Avevo appena terminato di leggere, pieno di indignazione e rabbia repressa da impotente cittadino, della morte per cause di parto di quella signora siciliana, a causa della mancanza di un letto in sala di rianimazione e di un elicottero che non si poteva alzare in volo per problemi tecnici. Credevo che certe situazioni potessero accadere in paesi del terzo mondo, ma ecco che scopro che invece questi problemi li abbiamo in casa: o non lo sappiamo o facciamo finta di non saperlo.
Questa signora partorisce a Nicosia con taglio cesareo un bimbo senza vita (ed è già un primo trauma), ma i medici vedendo la situazione di massima gravità cercano un letto in sala di rianimazione ad Enna ed a Caltanissetta, ma riescono a trovarlo solo a Sciacca. Si allerta allora l’eliporto di Caltanissetta, il cui elicottero però non può alzarsi in volo per motivi tecnici. Passano così alcune ore in attesa che ne arrivi uno da Palermo. Ma purtroppo risulterà un volo vano in quanto la signora per le complicazioni, muore nell’Ospedale di Sciacca.
Ora, dopo la denuncia dei familiari, ci sarà la solita ennesima inchiesta della Magistratura, il sequestro delle solite carte, il solito fascicolo degli indagati sarà aperto ed il nome del meno protetto, c’è sempre lo sfigato di turno, vi sarà iscritto su e ci si laverà le mani battezzandolo come un altro caso di “Malasanità”. E ingiustizia è fatta!
Questa signori è l’Italia. Ci sarà anche qualche ben pensante, che riprendendolo dagli ultimi articoli apparsi in occasione del viaggio papale in Brasile, oserà rubare la frase di papa Francesco, con buona dose di sfrontatezza che “fa più rumore un albero che cade, che una foresta che nasce“.
Il concetto può anche essere giusto, ma solamente se, come in questo caso, il rumore è causato da problemi cui la scienza ancora non è in grado di porre rimedio. Ed in questo caso uno se ne fa anche una ragione. Ma se invece dipende da incapacità organizzativa, professionale, tecnica – e troppi sono i casi che si stanno verificando – allora è tutta un’altra cosa.
Allora gli incapaci devono essere fermati. E per incapaci intendo tutti quelli che appartengono a quella catena che parte dal vertice e finisce alla base della Sanità. E dico ciò, perché anche l’assumere degli incapaci è sintomo anch’esso di incapacità.
Mentre ero intento a leggere di questa disgrazia, ecco che noto sul tavolo, assieme alla solita quantità di cartaccia pubblicitaria, anche una brochure, un depliant distribuito gratuitamente in farmacia: ‘Progetto Helios – Estate Sicura – Come vincere il caldo‘. Mi sono detto “T’ho, non tutte le Sanità Regionali sono uguali“. Mi sono anche chiesto se è questa la foresta che cresce?! Poi il titolo, il sottotitolo, la prefazione dell’Assessore alla Salute Regionale, Almerino Mezzolani. Giuro che me lo sono letto tutto! E mi sono sentito anche un po’ offeso. Anziani si, ma rincoglioniti no. Sono cose elementari. Ritengo più offensive ancora per chi le ha scritte non valutandole, come avrebbe dovuto, talmente lapalissiane. Poi leggendo le ultime due righe dell’Assessore, mi è scappato un sorriso: “Sperando che questo opuscolo possa risultare utile, efficace e gradevole, auguro a tutti una BUONA ESTATE“.
Quel “sperando“, “utile“, “efficace” (non parliamo poi del gradevole!) mi ha messo però un po’ d’ansia. Infatti solitamente un politico ha sempre delle certezze, che ti vende come tali, come dire “fai come ti dico io e vedrai che ti troverai contento”. Come del resto ci stanno facendo credere con il trattamento riservato alla sanità senigalliese ed all’ospedale stesso. E se qui ha usato il termine “Sperando” potrebbe significare che della bontà della campagna fatta, dell’utilità di questa “Estate Sicura” non è sicuro neppure lui. E se non è sicuro lui, figuriamoci il cittadino.
Mi chiedo allora se per simili campagne inutili, anche perché è già da febbraio, che sulle emittenti televisive cominciano a scassare con il raccomandare agli anziani di bere acqua, mangiare frutta e verdura e non stare al sole nelle ore calde, ecc. Ma prendono il cittadino completamente per scemo??!! Ma a quanto ammontano questi costi di carta che finiscono poi nel contenitore bianco? Questo anche è un dato che farebbe piacere a “nonno” conoscere. Dal momento spesso che non ha i soldi per comperarla, visto a quel che è arrivata a costare la frutta e verdura… e gradirebbe sapere, oltre a che cosa mangiare e bere, come i suoi euro vengono spesi e perché così male, visto dove finiscono. Interesserebbe anche conoscere a chi appartiene il cervello di simili idee? Per carità non mi si venga a dire che è stata partorita sopra uno dei soliti “Tavoli di Lavoro”! Spero sterilizzati ed immuni da virus politici!
Se non ci sono soldi, in una famiglia normale, non certo in un Assessorato, si fa il rinaccio ai pantaloni lisi sulle cosce, non si va a comperare inutili “profumi e balocchi”. Il senso di questo depliant ci rende impossibile bere quei due litri di acqua suggerita-consigliata, perché è un’ acqua calda, appena scoperta, con tutti quegli accorgimenti degni di S. Holmes.
Non sarebbe allora molto meglio, forse, indagare se è vero che in qualche paesello esistano magari, che so, due eliporti, se siano essi entrambi funzionanti, se ci siano elicotteri pronti per l’uso o solo la piattaforma, a quanto ammonta, che so, l’affitto del terreno o se magari in quello più importante della zona, tutto funzioni nel modo migliore.
Ahhh. Un’ultima cosa! L’augurio di BUONA ESTATE, ma visto come stanno andando le cose in Sanità, seppure la nostra è una delle migliori nazionali (amministrativamente parlando – vorrei vedere a forza di tagli siamo tutti incerottati), io avrei augurato anche un BUONA SALUTE… ne abbiamo tutti bisogno, anche a livello scaramantico.
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Già pubblicato Mercoledì 7 agosto, 2013 su SenigalliaNotizie.it
Questi i Commenti dei lettori di SenigalliaNotizie.it :
Marcello Liverani
2013-08-07 22:50:56
Preciso e diretto come sempre caro Franco,
sembra tutto così assurdo e invece è la cruda realtà di questa
Italia...a volte è difficile anche commentare.
Franco Giannini
2013-08-08 10:40:59
Parlavo di sfigati??? Indagati infatti:
due ginecologi, un anestesista, due ostetrici ed un operatore del 118...
l'addetto della portineria questa volta l'ha fatta franca. E del
problema della mancanza della mancanza di una sala rianimazione che
doveva essere aperta fin dal 2010, da chi dipende, non tecnicamente, ma
politicamente parlando ??
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