mercoledì 27 febbraio 2013

Caduti dal cavallo, senza danno alcuno...

io, purtroppo, invece ero lì!
... Quale onore !!! Toh...il blog, giusto lui, mi dà la possibilità di posizionare la vignetta dove voglio!

Che, dopo queste elezioni, non è poca cosa!

Caduti dal cavallo, dicevo; e da cavallo è, o no, permesso di  scendere come uno vuole??

Dunque, riepilogando, a livello nazionale, senza saperlo, ho tagliato il traguardo, dopo una volata a gomiti alzati, per primo, ma poi ho saputo senza vincere.
E purtroppo, anche questa volta, non potrò dire come il personaggio della vignetta "io non c'ero".
Un ennesimo errore da parte mia, che confesso con la massima sincerità, mi ha auto-offeso ed auto-umiliato ancora una volta.
Come ho letto da qualche parte "Continuerai a tifare la tua squadra del cuore, anche se perde non solo una partita, ma tutto il campionato". E' vero, però credo che per tutto ci sia un limite di tolleranza e di buon senso Superarlo con scusanti puerili come il terreno pesante, i tacchetti sbagliati, fa solo cadere nel baratro del ridicolo, nell' assoluta mancanza di coraggio, di coscienza e di un limite minimo di onestà intellettuale.
Su 50 milioni di votanti, vincere, pardon arrivare primi, con uno scarto di neppure 100 mila voti per occupare i due vani parlamentari, la camera e la "cucina" governativi, comunque lo si descriva e si voglia far credere indorando la pillola, per me è solo un risultato, a dir poco, vergognoso.
In lizza per la corsa c'era un vecchio rincoglionito, o meglio che credevamo rincoglionito, che tutti avevano dato per spacciato e che alla fine si è fatto beffe di chi lo sotto valutava con spocchiosità ed ora è li che ci sorride ironicamente, prendendoci per i fondelli. E noi? Noi siamo quelli di sempre, o meglio quelli da un po' di tempo a questa parte, da quando abbiamo perso quella radicata appartenenza politica. Ed allora, dopo essere arrivati primi, senza aver vinto però, sarà il solito comunicato :" promettiamo che l'indomani di queste elezioni, considerato il particolare momento, sia nostro dovere di ponderare ed analizzare la situazione che ci ha portato a questi risultati. Ci riuniremo, discuteremo, anche con toni alti, senza mandarcele a dire, per individuare i punti in cui abbiamo sbagliato ecc. ecc.". Qualcuno ha detto che abbiamo fatto una campagna seria. Ecco, bene, cerchiamo di allora di mantenere la seriosità che il momento esige, o meglio sarà aumentarla, visto la precedente a che risultati ci ha portato.
Oramai ad ogni manrovescio che prendiamo, il leit motiv  della direzione politica è sempre quello!
Dice bene Bersani, siamo arrivati primi, ma non abbiamo vinto. Ma in una squadra che da anni fa finta di arrivare prima e poi fa del tutto per perdere, credo che l'allenatore se non ha le capacità per vincere, debba possedere, quanto meno, quelle per comprendere che ha fatto il suo tempo ed è ora che lasci il posto a gente più capace. So che trovarla oggi nella sua, pardon nostra, squadra è difficile. Però questo è cosa che a lui non deve assolutamente riguardare.
non c'è più nulla da fare...
Questo, oltre che per lui, sarebbe cosa importante per evitare agli altri "amici", "compagni", "colleghi" (non so più neppure come dobbiamo chiamarci, se non orfani-disperati) di dire castronerie nazionali e locali quali :"Abbiamo sotto valutato la sofferenza sociale", "La parola Responsabilità è la parola che useremo anche questa volta", o ancora guardando le disgrazie degli altri " Monti è il grande sconfitto", o le voci dei peones locali che vedendo lo scenario parlamentare che si allontana dal loro orizzonte esclamano convinti o meno " 'Il guaio vero sono i voti presi da Berlusconi',  "frutto del malessere",  "Smarrimento ed incertezza", "tutti i partiti hanno fallito ed il PdL è uno di questi ", o ancora "Il Pd ha avuto un calo ma è ancora il primo partito cittadino e ha ottenuto un risultato migliore rispetto ad altre zone”. Oppure come la battuta sul campo pesante "La crisi ci ha indubbiamente penalizzato" e per sfociare con dichiarazioni egoistiche-menefreghiste come "Soddisfatto per la mia elezione, deluso dal risultato nazionale". E se quest'ultima è una dichiarazione di uno dei migliori nostri giovani, la cosa non è che ci offra gran sicurezza!
Si, che anche gli oppositori del Centro Sinistra non siano perfetti, sono d'accordo. Non sono migliori. Del resto, però, farsi gli affari degli altri, ridere dei mali altrui, è uno sport non da politici, ma da "servette".
E qui mi si perdoni quindi di fare la servetta, godendo delle disgrazie politiche altrui. Del resto che ci rimane a noi non politici, uomini della strada, finiti anche per colpa vostra (e nostra) in mezzo alla strada, che finalmente il poter ridere di chi, dopo una lunga e speranzosa attesa, li vediamo imboccare la via del declino (non solo quella di Fare) come ex-potenti. Quasi, ripeto il quasi, un 25 Aprile che cade in febbraio, un evento eccezionale quindi. Il grazie di questa specie di liberazione e di un lumicino (un falò sarebbe meglio dire) in fondo al tunnel, va al M5S, che ha procurato un iniziale repulisti nelle camere con uno svecchiamento generazionale, o almeno lo voglio intensamente sperare.
AAA Cercasi
On. vale a dire onorevole, certa gentaglia, non lo è mai stata pur avendone il titolo vergato sui loro biglietti da visita e sulle loro carte intestate, Ancor vero è che continueranno ad esserlo in funzione delle loro situazioni economiche maturate fin qui (anche se il denaro non fa signori), ma alla loro tranquilla situazione patrimoniale non corrisponderà mai e poi mai, quella dei loro animi. Si perché quei lampeggianti delle scorte o lo scattare sull'attenti del personale di guardia posto all'entrata delle Camere, mancheranno tantissimo, vivevano di quello e per quello. Gente nulla facente da un trentennio, si sentirà svilita, senza qualcuno che li farà sentire importanti togliendogli il pastrano dalle mani, la borsa dei documenti, l'invito ad un convegno o il posto prenotato con il cartellino "Riservato".

Abbiamo perso, anzi ho perso, ma almeno io, mi ritengo fortunato, perché ancora in possesso della dignità e dell'onesta di ammetterlo.
Perso, ad ogni modo, hanno perso tutti, ma in principal modo i cittadini, l'Italia intera e credo che da domani chi potrà ridere saranno solo gli incoscenti.


Franco Giannini

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