...un volto di certo conosciuto dagli sportivi o anche semplici frequentatori delle palestre e palazzetti senigagliesi : atleta che personifica la modestia, di certo però né di Senigallia, né quantomeno celebre (...almeno fino a ieri !!).
Ecco che allora i "precisini", gli analizzatori di notizie, seppur non me lo chiederanno, sicuramente però se lo domanderanno, perché allora io abbia scelto questo titolo per il mio racconto, che, preciso subito, tutto sarà meno che un articolo.
Ecco che allora i "precisini", gli analizzatori di notizie, seppur non me lo chiederanno, sicuramente però se lo domanderanno, perché allora io abbia scelto questo titolo per il mio racconto, che, preciso subito, tutto sarà meno che un articolo.
In effetti il titolo, in prima lettura, potrebbe sembrare che contenga dei controsensi, ma poi continuandola si converrà con chi scrive, che alla fin fine quanto enunciato potrebbe anche essere considerato veritiero.
Ad onor del vero, con questo mio racconto, voglio rendere un omaggio anche a tutte quelle persone anonime Modeste e Caparbie, che riescono a cogliere il frutto, qualunque esso sia, con infiniti sacrifici. Escludendo da costoro però i "falsi modesti" ed i biasimabili "illusi" consapevoli delle loro illusioni, che sovente sono soliti scaricare le colpe dei loro insuccessi, sulle spalle altrui, ma i sulle loro e magari accompagnandole anche dal patetico piangersi addosso.
Ad onor del vero, con questo mio racconto, voglio rendere un omaggio anche a tutte quelle persone anonime Modeste e Caparbie, che riescono a cogliere il frutto, qualunque esso sia, con infiniti sacrifici. Escludendo da costoro però i "falsi modesti" ed i biasimabili "illusi" consapevoli delle loro illusioni, che sovente sono soliti scaricare le colpe dei loro insuccessi, sulle spalle altrui, ma i sulle loro e magari accompagnandole anche dal patetico piangersi addosso.
Oriana Scarponi, non è di certo appartenente a queste due famiglie, come pure non è una senigagliese puro sangue de "machì", perché ha i suoi natali nel "vallao". Nasce infatti in quel di Jesi, da mamma Pasquina, jesina verace e dal papà osimano, nel mese di giugno (attenzione è di conseguenza del segno dei gemelli!! : gente grintosa, esuberante ed eternamente giovanile) di un anno "senza numero" perché non lo potrei mai rivelare per rispetto della sua privacy e perché per una signora l'età è segreta come l'altra faccia della luna.
La prima palestra che inizia a frequentare è quella della scuola elementare G. Mestica di Jesi e non perché sente il richiamo del caratteristico "profumo" del sudore di chi si allena, bensì per porre rimedio ad una scoliosi attraverso la ginnastica correttiva che hanno consigliato a mamma Pasquina di far seguire. Ed è qui che incontra fortuitamente una valida allenatrice di Ginnastica Ritmica che ritenendola predisposta naturalmente, l'indirizza verso questo sport.
Ma erano altri tempi quelli dei nostri genitori, altri tipi di culture, fatto è che la Sig.ra Pasquina, sopporta con pazienza ed in silenzio che Oriana si rafforzi la colonna vertebrale, si raddrizzi le spalle, ma poi a guarigione avvenuta, vedendo non certo di buon occhio l'attività sportiva intrapresa dalla figlia come se si trattasse di tempo perso, senza sentire né si, né ma, la fa smettere.
Ma da giovani si sa, il tempo cura velocemente i dolori. Altri sono gli interessi che prendono il posto della Ginnastica. Incontra quello che sarà poi suo marito costruendo quello che è stato il percorso che abbiamo fatto quasi tutti. Dimentica gli attrezzi della ritmica, si fidanza e si sposa e da questa nuova esperienza famigliare ecco nascere la piccola Vanessa.
Nel frattempo le mentalità genitoriali si sono più emancipate, seppur Oriana non ne ha mai avuto bisogno ed anzi sente la necessità di far prendere quel posto che lei aveva con sofferenza abbandonato, nel mondo della ritmica, alla sua piccola a cui ha dato il nome di una farfalla: infatti nella ritmica se non hai la leggerezza di una farfalla non sei destinata ad andare distante. Sarà un caso fortuito, sarà la sua vecchia passione che fuoriesce da ogni suo poro? Fatto è che con l'iscrizione di Vanessa alla Polisportiva Senigallia il Presidente nella persona del conosciutissimo ed apprezzato Pasqualino Belenchia, gli cuce su misura la carica di presidente del settore Ginnastica Ritmica.
Nel 2000 incontra la celebre coreografa Natalia Solodova, e con la medesima fonda, essendo la specialità della Ritmica una quasi gemella della Danza Classica, la scuola per future "Etoille" denominata "Passi di Danza". Tra le "piccoline" c'è anche una certa Sofia Giordani di cui in seguito avrò modo di parlare. La location della scuola di danza viene ubicato nella palestra del Liceo Classico Perticari. Una "Eccellenza" di Liceo (non è una mia incensazione, ma è il tempo e la storia che l'ha così blasonato) e che quindi non può avere che una palestra eccellente in cui riescono a convivere sport considerati erroneamente "minori" grazie a maestri, educatori di assoluto prim'ordine. Ed è qui che, la nostra Oriana, ha la fortuna d'incontrare un altro personaggio assai conosciuto a Senigallia non solo per la veste dirigenziale sportiva in quanto fondatore (siamo nel 2000) e direttore Tecnico della U.S. Pallavolo Senigallia : l'Avv. nonché Consigliere Comunale Roberto Paradisi, a cui non sfugge quanto le sue piccole pallavoliste si siano affezionate velocemente, nei brevi incontri di cambio attività, alla nostra Oriana. E' così che l' Avvocato pensa bene di proporle una collaborazione con il nuovo gruppo appena costituito.
Tra un impegno ed un altro si giunge così all'anno del Signore 2010, quando un bel giorno ad Oriana si presenta in palestra un ragazzo timido, educato, che dall'accento si comprende forestiero. Si tratta di quell' "incontro galeotto" che farà nascere nella Sig.ra Scarponi la passione per il Taekwondo. Il ragazzo altro non era che Christian Magnoni alla ricerca di una palestra in cui piantare la succursale fabrianese di questo esotico sport.
I "gemelli" zodiacalmente parlando (si dice) siano anche persone dal cuore nobile, per cui Oriana che crede in questi segni, non li smentisce e si offre senza farsi pregare tanto, aiutandolo affinché le venga concessa la disponibilità della palestra Perticari nonché di fargli un po' di pubblicità per trovare degli adepti a tale disciplina.
A conferma di quel che dico, c'è anche la mia intervista a Christian datata 4 Marzo 2011, grazie proprio all'intercessione di Oriana nei miei confronti (allora ero un assiduo collaboratore di SenigalliaNotizie.it ), e nel frattempo aiuta anche a fare volantinaggio e con il solito "passa parola".
E grazie a questo loro assiduo lavoro di divulgazione la scuola senigagliese di quest'arte marziale coreana apre i suoi battenti grazie all'iscrizione dei primi 4 tesserati, tutti giovanissimi. Ma da questo momento, la nostra Oriana viene come folgorata su di una sua personale via di Damasco che dalle ali della farfalla della ritmica, dai vaporosi tutù delle sue "etoilles", dal volteggiare delle sue piccole pallavoliste, la porta a scoprire quello che potrebbe risultare (ma così poi non è) uno sport di contatto : il Taekwondo. Infatti è uno sport si di difesa personale, ma anche frutto di esercizio di meditazione e filosofia.
Intanto la "scolaresca" aumenta con i suoi componenti. Le classiche urla nelle varie fasi di allenamento le entrano nelle orecchie, quella compostezza richiesta al corpo nell'esecuzione delle "Forme" la affascina. Ma alla fine "galeotta fu l'amicizia" di Oriana con la sig.ra Annapaola (mamma di due dei primi tesserati) che le fa proporre (non so però realmente da chi sia partita l'idea) "se t'iscrivi te lo faccio pure io". E è così che Orianna diventa "cintura bianca" ed inizia il suo percorso con Annapaola. Un percorso che attraverso le sei stazioni dei colori basilari di questa specialità sportiva, in 7 anni la porta a fregiarsi di quella "Nera". Apice di una carriera, che proprio perché impensata, non è che se la fosse proposta fin dall'inizio. Ma l' appetito però le è via via aumentato, fino a mangiarsi, come si è visto, tutti i colori.
Le spiegazioni, per dovere d' onestà, di che cosa rappresentino i colori delle cinture nel Taekwondo non sono mie, ma le ho dovute rubare su internet. Però mi sembravano intelligenti, veritiere, create appositamente per chi è riuscito a tagliare ogni tappa del percorso. E Oriana mi è sembrata l'indossatrice che potesse personificare ogni colore: Il "Bianco" che rappresenta l'ingenuità dell'atleta, Il "Giallo" la fertilità della terra in cui l'allievo metterà le sue radici, Il "Verde" i primi germogli del suo lavoro, il "Blu" la maturità della pianta, il "Rosso" il tramonto di una giornata di lavoro, ma anche la presa di coscienza del pericolo che s'incontrerà nei combattimenti ed in fine il "Nero", la notte, ovvero il passaggio dalla vecchia alla nuova tipologia di allenamento fisico e mentale ed inoltre esso è il frutto della sovrapposizione di tutti i colori. Perché poi con il nero gli esami, come ebbe a dire l'indimenticabile Eduardo De Filippo, non finiscono mai.
Ora che è diventata cintura nera, seppur un confessore non dovrebbe mai rivelare quanto ha raccolto in confessionale, voglio rivelare i "dolori della nostra non più giovane Werther", non certo per il piacere di svelare un segreto personale, ma per far comprendere la correttezza, la compostezza, il rispetto, la considerazione che ha sempre nutrito Oriana nei confronti dei suoi Maestri. Avrebbe potuto partecipare e forse ottenere, vista la sufficiente preparazione già raggiunta che le avevano garantito, ancor prima dell'attuale esame di cintura nera, se il Maestro Giovanni Berardi (Nera 8° Dan) l'avesse consigliata (e non certo proibito di partecipare) di rimandare l'esame onde migliorare nei dettagli l'esibizione delle sue "forme". Un passo che le è costato non poco, ma che a capo chino ha accettato con il classico e rispettoso "Obbedisco". Un "Nero" arrivato con un poco più di ritardo, ma con tanta più grinta ed alla fine con maggior soddisfazione : Il piacere dell'attesa è esso stesso piacere, o no? Mi aveva confessato nei momenti di sconforto, che se fosse riuscita a raggiungere quel traguardo della cintura nera, avrebbe toccato il cielo con un dito ed avrebbe attaccato il dobok al chiodo. Ma non vedeva la cintura nera, vedeva solo nero... ed infatti !!
Ora verrebbe da pensare, che questo sia stato l'ultimo canto del cigno ? Ma quando mai !!
Dopo 7 anni la Scuola di Taekwondo Senigallia, gestita dal grande Christian Magnoni, per esigenze lavorative del suo fondatore, ha dovuto essere consegnata nelle mani di qualche Maestro di valore. La scelta di Christian allora è caduta su di un suo collega di Ancona il Maestro Paolo Barboni (Nera 6° Dan) Tkd Olympic Ancona. A Senigallia è stata inviata in qualità di Allenatrice la cintura nera 4° Dan Sarah Zannini. Ma guarda caso, chi pensate sia ancora lì a fare da "chioccia" a tutti, Maestri, allenatori, atleti, neofiti, medici, se non quella che come nella Forza del destino canta partiam, partiam, partiam e resta sempre lì, se non la Nostra Oriana Scarponi.
Posso aggiungere che in questo clan così ben amalgamato, oggi troviamo anche la Dr. Sofia Giordani, che in quest'inizio di storia era raccontata come ancora una bambinetta raccolta in un tutù quasi più "pesante "del suo fragile corpicino inscritta in quella scuola denominata "Passi di Danza". Oggi, con quella costituzione fisica non eccessivamente cambiata, non poteva che divenire una Espertissima Biologa Nutrizionista, che ha voluto entrare nel clan della Scuola di Taekwondo senigagliese offrendo agli atleti le sue notevoli doti professionali consigliando a questi ed ai loro genitori la sana alimentazione da seguire.
Non lo so per certo, ma immagino che anche qui con la Sofia, ci sarà stato lo zampino della solita Oriana, che oggi, dopo qualche giorno dalla consacrazione ufficiale, già non mi parla più di appendere il dobok al chiodo, chissà perché? forse perché si sentirebbe "nuda"? ed allora mi ha cominciato sottovoce a parlare, ma così, ben s'intenda, senza alcun impegno eh!!, poiché oramai è felice di dove è arrivata, però perché fermarsi...
Te lo dico io, fai bene Oriana, perché fermarsi ?, ma unitamente a me te lo dicono tutti coloro che ti vogliono bene e ti sono vicini.
La prima palestra che inizia a frequentare è quella della scuola elementare G. Mestica di Jesi e non perché sente il richiamo del caratteristico "profumo" del sudore di chi si allena, bensì per porre rimedio ad una scoliosi attraverso la ginnastica correttiva che hanno consigliato a mamma Pasquina di far seguire. Ed è qui che incontra fortuitamente una valida allenatrice di Ginnastica Ritmica che ritenendola predisposta naturalmente, l'indirizza verso questo sport.
Ma erano altri tempi quelli dei nostri genitori, altri tipi di culture, fatto è che la Sig.ra Pasquina, sopporta con pazienza ed in silenzio che Oriana si rafforzi la colonna vertebrale, si raddrizzi le spalle, ma poi a guarigione avvenuta, vedendo non certo di buon occhio l'attività sportiva intrapresa dalla figlia come se si trattasse di tempo perso, senza sentire né si, né ma, la fa smettere.
Ma da giovani si sa, il tempo cura velocemente i dolori. Altri sono gli interessi che prendono il posto della Ginnastica. Incontra quello che sarà poi suo marito costruendo quello che è stato il percorso che abbiamo fatto quasi tutti. Dimentica gli attrezzi della ritmica, si fidanza e si sposa e da questa nuova esperienza famigliare ecco nascere la piccola Vanessa.
la vanessa |
Nel frattempo le mentalità genitoriali si sono più emancipate, seppur Oriana non ne ha mai avuto bisogno ed anzi sente la necessità di far prendere quel posto che lei aveva con sofferenza abbandonato, nel mondo della ritmica, alla sua piccola a cui ha dato il nome di una farfalla: infatti nella ritmica se non hai la leggerezza di una farfalla non sei destinata ad andare distante. Sarà un caso fortuito, sarà la sua vecchia passione che fuoriesce da ogni suo poro? Fatto è che con l'iscrizione di Vanessa alla Polisportiva Senigallia il Presidente nella persona del conosciutissimo ed apprezzato Pasqualino Belenchia, gli cuce su misura la carica di presidente del settore Ginnastica Ritmica.
Nel 2000 incontra la celebre coreografa Natalia Solodova, e con la medesima fonda, essendo la specialità della Ritmica una quasi gemella della Danza Classica, la scuola per future "Etoille" denominata "Passi di Danza". Tra le "piccoline" c'è anche una certa Sofia Giordani di cui in seguito avrò modo di parlare. La location della scuola di danza viene ubicato nella palestra del Liceo Classico Perticari. Una "Eccellenza" di Liceo (non è una mia incensazione, ma è il tempo e la storia che l'ha così blasonato) e che quindi non può avere che una palestra eccellente in cui riescono a convivere sport considerati erroneamente "minori" grazie a maestri, educatori di assoluto prim'ordine. Ed è qui che, la nostra Oriana, ha la fortuna d'incontrare un altro personaggio assai conosciuto a Senigallia non solo per la veste dirigenziale sportiva in quanto fondatore (siamo nel 2000) e direttore Tecnico della U.S. Pallavolo Senigallia : l'Avv. nonché Consigliere Comunale Roberto Paradisi, a cui non sfugge quanto le sue piccole pallavoliste si siano affezionate velocemente, nei brevi incontri di cambio attività, alla nostra Oriana. E' così che l' Avvocato pensa bene di proporle una collaborazione con il nuovo gruppo appena costituito.
Tra un impegno ed un altro si giunge così all'anno del Signore 2010, quando un bel giorno ad Oriana si presenta in palestra un ragazzo timido, educato, che dall'accento si comprende forestiero. Si tratta di quell' "incontro galeotto" che farà nascere nella Sig.ra Scarponi la passione per il Taekwondo. Il ragazzo altro non era che Christian Magnoni alla ricerca di una palestra in cui piantare la succursale fabrianese di questo esotico sport.
I "gemelli" zodiacalmente parlando (si dice) siano anche persone dal cuore nobile, per cui Oriana che crede in questi segni, non li smentisce e si offre senza farsi pregare tanto, aiutandolo affinché le venga concessa la disponibilità della palestra Perticari nonché di fargli un po' di pubblicità per trovare degli adepti a tale disciplina.
A conferma di quel che dico, c'è anche la mia intervista a Christian datata 4 Marzo 2011, grazie proprio all'intercessione di Oriana nei miei confronti (allora ero un assiduo collaboratore di SenigalliaNotizie.it ), e nel frattempo aiuta anche a fare volantinaggio e con il solito "passa parola".
E grazie a questo loro assiduo lavoro di divulgazione la scuola senigagliese di quest'arte marziale coreana apre i suoi battenti grazie all'iscrizione dei primi 4 tesserati, tutti giovanissimi. Ma da questo momento, la nostra Oriana viene come folgorata su di una sua personale via di Damasco che dalle ali della farfalla della ritmica, dai vaporosi tutù delle sue "etoilles", dal volteggiare delle sue piccole pallavoliste, la porta a scoprire quello che potrebbe risultare (ma così poi non è) uno sport di contatto : il Taekwondo. Infatti è uno sport si di difesa personale, ma anche frutto di esercizio di meditazione e filosofia.
Intanto la "scolaresca" aumenta con i suoi componenti. Le classiche urla nelle varie fasi di allenamento le entrano nelle orecchie, quella compostezza richiesta al corpo nell'esecuzione delle "Forme" la affascina. Ma alla fine "galeotta fu l'amicizia" di Oriana con la sig.ra Annapaola (mamma di due dei primi tesserati) che le fa proporre (non so però realmente da chi sia partita l'idea) "se t'iscrivi te lo faccio pure io". E è così che Orianna diventa "cintura bianca" ed inizia il suo percorso con Annapaola. Un percorso che attraverso le sei stazioni dei colori basilari di questa specialità sportiva, in 7 anni la porta a fregiarsi di quella "Nera". Apice di una carriera, che proprio perché impensata, non è che se la fosse proposta fin dall'inizio. Ma l' appetito però le è via via aumentato, fino a mangiarsi, come si è visto, tutti i colori.
Le spiegazioni, per dovere d' onestà, di che cosa rappresentino i colori delle cinture nel Taekwondo non sono mie, ma le ho dovute rubare su internet. Però mi sembravano intelligenti, veritiere, create appositamente per chi è riuscito a tagliare ogni tappa del percorso. E Oriana mi è sembrata l'indossatrice che potesse personificare ogni colore: Il "Bianco" che rappresenta l'ingenuità dell'atleta, Il "Giallo" la fertilità della terra in cui l'allievo metterà le sue radici, Il "Verde" i primi germogli del suo lavoro, il "Blu" la maturità della pianta, il "Rosso" il tramonto di una giornata di lavoro, ma anche la presa di coscienza del pericolo che s'incontrerà nei combattimenti ed in fine il "Nero", la notte, ovvero il passaggio dalla vecchia alla nuova tipologia di allenamento fisico e mentale ed inoltre esso è il frutto della sovrapposizione di tutti i colori. Perché poi con il nero gli esami, come ebbe a dire l'indimenticabile Eduardo De Filippo, non finiscono mai.
Ora che è diventata cintura nera, seppur un confessore non dovrebbe mai rivelare quanto ha raccolto in confessionale, voglio rivelare i "dolori della nostra non più giovane Werther", non certo per il piacere di svelare un segreto personale, ma per far comprendere la correttezza, la compostezza, il rispetto, la considerazione che ha sempre nutrito Oriana nei confronti dei suoi Maestri. Avrebbe potuto partecipare e forse ottenere, vista la sufficiente preparazione già raggiunta che le avevano garantito, ancor prima dell'attuale esame di cintura nera, se il Maestro Giovanni Berardi (Nera 8° Dan) l'avesse consigliata (e non certo proibito di partecipare) di rimandare l'esame onde migliorare nei dettagli l'esibizione delle sue "forme". Un passo che le è costato non poco, ma che a capo chino ha accettato con il classico e rispettoso "Obbedisco". Un "Nero" arrivato con un poco più di ritardo, ma con tanta più grinta ed alla fine con maggior soddisfazione : Il piacere dell'attesa è esso stesso piacere, o no? Mi aveva confessato nei momenti di sconforto, che se fosse riuscita a raggiungere quel traguardo della cintura nera, avrebbe toccato il cielo con un dito ed avrebbe attaccato il dobok al chiodo. Ma non vedeva la cintura nera, vedeva solo nero... ed infatti !!
Ora verrebbe da pensare, che questo sia stato l'ultimo canto del cigno ? Ma quando mai !!
Dopo 7 anni la Scuola di Taekwondo Senigallia, gestita dal grande Christian Magnoni, per esigenze lavorative del suo fondatore, ha dovuto essere consegnata nelle mani di qualche Maestro di valore. La scelta di Christian allora è caduta su di un suo collega di Ancona il Maestro Paolo Barboni (Nera 6° Dan) Tkd Olympic Ancona. A Senigallia è stata inviata in qualità di Allenatrice la cintura nera 4° Dan Sarah Zannini. Ma guarda caso, chi pensate sia ancora lì a fare da "chioccia" a tutti, Maestri, allenatori, atleti, neofiti, medici, se non quella che come nella Forza del destino canta partiam, partiam, partiam e resta sempre lì, se non la Nostra Oriana Scarponi.
Posso aggiungere che in questo clan così ben amalgamato, oggi troviamo anche la Dr. Sofia Giordani, che in quest'inizio di storia era raccontata come ancora una bambinetta raccolta in un tutù quasi più "pesante "del suo fragile corpicino inscritta in quella scuola denominata "Passi di Danza". Oggi, con quella costituzione fisica non eccessivamente cambiata, non poteva che divenire una Espertissima Biologa Nutrizionista, che ha voluto entrare nel clan della Scuola di Taekwondo senigagliese offrendo agli atleti le sue notevoli doti professionali consigliando a questi ed ai loro genitori la sana alimentazione da seguire.
Non lo so per certo, ma immagino che anche qui con la Sofia, ci sarà stato lo zampino della solita Oriana, che oggi, dopo qualche giorno dalla consacrazione ufficiale, già non mi parla più di appendere il dobok al chiodo, chissà perché? forse perché si sentirebbe "nuda"? ed allora mi ha cominciato sottovoce a parlare, ma così, ben s'intenda, senza alcun impegno eh!!, poiché oramai è felice di dove è arrivata, però perché fermarsi...
Te lo dico io, fai bene Oriana, perché fermarsi ?, ma unitamente a me te lo dicono tutti coloro che ti vogliono bene e ti sono vicini.
di Franco Giannini
3 commenti:
stupendo pensiero
Franco
scritto col "cuore"....
copio
e porto a casa per ricordarmelo sempre.-
Bravo,
ciao amico caro,
dario-
Mio carissimo amico lontano,
logicamente come dimora,
perché tu sappi sempre che risiedi
permanentemente nei nostri
cuori casarecci, tu con noi
sei sempre presente, sebbene
troppo buono nei tuoi giudizi.
Comunque sempre un profondo
Grazie !
giuliana e franco
a GIULIANA
da tanto non odo
nemmeno vedo
solo ricordo
è giusto.. ?..
credo di si
la tue care parole
espressioni
il libro che mi donasti
sempre rileggo
starò meglio
così dicono
allora....
.......
.......
CARA GIULIANA,
un abbraccio,
giralo a Franco
per favore....
vs. dario.
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