venerdì 4 agosto 2017

LA BUROCRAZIA SANITARIA vissuta minuto per minuto...

disegno tratto da "la lingua batte dove il dente duole"
... se per l'asportazione o la cura di un dente... questo ancora però, non lo so.

Sorvolo sui tempi oramai superati e di conseguenza dimenticati da quelli della visita dal medico di famiglia a quelli per l'impegnativa ad una concessione di un appuntamento (Urgente), che poi sono giunti a 7 giorni tra attesa per festività e cure, con un medico del reparto odontoiatrico.
Il medico di famiglia che mi consiglia viste le mie rinunce alle cure in generale :"Vada all'Ospedale Franco... lei ha il Pace maker e come cardiopatico è esente da ogni spesa.. mi ascolti, ci vada e si faccia curare. Ora va bene, calmiamo il dolore, ma poi?". Alla fine mi lascio convincere  e con estrema franchezza ed ancor più vigliaccheria, più che da lui, dal dolore, ed allora ecco che comincia la fiaba, che però suona troppo elegante e gentile ed allora trovo più consono il termine "favola", stesso significato ma dal suono più rude: 
Appuntamento che viene fissato per le ore 10,30 del giorno X
Il fatidico giorno X, uno sfigato Venerdì. Poi leggendo si capirà perché sfigato, seppur non cadendo né del giorno 13 né del 17.
ore 09,43 preso il biglietto regolafila alla cassa per porre un  timbro di esenzione (malgrado nell'impegnativa sia già riportata e sottoscritta dal medico curante la sigla che attesta ciò)
ore 09,55 posto il timbro sull' impegnativa, si suona alla porta del reparto e si viene accettati in sala di attesa.
ore 10,10 l'infermiera chiama per la compilazione con tutti i dati della cartella personale, nonché richiede la firma sulle solite dichiarazioni d' informativa che come per i contratti di assicurazione o quelli bancari o le dichiarazioni dei redditi ti sottopongono in bianco con le crocette dove apporre la firma.
ore 10,20 arriva il medico (si guardi bene con 10 minuti di anticipo sull'appuntamento, cosa lodabilissima!) che dopo un primo esame della bocca opta per una lastra di raggi X. Mi fa l'impegnativa (anche questa sottolineando l'urgenza) e mi dice di andare subito in reparto, perché se mi fanno la lastra prima delle 12,30 posso ritornare in odontoiatria e vedere immediatamente il da farsi. Però, guarda caso, mi fissa anche un nuovo appuntamento per il lunedì prossimo, sempre alle 10,30, perché, sottolinea, loro il sabato sono chiusi. Ho pensato, subito che si trattasse di eccesso di precisione, perché in cuor mio davo per certo che oggi con tutte le Ecografie, le TAC, le PET, la scintografia, i vecchi e troppo semplici raggi X chi se le fa più ? "Invece - come canta quella pubblicità sul colesterolo - mi sbagliavo"
ore 10,30 Ascoltato quel "se gli danno la risposta prima delle 12,30 mi mette le ali ai piedi ed allora di corsa, alla bersagliera, giù in reparto radiologia. Nuovo ritiro del biglietto regolafila, con tre volontarie a fare capannello tra loro e che alzando gli occhi stanchi ed annoiati del fare nulla, sono a pregare i "signori" di andare in sala d'aspetto evitando di rimanere nel corridoio. E giustamente, che un po' di precisione in un immane caos come in quello che mi sto dibattendo, ci vuole. Quello che è un po' meno bene è bene che si parta quasi  sempre, con stupidaggini, dal basso. 
Quindi di nuovo un' attesa del proprio turno, per poi sentirsi dire, previa telefonata in reparto da parte dell'impiegata, che però "subito è impossibile", quindi di ritornare il giorno dopo (specifico che il giorno dopo, guarda guarda, è sabato !!).
Mi chiedo allora se questo "bingo" fosse scaturito dalla lungimiranza di un occhio clinico come quello di medico o quello di un semplice ateo che non ha mai creduto ai miracoli. Credo che forse sapesse troppo bene come funziona la burocrazia sanitaria.
Quello che non comprendo sono due cose. una è come una Organizzazione Pubblica come un Ospedale funzioni a scompartimenti stagni: un reparto osserva la semi festività del sabato ed uno no... Ma non sono entrambi, ma diciamo tutti i reparti, facenti corpo integrale di un unico Servizio Pubblico ?? La seconda, perché alcuni studi odontoiatrici privati (che parola brutta quella della privatizzazione) sono dotati di piccoli impianti di raggi x e ti fanno tutto seduta stante mentre il colosso della Sanità Pubblica, L' autodefinitasi Eccellenza in tutto, per farti la barba, t'insapona a Palermo e ti rasa a Rapallo ?? Vuoi scommettere che si tratta di questione di costi. Esclusi quelli delle autoambulanze va e vieni che magari sono gestite da qualche cooperativa oggi tanto di moda. I tempi ed i costi di trasferimento del paziente, che oggi la pazienza però l'ha terminata, non rientrano né nelle statistiche, Nè vengono prese in considerazione dai gestori della Cosa Pubblica. 
Quasi ascolto le loro voci :" Ma che cosa vogliono questi, li curiamo senza che spendano una lira e magari domani ci accorgiamo che sono soldi andati perduti "sotto terra"". Potrebbero anche aver ragione se non per il fatto che per 40 anni di lavoro o di chi lavora attualmente, questi soldi ce li siamo pagati e li paghiamo. Non sono soldi che escono dalle loro tasche, le proprie tasche.
ore 10,55 ritorno a casa senza aver concluso nulla. Fortunatamente l'ascesso con la cura degli antibiotici prescritti dal medico curante  è rientrato e l'unico dente che ora mi duole non è più quello del molare, ma quello della rabbia dell'impotenza verso certi atteggiamenti della burocrazia italiana e dei loro "gestori".
Tradotto : Le vere Eccellenze della Sanità sono i medici del servizio pubblico (salvo le mosche bianche, rare, ma sempre esistenti!) che ancora mantengono in piedi tutto l'apparato pericolante, mentre i veri olocausti di questa nostra italica sanità terremotata, sono i burocrati ... un' altra definizione sconfinerebbe nel reato e nel turpiloquio.
Per il momento fermiamoci qui, ma la storia continua e malgrado essa possa servire a pochi, vi terrò informati. 








di Franco Giannini

2 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

ogni volta che ti leggo
mi commuovi..
frattanto per favore salutami GIULIANA.... :)
dario.

Franco Giannini ha detto...

Grazie per i tuoi elogi che
so come essi siano sinceri.
Fatto l'ambasciata a Giuliana
che ti ringrazia e contraccambia
con un amichevole abbraccio.
F&G