preposti, anche attraverso i loro comportamenti personali, a dare  l’esempio ai propri elettori di che cosa sia l’etica professionale.
Ripristinato il silenzio in aula, Mancini riprende il suo intervento esponendo la richiesta di conoscere la cooperativa ERICA,  presentata in Commissione, senza la documentazione che dica chi essa  sia. Poi si chiede perché sia stato scelto come componente  dell’Osservatorio la Lega Ambiente, non presente a Senigallia e si sia  tralasciato magari Pro-Natura o il GSA. Sarà un caso che il GSA venga  citato sempre e più volte quando dice SI e dimenticato quando dice NO.  Lega Ambiente ricorda più "Fiume Sicuro" subito dopo l’esondazione del  Cesano. Allora suggerisce di aggiungere le categorie Economiche.
Non c’è gettone di presenza, ma c’è rimborso spese ed allora c’è da chiedere se con un tetto o senza. Ed infine "…  ma la Commissione permanente potrebbe mettere al suo interno  Consiglieri Comunali, associazioni e tecnico. Allora penso che sarebbe  un miglior strumento…".
Anche Pergolesi fa sentire la sua voce, ammettendo "…qualche  dubbio l’avevo anche io. In principal modo per i fondi. Però in  Commissione i miei dubbi sono stati chiariti… Il fatto di ascoltare  tanti dubbi mi rendono certo del fatto che servano delle risposte  esplicative… Osservatorio averlo o non averlo è sempre meglio averlo ed  anche se cosa simbolica è sempre utile". Poi un lungo volo  pindarico che quasi lo trascina fuori tema, per concludere che il  presidente dell’ERICA si conosce, basta andare su Internet… è un tecnico  collaboratore di Grillo…
Per Cameruccio qualche  riflessione va fatta anche se in aula c’è un brusio disinteressato  perché dell’argomento se ne è parlato in Commissione. Per lui rifiuti è  sinonimo di business. Nel 2011 sono stati messi in preventivo 7 milioni e spicci di €, come dire 15 miliardi delle vecchie lire. Quindi è "importante porsi la questione di come affrontare e gestire un centro di costo  che non ricada sui cittadini in modo così pesante… se per gli altri i  rifiuti divengono ricchezza, perché per noi che siamo arrivati al 60% di  raccolta differenziata, invece la tassa è aumentata? …per non parlare  poi dei disservizi che ci sono stati nell’estate… Vogliamo essere solo  il 56° comune che approva l’Osservatorio o anche porre l’attenzione  sull’aumento dei costi e miglioramento dei servizi?".
Rebecchini non  può fare a meno di ricordare come la maggioranza abbia dato il suo NO  all’Osservatorio sulla Sanità ed oggi chieda un SI su quello, non certo  meno importante, dei Rifiuti. Comunque per lui l’osservatorio dovrebbe  posare la sua attenzione sulla pulizia della città. "Condivido la  proposta ed il dubbio di Mancini, che la proposta così come fatta, sia  solo di facciata… sono a chiedere anche io chi sia ’sta ERICA… Io di  benefattori, oltre a Berlusconi, ne conosco pochi!".
A Magi Galluzzi il compito di spiegare il perché dei costi  della differenziata sono superiori a quelli dell’indifferenziata  (Quello che si dimentica di farci presente è perché altre nazioni più  evolute della nostra ne hanno ricavato industrie economiche e non certo  in deficit… ma benefici). Il fatto che poi nell’Osservatorio avverranno  scambi di informazioni, beh ha scoperto l’acqua calda… ma l’avrebbero  potuto fare anche dietro un piatto di spaghetti ai frutti di mare,  pagando poi il conto alla romana.
Cicconi Massi non ha peli sulla lingua nel dire che ha diffidenza per certe cose: "…  non c’è bisogno dell’Osservatorio, se costoro vogliono riunirsi per  parlare di questi argomenti (Sindaco e consiglieri compresi)… vedo che  gli organi di maggioranza si stanno arrampicando sugli specchi… intanto  c’è un costo! … l’aereo dagli USA, magnà, dormì, una segretaria gliela  voi da, gli straordinari alla segretaria glieli voi pagà…?".
Poi, come diceva anche Rebecchini, non è che la pulizia della città sia eccelsa. "Non  è che il Sindaco per far pulire delle foglie per permettere che la  gente esca da casa, deve fare un SMS… non è così che si agisce… questo  il centro e nella primissima periferia la situazione è indecente…  Cestini pochi e in quei pochi viene fatta la raccolta indifferenziata  (carta, plastica, rifiuti organici e vetro) e questa sarebbe  l’educazione civica… cittadini educati ed un’Amministrazione un po’ meno". Un Osservatorio, per Cicconi Massi, quindi del tutto inutile.
Cameruccio chiede di intervenire per ricordare brevemente a Magi Galluzzi "…  che rispetto ai costi esagerati si era detto che più si differenziava e  più si sarebbe risparmiato… la virtuosità sarebbe stata premiata ed ora  invece…".
Mia piccola nota: sembrano ormai contagiosi certi  comportamenti verbali con cui si ricorda che mai e poi mai si  metteranno le mani nelle tasche dei cittadini…!
L’intervento della Bucci è una scheggia: "Confermo quello che dice Cicconi Massi, in città non c’è differenziata e forse questo Osservatorio può essere utile".
Campanile,  di cui tralascio i ringraziamenti indirizzati anche alle donne delle  pulizie, è un crescendo rossiniano. Non condivido quello che dice, ma mi  piace come lo dice. Per una volta riesce a scendere dal suo pulpito e s’incazza  (passatemi la parola volgare per una volta anche a me) come qualsiasi  comune mortale. Esprime e trasferisce finalmente tutta la sua passione  (come direbbe Ceresoni) in quello che dice ed in quello che vorrà fare  ed in cui crede. Dice di accettare alcuni degli emendamenti suggeriti,  contesta con calore il fatto dei rimborsi che non ha mai ricevuto,  condivide il fatto di aggiungere le Associazioni e l’affermare "Per me un esperto non è un costo perché da un’utilità…" è come il liberarsi da un peso sullo stomaco.
Condivide  a questo punto tutto, sta bene anche il GSA, ma si inalbera quando  difende Lega Ambiente, quando afferma che la città non è sporca solo per  colpa di Campanile "… datemi più operai… noi cerchiamo di governare  i processi… poi sbagliamo anche noi e più volte al giorno (e questo  pizzico di modestia lo rivaluta non poco, secondo me e per quel che può  valere questo mio giudizio), ma lo facciamo con onestà, consigliere  Rebecchini…".
Cicconi Massi ribattendo ad un invito di Campanile: "Accetto di fare un giro nelle discariche, magari con la mia macchina a metano… però io non ho ministri miei…".
Poi  si passa all’illustrazione degli emendamenti e al voto finale:  approvato quello sul taglio del rimborso spese presentato da Rimini e  l’inserimento del GSA nell’Osservatorio proposto da mancini, sono  bocciati invece gli altri presentati sempre da Mancini. La pratica  complessiva viene approvata.
E per una volta, tutti a cena alle 21:25!
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