...in compenso, sembra che i tempi si abbrevino ed infatti prima di mezzanotte tutto era finito
La campanella agitata da Monachesi dà il via alla “manifestazione” alle 16,50 con il consueto appello e, constatata l’esistenza del fatidico numero legale, il via alle “danze”. Non essendoci interrogazioni scritte che avrebbero avuto la precedenza, si passa a quelle orali.
I primi della lista iscritti a parlare, sono i Consiglieri che sono rimasti fuori nel precedente Consiglio a cui spetta di diritto la precedenza. Gregorini sarebbe il primo, ma vista che la sua interrogazione era rivolta a Campanile, assente per ragioni di lavoro, la cede al secondo in lista, Perini, ma che a sua volta e per lo stesso motivo la passa al prossimo della lista.
Sardella quindi prende la parola chiedendo lumi sul contenzioso sorto con la ditta Pieralisi in merito alla costruzione del complesso sul lungomare denominato “Villa Pieralisi”. Contenzioso che come riportato dalla stampa, dovrà essere esaminato dal TAR e dal Tri.
A fornire le informazioni richieste è il Sindaco che fa presente come ci siano degli atti pubblici che indicano il ricorso al TAR della ditta Pieralisi per abusi che questa Amministrazione ritiene siano stati commessi nel realizzare l’opera. Delle anomalie nel destinare aree private ad uso pubblico. Una pratica complessa, per cui si impegna ad inviare a Sardella tutta la pratica.
Sardella dice di attendere allora tutta la documentazione e possibilmente in PDF.
Monachesi fa presente che Campanile non potrà intervenire ed allora chiede a Perini se vuole prenotarsi per il prossimo Consiglio o preferisca indirizzare la sua interpellanza a qualcun altro della Giunta. Perini opta per questa seconda soluzione ed espone il suo problema. Mettere le paline con i nomi dei Palazzi storici cittadini, nelle loro vicinanze e rendere leggibile quella di Palazzo Mastai, oramai scolorita. Suggerisce anche di mettere sia all’entrata che all’uscita della città, una targa che ricordi che Senigallia è la città natale di Papa Pio IX.
Rispondono la Curzi prima e Schiavoni poi, confermando ed assicurando che si sta lavorando in tal senso ed in merito al suggerimento l’assessore alla cultura si impegna a parlarne anche con Campanile per valutarne la possibilità d’attuazione e poi far conoscere le loro decisioni.
Cicconi Massi invece chiede al Sindaco di chiarire cosa sta accadendo al Centro relativamente alla ventilata pedonalizzazione di Piazza Garibaldi. C’è infatti una condivisibile preoccupazione degli operatori economici del Centro storico alla notizia di indagini geologiche che preannunciano quello che potrebbe essere un futuro della destinazione di Piazza Garibaldi non più destinata alla sosta delle auto. Alla luce di questi motivi, chiede che venga fatta chiarezza e comunque oggetto di un percorso partecipativo con i soggetti ed operatori del Centro Storico prima ancora di prendere una decisione definitiva.
Risponde il Sindaco che ringrazia Cicconi Massi proprio “…per aver posto il tema nell’Assise adeguata e permette di dare qualche notifica “vera” – e sottolinea con un tono di voce più alto quel “vera” -, perché quello che si sta dibattendo è il “nulla”. A volte ci sono – prosegue -“… semplificazioni, banalizzazioni che qualche volta purtroppo… vengono raccolte dalla stampa e non so se per alimentare un dibattito come lei dice necessario…“. Ed ancora “…parliamo di Piazza Saffi? …dei lavori di riqualificazione che ci sono ?… oramai il problema è superato…Parliamo, come ho visto in questi giorni sulla stampa, di Piazza Simoncelli? …non penso … il dibattito su Piazza Simoncelli è chiuso… valutare la ricollocazione del mercato per avere più disponibilità di sosta in centro…oppure parliamo dell’intervento di riqualificazione dei cosiddetti Orti del Vescovo…3 milioni e mezzo di € di finanziamento… e che porterà in quello spazio…48 famiglie a vivere dentro il Centro storico…nell’idea di ripopolamento…della nostra Città…Parliamo anche di riqualificazione di Piazza Garibaldi?…e per una serie di attività di questi giorni, per indagini georadar … sono valutazioni riconducibili alla fantasia di chi scrive…perché non è vero che ci sarà l’estensione della zona pedonale fino a via Cavallotti… Non è “Vero”, non è “Vero”…” Mangialardi spiega anche come in futuro ci sarà una modifica, una riqualificazione, di fronte al sagrato del Duomo, utilizzando parte dei fondi di quei 3 milioni e mezzo (previsti per riqualificare la piazza), che seppur faranno perdere circa 30 posti auto, questi verranno recuperati ridisegnando gli stalli esistenti aumentandone il numero. Di più però non si potrà fare perché ghigliottinati sempre dal Patto di Stabilità.
Per Cicconi Massi comunque quei 2130 parcheggi esistenti in un diametro di 786 metri del centro città, sono insufficienti e si dice parte attiva perché in commissione di ciò si parli.
E’ la volta di Mancini che rivolge la sua interpellanza a Ceresoni, per conoscere le motivazioni dovute al fermo-lavori del cantiere “ex Politeama Rossini” e per sapere quale fine abbiano fatto quei 800 mila € degli oneri di urbanizzazione che erano stati destinati alla costruzione di un parcheggio in struttura.
Le informazioni vengono fornite da Ceresoni. La società ha attualmente fermato temporaneamente l’attività per una serie di valutazioni che sono interne all’analisi che la società stessa sta facendo. Cosa che però non significa che i lavori non finiranno mai perché la validità per costruire in quest’area ha una validità di tre anni e quanto prima, quindi, si auspica che possano riprendere i lavori. Per quanto riguarda gli oneri, invece, essi sono già stati incassati dall’Ente Comunale con l’intenzione di costituire come un salvadanaio vincolato alla realizzazione di opere di parcheggio destinate al servizio del Centro Storico.
Mancini prende atto con piacere che quell’introito è stato incassato, anche se resta perplesso sulla sospensione dei lavori che denotano la poca appetibilità attuale della destinazione finale d’uso (ipermercato e negozi) a cui sarà destinato l’intero complesso.
Rebecchini avrebbe voluto rivolgere le sue parole a Volpini, ma essendo assente le rivolge allora al Sindaco. Il suo tema riguarda un fatto di cronaca. Un incidente avvenuto ad un ragazzo di colore che, nello scappare da un controllo che la polizia stava effettuando alla “Pesa Pubblica”, ha terminato la sua corsa contro un’auto, il cui conducente, purtroppo non ha potuto far nulla per non investirlo. “Quello che mi ha preoccupato, rattristato, indignato è stato il leggere sui giornali on-line frasi mostruose come ‘chi paga l’eliambulanza?’ o ‘il giovane se l’è cercata lui perché è scappato’ ed altre frasi che non voglio ripetere, mentre questo ragazzo lottava contro la vita e la morte all’Ospedale in Ancona…mi spiace che a questi pensieri ci sia stato anche un Consigliere di maggioranza, il Consigliere Fiore che in prima battuta scriveva – la vera vittima è il proprietario del furgone- ed a questa dichiarazione un’altra seguiva di frasi indicibili, irripetibili…credo che il Sindaco sarebbe dovuto intervenire e richiamare il suo Consigliere…un ringraziamento lo voglio invece dare all’assessore Volpini che ha detto una frase molto bella…”
Alla chiusura degli interventi Fiore chiederà la parola, per motivi personali, volendo precisare che nell’intervento di Rebecchini sono state usate nei suoi riguardi parole come incivile e becero, termini che crede non gli siano imputabili in merito al contenuto riportato sulle pagine di Facebook.
Girolametti, apre invece il suo intervento associandosi a Rebecchini nel ringraziamento nei confronti di Volpini. Poi espone il suo tema che riguarda perdite di liquami sul fosso Molignano, nel periodo estivo, che si riversano poi sulla spiaggia, emanando cattivi odori. Questo malgrado ci sia una pompa che dovrebbe evitare ciò. Evidentemente ci sono delle perdite da rintracciare ponendoci un rimedio.
A rispondergli è Memè, che fa presente come effettivamente ci sia una pompa di sollevamento, onde evitare l’arrivo dei liquami in spiaggia e come in estate vengano versate quantità di cloro per porre rimedio ai cattivi odori. Il tratto è sempre monitorato ed anche quest’anno avverrà la stessa cosa con più attenzione e maggiori quantità di cloro.
Paradisi si rivolge al Sindaco circa l’atto esasperato di un cittadino che ha tentato di darsi fuoco nell’ufficio del Sindaco. Facendo presente che, almeno da quello che gli è stato riportato, questo cittadino abbia bussato ben 5 volte a questa porta, trovandola sempre chiusa. “La porta del primo cittadino deve essere aperta a tutti i cittadini, sempre, la porta deve rimanere aperta, il Sindaco deve essere lì ad ascoltare tutti i cittadini….immediatamente deve dare le risposte…non si può arrivare a simili gesti per farsi ascoltare…Capisco allora la polemica di questi giorni della Città Futura…quando diceva, attaccando il segretario del PD, dicendo scrive lettere aperte chi non riesce a farsi ascoltare in altro modo, allora c’è una verità, è difficile farsi ascoltare da questa Giunta…”
Il Sindaco replica dicendo che fa “difficoltà a rispondergli né con ironia, né autocelebrandomi… ogni volta andiamo a rimarcare e strumentalizzare ogni occasione, anche una tragedia umana e personale…me ne dispiace molto però ho incontrato quella persona che è venuta 5 volte la settimana scorsa, 5 volte…, il Sindaco è disponibile dalle 6 della mattina tutti i giorni fino a notte inoltrata, tutti i giorni…vorrei dare molto di più…chi le ha riportato, come dice lei, le ha riportato una cosa non vera, ma non mi interessa, guardi, può dire quello che vuole e raccontare quello che vuole, a me interessa quello che ha lasciato dietro di me un gesto, un episodio, che poteva diventare una tragedia e non c’è nessun atto eroico e rimane il fatto che la famiglia è in grande difficoltà ed una Società che spinge a gesti clamorosi...”
Nella replica Paradisi fa presente come: “Si, non sono pienamente soddisfatto dalla risposta del Sindaco. Da parte mia ovviamente non vi era nessun tipo ed intenzione di attacco frontale ed ho detto senza ironia, senza provocazione è ovvio, del gesto del Sindaco quindi non vi è assolutamente a priori nessuna intenzione dovuta ad attaccare pubblicamente il Sindaco. Devo però dire che se lei dice che l’ha incontrato 5 volte in settimana, verificheremo se così stanno le cose. Resta però il fatto che un se un lavoratore, parliamo di un lavoratore, ben inserito anche nel tessuto della città, arriva ad un gesto di questo genere, così disperato, significa sig. Sindaco che i Servizi Sociali non hanno funzionato, non nascondiamoci dietro un dito. Significa che qualcosa nella struttura comunale non ha funzionato…”
[Mi perdoni la sincerità, Avv. Paradisi, me lo permetta e mi scusi qualora non lo ritenesse esatto; non voglio entrare assolutamente in polemica con lei, anche perché sicuramente ne uscirei con le ossa rotte. Ma voglio esprimerle solo la sensazione di uno al di fuori del dibattito, che però era presente in aula. La sua sensazione provata a pelle. Allora le dico subito che credo alle sue parole quando dice che non c'era alcuna intenzione di provocare il Sindaco, ma altrettanto vorrei che lei credesse a me, se le dico che avrei evitato di parlare dell' "atto di eroismo", perché così facendo, ha fatto sorgere in chi ascoltava, proprio il dubbio di una strumentalizzazione del fatto di cronaca, anche piccola, anche usata per introdurre il discorso sui Servizi Sociali, ma sempre una specie di un fine che giustifica il mezzo. Io, insomma, lo avrei evitato.]
Cameruccio, invece, rivolge la sua domanda alla Paci. Il suo è il chiedere di riportare la rateizzazione della TARSU come in origine, vale a dire 4 rate anziché le 2 attuali.
La Paci molto sbrigativamente e convinta nella bontà della sua scelta, con un piglio oggi molto di moda alla Monti o alla Forleo, conferma le 2 rate, forte, si fa per dire, del fatto che con tale mossa, da non sottovalutare, ha permesso di recuperare alle casse comunali una somma molto vicina ai 200 mila €.
Pronto a ribattere Cameruccio: “Chiaramente, non sono soddisfatto della risposta… una risposta che non è vicina alle esigenze della gente…”
[Questa è una mia personale osservazione, gentile Cameruccio, che non c'è più sordo di chi non vuol sentire. Lei comunque ci ha provato. Ma deve sapere che neppure il più sofisticato Amplifon può migliorare quegli aspetti uditivi della sensibilità umana che per una politica, per di più economica, a volte travolge, muta, negativamente tramutandoli in poca sensibilità uditiva. Ma quello più grave è il poi restare convinti, senza ombre di dubbio, come l'attuale politica del governo dei tecnici insegna, che è giusto il loro modus operandi.]
E qui c’è il ritorno di Marcantoni che, evidentemente solleticato dall’aria primaverile, torna a sedersi sui banchi del Consiglio Comunale, ma per riequilibrare la formula dei vasi comunicanti, la presenza più attesa, dopo i comunicati fatti di SI, NO, FORSE, era quella di Marcellini. Attesa però, caduta nel vuoto, facendocosì proseguire quell’alone di mistero che circonda il giallo politico della settimana. Ecco allora che Marcantoni ritorna invece sull’argomento trattato da Cicconi Massi sulle notizie che hanno preoccupato la città sul problema di una ulteriore pedonalizzazione di Piazza Garibaldi. Affermando che se tutto quanto è stato detto non corrisponde alla verità e sono prive di fondamento, evidentemente c’è stata una mancanza di comunicazione tra Amministrazione e la cittadinanza, comunque con le forze economiche interessate alla problematica. Coglie l’occasione inoltre, per sollevare un altro problema: “… questo Consiglio Comunale da almeno un anno e mezzo a questa parte è costruito su OdG, mozioni e piccoli argomenti di carattere urbanistico che sono obbligatori per un passaggio in Consiglio Comunale. Se invece in questo Consiglio Comunale si svolgesse quello che probabilmente è il suo ruolo di discutere e chiarire i temi o parte dei temi — e qui c’è la campanella di Monachesi che sospende l’intervento di Marcantoni per uno dei primi richiami della serata visto il comportamento “discolo” ed irriguardoso nei confronti di chi sta facendo un intervento…ed ascoltando: ed io posso confermare la verità della cosa! — e dicevo che se si recuperasse questo ruolo, quello di proposte e di discussione, credo che questo comportamento non ci sarebbe perché il Consiglio Comunale è pubblico ed è un mezzo di comunicazione che in qualche modo arriva alla gente…“. Parla dei problemi economici che attanagliano Senigallia, della mancanza occupazionale, della riduzione di fatturati negli operatori del Centro storico che sfiorano anche il 30%, e la sede istituzionale per parlare di questo è il Consiglio Comunale. Allora spiega che sarebbe disposto a partecipare più a queste discussioni, che non a parlare dell’art. 18, perché sono questi gli argomenti più attinenti all’interesse della città.
A rispondere è il Sindaco, che dice di non aver compreso bene la domanda e dopo aver avuto una precisazione da parte di Marcantoni fuori microfono, di quelli che sono gli argomenti che dovrebbero andare trattati in Consiglio, gli replica che concorda con lui, ma che non è compito del Sindaco proporre i temi, consiglia di conseguenza un “lavorateci sopra“.
Si passa poi all’OdG sulle osservazioni e controdeduzioni per l’adozione definitiva della Variante al PRG di coordinamento degli standard edilizi con quanto deciso. Da evidenziare solo un battibecco tra Paradisi e l’arch. Serenelli ed un sub emendamento proposto da Rebecchini e Mancini, per porre una temporaneità di 10 anni nella vendita, nel caso di sdoppiamento di un’unità abitativa, per tutelare tale azione da eventuali speculazioni. Emendamento che però viene respinto.
E qui termina quello che è, a mio giudizio, il “cuore” del Consiglio Comunale.
La seduta si interrompe quando sono le 20,21 con la promessa di essere ripresa alle 21,15 cosa che avviene regolarmente alle 21,35
C’è rimasta ancora carne da passare sul fuoco, ma i più sembrano divenuti vegetariani, ed infatti Fiore chiede subito la parola per una richiesta di un minuto di raccoglimento in memoria di Graziella Massi, concesso da Monachesi, dopo una sua evitabile (anche se giusta, penso) precisazione, che sarebbe stata preferibile però fare poi successivamente con Fiore, in separata sede e distante dai microfoni, vista la delicatezza dell’argomento.
Al 4° punto c’era la discussione sul patto di stabilità, che ha visto discuterne solo i proponenti e qualche fedelissimo della maggioranza. Mancini ci prova a presentare un emendamento, ma gli viene regolarmente bocciato.
Al 5° punto l’OdG prevedeva la creazione del Registro comunale delle Unioni civili, che il relatore Monachesi, preferisce rinviare direttamente in Commissione, vista la delicatezza e l’importanza del tema.
Al punto 6° l’OdG prevedeva la ripresentazione (detto in senso buono, una specie di minestra riscaldata) sulla creazione di un Osservatorio sulla Sanità, in quanto la 4 Commissione non è sufficiente al bisogno. Ma anche a questo punto, malgrado l’importanza e l’incertezza che regna sulla Sanità locale, tra il disinteresse, il brusio degno del Foro Annonario dei tempi che furono, da parte di molti dei presenti, tanto da far esclamare a Mancini per ben due volte, una battuta rivolta ai suoi colleghi d’aula “…Scusate se vi do fastidio mentre intervengo…“. Esclusi quindi i proponenti ed un addetto ai lavori, quale Girolametti, che poi ha preso anche la parola. Il tutto si è chiuso nel completo disinteresse.
Mentre molto accalorato, sentito, appassionato è stato invece l’intervento di Battisti: “Basta la 4° Commissione,… ma è la stessa cosa che ci avevate detto l’altra volta,… ma così poi non è stato… area vasta significa problemi più vasti e dalla nostra richiesta appunto di un anno, un anno e mezzo fa le cose sulla Commissione salute sono peggiorate. Consiglieri tutti, tutti i consiglieri, la responsabilità è di tutti quanti è non conoscere abbastanza, tranne i medici che operano tutti i giorni nel territorio, in questo tema siamo arrivati al limite, noi non vogliamo scavalcare alcun organismo ufficiale. Caro Presidente Sardella, anche leggendo la mozione abbiamo anche scambiato alcune battute su questa richiesta, lei ha operato da Presidente sempre in maniera super partes e gliel’ho riconosciuto anche ufficialmente, ma il problema della Sanità non riguarda Sardella o Battisti o Girolametti, ma tutti gli abitanti di Senigallia e dei paesi vicini. Riguarda 60/70 mila persone e la 4° Commissione si occupa di troppi temi per affrontare con la giusta dovizia di particolari un argomento così scottante ed attuale…la commissione da che ci avete bocciato la proposta si è riunita una decina di volte che sono state assolutamente insufficienti…in Commissione si è parlato mai di area vasta?…qualcuno ci ha spiegato cosa succederà ora?… il Piano Socio Sanitario lo conosciamo?…che cosa succederà al nostro nosocomio? Che fine faremo?…i primari, mancano a radiologia e medicina, otorino ha uno specialista ma non un primario, prima ce lo avevamo, il fisiatra fra poco andrà in pensione, sarà sostituito? L’urologo, per andare da un urologo dobbiamo andare a Jesi, a Senigallia non c’è più, ne abbiamo parlato di questo? I servizi di trasporto socio sanitario ne abbiamo parlato ? di PEI…? del DEA ?….sono state mandate le lettere al Consiglio Regionale…SI, NO…che cosa hanno risposto? Noi non sappiamo assolutamente niente!…la Guardia medica rimane sempre lì… le liste di attesa…dodici mesi, ieri mi sono informato, per un Ecodoppler…a pagamento il giorno dopo, naturalmente…. ne sappiamo qualche cosa…Noi dovremmo saperne qualche cosa ed informare la città… I Consiglieri Comunali dovrebbero essere le sentinelle della città … e non possono leggere le cose dai giornali quando sono successe…noi invece leggiamo le cose sui giornali…“. In fase di votazione ancora una volta l’OdG viene respinto.
Al punto 7° dell’OdG che riguardava l’esenzione totale dall’IMU dei fabbricati a servizio dell’attività agricola, vede intenti a parlarne solo Magi Galluzzi, Pergolesi e Brocchini. Documento che viene approvato tra la noia ed il disinteresse dei pochi rimasti nel mentre chiudono le loro cartelle ed indossano i loro soprabiti.
Monachesi augura la Buona Notte che sono le 23,45…e l’ultimo che esce, mi raccomando, spenga le luci!
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