martedì 1 maggio 2012

1° Maggio 2012, non più una Festa...

.... oramai solo un mesto ricordo.

Non si festeggia, non si può festeggiare e neppure lo si dovrebbe fare. Il perchè è in questa lista, basta solamente fare click QUI

Non può esserci festa perchè la lista si allunga : anche ieri a Mammoiada nel Nuorese un imprenditore (imprenditore ma con i calli in mano, quindi lavoratore anch'esso!!) si è sparato un colpo di pistola, perchè costretto a licenziare anche i suoi due figli, per mancanza di lavoro. O ancora un portiere di uno stabile di Napoli, si è impiccato quando ha ricevuto la lettera di licenziamento che lo avrebbe costretto ad abbandonare l' "abitazione"... un basso in cui abitava!! Ma queste sono solo le ultime morti che su qualche coscienza dovranno pur pesare....sempre che qualcuno la possega.

Ma oggi a parlare, commemorare, festeggiare, urlare facendo finta d'incazzarsi, purtroppo, saranno ancora i soliti che non hanno mai lavorato manualmente e che di conseguenza nulla sanno di lavoro, di sudore, di fatica, di sacrifici, se non quelle misere scialbe teorie retoriche, sul problema lavoro, che ci hanno portato a questi vergognosi traguardi, senza però spendere, da parte loro, una benchè minima lacrima di reale sudore. Si continuerà a parlare di "domani", di un "Futuro", ma il tutto senza una data ben precisa. Continueranno a dire che non si può fare tutto in un breve lasso di tempo. Occorre pazienza. Non comprendendo che chi muore di fame, non ha bisogno nè di promesse, nè tantomeno di scadenze senza data. Il male, purtroppo, è uno solo: personalità di spicco come Di Vittorio, Lama, Carniti, ne nascono pochissimi esemplari, come del resto di veri statisti, ed a quanto pare, le mamme di costoro sono entrate tutte in una precoce menopausa. Con la conseguenza che oggi abbiamo una Repubblica portata avanti alla meno peggio con l'intelletto e le capacità di mezze calzette, per di più vecchie ed afflitte da demenza senile, che le portano a parlare, parlare, parlare... con l'unico obiettivo, che è quello di salvare la propria poltrona. Fuori dallo scranno non saprebbero far altro!! Mi si dirà che questo è populismo,  è antipolitica... no è solo che io mi sono rotto... e qui mi sfogo, mera soddisfazione, ma solo qui posso permettermi di scrivere ciò che più mi piace, "democraticamente" alla faccia di chi la pensa in modo diverso. Perchè la famosa "molletta al naso",  con cui si operano le scelte delle mezze cartucce, io l'ho portata, ma mi sono stancato, anche perchè oramai, dopo tanto tempo, comincia anche a far anche male e lasciare il segno. Meglio allora aspirarne i miasmi, speranzoso che questi provochino una specie di guizzo causato da quello spirito di sopravvivenza che tutti abbiamo e che faccia comprendere a questi signori che la pacchia è finita e che "osare ancora" potrebbe costare qualche cosa più della semplice poltrona. L'agricoltura ha bisogno di ripartire e servono braccia...ma non solo di quelle nere!!

di Franco Giannini

2 commenti:

dario.petrolati ha detto...

franco non ho parole
il morale e ogni spirito
sono troppo calpestati

ed io che credevo
volevo almeno sperare...

dobbiamo vederci
Franco
il tempo passa pesante
e le prospettive nostre
non hanno spazio..
un abbraccio fraterno
dario..

enrico dignani ha detto...

è la festa del posto fisso pagato anche con le tasse dei disoccupati
per grazia divina e per volontà della mazione.