venerdì 3 agosto 2012

Sai chi non soffre afa o siccità a Senigallia? I pali della luce in piazza Saffi

All'intelligence comunale, dedita alla collocazione delle panchine, sfugge quella degli innaffiatori automatici

Gli innaffiatori automatici in piazza Saffi a Senigallia La segnalazione e le due foto, pervenutemi documentano senza ombra di dubbio, che a beneficiare di quel bene prezioso che è l’acqua, non sono solo le aiuole, bensì anche l’area fuori del cordone perimetrale del verde.

Infatti gli innaffiatori automatici, sono stati posizionati dietro i pali della luce, come se giocassero a “nascondino” per cui i loro getti battendo sul palo stesso vengono respinti e proiettati all’indietro, bagnando il lastricato circostante invece che il prato.
Credo di non sbagliare, se dico che l’acqua utilizzata per innaffiare, sarà certamente acqua per usi industriali, quindi di “minor valore”, e non proveniente dalle sorgenti di Gorgovivo; ma rimane comunque sempre acqua che non viene utilizzata nel modo migliore o per un servizio ben preciso, ma semplicemente va dispersa.
Il cittadino che si è fatto carico di inviarmi le foto, lo ha fatto considerando l’invito che la Multiservizi, proprio pochi giorni fa, attraverso la stampa, aveva fatto inviando una lettera, ai Comuni, suggerendo di emettere delle ordinanze di divieto per usi impropri, chiedendo così di dare l’esempio controllando scrupolosamente l’utilizzo dell’acqua nelle strutture di uso pubblico: quali piscine, palestre, campi da calcio, ecc.
C’è bisogno della collaborazione di tutti, Sindaci e Amministratori in particolare – concludeva la Multiservizi nella lettera – per responsabilizzare i cittadini ad un uso molto contenuto dell’acqua e limitare il più possibile i consumi non indispensabili, quali innaffiare giardini, lavare l’auto, riempire le piscine ecc…
Gli innaffiatori automatici in piazza Saffi a SenigalliaNon solo, ma nel sito della multiservizi tra i 10 consigli utili per un migliore e responsabile utilizzo di questo bene, troviamo questa nota …Per questo chiediamo agli amministratori pubblici e ai cittadini di fare buon utilizzo dell’acqua, evitare gli sprechi e gli usi impropri,…“.
Ora non si vuol crocifiggere nessuno, anche perchè di cose ben più importanti da fare ce ne sono, però anche questo rientra se non negli usi impropri, quanto meno negli sprechi, involontari quanto si vuole, ma sempre sprechi.
Allora, visto che tra le regole consigliate dalla Multiservizi, c’è anche la segnalazione che anche il gocciolare di un rubinetto comporta uno spreco, figuriamoci nel caso qui sollevato.
Ci si armi dunque di un pizzico di buona volontà, si riposizionino i bulbi di questi innaffiatori ponendoli in una posizione più consona che faccia in modo che non vada dispersa altra acqua: ritengo che sia cosa possibile da fare in modo veloce e con una minima spesa.
Intanto la collettività, fin d’ora, ringrazia.


Franco Giannini
Già pubblicato su Senigallia Notizie.it 
Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it 

Gabriele
2012-08-02 13:48:46
Evidentemente c'è stato un venir meno di sinergia tra l'elettricista ed il giardiniere...per non parlar dell'ingengere e del perito agrario...roba da Villa Caprile!!!
angelo
2012-08-02 15:06:23
la segnalazione è chiara e precisa, vediamo quanto tempo ci vorrà per rimediare!
franco
2012-08-02 17:05:54
Il centro storico non è servito dall'acquedotto industriale, quindi per annaffiare i giardini di Piazza Saffi viene usata l'acqua di Gorgo Vivo.
Franco Giannini
2012-08-02 18:26:50
Errata corrige : pur essendo all'oscuro che i giardini di piazza Saffi fossero annaffiati con acqua potabile ( come ci informa il lettore Franco ), ho come cercato di porvi rimedio, "limitando il getto degli innaffiatori", scrivendo per 2 volte su 4, questo termine, con una sola f.
Paul Manoni
2012-08-02 21:06:04
Ottima la segnalazione di Franco Giannini, ma ho come la sensazione che basterebbe armarsi di un pò di pazienza (e magari di ghette o stivali), ed andare li a girare il getto degli annaffiatori, nella direzione più opportuna. Insomma, penso che lo spreco d'acqua del caso, si possa risolvere in meno di 30 secondi, e da parte di chiunque. Non serve nemmeno essere giardinieri o elettricisti per risolverlo. Speriamo che qualcuno lo faccia al più presto.
massimo
2012-08-02 22:11:20
Scusate ma non avete altro da fare che criticare non va bene mai niente siete dei veri rompi cog..... ci sono cose più importanti , ma non avete pensato di andare a lavorare con le mani cioè a faticare può darsi che vi farebbe bene sudare un po e capire che un può di acqua sul marciapiede forse anche starci non credete, e basta e poi sei quello che quando passa l'autorità di turno lo vai a riverire e basta basta, ma vai a lavorare.

Walter
2012-08-04 14:42:50
Noi saremo anche dei rompi cog... però purtroppo il conto della bolletta non arriva solo a casa tua caro Massimo, per la seconda parte del tuo discorso ti avrei voluto anche contraddire ma trovo le tue due ultime righe molto articolate.

mercoledì 1 agosto 2012

Era il 2 agosto 1980 alle 10,25 ...

... in unsa sala d'aspetto di seconda classe, della stazione di Bologna.

Quest'anno a sciorinare parole, vuote, piene di solo di stupida ed inutile retorica, di circostanza, senza senso, sembra sia stata incaricata dal Governo, il Ministro Anna Maria Cancellieri. Confidando così di evitare ancora un bagno di fischi, come coloro che l'hanno fin ad oggi preceduta, visto il buon rapporto sempre intercorso tra il Presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime, Paolo Bolognesi ed il Ministro dell'interno, fin dai tempi in cui ricopriva a Bologna la poltrona di Comissario del Comune. Un volemose bene politico? Mahh!!...staremo a vedere!!
Per me, è sufficente un onesto, semplice, ma sincero ricordo a quegli 85 nomi e cognomi che compaiono nella targa della foto e che riporto :

Antonella Ceci, anni 19 - Angela Marino, anni 23 - Leo Luca Marino, anni 24 - Domenica Marino, anni 26 - Errica Frigerio In Diomede Fresa, anni 57 - Vito Diomede Fresa, anni 62 -  Cesare Francesco Diomede Fresa, anni 14 - Anna Maria Bosio In Mauri, anni 28 - Carlo Mauri, anni 32 - Luca Mauri, anni 6 - Eckhardt Mader, anni 14 - Margret Rohrs In Mader, anni 39 - Kai Mader, anni 8 -  Sonia Burri, anni 7 - Patrizia Messineo, anni 18 - Silvana Serravalli In Barbera, anni 34 - Manuela Gallon, anni 11 - Natalia Agostini In Gallon, anni 40 - Marina Antonella Trolese, anni 16 - Anna Maria Salvagnini In Trolese, anni 51 - Roberto De Marchi, anni 21 - Elisabetta Manea Ved. De Marchi, anni 60 - Eleonora Geraci In Vaccaro, anni 46 - Vittorio Vaccaro, anni 24 - Velia Carli In Lauro, anni 50 - Salvatore Lauro, anni 57 - Paolo Zecchi, anni 23 - Viviana Bugamelli In Zecchi, anni 23 - Catherine Helen Mitchell, anni 22 - John Andrew Kolpinski, anni 22 - Angela Fresu, anni 3 - Maria Fresu, anni 24 - Loredana Molina In Sacrati, anni 44 - Angelica Tarsi, anni 72 - Katia Bertasi, anni 34 - Mirella Fornasa - Flavia Casadei, anni 18 - Giuseppe Patruno, anni 18 - Rossella Marceddu, anni 19 - Davide Caprioli, anni 20 - Vito Ales, anni 20 - Iwao Sekiguchi, anni 20 - Brigitte Drouhard, anni 21 - Roberto Procelli, anni 21 - Mauro Alganon, anni 22 - Maria Angela Marangon, anni 22 - Verdiana Bivona, anni 22 - Francisco Gomez Martinez, anni 23 - Mauro Di Vittorio, anni 24 - Sergio Secci, anni 24 - Roberto Gaiola, anni 25 - Angelo Priore, anni 26 - Onofrio Zappala', anni 27 - Pio Carmine Remollino, anni 31 -  Gaetano Roda, anni 31 - Antonino Di Paola, anni 32 - Mirco Castellaro, anni 33 - Nazzareno Basso, anni 33 - Vincenzo Petteni, anni 34 - Salvatore Seminara, anni 34 - Carla Gozzi, anni 36 - Umberto Lugli, anni 38 - Fausto Venturi, anni 38 - Argeo Bonora, anni 42 - Francesco Betti, anni 44 - Mario Sica, anni 44 - Pier Francesco Laurenti, anni 44 - Paolino Bianchi, anni 50 - Vincenzina Sala In Zanetti, anni 50 - Berta Ebner, anni 50 - Vincenzo Lanconelli, anni 51 - Lina Ferretti In Mannocci, anni 53 - Romeo Ruozi, anni 54 - Amorveno Marzagalli, anni 54 - Antonio Francesco Lascala, anni 56 - Rosina Barbaro In Montani, anni 58 - Irene Breton In Boudouban, anni 61 - Pietro Galassi, anni 66 - Lidia Olla In Cardillo, anni 67 - Maria Idria Avati, anni 80 - Antonio Montanari, anni 86.

non dimenticando di inviare un doveroso pensiero anche agli oltre 200 feriti coinvolti nell'attentato e di cui alcuni di loro portano ancora i segni dell'imbecillità dell'uomo e della complicità della politica .
Una delle tante pagine vergognose della nostra storia volutamente rimaste irrisolte!
85 vittime che chiedono non vendetta (quello è un sentimento che i morti non conoscono!) ma certamente GIUSTIZIA! Un grido che purtroppo non arriva alle orecchie di coloro che non vogliono ascoltare, figuriamoci poi oggi, 2 agosto 2012, che abbiamo a rappresentare il Paese, dei Tecnici con la valigia pronta in mano...!

Franco Giannini

sabato 28 luglio 2012

Le famiglie con disabili si costituiscono in un comitato spontaneo

Un'esigenza, questa, derivante dalla necessità di avere un soggetto dialogante con l'Amministrazione

Assemblea delle famiglie con disabili per l'assistenza domiciliare Qui, nel loro comunicato, letto dalla Sig.ra Donninelli, mamma di Gabriele, uno dei ragazzi disabili, anche lui presente in sala, è spiegato in modo chiaro e dettagliato quali sono stati e continuano ad esserlo i motivi che li hanno spinti a prendere questa iniziativa.

Un problema “esploso” nell’arco di una decina di giorni, senza preavviso, che ha gettato queste famiglie in un quasi panico, seppure sono abituate a vivere con problematiche improvvise. Hanno dovuto repentinamente o mettere le mani in tasca, chi ne aveva la possibilità, o cambiare il piano ferie, o persino ridurre le ore lavorative.
E non si sentono assolutamente rassicurati dalla promessa che a settembre il tutto rientrerà nella normalità. Velocemente è stata presa la decisione della riduzione delle ore, altrettanto velocemente i famigliari chiedono che tutto venga ripristinato a partire dai primi di agosto. Non la si deve intendere come una minaccia, bensì come una convinta promessa, però se immediatamente non si vedrà la luce in questo tunnel, le famiglie si vedranno costrette a prendere altre iniziative eclatanti. Si, perchè per tutto c’è un limite!
Essere avvisati, anzichè dagli organi amministrativi, da un educatore che si è assunto (o lo hanno incaricato-costretto?) la responsabilità di questa informazione, già la dice lunga sulla carenza comportamentale nel fornire l’ufficialità (che non c’è stata!), ma la gravità maggiore e più importante, oserei dire la primaria in questi casi, è la sensibilità impiegata.
Tantissimi erano i famigliari presenti nella sala con i loro figli, ma sono convinto che avrebbero potuti essere ancor di più, se non fossero stati costretti a restare in casa per ovvi motivi, perchè privi di quel supporto per cui si stanno lamentando e che per qualcuno di loro non si è solo ridotto, bensì è venuto a cessare totalmente.
La motivazione delle ore a zero sembra sia dovuta al fatto che il disabile preso in questione è “maggiorenne”, anche se altre voci si sono subito aggiunte replicando con un “non è vero, perchè al mio è accaduta la stessa cosa pur essendo minorenne!
Ho parlato di mancanza di sensibilità, ma ritengo con assoluta sincerità ed onestà, che debba trattarsi non certo dovuta a malanimo o quanto altro, bensì solo ad una ignoranza (nel senso stretto del termine di ignorare) alcune sfaccettature di quelle problematiche che si possono pensare di comprendere, ma che solo chi le vive quotidianamente ne conosce perfettamente ogni minima piega e sfumatura.
Servizi sociali, asur, medici, sono tutti informati, preparati, professionali e vicini quanto si vuole, ma poi terminato il loro lavoro ritornano alla personale quotidianità, come del resto è giusto anche che sia, ma è da quel momento che le famiglie con i disabili devono affrontare, continuare a risolvere da sole tutte le situazioni che si presentano nella loro gravità e solitudine delle pareti domestiche.
Ed è qui, in questo momento che il “pensare di comprendere“, non è più sufficiente e diviene lacunoso. Noi da fuori crediamo di poterle afferrare nella loro drammaticità, ma solo chi le vive sulla propria pelle può capirlo. Infatti nel corso della conferenza stampa qualcuno diceva che una famiglia con un disabile al suo interno, prima o poi è destinata, con il passare del tempo, a divenire una famiglia anch’essa disabile.
Ad aiutarci a comprendere certi problemi il Sig. Alberto Marinetti, ex giornalista, settantenne, che con una signorile pacatezza ci ha illustrato brevemente come si svolge la sua giornata di padre di un figlio disabile e con il sostegno ridotto a 6 ore: “…prima erano 18 h, poi sono scese a 15, poi ancora a 12 ed ora a 6… alla notte devo dormire con Gianmarco perchè da solo non riesce a girarsi, poi c’è il cado, il sudore, quindi il mio di riposo è condizionato alle sue esigenze e quando si fa giorno inizio la giornata già stressato per come ho trascorsola notte. Poi ci alziamo, facciamo colazione, poi passeggiata, a fare la spesa e verso le 11 ci attende la piscina…mi vedete voi a 70 anni in piscina, lo tiro su, lo metto giù, questo in continuazione? Poi pranzo, riposo pomeridiano e di nuovo passeggio verso le 17, perchè uscire in estate è obbligatorio … c’è un dettaglio però interessante che i nostri rappresentanti politici dovrebbero sapere. I nostri figli, come Maddalena, Linda ed altri di cui non conosco i nomi, almeno tutti quelli con particolari gravità, avrebbero diritto di fare un esposto per omissione di pubblico servizio… poi giunge di nuovo la sera, che ci trova stanchi ed affaticati per cui si torna finalmente a riposare, almeno lui, perchè per me, ad attendermi c’è di nuovo un accumulo di stress…“.
Per la Sig.ra Paola Marcellini, invece il Comune non ha idea di che cosa significhi dare assistenza tutti i giorni per 24 ore ad un disabile, altrimenti non si sarebbe mai sognato di chiedere se in famiglia ci sono altri familiari disposti a dare anche loro questa assistenza.
Infatti c’è da dire che quello che non va giù a questi familiari è stato anche il contattare, da parte dei servizi sociali, le famiglie singolarmente, chiedendo se erano disposte a compartecipare alle spese, quali erano i loro redditi, se avevano zii o nonni che potessero aiutarli.
E questo contattare le famiglie separatamente è stato visto come un “taglio alla trasparenza!“. A me ha fatto ricordare, e l’ho anche detto ad alta voce, certi comportamenti mi hanno riportato ai tempi delle “battaglie” sulla complanare e la successiva capitolazione da parte di qualcuno che si lasciò convincere. Affrontarne uno alla volta alla moda degli Orazi e Curiazi.
Non è piaciuta neppure l’uscita da parte degli amministratori che si sono detti, come riportato dai presenti, non più disponibili al ruolo di Bancomat nei confronti di un’ASUR su cui sembra stiano riversando tutte le colpe.
Altra domanda che si pongono questi genitori è il perchè i finanziamenti per certi eventi non solo si sono trovati, ma sono stati incentivati per il corrente anno ed anche per il futuro 2013.
Nel loro caso, dice l’Amministrazione, non ci sono stati tagli, ma la riduzione delle ore sono dovute al fatto che nel 2012 si sono verificati 13 nuovi casi aventi anch’essi diritto all’assistenza. Da 126 del 2011 si è passati agli attuali 139, un 10% in più che ha causato una riduzione di orario del 50% in meno. Qui veramente la matematica sembra diventi un’opinione.
Se già ci sono di questi problemi oggi, domani nel 2013, le ore saranno ancora ridotte? Si perchè il numero delle persone aventi diritto – non nascondiamoci dietro un dito, ma guardiamo le cose in modo reale, anche se l’augurio è quello di sbagliare totalmente la previsione – è destinato a crescere.
Del resto la situazione economica che si affaccia all’orizzonte è cosparsa di nubi temporalesche che non promettono nulla di buono. C’è da chiedersi allora che cosa farà la nostra Amministrazione?
Il primo intervento è quello di mettere sul tavolo, in modo concreto, il termine Priorità. C’è da chiedersi allora sono prioritari i balli (che pure fanno muovere l’economia in un settore turistico come il nostro), o la sopravvivenza di certi servizi che forniscono anch’essi sopravvivenza nel vero senso della parola (continuando anch’essi a dare lavoro a chi opera in quest’ambito).
Si, perchè oltre alle famiglie, a fare le spese di questa ulteriore stretta di cinghia, sono stati coinvolti anche educatori, assistenti e quanti altri operanti nel settore (una cinquantina in cassa integrazione).
Comunque a tutti questi giovani (sono tutti giovanissimi) laureati, mal pagati, professionalmente molto preparati, le persone in sala, hanno voluto con un semplice e caloroso applauso ringraziarli tutti per come si dedicano con devozione a questo lavoro.
Vorrei poter trasferire qui anche gli sfoghi di questi giovani, che ho ascoltato per più di un’ora terminata la conferenza stampa, ma andrei fuori tema.
Anche se credo che la loro voce, anche se in forma anonima dovrebbe andare amplificata ed ascoltata, sempre che ci sia chi voglia ascoltare.
Come pure altro grido di allarme lanciato da parte dei genitori sull’attuale stato del PEI (Piano Educativo Individuale) che minaccia di scomparire anche qui per riduzione del personale in servizio.
Il primo atto si è appena concluso, ora si attendono gli sviluppi. Se ci sarà convocazione da parte dell’Amministrazione, si voglia tener conto di far cadere la scelta su di una location atta a contenere sia i numerosi presenti, che sono certo interverranno, sia le carrozzine che li accompagneranno.

Franco Giannini
Già pubblicato su Senigallia Notizie.it
 
Giusè
2012-07-25 22:37:08
Ma l'amministrazione che dice?
Papà di un bimbo disabile
2012-07-26 14:16:26
Intanto un grande plauso va dato a queste famiglie che hanno avuto la forza e il coraggio di riunirsi in così poco tempo per un loro sacrosanto diritto. Purtroppo la questione delle ore assistenziali ai disabili è un problema che non riguarda solo il comune di Senigallia, ma anche altri comuni limitrofi e credo anche a livello nazionale. La crisi stà avendo effetti sempre più devastanti specialmente in famiglie già messe a dura prova con figli o comunque persone del nucleo famigliare portatori di disabilità. Credo che le amministrazioni comunali in genere, dovrebbero rendersi conto che le famiglie hanno bisogno del massimo aiuto di tutti in quanto probabilmente non capiscono lo stress che l'assistenza 24 ore al giorno porta in ogni singolo genitore che molto spesso deve anche lavorare per riuscire a pagare le varie spese quotidiane sia per il disabile, sia per mutui, bollette ecc. ecc. Ricordo anche che oltre al suddetto problema delle ore assistenziali, spesso e volentieri subentrano altri problemi, tipo le trafile per gli ausili, la mancanza di conoscenza della malattia con conseguente spostamento continuo della famiglia, le ore di assistenza a scuola ecc. ecc. In conclusione il mio desiderio sarebbe quello di vedere molte più famiglie riunirsi come in questo caso per far sentire la propria voce alle istituzioni che devono iniziare a rendersi conto che non si ha a che fare con dei numeri, ma con degli esseri umani che spesso e volentieri insegnano a noi cosa significa avere dignità.
cadillac
2012-07-26 15:50:27
l'appuntamento per il prossimo incontro è già stato fissato, potete prendere contatti con la coordinatrice.
questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie.it :

martedì 24 luglio 2012

Costretti a vincere… e spessissimo ci riescono pure!

Ai portici Ercolani di Senigallia l'ormai abituale appuntamento serale con le simultanee scacchistiche   


Pezzi del gioco degli scacchiAd aprire la serata di venerdì 20 lugliol’Anfitrione di sempre, il mitico, l’inossidabile, l’instancabile promotore di queste serate, il mago della scacchiera senigalliese, il super appassionato e per chi lo conosce bene, semplicemente il buon Mario Pizzi.
Quest’anno però Mario ha preferitodefilarsi un pò dalla vera simultanea, lasciando il compito più gravoso al giovane Candidato Maestro con 1 Norma (ne occorrono 3 per diventare Maestro), laureando in Fisica, Riccardo Mandolini.
Mario, sorridendo da sotto quella sua barba da buon francescano, mi dice furbescamente, ma anche con infinito orgoglio che lo ha anche fatto, perchè l’allievo ha superato il suo maestro. Infatti, mentre Mandolini ha raggiunto il grado di Candidato Maestro, Mario ai suoi tempi si è fermato solo, si fa per dire, alla 1a Categ. Nazionale.
Quando arrivo sul luogo della “tenzone”, Mario è tutto preso, aiutato dalla sua gentile ed accondiscendente “Signora” nell’ardua lotta di srotolamento e fissaggio di alcune locandine giganti che non vogliono saperne di stare diritte. Nel mentre Riccardo, invece, posiziona sulle scacchiere i vari pezzi. Prima il braccio e poi la mente.
Quando tutto è pronto, e già qualche passante si è soffermato a guardare incuriosito, sulla lunga tavolata conto ben 24 scacchiere con su schierati tutti i pezzi e Mario tutto felice che qualcuno si è già fermato, mi dice sempre con quel suo viso pacioccone, sembrano tante le scacchiere, ma vedrai Franco che qualcuno resterà fuori ad attendere il suo turno per potersi sedere. Ed infatti è così!
Qualcuno si siede e Riccardo con la prima mossa del pedone bianco, dà inizio alla partita, poi è un continuo andare su e giù per la tavola, restando davanti all’avversario di turno, mai oltre i 30 secondi.
Mario, dal canto suo, ha iniziato quello che lui chiama lavoro di pubbliche relazioni. Saluta alla mezza Senigallia che passa e rallenta nel vedere il tavolo imbandito di scacchiere, a molti li chiama per nome e lì invita a sedersi.
Molti sono turisti e tra questi Mario mi presenta il Sig. Gallo Aldo di Torino che da 25 anni partecipa a queste simultanee senigalliesi. Meriterebbe una medaglia al valore affettivo nei confronti di questa manifestazione.
Simultanee scacchistiche 2012 a SenigalliaManifestazione che, voglio ricordare, si ripeterà per tutte le giornate di martedì e venerdì che vanno appunto dal 20 luglio per terminare venerdì 17 Agosto. Orario degli incontri sempre le 21.15
Di buon auspicio per questo sport, il numero delle presenze deibambini. Ne ho contati 7/8 tutti tra i sette ed i nove anni. Tutti discretamente preparati, tutti entusiasti, alcuni facenti parte della scuola di Mario, altri di passaggio perchè turisti.
Curiosa l’uscita di uno di loro, che tutto felice per l’aver disputato (e perso) una buona partita, gli grida: “Mario, Mario, sai non ho fatto fare una sola mossa alla mia donna…” al che tutti i presenti, un po’ sovrappensiero ci siamo guardati, non collegando questa esclamazione “la mia donna” alla regina, bensì ad una probabile fidanzata, e visto l’età, ci ha fatto sorridere non poco.
Mentre Riccardo Mandolini, spolvera i suoi sfidanti, Mario Pizzi spiega al capannello che si è formato e che si rigenera in continuazione, senza però mai svanire, il perchè si dica“Scacco Matto”, o spiegando che cosa sia e come si esegue lo scacco matto dell’imbecille in due mosse, mentre ai più piccoli insegna le mosse più semplici, con tre soli pezzi, prendendo in prestito le metafore del pastore, del cane e della pecora.
E’ quasi ora di chiudere baracca, perchè si è toccata la mezzanotte, quando si siede di fronte a Mario, una coppia di Torino. L’uomo chiede a Mario dove abbia acquistato quelle scacchiere, dove i pezzi e così facendo gli mostra il contenuto di una busta con all’inteno per l’appunto una scacchiera: “L’ho vista, mi sono ricordato che una volta ci giocavo e mi è venuta voglia, anche perchè mia moglie, che non sa giocare, è però portata per questa tipologia di giochi”. La dimostrazione di come anche gli scacchi servano e sono serviti a far girare, anche se nel loro piccolo, l’economia cittadina.
Nel frattempo la signora, si siede e comincia ad impostare i pezzi come lo sono sul lato opposto quelli bianchi di Pizzi. Mario, benchè la sua signora e Mandolini stiano iniziando a ritirare il tutto, inizia una rapida spiegazione di come si muovono i vari pezzi, le varie mosse del principiante. Quando i signori lo salutano, è passata la mezza. Lui accaldato dall’aria, ma fresco a suo tempo per la positività della serata, guardandomi esclama:“Non li potevo mandar via senza spiegare a come utilizzare il loro acquisto, altrimenti per che cosa l’avevano comperato a fare”.
Salutandomi, con la testa dentro il bagagliaio dell’auto per riporre le 24 scacchiere, non manca di ricordarmi l’appuntamento per la prossima simultanea scacchistica martedì 24 luglio ore 21,15



giovedì 19 luglio 2012

Arrivo Tardi, vado via presto e non pulisco il water...

potrebbe essere una pubblicità, ma anche l'esito del sunto di un Consiglio sfigato.

Fa caldo, Antò!! Ed è cosa quindi comprensibile che si arrivi alla spicciolata, anche se si comincia ugualmente questa assise del 18 c.m. con i soliti 20 minuti di ritardo, ma con il numero legale come richiesto da regolamento.

Consiglio Sfigato dicevo, perché con un elevato numero di assenze giustificate comunque anche a causa di queste, con Ordini del Giorno rinviati a data da destinarsi. Come dire che la Programmazione è un optional.

Già in lista di attesa fin dal 20 Giugno, in quanto allora il tempo concesso alle interpellanze era terminato, il primo a cui viene concessa la parola è MANCINI che rimette sui fornelli una minestra oramai fredda, ma che vale la pena di riscaldare vista l'importanza dell'argomento. No signori, non si parla di Fuochi e neppure di Notti Bianche, rosa o celestinorosa pallido. Non si parla di divertimento! Si discute un argomento che sta a cuore a tutti (almeno a parole), ma poi sembra quasi che infastidisca il parlarne: infatti anche nel comunicato stampa comunale, sfido a trovare sola mezza parola sull'argomento. Sotto voce, piano piano, allora mi avventuro a dire che l'argomento era quello sul taglio dell'assistenza estiva domiciliare alle persone disabili. E' da un mese che se ne parla sulla "rete", se n' è continuato a parlare anche in Commissione ed ora se ne ritorna a parlare anche in questo Consiglio. Per Mancini si è trattato di un problemino a livello scuola elementare, la cui soluzione stava nel fare una semplice operazione di divisione (risorse diviso il numero di richiedenti). Ma sembra che malgrado la sua semplicità qualcuno non sia riuscito a risolverlo, non vedendo che il risultato era al di là della propria punta del naso. L'altra versione, quella portata da MEME', nelle sue effettive funzioni di Vice Sindaco, essendo assente MANGIALARDI, non poteva che essere quella del buon difensore d'Ufficio.  Non poteva far altro che negare anche l'evidenza affermando che non sono stati portati dei tagli, bensì sono solo aumentati il numero degli assistiti nel 2012 ferme restando le risorse a disposizione. Però tutto, assicura, ritornerà alla normalità a partire da Settembre, con il ritorno a scuola. Se a settembre si ritornerà alla normalità, sta a significare che oggi qualche cosa sta mancando. O no? Memè ha anche detto che Volpini si è detto disposto  a riconvocare gli addetti per discutere dell'argomento. Mancini non è sembrato proprio d'accordo su quel Ri-convocare, perché non c'è stata mai una convocazione. Quello che c'è stato, sempre per Mancini, una evidente negligenza ed incapacità nel risolvere un problemino elementare.

PERINI, chiede a CAMPANILE che cosa intenda fare questa Amministrazione per ricordare FALCONE e BORSELLINO. Domanda retorica che ricorda si un avvenimento doloroso, ma è sotto gli occhi di tutti, il lavoro che il Comune ha autorizzato al Bubamara. Campanile non credeva alle proprie orecchie, tanto che è stato spiazzato dalla possibilità di questa golosa occasione per poter narrare la storia dell'attentato, tanto da aprire il suo intervento con un ringraziamento "...agli ascoltatori che ascoltano...". E' un cucciolone, 'nu buono guaglione, uno che si impegna, ma che si dovrebbe affidare, come altri già hanno fatto, alle cure di un addetto stampa che gli scriva (e lui dopo averlo letto ed approvato) semplicemente legga. Anche io scrivo tante castronerie, ne sono consapevole, ma vero è che non faccio neppure il politico nè tantomeno l'Assessore. Vedi Gennaro, non è assolutamente una critica, è un consiglio, che in precedenza mi sono permesso di dare anche ad altri: del resto, e non c'è neppure da vergognarsene, non tutti hanno il dono dell'oratoria. Il pensiero è una cosa, il saperlo trasferire senza annoiare, è ben altro. Ceresoni, Paci, Curzi, Memè, Sardella, Paradisi, Girolametti, Cicconi Massi, sono tutte persone che conosci e che credo condividerai, con il loro saper comunicare, indipendentemente dalla condivisibilità dei contenuti, fanno si che ascoltarli diventi quasi un piacere.

REBECCHINI invece invita il povero CAMPANILE, di nuovo sugli scudi, a dare una rispostacirca la concessione di permessi di parcheggio su di un'area dietro il ristorante Uliassi, in cui gli stalli disegnati dovrebbero essere solamente disponibili solo per gli aventi diritto già ben individuati e specificati sugli appositi cartelli. Ci sono foto che sembrano aver fissato questo comportamento che, Rebecchini, vede lesivo degli interessi (aifini della concorrenza) di altri ristoratori che non hanno questa disponibilità di permessi. Campanile dichiara che questa concessione di permessi esula da quelli che sono i suoi compiti, ma che comunque provvederà subito ad informarsi per poi successivamente rispondere al Consigliere.

La RAMAZZOTTI si rivolge alla CURZI per sapere poi gli sviluppi circa le difficoltà paventate dagli espositori alla Fiera di Sant'Agostino, con minacce di non partecipazione. Minacce che a detta della Curzi sono rientrate anche perché a settembre si rivedrà con gli addetti al settore per riparlare di tariffe.

ANGELETTI riporta sul terreno di nuovo CAMPANILE, lamentando una carenza del servizio urbano di Bus, per chi deve andare a fare prelievi al mattino all'Ospedale. Il Bus ferma alla stazione e gli anziani in principal modo, hanno difficoltà a scendere e risalire nel sotto passo della Statale, per prendere la coincidenza per l'Ospedale. Campanile lancia l'idea di creare un passaggio pedonale sulla nazionale (evitando così le scale agli anziani), anche se fa presente che gli anziani possono usufruire del prelievo a domicilio. Non lo avesse mai detto! L'Angeletti ringrazia per la pedonale, ma pacatamente, bonariamente, con decisione, lo riprende facendogli presente come tale servizio di prelievo a casa, non è per tutti, ma solamente per gli ammalati più gravi che non possono muoversi dalla propria abitazione, e poi ancora precisa "... tanto che a noi medici di famiglia raccomandano di usarlo con moderazione".

GIROLAMETTI per MEME', vista l'assenza di Volpini, ricorda come qualcuno abbia intenzione di ripristinare la Ruota degli Esposti. Suo suggerimento sarebbe quello di creare una maggiore informazione sui diritti elencati sulla legge 194, che non parla di solo aborto. Memè conferma che in giunta è arrivata una tale richiesta, ma che la legge 194 è un'ottima legge che offre garanzie, a chi si trova in queste particolari occasioni, che tutelano mamme e nascituri. Comunque ritiene che non possa essere difficile ampliare il servizio d'informazioni a partire già proprio dai locali del Consultorio.

A questo punto l'ora è volata, MONACHESI fa scendere inflessibilmente il vetro dello sportello dell'ufficio Interpellanze ed Interrogazioni con su scritto CHIUSO, lasciando fuori sicuramente Sardella e forse anche qualche altro Consigliere.
Ma  ampliare a due ore questo spazio delle interrogazioni ed interpellanze, proprio no??!! Disinteresse che non riesco proprio a comprendere!

Il resto della seduta, con le votazioni che sembra stiano più a cuore dei contenuti, lo si può trovare nel comunicato stampa del Comune.

Franco Giannini
Franco Giannini 

Questi i commenti dei lettori si Senigallia Notizie.it


Maurizio Tonini Bossi
Maurizio Tonini Bossi
2012-07-21 08:32:41
… se questo è giornalismo …!!! …. Veramente insopportabile: Questo signor Giannini certo non manca di coerenza; dichiara di essere consapevole di “scrivere tante castronerie” ma continua a scriverne tante ma tante; qualcuno deve pur consiglirgli di dedicarsi ad altro !!! http://www.senigallianotizie.it/1327321230/senigallia-ecco-lesito-di-un-consiglio-comunale-sfigato Ecco alcune sue incredibili sottolineature : Senigallia, ecco l’esito di un consiglio comunale “sfigato”...dove la programmazione è un optional ma i ritardi sono di serie! (Franco Giannini) “MANCINI rimette sui fornelli una minestra oramai fredda, ma che vale la pena di riscaldare ………….. MEME’, nelle sue effettive funzioni di Vice Sindaco, essendo assente MANGIALARDI, non poteva che essere quella del buon difensore d’Ufficio. Non poteva far altro che negare anche l’evidenza ………….. “ “PERINI, chiede a CAMPANILE che cosa intenda fare questa Amministrazione per ricordare FALCONE e BORSELLINO. Domanda retorica……….. è stato spiazzato dalla possibilità di questa golosa occasione per poter narrare la storia dell’attentato ……E’ un cucciolone, ‘nu buono guaglione, uno che si impegna, ma che si dovrebbe affidare, come altri già hanno fatto, alle cure di un addetto stampa che gli scriva (e lui dopo averlo letto ed approvato) semplicemente legga. ………..” “ Anche io scrivo tante castronerie, ne sono consapevole, ma vero è che non faccio neppure il politico nè tantomeno l’Assessore. Vedi Gennaro, non è assolutamente una critica, è un consiglio, che in precedenza mi sono permesso di dare anche ad altri: del resto, e non c’è neppure da vergognarsene, non tutti hanno il dono dell’oratoria. Il pensiero è una cosa, il saperlo trasferire senza annoiare, è ben altro. Ceresoni, Paci, Curzi, Memè, Sardella, Paradisi, Girolametti, Cicconi Massi, sono tutte persone che conosci e che credo condividerai, con il loro saper comunicare, indipendentemente dalla condivisibilità dei contenuti, fanno si che ascoltarli diventi quasi un piacere.” Franco Giannini
Paul Manoni
2012-07-22 00:02:19
Maurizio, a parte il tuo solito copia/incolla, cosa ci vedi di terribilmente sbagliato in ciò che ha scritto Franco? Per come la vedo io l'articolo di Giannini è più che buono. Molto simpatico direi. Se per te il "Giornalismo", quello con "G" maiuscola, è quello che pubblica notizie FOTOCOPIA uguali l'una all'altra indipendentemente dal giornale o dal sito, che fanno la cronaca impersonale e stucchevolmente speculare dei fatti accaduti in un Consiglio comunale cittadino, puoi benissimo andartelo a leggere altrove, anzi ovunque, no? Invece se vuoi sapere come sono andate le cose, da un punto di vista personale (quello di Franco Giannini), o da una prospettiva diversa dal solito, magari un pò ironica, velatamente irriverente e criticamente obbiettiva, allora accetta questo articolo, senza lamentartene così eccessiamente da arrivare a chiedere la "messa in croce" del giornalista. Soprattutto perchè penso che Franco sia il primo a non volersi arrogantemente fregiare dell'ambitissimo titolo di "giornalista", e perchè alla fine, il "telecomando" in mano ce l'hai tu...Libero di cambiare canale eventualmente, o in questo caso, di non aprire nemmeno i suoi articoli. Da Travaglio a Montanelli, da Ferrara alla De Gregorio, passando per Telese, Amicone, Sechi, Introvigne, Porro, Feltri, Bordin e via dicendo, devi spiegarmi QUALE giornalista scrive un suo articolo o un suo commento, senza metterci un pò del suo punto di vista... personale...Giornalismo con la "G" maiuscola dicevamo.
Maurizio Tonini Bossi
Maurizio Tonini Bossi
2012-07-22 08:08:17
Montalelli e Scalfari possono, sono, giornalisti; Vespa è un servile leccapiedi; più sottile del comico Fede- Altrochè simpatia, ironia, e dispensatore di consigli. Ora è più chiaro ?!

enrico dignani
2012-07-22 17:12:45
Questo sig.Tonino Bossi, ha il grande merito di evidenziare (cosa che non fa nessuno)il meritorio e discutibile per lui, lavoro del quasi santo Franco Giannini, per il quale il gettone di presenza, immagino voglia lui alludere sacrosanto.

Paul Manoni
2012-07-23 06:21:27
Siamo al bainstorming prima delle critiche vedo...Vabbè. 3/4 dei giornalisti citati da Maurizio, io non li ho citati di proposito. Per pietà più che altro, e perchè sarebbe stato troppo facile. Ad ogni modo la domanda rimane sospesa nel limbo...Come al solito.

 Maurizio Tonini Bossi
Maurizio Tonini Bossi
2012-07-23 11:15:48
" Non dire mai « l’obiettività non esiste ». È l’alibi di chi vuol raccontare palle.

sabato 14 luglio 2012

La beneficenza per i terremotati dell’Emilia trasportata sul veicolo della musica…



...grazie al contributo dei Nomadi Fans Club, che interverranno anche in favore di Christian Cialona


Quest’oggi, mi è pervenuto dall’amico Sergio Cialona, uno che conosce bene il termine “beneficenza” in ogni suo dettaglio, chiedendomi di pubblicare quello che solitamente viene definito “Comunicato Stampa”.Leggendolo però mi sono reso conto che definirlo in tal senso sarebbe stato riduttivo, per tutti coloro che umilmente, con determinazione e senso di altruismo si sono prodigati affinchè il progetto potesse realizzarsi.

Da qui quindi il termine “canzone, non per le parole usate, ma per il contenuto morale del gesto:
Il giorno 17/06/2012 alcuni membri del Nomadi Fans Club “Stop the world” di Chiaravalle e dintorni, hanno portato gli aiuti raccolti nei giorni 09/06/2012 e 16/06/2012 davanti ai supermercati SI CON TE ed EUROSPIN di Chiaravalle.
Gli aiuti sono stati portati al campo 6 di Finale Emilia.
Ringraziamo tutti i cittadini per averci aiutato in questa raccolta di prodotti alimentari e giocattoli.
Ringraziamo i supermercati SI CON TE ed EUROSPIN di Chiaravalle per averci permesso di fare questa raccolta e un ringraziamento particolare alla DITTA ABD di Jesi che ci ha offerto il mezzo ed il trasporto (gasolio ed autostrada) per portare la merce a destinazione.
Io e la Redazione di Senigallia Notizie non potevamo che unirci ai ringraziamenti, ma estendendoli principalmente a tutti coloro che ci hanno messo braccia e cuore: i Fans del Nomadi Club “Stop the world promotori dell’ idea, della raccolta e del trasporto.
Visto che sto parlando di beneficenza, permettetimi di anticipare, che la cosa non è finita qui, perchè a settembre (data da destinarsi), ci sarà anche un concerto a Montemarciano, sempre per raccogliere ulteriori fondi da destinarsi alle popolazioni terremotate.
Ho fatto due, non potevo che fare tre.
Concerto "Ma noi no" in favore di Christian CialonaQuesta “nota” è anche per il piccolo Christian della famiglia Cialona, che tiene ad informare a quanti vorranno partecipare, che si svolgerà venerdì 20 Luglio alle ore 21,30 (ma che sto a riportare, c’è tutto scritto sulla locandina!).
Del resto il tempo ed il luogo per fare beneficenza lo si trova sempre ed ancor meglio se sulle note della musica dei Nomadi, questa volta suonata da “Ma noi no“.
Ohi… sempre se uno lo vuole.

Franco Giannini
Pubblicato Venerdì 13 luglio, 2012 su Senigallia Notizie.it e su Ancona Notizie.it
Questi i commenti dei lettori di Ancona Notizie.it

Grazie
Scritto da Visitatore il 2012-07-18 13:07:14

Cara redazione e caro signor Giannini sono il pressidente del nomadi fans club stop the world di chiaravalle vi ringrazio per aver pubblicato il nostro comunicato

giovedì 12 luglio 2012

Mestieri che vanno scomparendo : Gli impiegati postali

quelli con esperienza nella vendita, verranno riciclati nei supermercati ed ipermercati.

"L'Italia è in un percorso di guerra, ma non ho dubbi che la crescita verrà...nel 2013 saranno colti i frutti degli sforzi compiuti...ma il percorso di guerra pacifica non è finito...". Le parole riportate sono di Monti, che da professore, piglia gli italiani tutti per degli sprovveduti imbecilli.
Prima di tutto, l'uso della parola, Guerra di questi tempi ed in simili occasioni dovrebbe andare quanto meno evitato. Non parliamo quindi dell'espressione guerra pacifica. Perchè allora i comportamenti usati dalla Polizia Spagnola intervenuta contro i minatori, secondo il Mariolino nostro, dovrebbero andare interpretati come un involontario, casuale, non voluto "fuoco amico". Ah...che centra la Spagna ? Ma non eravamo in una guerra? Allora prima sono arrivati i bollettini dalla Grecia, dove le Armate della Merkel  gli hanno spezzato le reni, ora ci giungono quelli dalla Spagna e tra non molto leggeremo e vedremo quelli che provengono dalle nostre piazze. Ma ... ssss ... il nemico ascolta e le critiche alzano lo Spread. Alzasse anche qualche altra cosa, farebbe risparmiare economicamente anche le casse della sanità con minor prescrizioni di Viagra. Ed allora anche io "me ne frego", come pensa cuor di tecnico e come diceva anche buonanima, e urlo, almeno qui, dove nessuno mi sente, che sti tagli, fatti così sono tecnicamente riusciti come quelli di quel marito che voleva fare un dispetto alla moglie. Prendo in esame gli ultimi, quelli relativi alla decisione di sopprimere alcuni uffici postali.
Attiggio - Avacelli - Castelfidardo - Cabernardi - Castel D'Emilio - Castelbellino - Castellaro - Castelplanio - Castiglione D'Arcevia - Domo - Gallignano - Loreto Stazione - Monterado - Monterosso Stazione - Palazzo D'Arcevia - Poggio di Ancona - Paterno - Rosora - San Donato - Sant'Elia - Sasso. Se li contate sono 21 e sono i Comuni, che salvo qualche "Santo" particolarmente ammanigliato al ministero che potrà intercedere in maniera positiva, vedranno chiudere l'unico sportello postale che avevano sulla piazza, perchè non sono più "redditizi".
Se questo è il metro di valutazione, da domani, ogni servizio prima di essere effettuato , dovrà essere analizzato e certificato se economicamente conviene o meno assolverlo: incidente in parapendio, un ferito in mezzo ai monti, intervengono i volontari che chiamano l'eliambulanza, i VF, il 118. Facile analizzare che la spesa è alta, la decisione da prendere è veloce ed immediata... "l'uomo del Monte" ha detto che resti lì a crepare, non sei redditizio.
Ma ritornando alle Poste! Hanno obbligato, ripeto obbligato, i pensionati ad aprire quella farsa che è il conto postale per il ritiro della pensione, per evitare che nonna evadesse il fisco con i suoi intrallazzi e che qualche delinquente gli rubasse la pensione, prima ancora che ci riuscisse a farlo i beceri dello stato. Dicevano agli sportelli, che sarebbe stato tutto più facile e sicuro. Oggi di sicuro c'è che nonna, se vorrà prendere la pensione, dovrà aprire, sempre che esista uno sportello bancario in paese di 3 - 5 mila anime, dove farsi accreditare, non usando più la parola pensione, ma i suoi emolumenti, che lascia la cifra invariata, ma la rende più importante, solo perchè Luisa, la "postina" è stata sbattuta in città - sempre se ha c...fortuna e non verrà esodata!- eh...?? no nonna, non sfollata, e-so-da-ta. Si, si...è una parolaccia che sta sempre sulla bocca della Fornero. Ehh ??? No nonna, non ho detto fornaro, quello è sempre bianco per la farina, quest'altra invece è solo e sempre perchè inc....ta.
Ora leggeremo che non è stato deciso nulla di definitivo, che se ne può discutere, che si sta cercando di ottimizzare un servizio e non di eliminarlo, ed alla fine, i tecnici, quelli che operano ad anni luce dalle esigenze dei "fruitori" (azz... come parlo guzzo anche io!) e che quindi hanno necessità, dopo le "cappelle" di correre ai ripari, sapranno trovare un punto d'incontro.
Allora io che non sono un tecnico, ma sono solo uno che ogni mese va alla posta centrale di Senigallia (almeno al momento questa non viene tagliata e mi sento di già un privilegiato), fa la fila come in tempo di guerra (come dice il sor Mario), ed osserva. Osserva che non ha lo spazio per sedersi, perchè i posti a sedere sono limitati visto che quel poco spazio viene utilizzato per la vendita al dettaglio degli oggetti del PTsupermarket, che gli sportelli sono tanti, ma che funzionano non in base al numero delle richieste di un certo servizio in quel determinato momento, ma a compartimenti stagni, come stagni ci si augura che siano sempre gli "attrezzi degli anziani" in attesa del loro turno, e che nel caso proprio non ce la facessero più, l'unico modo per espletare tali necessità sarebbe quella di uscire, e una volta più leggeri, riprendere il numero ed iniziare una nuova attesa.
Sempre che tutto non sia stato deciso, suggerisco allora, perchè non creare degli uffici mobili, che girino per i paesi, con orari ben definiti, assolvendo le necissità di nonna e salvaguardando quello che più interessa al ragioniere di turno: la redditività!! Credo che 5/6 mezzi per le 21 sedi in bilico, per le  8 ore lavorative giornaliere siano sufficienti. Almeno 5 Luisa si potranno salvare dall'essere toccate da quell'orrendo termine che l'"acida" s'è inventata.
Si, lo so, è giusto!  E' un' idea semplice e posso comprendere, che  proprio perchè troppo semplice, non potrà essere presa in considerazione.

Franco Giannini

pubblicato anche su Senigallia Notizie.it del 15/07/2012

Questi i commenti dei lettori di Senigallia Notizie :

Federico
2012-07-15 12:36:03
Li tempi delle vacche grasse son terminati. Se chiudono qualche ufficio periferico che magari non era aperto nemmeno quotidianamente non ci vedo nulla di strano. Non fanno altro che adeguarsi, un pò in ritardo, al primo comandamento del Capitalismo: taglia i costi a discapito di tutto e di tutti per massimizzare il profitto.
pacchiò
2012-07-15 23:14:03
Togliere un ufficio postale ad una località come Monterado o inferiore significa togliere una identità, un punto di riferimento culturale/sociale per una frazione anche con pochi ultimi paesani rimasti. Intanto però tre comuni scorreggia come Ripe, Castelcolonna, Monterado che distano meno di 1km. in linea d'aria rimangono quando se ne potrebbe fare uno solo, affinchè quei 3000 abitanti complessivi vedano le facce di 3 sindaci, 20 assessori, 30 consiglieri e rimangano con l'amaro in bocca.
Giovanni Gregoretti
2012-07-15 23:39:34
La privatizzazione delle Poste è uno di quegli errori macroscopici che fanno rabbrividire. I servizi fondamentali e oserei dire sacri per il cittadino non possono e non devono essere sottoposti all'insano principio del profitto a tutti i costi. Mettere i servizi fondamentali nelle mani di manager che devono realizzare profitti per dimostrare quanto sono bravi è quanto di peggio si possa fare. Con buona pace delle necessità della Nonna del signor Giannini e di tutti gli altri anziani. In estrema sintesi sostengo a gran voce che viviamo in un mondo sbagliato.

martedì 10 luglio 2012

Senigallia, Lancio d’l Madon 2012: quando lo sport diviene soprattutto solidarietà

A Marzocca la III Edizione : il ricavato alimenterà il progetto "La Casa di Sabrina" del Salesi. FOTO

Non credo che sia questo il modo più giusto per introdurre la reale cronaca di una giornata sportiva, di aggregazione, anche se il tutto è stato organizzato per soddisfare quelle esigenze, che per l’assenza a volte dello Stato, vengono rimesse nelle mani di organizzazioni di volontariato votate a fini altamente nobili.

Ma a me piace così, perché di già, nel contenuto di questa lettera, c’è lo scopo saliente degli intenti, che sia i beneficiari con la loro presenza, che gli organizzatori e quant’altri, hanno profuso affinché l’obiettivo finale fosse centrato nel modo migliore. Comunque riprenderò poi sotto, la cronaca come doveroso, in modo più dettagliato.
Buongiorno piccolo mio, ieri abbiamo fatto quello che ci hai chiesto di fare per i bambini del ‘Salesi’. Domenica andiamo a ritirare le maglie della nazionale con le firme dei giocatori che hanno voluto contribuire, insieme a noi, in questo piccolo grande progetto.
Il tuo papà, a mia insaputa, aveva già fatto tutto, per me è stata una bella sorpresa scoprire che con un piccolo gesto possiamo realizzare in piccola parte al sogno di tutti quei genitori che desiderano stare vicino ai propri figli durante la loro dolorosa degenza in ospedale.

Sono fiera di te, che ci hai suggerito e accompagnato in questa scelta. Sono fiera del tuo papà che ha un cuore enorme e che non smette mai di stupirmi.

Questo gesto lo dedichiamo a te, Alessandro, ed a tutti quei bambini altrettanto sfortunati che abitano in questo mondo e che necessitano di cure, speranzosi – come debbono esserlo sempre i bambini – di potercela fare. Mi raccomando allora a te, veglia su di loro! Lo so che ti affido un compito difficile e gravoso, ma lo faccio, perché so anche che tu puoi riuscirci.

Grazie anche per averci fatto comprendere, come la beneficenza fa bene non solo a chi la riceve, ma anche e soprattutto a chi la fa.

Tanti bacini da mamma e papà
“.
Tutto nasce da una idea targata Giulianelli (Beccio) nel 2009, rivisitata dal Presidente Francesco Santarelli e “venduta” sul mercato anche quest’anno come 3° evento del “Lancio d’l Madon. Un oggetto che dà la sensazione di durezza dell’attrezzo impiegato, della forza bruta chi lo lancia e si potrebbe far pensare che chi si cimenti in questa gara possa essere quindi privo anche di un’anima.
Errore grave, perché così non è. Infatti, si è appurato che i “madon” utilizzati sono fatti di un impasto del tutto particolare. Con ingredienti come la disponibilità, l’altruismo, la sensibilità, la bontà d’animo, che gli danno quella leggerezza atta a far sì da poter essere trasportato sulla cresta spumeggiante di un’ “Onda Libera” appartenente all’Associazione culturale.
Leggerezza da permettere di approdare, non senza sforzi, sulla sponda del mare prospiciente a quel di Marzocca permettendogli di scaricare a riva, anche per quest’anno, un’iniziativa altamente benefica, a cui tutti, organizzatori e partecipanti hanno, in qualche modo, aderito.
Come già abbondantemente ripetuto, sono stati posti in vendita all’asta, dei cimeli sportivi il cui ricavato è stato devoluto alla Fondazione Ospedale Salesi per “La Casa di Sabrina“, un progetto che porterà alla realizzazione di appartamentini atti ad accogliere le famiglie, non residenti in loco, con bambini ricoverati nei reparti di lunga degenza dell’”Ospedaletto” (come veniva chiamato una volta) pediatrico anconetano.
Sempre a contribuire a questa iniziativa, la vendita di magliette dell’evento, la tassa di iscrizione alla gara, una raccolta di fondi, ad offerta, fatta tra i negozianti del quartiere di Marzocca e a cui hanno risposto positivamente quasi tutti gli esercenti.
La location per la consegna dei cimeli era il giardino del Ristorante Il Podere di Montemarciano. A consegnare agli aggiudicanti vincitori dell’asta, i preziosi cimeli, la dott.ssa Annarita Settimi Duca, direttore operativo della Fondazione. L’accompagnava il volontario della Fondazione, il sig. Claudio Duca, nonché la psicologa, dott.ssa Annalisa Cannarozzo. A fare gli onori di casa il Presidente dell’Associazione Culturale Onda Libera, affiancato dal deus ex machina della situazione, Gabriele Rossini.
Poi, non poteva mancare l’incontro conviviale preparato dai titolari de “Il Podere”, sponsor anch’essi della manifestazione, con portate a base di pesce pescato in quel mare dirimpettaio e la cui bontà e fragranza sarà difficile da dimenticare. E così che parlando, nel corso del pranzo, con la dott.ssa Settimi, sono venuto a conoscenza dei tantissimi progetti che la fondazione sta seguendo oltre a quello della Casa di Sabrina, che non dovrebbe fermarsi alla solo costruzione di questi, come li ha chiamati Lei, mini appartamenti, ma dovrebbe proseguire con un percorso di “Dimissione protetta“, una volta che i piccoli degenti saranno per l’appunto dimessi, restituendoli ad un ambiente famigliare, ma sempre vicino all’Ospedale.
Ma oltre a questo, la Fondazione sta lavorando su altri progetti come quello sulla Prevenzione del dolore, la rianimazione, la comunicazione, l’anoressia, con corsi rivolti a medici, infermieri e volontari.
Ma, visti i tempi in cui viviamo, quello che più mi ha colpito è stata l’organizzazione amministrativa basata sulla chiarezza e trasparenza, non solo a parole, ma reale, di come viene gestita la fondazione. Essa infatti si avvale oltre che di tre revisori di conti interni, anche di un organo esterno per il controllo dei conti, che è stato affidato all’Istituto Italiano della Donazione, che garantisce la massima sicurezza del come verranno utilizzate le offerte affidate alla Fondazione, da parte degli occasionali benefattori.
Ancor più, quello che mi ha impressionato positivamente è stato però l’entusiasmo e l’orgoglio con il quale la sig.ra Annarita Settimi Duca mi ha illustrato tutto ciò, perché era quello stesso entusiasmo e quello stesso orgoglio, anche se il loro in maniera più “sportiva”, dei soci del sodalizio del lancio d’l madon per i progressi fatti in questi tre anni dalla nascita del loro evento, se vogliamo un po’ goliardico, ma che alla fine si è rivelato e si sta rivelando, assai produttivo sia nei confronti di un turismo di giornata, mordi e fuggi, sia per quello più nobile di cui ho già parlato.
Quindi, nel pomeriggio, trasferimento in spiaggia per la vera gara sportiva. Solo l’inattesa, quanto giustificata per motivi lavorativi, l’assenza del testimonial dell’evento, nonché suo sostenitore, il giornalista e cronista sportivo Rai Carlo Paris, che ha lasciato un po’ tutti con la piccola delusione per non averlo potuto conoscere di persona.
Cosa sopperita in parte dagli organizzatori, con un collegamento audio con lo stesso via skype:  “Toccante il collegamento con Carlo Paris, diffuso tra il pubblico e con il destino che ha voluto che, con il vento che soffiava da sud, l’audio arrivasse sino al  centro di Marzocca” ha poi commentato Francesco Santarelli.
A premiare tutti i partecipanti alla gara, quindi di nuovo ancora lei, alleggerita negli abiti vista la calura del sole spietato che colpiva spiaggia e spettatori, la dott.ssa Annarita Settimi Duca. E vediamo chi si è aggiudicato i premi, con questo breve resoconto che ci invia l’Associazione OndaLibera.
Lancio d’l Madon – III edizione
Squadra Arancione vincitrice con 1060 pt. e così composta : Baldoni Lorenzo, Baldoni Marco, Marconi Alessandro, Petrelli Alessandro, Testa Simona, Giulianelli Simone, Mancini Giorgio, Cecchetti Gianmaria, Rossini Gabriele, Spendolini Alberto.
Vincitore Assoluto Categoria Maschile: Spendolini Alberto con 220 pt.
Vincitrice Assoluta Categoria Femminile: Mariani Pamela con 80 pt.
I Partecipanti totali sono stati ben 152
I bambini sono stati tutti premiati con una medaglia celebrativa, e la stessa cosa è stato per la aquadra vincitrice degli adulti a cui, in questo caso si è aggiunto 1 Kg. di Gelato a ciascuno, offerto dalla Gelateria Artigianale “L’arte del Peccato” di Marzocca.
I Vincitori Assoluti hanno ricevuto invece un trofeo più anche loro il solito Kg. di Gelato pro-capite.

Allegati

Guarda la GALLERIA FOTOGRAFICA a cura di: Franco Giannini per le foto del mattino; Giovanni D'Eboli per quelle della premiazione sul mare. Per saperne di più sulla manifestazione Il sito del sodalizio Il sito della Fondazione Ospedale Salesi

Franco Giannini
Pubblicato Lunedì 9 luglio, 2012 su Senigallia Notizie.it
Questi i commenti dei lettori di senigallia notizie :

mamma
2012-07-09 19:07:06
Alessandro, piccino nostro, stamattina abbiamo ritirato le maglie di Francesco Totti, di Mario Balotelli e di Andrea Pirlo, autografate da loro e da Di Natale, Prandelli e Buffon. Ci tenevo molto a menzionare questi nomi perchè senza di loro noi non avremmo potuto realizzare questa piccola iniziativa per tutti i bambini che purtroppo soffrono, sia per la malattia che per la lontananza dalle loro famiglie. E' stato emozionante ascoltare l'entusiamo con il quale questa fondazione si dedica a tutti i progetti di beneficienza e di ricerca per migliorare sia le degenze in ospedale che le strutture dove vengono accolti i tuoi amichetti in terra. A loro tutti un grazie di vero cuore. Siamo felici di aver fatto da tramite ai tuoi desideri espressi, poi ti portiamo la maglia di Pirlo che la mamma ha accuratamente confezionato per non farla rovinare dal tempo. Sarà lì con te come prova che anche chi non c'è ha dei desideri e dei sogni che si possono realizzare, ti vogliamo un bene infinito, mamma e papà!
Francesco Santarelli
2012-07-09 22:40:45
A nome dell'Associazione Culturale OndaLibera ringrazio Netservice - Senigallia Notizie per il sostegno continuo ricevuto per la nostra manifestazione benefica "Lancio d'l Madon" e ringrazio tutta la famiglia Giannini, persone veramente speciali. "La Casa di Sabrina" - l'importante progetto della Fondazione Ospedale Salesi" necessita ancora di cospicui fondi per la sua realizzazione, invito quanti possono, anche con poco a contribuire, ma soprattutto invito ad un esemplare sostegno la classe politica anconetana, cosa che sta venendo meno. Concludo con una frase di Giacomo Leopardi per una comune riflessione: "I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto". Ass. Culturale OndaLibera - Il Presidente Francesco Santarelli