mercoledì 20 maggio 2015

Sportivi, attori, imprenditori, ma anche dei sburòn, dal portafoglio pieno e...

...felici di fare i temerari, guidando auto storiche, ma anche fresche di concessionario, su strade da Camel Trophy. VIDEO

Che belle, che emozionanti le 1000 Miglia moderne; anche se di storico continuano a mantenere solo alcuni vecchi modelli di auto perfettamente tirate a lucido, perfettamente rombanti e funzionanti. Al posto di guida, adeguatamente agghindati per questa occasione, non piloti , come una volta avveniva, ma solo quelli che oggi il termine Vip, racchiude personaggi pubblici noti, conosciuti, patinati. Anche se in verità poi gli occhi del pubblico, alla fine, si soffermano su quegli oggetti del desiderio che solo in pochi possono permettersi e che forniscono oltre che tantissimi cavalli di potenza al motore, altrettanto prestigio a chi cavalca i bolidi, le auto che più sprtive non si può : le Ferrari. 
Questo qualche numero della manifestazione che si è appena conclusa e che ha portato alla notorietà nazionale e forse non solo, seppur per una sola mattinata, la città di Senigallia. Il che poca cosa non è. Ed allora: oltre 400 le auto partecipanti, 800 tra piloti e navigatori, tantissime altre quelle al seguito considerando che tra meccanici-accompagnatori dei piloti, commissari ed organizzatori della manifestazione, mezzi della Polizia Stradale,  giornalisti, fotografi, si calcolano oltre 1200 persone a contorno. E per finire anche la presenza di una trentina di TV. Insomma una bella carovana che per qualche ora ha tenuto alta l'attenzione e che voglio sperare abbia portato, meglio se tanti, anche qualche soldino in tasca ai commercianti che qui, di turismo vivono.
Voglio anche sperare che Joe Bastianich, uno dei Vip concorrenti, invece del suo solito:” vuoi che io muoro!?!?” addentando le delizie preparate per il pranzo alla Rotonda, offerto e si sottolinea la parola, dai preparatissimi ragazzi dell'Istituto Alberghiero Panzini, abbia esclamato :”Azz... booonoooo!! Non avrei saputo fare meglio”
Ma se tutto questo fa parte della faccia buona della medaglia, l'altra, non è che la si possa definire cattiva, ma forse un pò meno brillante, forse perchè anche meno conosciuta.
Partiamo intanto con il costo dell'iscrizione che, con i tempi che corrono, denota come questa rievocazione non sia accessibile proprio a tutti, ma solo a pochi baciati dalla fortuna: solo 7000 € + IVA, a cui vanno aggiunti i costi della preparazione-revisione del mezzo, carburante, vitto ed alloggio del meccanico/i al seguito. Il perché dico questo, non è certo per un motto d'invidia, ma perché l'atteggiamento di alcuni di questi partecipanti, non è quello eroico dei piloti  veterani di allora, come vorrebbero farci credere.  Loro, i veterani, rischiavano la pelle e molti ce l'hanno anche lasciata; si partiva e si arrivava senza soste e si trattava di una performance veramente sportiva.  Alcuni di questi, i nuovi, diciamo una minoranza, invece, lo fanno, tutelati anche da un eccessivo permissivismo per il solo piacere di apparire, per fare gli sburòn, termine romagnolo che tradotto nel nostro lessico locale suona come spacconi. Osannati, lungo il percorso, dal un pubblico festoso, quanto volubile come il tempo. Fregandosene del regolamento controllato a quanto pare, da occhi o benevoli o disattenti. Unica cosa immutata nel tempo, bisogna dirlo, il manto stradale ! Da non invidiare in nulla al Camel Trophy.                                            

Un personaggio anconetano di nome Barigelo, nato e vissuto nella sua città nella prima metà del Novecento, di professione netturbino e passato agli annali cittadini come “filosofo di strada”, raccontava :” Io Ramazzo e la gente m'insulta urlando perchè alzo la polvere, passa una macchina e tutti a dire, hai visto che bella ch'è!”. Ed è la stessa cosa che ho pensato io osservando l'entusiasmo della gente malgrado il comportamento troppo disinvolto, diciamo così, dei piloti alla guida.
Nelle disposizioni generali di questa manifestazione, però si può leggere che, intanto, potrebbero partecipare solo vetture costruite dal 1927 al 1957 se pure è vero che c'è una deroga sibillina chiara solo agli addetti ai lavori che apre le porte anche “...agli esemplari che sono stati iscritti alla Mille Miglia storica di velocità...”. E forse è per questo che si sono visti “casualmente” tantissimi bolidi del cavallino rampante, neppure a tutt'oggi ancora maggiorenni...
Sfrugugliando poi nel Regolamento di Gara, si evince nel paragrafo relativo alle Penalità,  che un partecipante :
*Per infrazioni al Codice della Strada,  può essere escluso dalla gara
*Per comportamento non prudente di un conduttore o di un navigatore o di un' assistenza o di un auto al seguito,  può essere escluso dalla gara.
Chissà che cosa significherà per gli Organizzatori il termine Codice della Strada e Comportamento non prudente ? Senza ombra di dubbio ci sono stati più sorpassi di quelli che si possono assistere in una gara di F1.
Se devono essere rispettate le regole del Codice della Strada, chi era preposto a far si che fossero osservate ? Tanto più all'uscita da una scuola e con un incrocio nei pressi ?
Perche osservando il video che ho girato e riassunto, tenendo presente che le infrazioni sono riprese solo su di un tratto di  appena 2/300 metri di strada sui 1600 km. circa dell'intero percorso, viene da chiedersi :” Ma se il regolamento fosse veramente applicato, quanti sarebbero coloro che porterebbero a termine la loro passerella ?”

VIDEO:

Link di approfondimento:
http://www.1000miglia.it/Edizione-2015/Norme-e-regolamenti-2015/
http://www.1000miglia.it/attach/Content/Interna/2052/o/2015_estratto_regolamento.pdf 
Franco Giannini

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