... e dove starebbe il problema ??
Non sono un "Politico", per cui non ho una risposta politica da dare. Come pure non sono un "Tecnico", per cui mi astengo di dare anche una risposta di carattere tecnologico. Non sono neppure un "Economista", per la qual cosa evito di esprimere una mia personale considerazione in questo campo.
Ma come uomo della strada, dove ha sempre vissuto e dove ho frequentato l' Accademia della vita di tutti i giorni, mi si permetta, almeno, di fare alcune constatazioni e considerazioni.
Rossi, Verdi, Neri, Bianchi, potrebbero essere dei semplici colori come potrebbero essere invece dei semplici cognomi. Come pure lo sono Giannini, Baldini, Brambilla, Russo, Gallo, Marini o Benetton.
Semplici cognomi, ognuno con una storia personale, famigliare, imprenditoriale, economica o magari tutto questo riunito in un sol nome.
Comunque sia, cognomi di persone nate, cresciute in Italia, più o meno brave o più o meno fortunate e celebri, ma dovutamente rispettose (come dovremmo esserlo tutti) delle Leggi Italiane.
Così come la LEGGE dovrebbe esserlo nei confronti di tutti i cittadini.
Dopo la caduta del Ponte Morandi di Genova, dopo i funerali delle 43 vittime, ecco che ci si è tolti la maschera di perbenismo e si è alzato il braccio destro, puntando l'indice accusatore verso il colpevole (o i colpevoli) in verità ancora non identificato/i, promettendo una giustizia equa (dovrebbe esserlo normalmente e sembra la si metta di già in dubbio), veloce e su su tutti i fronti: Penale, Amministrativo e Civile.
Non entro nel merito di che cosa sia meglio fare e di come comportarsi: Non so se siano pochi i soldi pronti ad essere erogati alle famiglie delle vittime e nel contempo vittime anch'esse. Non so se sia giusto, legittimo ed economicamente vantaggioso Nazionalizzare le autostrade. Non so se sia giusto passare un semplice colpo di spugna bagnata con quel denaro insanguinato, sul comportamento negligente di una gestione di chi preposto a vigilare sull'agibilità e sicurezza, riportando così tutto alla normalità, promettendo un ponte in ferro che sarà consegnato tra 8 mesi (che dovrebbero corredare di una GARANZIA che poi resterà in piedi per 100 anni!) e l'abolizione dei pedaggi in quelle autostrade che abbracciano Genova.
Quello che contesto, io uomo della strada quindi "paria" di questa società, essere che resterà inascoltato, oltre che non essere neppure udito, da chi ha le redini del potere, da chi vuole Nazionalizzare e da chi dice che per fare ciò Non ci sono Soldi. Indipendentemente dalla scelta che si farà, vorrei sottolineare che proprio in virtù di quella Legge che dovrebbe essere uguale per tutti, ma che spesso dimentica di esserlo, per una volta si rispetti il reato illegale che lo stesso STATO compie e che c'insegna, ma che solo LUI è autorizzato ad usufruire della non legge quando non si hanno soldi.
L' UE ci obbliga, (obbligherebbe, suggerirebbe) di rimborsare l'IVA o i crediti verso i suoi fornitori entro 60 gg, che sarebbero quei cognomi generici come Bianchi, Rossi, Verdi.
Cosa che lo STATO si dimentica di fare e che in diversi casi, mandando in fallimento aziende con nomi anonimi o con quei cognomi già accennati. Non solo, ma chiedendo loro anche in anticipo le tasse su quello mai incassato.
Allora chiedo ai Politici ed ai Tecnici (questi consulenti-badanti dei politici), che differenza c'è tra i cognomi di Rossi, Verdi, Bianchi e quello di un Benetton qualsiasi ? Nessuno, mi dovrebbe essere detto, se non forse il rigonfiamento della tasca interna della giacca... almeno dovrebbe esserci solo quello che nei confronti della LEGGE non dovrebbe neppure notarsi (il condizionale è d'obbligo!).
Ed allora se così è, anche questa volta non rispettiamo né le leggi Europee e neppure quelle nostrane e facciamo come per l' IVA. Se ci saranno da pagare delle penali (sempre che sia conveniente la nazionalizzazione, pensandoci bene ed onde evitare di fare come quel signore che per fare dispetto alla moglie...) ai sigg. Benetton li si pagherà a Babbo Morto. Ovvero un po' alla volta, ed in là nel tempo... al più, ma non ci credo, subiranno le stesse conseguenze di tanti che attendono ancora i rimborsi o che non ci sono più avendo preferito miglior vita.
Del resto se si ritiene che 800 milioni siano una cifra interessante per far tacere le proprie coscienze, altrettanto importante dovrebbe risultare, qualora essa dovesse costituire ciascuna rata (a partire tra una decina e più anni, non prima) della penale da rimborsare.
di Franco Giannini
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