giovedì 21 giugno 2018

Personalissime Riflessioni : Toccato il fondo, con una spinta delle gambe (chi sa nuotare) risale in superficie a respirare...

... una similitudine per dire che sia sulle macerie di guerra che di catastrofi naturali, l'uomo ha gettato (quasi sempre) le fondamenta per la ricostruzione.

Almeno questo ci ha insegnato il Giappone colpito dalle atomiche e da continui terremoti. La Germania, seppur con l'aggiunta delle difficoltà causate dal più che giusto  isolamento in cui l'avevano relegata i paesi vincitori a guisa di un'appestata e nel contempo costretta a vivere per anni tra le macerie causate dai  bombardamenti a tappeto degli alleati, è riuscita nel tempo, con caparbietà, (forse oggi oserei dire anche troppo e male chi lo ha permesso !) sacrificio, senso del dovere, orgoglio nazionale che ai tedeschi non è mai mancato, a ricostruirsi politicamente ed economicamente.
Non credo sia necessario andare indietro nei tempi, per trovare altri popoli che sono rinati dalle loro macerie: la storia, la leggenda ci ricorda l' Egitto con la leggendaria piaga dell'invasione delle cavallette, o la mitica Troia ricostruita sulle macerie, sembra per ben 10 volte.
Sembra che però questa attitudine al ricostruire, sia moralmente, politicamente, economicamente, materialmente, sia una scienza a noi sconosciuta.
Noi infatti. gli Italiani poeti, navigatori, intellettuali, scienziati ecc. ecc., nonché abitanti del "Bel Paese" siamo usciti anche noi dalla guerra con le pezze al culo, forse anche con meno toppe dei tedeschi, con il risultato però che noi con quelle siamo rimasti. Un respiro di una decina di anni lo abbiamo tirato subito dopo la fine della guerra. Del resto, non avendo più un tetto e ci pioveva sopra la testa, se volevi ripararti, per forza di cose ti dovevi rimboccarti le maniche. Il fatto è che sull' abbrivio di questa volontà di fare, i nostri politicanti di allora (che oggi riteniamo siano stati tutti degli immensi "Statisti", invece forse solo qualcuno), credendo di fare il bene del popolo, con il concedere tutto, subito e magari più bello e costoso, ma senza poterselo permettere: era nato il consumismo!! Avevi la 500 ? la Fiat ti suggeriva la 600 e poi il 1100...  Ecco allora buffi su buffi, cambiali su cambiali. E ben si sa (oggi più che mai) che quando si movimenta tanto denaro, la tentazione colpisce l'individuo e l'uomo si sa è debole. Ecco allora emergere il caso nazionale di "Mani Pulite" che mette in primo piano il vero male dell'Italia: la Corruzione.
Le organizzazioni malavitose (Mafia-'ndrangheta-Sacra Corona Unita-Camorra, non trovano di meglio che infiltrarsi nel mondo economico, grazie all' inquinamento delle zone del Centro Nord (che non conoscevano tale cancro), che ne subirono il contagio, allorché la Magistratura pensò bene di esiliare questi loschi figuri ogni qual volta venivano catturati, fuori dai loro comuni.
E da quel caso non solo non ci siamo più ripresi, a quelli che credevamo statisti (però molte erano persone se non statisti, ma almeno serie - sempre con le debite eccezioni), si è avvicendata gente ancora più incapace e spesso neppure onesta - facendo sempre le debite, ma forse più ridotte eccezioni.
Per farla breve, da allora il debito è sempre lievitato, e consequenzialmente sono aumentate a tutt'oggi l'ampiezza ed il numero delle pezze da metterci sul fondo dei pantaloni.
Ma credo che con grande onestà (almeno noi popolo della strada), dovremmo avere il coraggio di sommare alle indubbie incapacità dei nostri governanti, quale il riconoscere quei mali di cui no siamo mai riusciti a scrollarci di dosso: l' apatia, il logorroico parlare, l'incapacità di prendere una posizione, il coraggio d' imporsi, un timore reverenziale atavico verso chi giudichiamo più alto in grado solo magari perché è elegante e porta la cravatta. Sono "doti", purtroppo, che appartengono all'indole dell'italiano medio.
E così è che forse per questi motivi, gli sfollati del terremoto del 1908 di Messina si siano  sistemati, via via che passava il tempo, grazie all'interessamento del Padreterno che li ha ospitati nelle sue immense praterie. Stessa medesima sorte sarà destinata ai pochi centenari, se ce ne sono ancora, del sisma Marsicano, come anche quelli dell'Irpinia, fino a giungere ai giorni nostri le cui lungaggini sono sotto gli occhi di tutti con il contorno di scandali che si sovrappongono ogni giorno ed i cui intrallazzatori , per di più vergognosamente per chi così li chiama quasi con ammirazione per aver buggerato Stato-Fisco-Magistratura, vengono definiti "italianamente" Furbetti, piuttosto che delinquenti.
A salvarsi da questa situazione, ma perché i montanari alpini sono stati sempre abituati a risolversi le cose da loro senza attendere la benedizione dello Stato, viste che alla lentezza governativa si aggiungeva quella delle difficoltà dovute alle impervie (quando ci sono e non sono franate) vie di comunicazione, il Trentino Alto Adige e Friuli: In silenzio senza troppi strombazzamenti sono usciti dal terremoto e dal Vajont... ma nel loro sangue c'è qualche cellula di germanicità !!   
Neppure siamo stati capaci di affiancarci, sostenendolo fisicamente e scendendo in Piazza, quando la furia di un Sandro Pertini si scatenò nei riguardi di un Governo incapace ed irresponsabile. Questo si che era uno "Statista": Capace, coraggioso, umano, sensibile ed onesto. Ma anche lui malgrado le sue grandi doti, non  riuscì né a modificare gli atteggiamenti dei governanti di allora né a scalfire l'indolenza popolana. Noi italiani non saremo mai dei rivoluzioni, troviamo sempre una scusa per tirare in tempo la gamba indietro, speriamo sempre che qualcuno vada avanti al posto nostro in quanto a noi vien da ridere o non abbiamo mezzi di trasporto che ci portino in piazza all'ora X o perché nel nostro comune non c'è una linea di servizio.  
Altro problema poi che abbiamo oggi, è quello che dove trovi più le rovine materiali su cui riedificare. Non sono più visibili, perché le guerre attuali non si disputano più su cruenti campi di battaglia, ma al chiuso di sale climatizzate, seduti su comode poltrone, armati di PC, Tablet e Smartphone. che mandano ordini di distruzione alle Borse e Bande con essi collegate. I morti ci sono ugualmente, ma non sono più quelli con le carni devastati da raccapriccianti ferite sanguinanti, sono morti di fame e sicuramente in maggior numero di quella che una guerra espansionistica procurava allora.
Preciso, qualora non mi fossi spiegato a sufficienza, che il termine che ho fin qui usato di "Macerie" è solo figurativo, perché in esso sono racchiusi problemi come : Miseria, Disuguaglianza Economica dalla forbice sempre più ampia, Disoccupazione con scandalose percentuali nelle fasce dei giovani, delocalizzazione delle Aziende, Mancanza della Domanda Interna (frutto di un cane che si morde la coda!), una Sanità anch'essa malata da mille problemi, Anarchia comportamentale dei residenti nei Palazzi Alti romani, una percezione di Sicurezza che solo gli addetti ai lavori credono di avvertire, pratiche bloccate nel loro iter da una scandalosa Burocrazia di cui la nostra classe dirigente parla di ridurre ed invece ogni che ora che passa invischia sempre più aziende e cittadini. A cui poi dobbiamo aggiungere il grave problema di un nuovo esodo biblico (che nessuno a mai potuto fermare anche in altri tempi vista la sua dimensione) di chi ha ancor meno di noi e che come tante civette abbagliate dalle allodole, di nostre false illusorie pubblicità irradiate da un reo internet, partono e rischiano la vita, credendo di trovare di meglio. Poi è troppo tardi quando qualcuno di questi, toccata terra, si rende conto che la vera patria considerata del Bengodi è quella dove devono raccogliere pomodori ad 1,5€ all'ora riposando poi le membra stanche sotto una tenda di plastica tra rifiuti e animali.
Potrei proseguire nell'elenco, ma sarebbe tempo e parole perdute nel vuoto, perché tutti conosciamo questi problemi atavici, che nessuno, dalla fondazione dello Stato Italiano da prima monarchico e poi repubblicano è mai riuscito a risolvere o non ha voluto risolvere. E l'Italia tra tutti questi malanni, sguazza seppur rabbrividendo. Ma l'italiano ha, non so come giudicarlo se difetto o pregio, un gran spirito di adattamento e la speranza che domani qualcosa cambi.
Ma purtroppo anche la speranza sta divenendo una specie di miraggio. Ed i giovani, infatti più sensibili e lungimiranti, stanno creando un nuovo esodo non orientato verso un singolo Paese, ma nel mondo intero.
Oggi, dicevo, le guerre si combattono, volendo dare l'idea che il proletariato è ancora di moda, in maniche di camicia, di colore bianco e con i polsini rigirati. Non certo con la tuta mimetica, con i  fucili, con le bombe (tanto meno atomiche, visto che poi alla fine usciti dai rifuggi ci si troverebbe in tele di braga. Oggi allora si combatte, vestiti in doppio petto blu a righine bianche, nei locali delle Borse, ove non si parla di atomica, bensì di Guerra Economica Finanziaria. Le armi di cui sono dotati sono Bot, CCT, azioni, spostamento di capitali, Spread. Non si usano i gas né si indossano maschere antigas, perché quello che lanciano costoro sono Titoli Tossici che affibbiano a Banche che a loro volta consigliano, delinquenzialmente promettendo e logicamente non mantenendo a clienti sprovveduti affari d'oro, speranzose che ricoverati in questo rifugio si possano salvare dal disonore del fallimento. E dei clienti turlupinati e lasciati in mezzo ad una strada ?? E chi se ne frega ! Italianamente urleranno per un po', i sindacati li forniranno di fischietti, gli organizzeranno pullman con un panino con mortadella da consumare durante il sit in sotto i palazzi che contano e poi il tempo provvederà a calmare gli animi.
E purtroppo devo ammettere con infinito rammarico che non vedo assolutamente nessuna via di uscita da questa globale situazione che più chi meno colpisce la quasi totale globalità dei Paesi, ma in modo spropositato il Nostro. Non ho neppure una ricetta da suggerire, se non quella, almeno credo, che il rendersi conto, dopo vani tentativi di voler fare seppur senza riuscire, faccia maturare la consapevolezza dell'essere incapaci a svolgere tale incarico e per questo lasciare tale incarico a chi vuol provare. Se poi si fosse incapaci ma profondamente onesti, sarebbe già un piccolo successo.
Se fossimo stati più fortunati avremmo dovuto prospettarci l'entrata nell'era glaciale, che tutto iberna ma, si dice, non uccida. Cosicché al ritiro dei ghiacci, avremmo potuto sperare in qualche possibilità di nuova vita, di nuove menti con nuovi ideali, nuovi sentimenti, nuovi buoni propositi, nuove ed infinite capacità manageriali, politiche ed economiche. Insomma un auspicare che sotto la neve, come dicono i nostri agricoltori, nasce sempre abbondante e buon pane, frutto di genuine messi.
Ed invece, guarda quanta sfiga!; stiamo marciando a tappe forzate, purtroppo, verso un Surriscaldamento Globale, che porterà alla catastrofe ambientale  del nostro pianeta. Il notevole rialzo delle temperature sarà destinato a rendere la nostra terra una distesa infinita di terra bruciata e senza vita. Il caldo del resto, da prima provoca intorpidimento fisico e intellettuale (e già a quanto sembra questo è il periodo che stiamo vivendo) ed infine ci sarà la morte per asfissia...
Ma, voglio sperare che il quadro che mi sono fatto, non sia solo che frutto di un brutto incubo, causato da una leggera cena a base di "Carbonara" e gustosa "Porchetta", da cui mi sogno svegliato giusto in tempo per leggere, su qualche quotidiano, che qualche cosa sta cambiando.
Sempre poi che alla fine non sia l'ennesima presa per i fondelli o come dicono gli intellettuali della domenica una Fake News. Chi vivrà, vedrà !!


  





di Franco Giannini

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