lunedì 21 novembre 2011

Al Consiglio Comunale di Senigallia: arrivi, partenze e... "cagnare"

di Franco Giannini già pubblicato su 60019.it

Per una consigliera nuova che arriva, un assessore che se ne va tra le congiure di Palazzo


Bugiardino da consultare prima di proseguire nella lettura del post. Ho, come si è visto, evitato volutamente di usare il termine “articolo” nel timore non remoto di contagiare la professionalità ed il lavoro dei veri addetti ai lavori.
Il testo che segue, non è un prodotto giornalistico originale, ma un tarocco e come tale non se ne garantisce né la sintassi, né l’ortografia e per detti motivi se ne sconsiglia la lettura ai minori ancora in età scolastica ed a tutti i buoni cultori della lingua italiana ed ai seguaci dell’Accademia della Crusca, onde evitare spiacevoli contagi da virus grammaticali.

Garantisco solo che, seppur non sarà scritto correttamente, questo non è neppure frutto del famigerato copia ed incolla, che è un po’ come le prostitute, sono sempre sulla piazza anche se sembra che nessuno va con loro. Invece tale sistema è solitamente usato proprio da chi assillato dalla fretta della pubblicazione e dalla pigrizia, è obbligato a vivere della luce riflessa di striminziti, strumentali, grigi comunicati stampa

Vuotatomi” di questa “polemica” incombenza (la verità spesso viene così chiamata) mi appresto subito a narrare le imprevedibili vicissitudini di questo Consiglio.
Anche se in ritardo, per motivi di stesura e pubblicazione, i miei auguri di buon compleanno (non certo ruffiani) cordiali e sinceri al Sindaco Maurizio Mangialardi.

Appena entro nell’Aula, sono le 16,35 noto un ridotto numero di Consiglieri, ben al di sotto di quelli presenti abitualmente a quest’ora nettamente in anticipo sull’ora “legale”, tacitamente divenuta tale, del Consiglio che fissata per le 16,30 però inizia alle 17 circa. Ma quello che mi fa suonare un campanello d’allarme è che ci possano essere dei problemi sotto, me lo indicano i vari accessori lasciati sui scranni e l’orologio che indica le 16,55 ed ancora sono pochissimi i Consiglieri presenti in aula.
Ma mentre mi sto chiedendo quali possano essere le motivazioni, ecco arrivare il Sindaco, il Presidente Monachesi con dietro tutta la processione dei capigruppo e di alcuni Consiglieri.
Fermo allora uno di questi ed azzardo la domanda: "Problemi?". La risposta di Anonimo è telegrafica: "Colocci si è dimesso!". Ed io: ”Motivo?”. Ancora Anonimo sottovoce e telegraficamente: “Non si è capito, ora ce lo dirà il Sindaco o forse anche lui stesso”. A questo punto prendo il telefono e contatto immediatamente la redazione (cosa che mi fa sentire piacevolmente tanto “giornalaro”) affinché seguano direttamente la vicenda radiofonicamente anticipando così la notizia rispetto a quelli che sono i tempi lunghi dei miei post.

Si passa quindi al solito appello nominale per controllare l’esistenza del numero legale e poi subito con le interpellanze ed interrogazioni.

Il primo a prendere la parola è FIORE che chiede lumi sul diminuito numero di Bike sharing disponibili nelle rastrelliere in questo periodo, anche a causa delle recenti incursioni dei vandali su questi mezzi. A rispondergli è il SINDACO che gli fa notare che in questo periodo autunnale-invernale, le biciclette sono dal “meccanico” in fase di manutenzione post-estiva. Non è che quindi si vuol diminuire il servizio, ma anzi si tende, visto il suo successo, a potenziarlo tanto da prevedere di aggiungere, altre postazioni per la prossima estate. Fiore riapre il microfono per dichiararsi molto soddisfatto.

L’interrogazione di MANCINI, invece è basata sui progetti illustrati dall’ing. Landi sulla stampa, relativamente alla opere d’urbanizzazione che interessano l’area Ex-Sacelit. Avremo una grande rotatoria dove sarà canalizzato tutto il traffico in uscita... l’area dell’ex-Alfa Romeo è a pericolo esondazione e vorrei ricordare che per passare la sotto si creerà una pendenza del 10%... quindi né agevole, né facile … quindi possibili altre scelte … attraversamento della ferrovia da dietro via Mamiani... detto questo chiedo a che punto è la pratica e gli espropri...”.
Il SINDACO replica con un: ”Non facciamo i progetti seguendo gli articoli che compaiono sulla stampa per quanto autorevoli essi siano...” ma la domanda è utile perchè gli permette di aggiornare anche questo Consiglio. La viabilità di collegamento veicolare con sottopasso statale, il porto, la rotatoria ed i 400 parcheggi, nonché la piazza che darà una centralità a quell’area... questo fa parte tutto di un progetto preliminare... poi ci sarà un’asta non solo al ribasso, ma che terrà conto anche dei valori qualitativi e le migliorie che le varie ditte presenteranno ed in cui potranno trovare un accoglimento le proposte presentate sui giornali.
La controreplica di Mancini: ”... comunque Senigallia è una città viva che pensa al futuro e quindi quando vengono fatte delle proposte credo che valga la pena di pensarci sopra... Il Sindaco però non mi ha risposto sulla domanda sull’area a rischio esondazione...”.

E’ la volta di REBECCHINI a cui le alluvioni di questi giorni gli fanno ricordare i problemi dei nostri corsi d’acqua con il ritornare a parlare delle vasche d’espansione, delle tane degli animali lungo i corsi, della pulizie di questi e si chiede e chiede se su ciò si sia messa mano o il tutto sia rimasto invariato.
A rispondere è MEME’ che tiene a precisare come: "... tutti i corsi d’acqua fanno capo per la manutenzione alla Provincia … la Provincia ha assicurato che interverrà per mettere in sicurezza i punti critici... per ciò che riguarda il Sambuco esso è stato già bonificato ristabilendo così la sicurezza al fosso...".
Però Rebecchini non si dichiara soddisfatto, perchè il Sindaco ha la responsabilità del controllo sulla Provincia assicurandosi che i lavori vengano eseguiti, anche perché a quello che gli risulta, sembra che ancora permanga quella strettoia all’altezza di ponte Garibaldi, sul Misa.

La segnalazione di SARDELLA riguarda le chiusure dei vani accesso, con assi di legno, alla spiaggia che va dal porto canale al Ponte Rosso. Si comprende che ciò possa essere stato fatto per motivi di sicurezza, ma ciò non toglie che detta blindatura non permette l’accesso né ai passeggini, né ancor meno ai mezzi dei disabili. Già è una penalizzazione nel periodo estivo, se poi ci aggiungiamo anche quello invernale...
Anche questa volta a rispondere è MEME’: "... questi vani vengono chiusi dall’impresa Franceschini, per limitare che le folate di vento provochino lo spostamento della sabbia creando cumuli pericolosi sul tratto stradale... chiude l’accesso garantendo però la sicurezza...".
Ribatte Sardella: "...l’avevo anticipato io... di fatto però per alcune categorie di soggetti è proibito il passaggio... auspico quindi di trovare qualche soluzione tecnica".

Mi chiedo io allora... non è possibile mettere, invece che una sola, due o tre assi sfalsate distanti una dall’altra lo spazio giusto per far passare una carrozzina facendo uno slalom?? La sabbia verrebbe ugualmente fermata!

L’intervento di CICCONI MASSI è rivolto invece alla Curzi a cui chiede di farsi promotrice verso le associazioni di categoria affinché aderiscano alle deroghe sulle aperture domenicali delle attività commerciali: "... avrei preferito un’altra decisione che non quella di porre dei limiti che non è certo un fatto positivo... l’Amministrazione dovrebbe cercare di spingerli a capire l’importanza di questo...che è un’occasione importante di guadagno...".
La CURZI rispondendo si dice: " ...ci trova convergenti... possono tenere aperte quasi tutte le domeniche, salvo Natale, Pasqua... del resto si è concordato con le categorie sulle 39 domeniche... il Sindaco ha concordato ciò anche con gli altri sindaci... quindi nessuno deve aver timore di concorrenza...".
Nella replica Cicconi Massi nel prender atto della risposta dell’Assessore solleva anche il problema degli orari proponendo di portarlo in discussione nella Commissione competente vista la complessità e l’importanza dell’argomento.

La BUCCI chiede la rimessa in funzione dello scivolo nell’area giochi e socializzazione dello spazio riservato ai bambini di Montignano. Una piccola cosa, però importante per i piccoli cittadini. Nessuno si degna di darle una benché minima risposta. E lei timidamente si rassegna al silenzio.

Ed ecco PARADISI che affonda il coltello sulla piaga dell’occupazione della Casa del Custode Opafs, da parte dei giovani dell’Arvultùra. Ecco le domande che formula: sono stati verificati i danni? Come sono entrati, con scasso o con le chiavi? Se con le chiavi, chi le ha fornite? L’Amministrazione intende eventualmente richiedere i danni come Parte Civile?
"L’Amministrazione ha fatto quello che doveva fare – precisa il SINDACO nessuno ha dato le chiavi, e la denuncia è partita d’Ufficio...si è interessata la Magistratura... è stato commesso un reato... - e continua - … c’è stato un confronto con i ragazzi e spero che ci sia la loro decisione di abbandonare quel luogo...che per noi è un bene importante per sistemare i nostri impegni … io non sono intervenuto, ma altri lo hanno fatto ed hanno fatto i rilevamenti del caso...".
Paradisi fa presente come aveva chiesto dei danni e si è sentito rispondere dal Sindaco che non lo sa, perché non è intervenuto. Anche sul fatto di costituirsi Parte Civile non è stato più esauriente. Si chiede se ciò non dipenda dal fatto che prima debba sentirsi con la sua Giunta. Altra domanda che si pone è se non si debba pensare un po’ prima sulla necessità o meno di un dialogo con coloro che insultano la Polizia e si presentano con caschi.

Anche DONATIELLO ha da fare una richiesta che riguarda la Multiservizi in cui l’Amministrazione possiede il 16,86% delle azioni di questa società. Ha notato anche come il bilancio sia positivo. Alla luce di ciò è a richiedere i bilanci dal 2008 ad oggi per poter controllare anche gli emolumenti sia del Presidente che di tutti gli altri componenti il Consiglio di Amministrazione.
Il SINDACO assicura che nei prossimi giorni sarà disponibile sul sito comunale un link da cui vedere il bilancio con tutti i dati sollecitati. Donatiello si definisce soddisfatto della risposta, augurandosi che tutti i Consiglieri saranno informati quando il servizio entrerà in funzione.

Terminata una delle parti più interessanti del Consiglio, si passa a quella della burocrazia, però prima una breve, ma doverosa pausa per un minuto di silenzio in memoria delle vittime delle alluvioni e per segnalare che il gettone di presenza del Consiglio sarà devoluto in beneficenza per le zone alluvionate. Solidali all’iniziativa Sindaco e Giunta.

C’è poi la surroga del dimissionario Tiziano Pazzani da parte della seconda eletta: MONICA ANTONACCI. Salutata dal Sindaco che l’omaggia con un mazzo di fiori e dal Presidente del Consiglio, Monachesi. PARADISI interviene non certo per dirsi contrario a questa surroga, ma solo per ringraziare il dimissionario Pazzani: "...ha lavorato tantissimo, nella sua durezza cordiale e la città lo ringrazia...". Simpatico e gentile l’intervento della BUCCI che da giovane a giovane augura alla sua collega: "... buon lavoro ancor più per vederla, come donna, nei banchi dell’opposizione".

A questo punto viene svelato, da parte del SINDACO, la prima parte del giallo della serata: Le dimissioni di COLOCCI. Evito quindi di riportare il fatto che si può leggere QUI

Fa seguito l’approvazione dei verbali della precedente convocazione con relativa votazione, seguita da un’altra per l’aggiornamento dei partecipanti alla composizione delle varie commissioni in cui da oggi interverrà l’ Antonacci al posto di Pazzani.

L’OdG prevedeva a questo punto un’altra pratica quasi burocratica con la nomina di tre Consiglieri da inserire nel Consiglio Direttivo della Scuola di Pace. Dopo, o meglio già durante, l’illustrazione da parte di SCHIAVONI sul programma della Scuola...un po’ di maretta sugli scranni. C’è un passeggiare nervoso ed un parlare a voce alta di VOLPINI. Anche il Sindaco dal labiale sembra chiedere che cosa stia accadendo. Monachesi è costretto ad agitare la campanella. La cosa si accentua ancor più quando vengono fatti i nomi dei prescelti in BATTISTI – RAMAZZOTTI – ROMANO. Anche di questo oramai si sa tutto o quasi, rendendo inutile quindi che mi dilunghi, basta cliccare QUI e anche QUI per saperne di più.

Con il senno del poi, analizzando la "cagnara" con un pizzico d’illarità il giorno dopo, mi è venuto da pensare che sarebbe stato sufficiente rimettere la vicenda nelle mani salomoniche di un Difensore Civico Volontario Qualunque e super partes come ad esempio, lancio là un nome qualsiasi: Roberto Paradisi. Perché dico questo? Semplicemente per introdurre la mozione presentata da Rifondazione e Partecipazione ed illustrata da MANCINI per il ripristino della figura del Difensore Civico. Meglio sarebbe dire ripresentata, in quanto passata per il Consiglio e dirottata in Commissione. Se fossi in grado di emulare, anche minimamente il grande Forattini raffigurerei il riassunto di questo intervento con un incontro di tennis da tavolo tra PING Mancini V/S PONG Fiore. Arbitro dell’incontro, seduta su una sedia tennistica fatta di assi scricchiolanti rappresentante la Provincia, una presidente con fascia azzurra e una valigia in mano e con fogli per appunti, a lato la coppa in palio con dentro il premio per il vincitore... un buono per i "Paradisi". Tutta la scena racchiusa dentro una cornice sulla quale spicca una targa con il titolo dell’opera: "I PALLEGGIATORI".

Riporto tutto, però, su di un piano più serioso come si confà ad un Consiglio Comunale, MANCINI ripropone l’importante figura del Difensore Civico accantonata per ridurre le spese della Politica, che più che "una spesa" era un servizio che veniva reso ai cittadini meno abbienti. A questo compito era stata delegata la Provincia, che però come successivamente si è venuti a conoscenza, questo servizio non lo ha mai messo in funzione. Si chiede quindi che venga riproposto alla Provincia di attuare questo servizio. Quale Presidente della 1° Commissione incaricato a seguire la pratica, risponde FIORE con la lettura della lettera di risposta alla sua richiesta di chiarimenti: "... Come certamente Lei saprà , l’Amministrazione provinciale di Ancona volge al termine del mandato amministrativo, per cui è prevedibile che eventuali iniziative in tal senso potrebbero essere portate a pieno compimento soltanto con la prossima consigliatura, a meno di ulteriori evoluzioni nell’assetto istituzionale o nel quadro normativo...". Conclude quindi il suo intervento con un laconico quanto scoraggiato e rinunciatario: " ...ho fatto 2 comunicazioni, ho invitato qui anche la Provincia, quindi al momento, credo che si possa soprassedere bocciando la mozione".
Per REBECCHINI sulla bontà della figura non c’è neppure da parlare: "... A noi ce ne deve fregar di meno se ci sono le elezioni... noi dobbiamo ugualmente fare la richiesta del Difensore Civico".
MANCINI si dice sorpreso che nessuno intervenga (ma la maggioranza è distratta dalla maretta che ancora continua, tra Volpini-Ramazzotti & compagni, tanto da costringere Monachesi al ripetuto suono della campanella) nella discussione, come pure si dice sorpreso sulla presa di posizione di Fiore, tanto da indurlo a votare contro: "...la figura del Difensore Civico è una vittoria...ci sono voluti anni ed anni per ottenerla e non possiamo quindi fare un passo indietro... chiedo che questa mozione venga votata e votata positivamente".
DONATIELLO: "Il Difensore Civico è utile in special modo per le persone meno abbienti... condivisibile quindi questa mozione...".
Per SARDELLA esiste il dubbio che quando era l’Amministrazione stessa che eleggeva il Difensore Civico poteva crearsi dei dubbi sulla sua indipendenza. Poi ci sarebbero anche problemi di natura giuridica, per cui dichiara che il suo voto sarà contrario.
Anche il SINDACO, pur condividendo la bontà dell’Istituzione, ma considerando la possibilità del taglio delle Provincie, vede lontana la possibilità del ripristino di tale figura.
REBECCHINI ancora: "...il nostro Gruppo è convinto di votare questa mozione … Allontaniamo l’idea di non votare, perché voteremmo un amico degli amici... la Provincia ancora l’abbiamo ed allora dobbiamo regolarci come se nulla cambierà...". GIROLAMETTI: "...siamo convinti che sia importante la figura del Difensore Civico... è vero che il Comune non ha competenze in merito, come è vero che non sappiamo se in futuro ci sarà la Provincia... non partecipiamo al voto, pronti a farlo quando si riproporrà l’occasione con scenari più certi...".
PARADISI: "...io proporrei di istituire questo ufficio in modo onorifico... Io mi candiderei per la gioia di Ceresoni e del Sindaco... Io mi sento già un po’ Difensore Civico... invito gli amici di Rifondazione e Partecipazione a pensare alla mia offerta... potrebbe essere una via... vorrei sapere il perché l’Assessore Colocci è ancora sul banco della Giunta... non vorrei che uscisse dalla porta per rientrare dalla finestra...".
COLOCCI replica cortesemente: "...mi hanno detto che tecnicamente devo fare la lettera di dimissioni domani" (ndr. 17 cm).
Ancora MANCINI: "...sono allibito dall’intervento negativo della maggioranza!".
Infatti la mozione viene respinta.

Per quanto riguarda la Convocazione del Consiglio Grande, essa viene ritirata dal SINDACO con SARDELLA e FIORE che gli fanno eco dichiarandosi concordi.
REBECCHINI
si chiede come mai dopo tante litanie sui tagli del governo Berlusconi, ora c’è il macchina indietro. Chiede quale sarà l’atteggiamento della Maggioranza se le risorse non dovessero ritornare neppure con il Governo Monti.
PARADISI: "... io voto contro perchè si voleva fare del Consiglio Grande un palcoscenico politico... francamente rimango basito dal ritiro della proposta da parte del Sindaco". CICCONI MASSI: "...posizione favorevole per ritirare la mozione di convocazione del Consiglio Grande".

Le due mozioni relative all’acqua come bene comune, vengono di comune accordo mandate nella Commissione competente, per un approfondimento.

Sono le ore 20,05 quando Monachesi chiude la seduta e rimanda tutti a casa.

Vignetta realizzata da GiòVikyDì

Questi i commenti dei lettori di 60019

ottimo lavoro!
Scritto da stancoinvacanzaasenigallia il 20/11/2011 ore 21:45
Una interrogazione consiliare per sapere dove sono le biciclette d'inverno, ovvero, in officina per una oliatina e una gonfiatina. Un'altra per conoscere la ragione della chiusura di alcune aperture sul muretto del lungomare, sempre nella stagione invernale. Che dire...ottimo lavoro politico-amministrativo!




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