Al Centro sociale del Vivere Verde solo i mugugni dei cittadini
Ore 10,15 del giorno 8 Marzo 2012. Visti i tempi delle promesse sarà bene aggiungere anche l’Anno Domini. Nel corso dell’ ultimo Consiglio Comunale, l’Assessore Campanile aveva assicurato che ai primi di Marzo, i sacchetti per la raccolta dell’umido, sarebbero ritornati ad essere disponibili. Anzi si era lasciato sfuggire, una data ancor più precisa, il 5 Marzo. Giuro però qui, che di quale anno non l’aveva detto.
Ed ha fatto bene, perchè alla data sopra indicata nulla è cambiato. O meglio, è stato messo un cartello sul vetro della porta d’ingresso del Centro Sociale, con l’avviso della mancanza di disponibilità delle buste, ovviamente dimenticando di mettere quella della data precisa di quando ci sarà l’evento, magari da festeggiarsi con un taglio di nastro, vista la lungaggine dell’attesa.
Le voci buttate lì, parlano del 12 marzo, qualcuno le sposta più in là a “babbo morto“.
Ah!, dimenticavo, hanno anche sostituito la persona addetta alla distribuzione (non so se si tratti solo di un fatto temporaneo), che oggi come oggi, in venti minuti che sono stato lì, è stato costretto pazientemente ad assorbirsi tutte quelle “lamentele” i cui destinatari avrebbero dovuto essere ben altri.
Mi ha infastidito non poco nell’ascoltare qualcuno del Centro, preciso che non era però l’incaricato alla distribuzione, che riportava, “pour parler” che una delle motivazioni della mancanza dei sacchetti era dovuta, da quello che le (uso il “le” perchè a parlare era una signora) avevano detto, alla scarsa serietà della ditta.
Mi sembra difficile il dover pensare oggi, che magari una difficoltà economica venga definita scarsa serietà. Ed allora il sub appalto come lo dovremmo definire, opera di bene, alta strategia economica o più semplicemente speculazione?
Se poi ci vogliamo avventurare a parlare di serietà, credo sia bene allora ad iniziare a pensare di voler rimborsare, il costo (ridicolo, concordo, si tratterebbe di pochi €) detraendolo dalla TARSU. Una spesa che farebbe ritrovare però stima e fiducia verso un servizio, che avrebbe dovuto essere al servizio del cittadino.
Si, farebbe ritrovare fiducia, perchè, se è vero, giustamente, che se chiedo un pacco di buste in più, mi sento rispondere che per l’azienda è un costo, allora se le ricevo in meno devo avere però la contropartita. Un fattore di semplice equità di comportamenti.
E da chi lo devo pretendere se non dal Cir33 che è il primo dispensatore responsabile di questo servizio? Infatti aveva promesso che, se le buste non arrivavano dalla ditta sub appaltatrice, se ne sarebbe assunto il compito. I cittadini sono ancora in attesa che queste promesse vengano mantenute.
Noi cittadini riguadagneremmo un servizio, qualcun altro, certamente, la faccia.
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