lunedì 3 ottobre 2011

Consiglio Comunale a Senigallia, i tagli si risentono anche sui tempi


di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Ma è il gioco è quello che preoccupa di più i Consiglieri…


Sembra che la scure dei famigerati tagli si stia accanendo anche sul tempo a disposizione per le sedute consiliari. Dalla media delle 7/8 ore (salvo gli intervalli richiesti dall’uomo del NO), si è passati alle 3 e mezza. Ma dal contenuto delle risposte alle varie interrogazioni che si sono avute, presumo che a breve, molto a breve, l’Aula Consiliare sarà, quantomeno chiusa, per la serrata comunale dovuta alla mancanza di fondi con cui pagare i gettoni di presenza e non solo, ma anche per l’ovvietà della risposta: "Ragazzi, non c’è più una lira…".

Credevo che i tagli portassero almeno il beneficio di una più breve stesura della mia cronaca. Ed invece, ad un certo punto della seduta ci si è dilungati con battute alla Crozza ed allora… ma non voglio anticipare nulla. Comunque, per gli oberati di impegni e per gli incontinenti, onde abbreviare i tempi di lettura, o meglio di consultazione, ho messo in rosso i vari argomenti, per rendere subito individuabile ciò che specificatamente più interessa.

La seduta si apre alle 16,50 con la concessione della parola alla BUCARI per la prima interpellanza. Purtroppo mi sfugge perchè sto parlando con un Consigliere e sono quindi distratto. Assolutamente colpa mia e ne chiedo qui pubblicamente scusa sia alla Signora che ai lettori. Si può trovare però il contenuto QUI. Quello che invece ascolto e non mi sfugge è la risposta di MEME’.
Più che una risposta, un primo grido di dolore il suo, che poi ripeterà nel corso della seduta con un ritornello asfissiante che più o meno era e sarà grosso modo questo: dovremo verificare a giorni le disponibilità economiche che ci restano e con le quali effettuare gli interventi possibili. Del resto questo è frutto dei tagli governativi…

L’interpellanza di BATTISTI che doveva essere rivolta a Schiavoni (assente per motivi di salute) o al Sindaco (assente per impegno istituzionale) trova come interlocutore, di nuovo, il Vice Sindaco Memè. Battisti si fa portavoce di lamentele da parte di alcuni genitori dell’asilo "Prato Verde", in quanto sono state rinvenute in prossimità di quest’area, alcune siringhe, immediatamente recuperate dagli operatori ecologici dopo segnalazione. Ma vista la gravità della cosa si chiede all’Amministrazione se possa verificare se ciò risponde ed in caso affermativo, mettere più in luce la zona nelle ore notturne intensificando magari anche la sorveglianza.
MEME’ si impegna a far eseguire lavori di potatura per dare più visibilità favorendo così un controllo maggiore, monitorando la cosa anche con l’aiuto delle maestre. Anche perché questo è un luogo di educazione…
La replica di Battisti: "Sapevo che la sua sarebbe stata una risposta dettata da un completo e vero interesse…".

Iscritto a prendere la parola per una nuova interpellanza è REBECCHINI che la rivolge a Ceresoni. Il problema è quello sollevato da una professoressa attraverso una lettera indirizzata alla stampa, con la quale punta il dito sulle mura di Via Rodi. Dopo tanto illustrare la storia delle mura, ha poi portato a vedere dal vivo ai suoi studenti le mura e si sono trovati davanti a delle voragini. C’è da chiedersi, va bene riqualificare, ma non a discapito della perdita di testimonianze storiche. Ora ricoprendo quell’area è da ritenersi giusto il ricostruirci?
CERESONI replica con un: "… solita dialettica massimalistica… - ed ormai è chiaro che tra i due non corra, politicamente parlando, buon sangue - è un fare il meglio alle condizioni date… abbiamo bloccato e migliorato la progettualità di quel territorio… basti pensare al condominio costruito prima vicino alle mura… l’Amministrazione ha fatto il meglio che poteva fare con la liberazione delle mura, la creazione di un’area verde, una passeggiata lungo le mura, bloccato un edificio moderno con la richiesta di migliorarne l’assetto…".
Rebecchini allora gli replica: "Non sono per nulla soddisfatto… accusato di radicalismo, io… la sua è un’azione ultra-moderata per coprire certi interventi… questo edificio sta sorgendo vicinissimo alle mura, tanto che per vederle, bisogna salirci sopra… quindi è un intervento inconcepibile…".

E’ a questo punto il turno di SARDELLA che, dopo i ringraziamenti rivolti a Memè per aver effettuato i lavori di illuminazione di Via dell’Industria a Marzocca a suo tempo richiesti e le luci ad intermittenza in prossimità del passaggio pedonale sulla Statale, fa presente, questa volta, lo stato di carenza di manutenzione in cui versano i giardini e i giochi per bambini sempre di questa frazione. Sembra che manchi un sistema di irrigazione, tanto che i bambini non giocano più sul prato erboso, ma sulla polvere.
MEME’ a sua volta esprime il suo compiacimento per l’interessamento che offre nei confronti dei residenti di questa frazione. Ma purtroppo, anche la cura del verde risente dei tagli. Per quanto concerne i giochi dei bambini, la manutenzione è soggetta ai pezzi di ricambio originali delle case fornitrici. Se si dovessero fare riparazioni con pezzi non originali non potrebbe più essere garantita la sicurezza certificata. Ed i pezzi di ricambio non sempre sono disponibili (non lo dice ma lo si immagina, che anche qui intervenga il problema tagli, perchè sempre di costi si tratta). C’è da aggiungere che: "… con la manovra queste situazioni si potranno allargare ad altre zone della città…".
Sardella, allora sorridendo replica bonariamente: "Non posso dirmi in qualità di Consigliere di essere soddisfatto, ma di sollecitare, anche se però comprendo le difficoltà…".

A riproporre una nuova interpellanza è PAZZANI che pone il dito sulla piaga dei premi e retribuzioni dei dirigenti. Problema a suo tempo fatto presente sia in Commissione che in Consiglio con il Sindaco. Ricordando anche come Paradisi, del resto, nel suo libro bianco abbia denunciato queste cose. Denunce a cui non hanno fatto seguito smentite. Chiede che siano utilizzate tutte le risorse, tagliando queste retribuzioni difficili da comprendere.
MEME’ apre la sua risposta con una lapidare: "Non ne voglio neppure parlare di questo documento…". Ma tiene a far presente il rapporto che c’è tra quelli che vengono definiti sprechi e l’intero, globale, bilancio Comunale. Bisogna poi tener conto del complesso legiferare in materia, una su tutte la legge Brunetta con il suo "Turn-over". "Ma è il Patto di Stabilità… questo è il vero problema, la vera preoccupazione".
Anche la replica di Pazzani è altrettanto secca: "… capisco che per voi siano inezie, ma non toglie che potevano essere evitate… questo era il senso del mio intervento…".

A questo punto si sente una voce dal tono sconosciuto. E’ quella di uno dei consiglieri presenti e silenti: SARTINI. Molto educatamente, quasi con imbarazzo, quasi con il cappello in mano, chiede un "occhio di riguardo" per quella strada della Querciabella onde diminuirne la pericolosità dovuta al suo traffico. Magari uno specchio nei punti critici o il taglio di un ciuffo d’erba che ne migliori la visibilità. Piccoli interventi insomma… A rispondergli sarà il SINDACO (che nel frattempo è ritornato dal suo impegno istituzionale). E forse Sartini, dopo la risposta che riceverà, rientrerà silenziosamente e prudentemente nei ranghi ad espletare il compito richiestogli e fin qui perfettamente assolto.
Mangialardi la prende alla larga, ma abbastanza determinato, facendo presente che una volta queste erano strade bianche di campagna che poi con operazioni migliorative sono state asfaltate e rese più facilmente transitabili. Così che queste strade alternative, oggi, le si usa, erroneamente, con le stesse motivazioni di quelle importanti, dimenticando che sono strade di campagna piene di curve, vegetazione ed alberi. Non si possono mettere neppure quegli specchi di cui si faceva accenno, perché da elemento migliorativo potrebbero divenire, magari con arbitrari spostamenti, incontrollabili dai Vigili Urbani in quanto in zone periferiche, in elementi di pericolo. E qui la ciliegina sulla torta con l’ormai solito refrain: "… il prossimo anno le manutenzioni non ci saranno. Quindi farci carico di promesse io la vedo complicata… Comunque il suo intervento ci ha dato modo di ricordare una persona cara, molto conosciuta in città e da me anche personalmente…".
Al che Sartini ancor più timidamente replica: "Se dovessi dichiararmi soddisfatto direi una bugia… Vorrà dire che faremo da soli come abbiamo sempre fatto!".

Torna a rispolverare una vecchia mozione MANCINI che rivolgendosi al Sindaco è a chiedere a che punto sia il famoso censimento dei manufatti in amianto il cui temine dovrebbe scadere con la fine dei dodici mesi che si erano presi. Vorrebbe quindi conoscere a che punto è il piano e l’impegno che il Consiglio Comunale si era dato. Si vorrebbe conoscere anche gli impegni che il Sindaco si è preso con la CISL: "… perché ne abbiamo parlato con il Sindaco via lettera, ma non mi sento soddisfatto della sua risposta… Quali erano gli impegni presi con la CISL… perché non potevate riferirli per riservatezza… ma interessa sapere come Consigliere, quali sono le iniziative del Sindaco e non quelle che ha detto la CISL… allora magari facciamo una cosa a porte chiuse… ma facciamola…".
Replica allora MANGIALARDI: "Lei non mi ha detto che cosa vuole fare l’Amministrazione, ma che cosa ha chiesto la CISL… non si tratta di riservatezza, ma di rispetto… condivido con lei e sono disponibile a parlarne pubblicamente e non a porte chiuse e neppure in Commissione… credo che sia comunque meglio attendere la nomina del nuovo direttore dell’Area Vasta coinvolgendolo…".
Mancini ribatte: "… sul censimento dei manufatti non ha detto nulla… spero comunque che presto verremo convocati… una precisazione sugli impegni, intendevo quelli assunti da lei e dall’Amministrazione…" Il Sindaco a microfono spento: "nei confronti della CISL" e Mancini ancora: "no nei riguardi dell’amianto".

Il Presidente MONACHESI fa presente che il tempo destinato alle interpellanze sarebbe scaduto, ma se gli iscritti ancora a parlare potessero essere brevi si potrebbe far parlare tutti e chiudere questa pratica.

GIROLAMETTI si impegna ad essere breve rivolgendo telegraficamente questa domanda al Sindaco: "acqua come bene comune… una sola società partecipata, chiedo allora se l’Amministrazione ha pensato a come risolverla…".
Ed il SINDACO: "Sarebbe bello se solo pensando in questa nazione si risolvesse qualche cosa… ".
Da fuori microfono Rebecchini a voce alta suggerisce: "A Napoli è stato fatto…" e dopo il richiamo all’ordine di Monachesi, la parola ritorna a Mangialardi che prosegue: "… bisogna trovare una proposta relativamente ai vari controlli che la legge ci impone…".
A cui fa eco nuovamente Girolametti: "Mi rendo conto che è un problema di non facile soluzione e comprendo che Senigallia non potrà risolverlo da sola, ma proprio per questo bisogna farlo per tempo…".

Altro breve intervento è quello della ANGELETTI che vista l’antifona, mette giustamente le mani avanti dicendosi a conoscenza della crisi economica, ma come portavoce dei cittadini parla a loro nome. Anche lei solleva lo stesso problema di Sartini, ma in altra strada, quella di Via Scaricamantello. Una strada da valorizzare per il panorama che essa offre ed in cui una ventina di famiglie si sentono trascurate, perchè manca ancora l’allaccio del metano, mancano dei punti luce, manca una piazzola per i contenitori dei rifiuti.
A rispondere questa volta è MEME’ condividendone la bellezza, ma purtroppo nel comune ci sono 400 km di vie e la manutenzione viaria viene programmata prima della stagione entrante. I punti luce sono un costo ed in questo tempo… Il Metano … desume, probabilmente, che seppur si è arrivati vicino all’incrocio, il costo dell’impianto non sia ancora remunerativo per l’azienda… per quanto invece riguarda alla piazzola per i contenitori, si trasmetterà la segnalazione a Campanile, che è l’Assessore preposto. Poi il solito finale: "E’ ora però, che oltre a raccogliere le lamentele dei cittadini sia doveroso spiegare loro anche il perché non si possono soddisfare tali richieste!".
Ribatte allora la Angeletti: "Non mi ha detto nulla di nuovo, ma non è facile spiegare a volte!".

L’ultimo iscritto a parlare è RIMINI che chiede la possibilità di poter creare un piccolo ricovero per gli attrezzi ai possessori di Giardini o Orti, senza dover osservare le leggi magari vigenti e vincolanti in materia edilizia, creando un breve regolamento per simili ripari.
Il SINDACO "C’è il Piano Casa che prevede anche quelle finalità, tranne nelle case coloniche".
E Rimini allora di rimando: "Il Piano Casa a Senigallia è stato quasi azzerato".

Breve interruzione per permettere una Conferenza dei Capigruppo.

Quando si riprende, la parola passa alla PACI per l’illustrazione della pratica consistente nella cessione in proprietà alla società Adriatica 19 s.r.l. di un’area comunale situata nella frazione di Cesanella, in via Adriatica nord.
MANCINI fa presente che il censimento delle zone B comunali non sa se sia stato fatto, ma già si sta andando a vendere il consumo dei territorio, anziché limitarlo, anche se ad onor del vero questo elemento è piccolissimo. Ma l’impegno va portato avanti.
Ed allora la Paci risponde che il censimento è stato fatto ed ultimato in base alle cartografie e mappe catastali. In questi giorni è stata messa in atto una task force per avere un impatto sul prossimo bilancio.
Mancini ancora: "Nell’inventario non mi sembra ci siano le opere d’arte. Se lo appunti per controllare…".
Ed allora la Paci: "Quello che avete è l’inventario degli immobili… perchè non aspettare a vendere lei dice… per il patto di stabilità che blocca il pagamento alle aziende… e queste vendite anche se piccole ci permettono di sbloccare qualche pagamento".

Altra pratica da discutere e che ritorna nuovamente in Aula dopo essere passata in commissione, viene introdotta dalla CURZI e riguarda l’approvazione del regolamento comunale sugli apparecchi di trattenimento e svago e sulle sale giochi. La Curzi tende ad evidenziare come si cerchi di colpire questo fenomeno sociale, con norme restrittive per tutelare le persone più deboli.
Per la RAMAZZOTTI trattasi di una proposta valida perchè restringente, limitando l’ubicazione di questi luoghi e gli orari ed avvisando gli esercenti di tutti i divieti e l’obbligo al loro rispetto.
Poi vengono illustrati 3 emendamenti al riguardo. Di cui i primi due dalla stessa Ramazzotti ed il terzo da Mancini.
La Bucci poi legge un intervento per conto di GIACCHELLA (assente giustificato) il cui intero testo lo si può trovare cliccando QUI.
La Curzi, riprendendo l’emendamento di Mancini fa presente come quando si parla di censimento dei giochi, sia quasi impossibile farlo. Se lo possiamo fare è solo per le 7 Sale Gioco, ma non lo si può attuare per l’inserimento di giochi nei vari esercizi commerciali, che sono i più disparati (giornalai, tabaccai e tanti altri).
Mancini a questo punto sbotta: "… se volete buttare via tutto, fate come volete, ma faccio presente che si possono fare dei sub-emendamenti: se non vi piace mettete "monitorare" invece che "Censimento".
Interviene nella discussione anche GIROLAMETTI con: "… comprendiamo l’utilità dell’emendamento come del resto anche le difficoltà… però è anche vero che lo potrebbe fare un vigile quando entra in un luogo commerciale…".
Ed ancora la Curzi: "… fate un sub emendamento per solo quei sette esercizi… sul resto non abbiamo possibilità di intervenire…".
Stranamente è MONACHESI che con fare un po’spazientito dichiara: "…scusate ma sono stato un po’ troppo di manica larga, quindi da ora riporto tutto alla normalità chiedendo il solo intervento di contro o a Favore".
REBECCHINI allora: "Siamo concordi per un sub emendamento".
MAGI GALLUZZI: "C’è la volontà di presentare un sub emendamento e, se ce lo concede, chiedo una breve interruzione di 2 minuti". E te pareva che non lo facesse anche questa sera??!!
La seduta riprende dopo 12 minuti e al terzo invito di Monachesi a prendere la parola interviene la RAMAZZOTTI per presentare il sub emendamento.
GIROLAMETTI: "… non lo ritengo soddisfacente, perché è un monitoraggio sulle sale pubbliche… sarebbe utile avere una conoscenza approfondita anche nel tempo… bisognerebbe sostituire la parola censimento con monitoraggio…".
Alla fine dell’intervento però MONACHESI gli fa presente: "… io prendo valido solo che lei si astiene, perché ora si parla solo del sub emendamento…".
In questo momento un po’confuso della discussione, si fa sentire la voce del SINDACO: "...per un intervento a favore, almeno mi colloco dentro al Consiglio Comunale… per fare benissimo a volte andiamo oltre… Dove si dovrebbe spingere il controllo? Se ci fermiamo ad una sala pubblica va bene, ma se andiamo oltre lo dovremmo portare all’interno delle nostre case con le possibilità che ci offre Internet… se dobbiamo verificare, lo dobbiamo fare allora partendo da dentro casa…".
RIMINI: "…c’è nebulosità nella gestione della pratica, com’è emerso fin d’ora… luci ed ombre… Annunciamo così la nostra Astensione".
REBECCHINI: "anche noi ci asteniamo".
PARADISI: "… questa giunta non credo abbia la possibilità di parlare di morale… da noi il gioco non si fa perchè è amorale… bambini, fedeli, che terminata scuola e chiesa vanno a giocare al Video poker…" e poi si chiede se il Testamento Biologico fosse immorale e cattolico, ma in questo caso si vuol parlare di morale per educare i cittadini. Quello che occorre è una campagna oculata e previdente per educare il cittadino.
RAMAZZOTTI: "Positiva la collaborazione con l’ASUR… esprimo voto favorevole".
SARDELLA: "…Presidente voglio fare un po’ di polemica… nessuno qui (rivolgendosi a Paradisi) può fare lezioni di moralità… si astenga dal dare patenti di moralità…".
Ed ancora la parola al SINDACO: "… Grazie per aver licenziato questo regolamento, che se l’avessimo fatto un mese fa, oggi ci sarebbe una concessione in meno! Regolamento restrittivo che meglio non si pùò fare per evitare di essere inficiati… neppure mi permetto di giudicare chi non lo condivide… qui dentro c’è un tutore dei cittadini (e si comprende che il destinatario possa essere Paradisi) le cui tesi respingo, ma accetto…".
Paradisi non si lascia intimorire e replica: "Rispondo al Sindaco… la discussione sulla moralità non è una "boutade"… non do patenti io, ma il Sindaco che si è indispettito ed è andato fuori del seminato… se ho detto qualche cosa di inesatto… mi quereli… io sono qui!".
MANCINI: "… dovremmo fare meglio, nel senso che tanti sono i problemi che l’argomento tocca: sociale, sanitario, legale ed illegale, per cui dovrebbero essere affidati al controllo dei Vigili Urbani, della Questura, delle Forze dell’Ordine…".
Alla fine del dibattito la pratica del regolamento viene approvata.

Il Consiglio Comunale poi viene invitato a convalidare con voto segreto la nomina dei componenti del Consiglio Tributario che vede eletti: Giaccella, Sardella e Romano per la maggioranza e Mazzarini e Mancini per la minoranza.

MONACHESI introduce l’ultima pratica in programma con la nomina dei rappresentanti del Consiglio Comunale per l’Osservatorio dei Rifiuti.
Per CAMERUCCIO è un organismo privo assolutamente di utilità e per chiedere attenzione ed silenzio si rivolge al Presidente MONACHESI che dice: "Quasi mi arrendo". Evidentemente la forbice dei tagli l’unica cosa che non è riuscita ad intaccare è l’ineducazione di alcuni consiglieri, fortunatamente non tutti. Ristabilito un po’di silenzio Cameruccio può annunciare: "Usciremo dall’Aula e non daremo il nominativo".
REBECCHINI gli fa eco con: "Noi come sinistra di opposizione avevamo proposto l’Osservatorio sulla Sanità… ci è stato detto che c’era la Commissione… allora avevamo proposto che venisse svolto dalla 3° Commissione di cui è competente e sarebbe stata adeguata a svolgere questa imcombenza… Bene abbiamo fatto in tempo ad aggiungere "senza rimborsi spese"… Per questo non voteremo ribadendo quanto detto".
MONACHESI presa visione di quanto esposto e l’assenza totale della minoranza dice di accentuare l’attenzione su di un solo nome, potendo funzionare l’Osservatorio anche con un solo esponente del Consiglio. Il nome che viene scelto ed approvato con 17 voti su 17 presenti, è quello di Pergolesi.

Sono le 20,26 quando Monachesi dichiara sciolta la seduta augurando la buona serata a tutti.

di Franco Giannini

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