mercoledì 25 luglio 2018

Sergio Marchionne

Grande Manager, ma alla fine un uomo come lo siamo tutti !


Quanta ipocrisia riescono a contenere i commenti di FB.
Mi chiedo quanto sarà vero il dolore che essi provano.
Io non mi sento di fare il pecorone ed accodarmi e di conseguenza esprimo quello che, io, penso
La morte di un uomo, chiunque esso sia e qualsiasi cosa abbia fatto nel bene e nel male, dunque, va a priori sempre rispettata. Nel caso di Marchionne poi, tanto più, vista la sua grande intelligenza e se si pensa, quando avrà preso coscienza delle sue condizioni, che dall'alto di quel suo piedistallo di manager di successo mondiale, stava ritornando nella normalità di qualsiasi individuo, nel momento del trapasso.
Quindi, mi ripeto, come uomo, il massimo rispetto come chiunque lasci questa terra ha diritto di avere. 
Come manager, saranno i mercati a giudicare il suo operato in quello che ha lasciato in eredità a chi seguirà.
Immagino che come uomo, si sarebbe offeso per come è stato scaricato ancor prima della sua dipartita nel timore che anche le Borse piangessero. Perché il Business non ha cuore, o se lo ha è sdraiato in una culla di pelo. Invece come Manager sicuramente lo avrebbe apprezzato, perché i manager sanno che per mandare avanti le aziende bisogna essere duri con i deboli, per il bene di una sopravvivenza economica aziendale.
Un "Amico", come qualcuno della sua "grande famiglia", ha avuto il coraggio (o la falsità? visto che era ancora caldo e già lo avevano sostituito) di chiamarlo. Lo stesso che ha però avuto la sincerità di affermare che alla persona di Sergio, dovrà sempre un eterno riconoscimento. Vorrei vedere!!
Gli operai forse un po' meno. Almeno quelli che o sono sul punto di essere licenziati, o sono in Cassa Integrazione nella speranza di quella promessa (mai mantenuta) di una riassunzione.
L'augurio che ti posso fare, Sergio, è solo quello che come uomo tu possa riposare in pace, come manager che rivedendoti il film della tua vita (parlo sempre come manager) non ti veda costretto, oggi, da qualunque posto tu sia, a morderti i gomiti, per gli eventuali errori e le mancanze sia di carattere imprenditoriale che "umano", che forse, se fossi ancora qui, non rifaresti.









di Franco Giannini

3 commenti:

www.dariopetrolati.it ha detto...

difficile
vita non regalata
persona colta
non solo per far soldi-

E' stato di matrice ITALIANA e traspare
anche da ciò che disse e fece.

Mi ha turbato da morire la sua fine-.

SPERO non abbia sofferto come purtroppo sembra-
Per noi italiani e globali resta una PERDITA insopportabile...

Auguri ed alla Faniglia sentite condoglianze..
dario.



Franco Giannini ha detto...

Caro Dario,
ognuno ha la sua idea che
nella correttezza, ritengo che
vada sempre espressa:
Onestamente non mi era simpatico.
Proprio perché dotato di grande cultura,
lo avrei preferito come "uomo",
che come "Finanziere", coloro che
nel mondo della Finanza vengono spesso
erroneamente chiamati un "uomo della Finanza",
senza che nulla abbia di umano.
Il profitto di umano non ha nulla e
il nostro Sergio se ne sempre strafregato
di quello che le sue direttive avrebbe
procurato a quegli esseri umani
con famiglie al seguito, che ancora
attendono quel posto di lavoro che
gli aveva promesso.
Spero solo, se è vero che esiste un essere
Supremo, sia più benevolo di me nei
suoi confronti. Ciao Dario, un abbraccio e
mi raccomando stammi bene :-)
F.

www.dariopetrolati.it ha detto...

caro FRANCO:
sei infinitamente buono,
a me piaci come sei...!!!-
dario.