mercoledì 30 agosto 2017

Con 2 Euri al giorno non campi, al più puoi raccontare una bufala e postarla su qualche social...

L'Italia,  infatti è oramai una ex-repubblica democratica fondata su spot,  su promesse pre-elettorali , sul cavalcare malcontento o esaltazioni gratuite, spesso per meri interessi politici, ma sempre più sovente "affondata" su bufale a scapito dei creduloni di turno.


Solo che se leggi la bufala su FB ed ancora non sei rincoglionito del tutto, dopo aver preso visione dal pulpito da cui proviene la predica, ci fai su un sorriso su ed al più li mandi a quel paese.Solitamente purtroppo, questo immenso pubblico viene incuriosito dal titolo posto da un redattore furbastro, poi è la foto che lo accompagna a spingere a proseguire nel sottotitolo, ed allora ecco che ci si clicca su, ma quando si scopre che l'articolo supera le cinque righe, si rinuncia alla lettura, si mette un like o magari un commento credendo di aver capito l'argomento di cui si parla, prendendo pure una posizione e con tre parole si stigmatizza, quello che altri hanno sviluppato in due pagine formato A4. 

Dicevo che fortunatamente non tutti fanno così. Io, per mia natura ficcanaso a prescindere, scendo ancora dopo il sottotitolo per andare a vedere la fonte della notizia, che se proviene da qualche nome strano mi fa mettere sul chi vive, ma che approfondisco con il proseguimento della lettura dell'articolo, se a "lanciarla su mercato" è un giornale con tiratura nazionale. Non ti vuoi fidare di una testata che ha una notevole tiratura? Certamente si !

Vero è però, che mi sento preso e non poco, per il naso, quando la bufala, anziché da giornali virtuali e cartacei di piccola tiratura o da chi vende solo bufale, che solitamente vivono e sopravvivono sul numero dei click che ricevono, mi viene ceduta come vera, dalla testata di prestigio che a pubblicare certe notizie, offende solo l'intelligenza di chi legge.


Il caso da cui prende spunto questa mia riflessione è la storia di moglie e marito (o compagni) che hanno rilasciato un'intervista ad un quotidiano nazionale in cui affermano che loro con 2 euro al giorno (180 all'anno) riescono a vivere. Non ci credo, ma loro giustamente sono liberi di volerlo far credere a chi legge. Quello che non riesco invece a mandar giù è che un giornale come quello che riporta il servizio e chi lo scrive, te lo infiocchetta quasi a sottoscriverne la veridicità. E tu dovresti anche berla!
Ed allora mi vien da ribattere che c'è qualche cosa che evidentemente chi ha scritto l'articolo ha dimenticato o non ha voluto approfondire, a discapito della chiarezza, quale il fatto che  il marito ha uno stipendio a mesi alterni, ma lei in qualità di non udente (non viene spiegato), percepirà o meno una pensione d' invalidità. Non abitando in una città, ma in un paese di appena 10 mila abitanti (Asola) e in campagna con tanto di orto ed alberi da frutta, possono mettere in atto quello che illustrano con una infinità di particolari, ma che un normale abitante di un condominio non se li potrebbe permettere (o se lo potesse, lo potrebbe fare solo in parte). Produrre poi latticini, detersivi, frutta, ecc... e barattarli con altro, se da una parte è riscoprire una vecchio  e sempre valido costume di commercio, da l'altra è da annoverare quale utile di azienda familiare.
Affermano di non pagare o pagano poco le bollette perché non hanno il televisore, non pagano l'elettricità perché hanno sul tetto i pannelli solari, l'acqua immagino berranno quella del ruscello che passa vicino alla loro casa da mulino bianco.  Ma cribbio, che sono esenti anche dalla Tari, dalla Tassa sulla casa, sul terreno? Se la signora scrive libri e dipinge quadri, non mi vorrà far credere che lo faccia con il gesso sul muro o con i colori ricavati dalla terra. Non si acquista nulla, dicono, ma poi sulle ricette alimentari divulgate sul blog compaiono ingredienti quali Farina 0, Farina 00, Olio di Girasole, Fecola di Patate, Lievito, che non posso credere che siano tutti "autoctoni" e quindi qualche cosa acquistate, al che i vostri 2 € si fanno sempre meno credibili. Mi si vorrà perdonare se cado in facile ironia, ma non ce l'ho con voi che mi risultate anche simpatici, perché avete rilasciato la vostra esperienza (forse il blog aveva bisogno di un incentivo?), ma con chi ha raccolto ed elaborato le vostre scelte. 
Scelte che qualora fossero anche vere e un elisir di buona vita per tutti, mi chiedo se poi i 7 miliardi di individui che occupano questo mondo, avrebbero tutti la possibilità di attuazione avendo a loro disposizione gli stessi spazi coltivabili come quello che avete in vostro possesso.
Ahh !!! In città, molti anziani a fine mattinata vanno nei mercati rionali o fuori dei supermercati e per poter non vivere, ma sopravvivere, fanno la stessa opera da certosini che fate voi, recuperando verdura e frutta sfatta, scarti di sedano, patate con getti... ed il bello, o meglio, il brutto, è che non rilasciano alcuna intervista perché a nessuno interessa, anzi, si vergognano per la situazione in cui sono caduti e per la dignità, che credono, che così facendo hanno perduto.
La testata ? qualcuno si chiederà,... ma basta cercare la notizia su internet e si trova tutto, anche il blog.








di Franco Giannini

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