di Franco Giannini
Quando avevo letto il calendario degli eventi programmati di Senigallia 2.0, mi ero evidenziato la data del 15 di Maggio, perché l'avevo ritenuta, se non la più importante, sicuramente interessante perchè forse chiarificatrice di quello che è oggi il fenomeno mediatico di Facebook. Quando poi avevo letto i nomi di coloro che sarebbero intervenuti ed avrebbero dovuto prendere parte alla discussione, ho pensato che una volta per tutte, sarei riuscito a comprendere l'utilità e la magnificenza di questo apparato, di cui onestamente, ancora, riesco ad individuarne quelli che per me sono solo difetti. Quando però, ieri sera, sono entrato nella Pescheria del Foro Annonario, ho subito avuto sensazione che questo mio desiderio di apprendere i misteri di Facebook, sarebbe svanito. La pescheria era nell'oscurità più assoluta, salvo il palchetto dove si sarebbe poi esibito il trio di Sam Paglia e su di una specie di mescita di birra. Due lampade per illuminare i PC di Senigallia 2.0 e sullo sfondo di un muro, neppure piano ma concavo e manco bianco perché pieno di macchie di umidità ed incrostazioni, le immagini azzurrate ed alterate, della web-cam del blog con la diretta della serata. Forse per motivi di ordine pubblico o chissà perché, neppure una sedia, solo le vecchie panche della rivendita di pesce, con qualche plaid a far da poggia schiena. Già come aspetto organizzativo dava molto da pensare. Che fosse stato creato in economia per rispetto ai momenti economici attuali del Paese? Si sarebbe dovuto iniziare alle 21,30 ed invece non si sono rispettati neppure i fatidici 15' accademici di ritardo andando oltre, perché l'introduzione di Andrea Garbin è iniziata alle 22. Dopo le solite parole di prammatica, ha presentato l' Assessore Campanile, questa volta più spaesato che sorridente del solito e che in un audio che andava e veniva, ha illustrato le sue esperienze di frequentatore di Facebook. Ci ha illustrato l'uso che ne fa per contattare la sua numerosa famiglia e i suoi 400 "amici". Ma tutto con un tono talmente soporifero, che le note del concerto di Sam Paglia ci ha riportato quasi ad un brusco risveglio. Pensavo che i brani del concerto di Sam, ci avrebbero fatto da interludio tra un' esperienza e l'altra di relatori Facebookiani, invece si è trattato di un vero e proprio mini-concerto sciorinato per circa un ' oretta. Non posso certo, perché non ne ho la competenza, di dare un giudizio sulla qualità della tecnica e sui brani scelti, del resto, poi, bello è tutto ciò che piace...sicuramente sull'impegno si...lusinghiero. Terminato il concerto, mi sono guardato attorno. Gli amici blogger che avevo incontrato prima, avevano disertato. Alcuni dei fotografi, fatto il loro lavoro avevano dato forfait. C'era un ricambio di pubblico continuo, indifferente all'evento, forse solo una curiosità di passaggio. A resistere ostinatamente, l' assembramento attorno al banchetto della birra, qualche coppia che si scambiava effusioni grazie alle penombre, un ballerino che avevo dato, da prima, per colpito improvvisamente da un attacco di epilessia, poi di invasato dalla musica ed infine, vedendolo con una birra in mano, forse con il gomito un po' più alto del normale. Poi ancora, un individuo tutto di bianco che con le mani in tasca navigava, anziché su FB, lungo la pescheria quasi che fosse un modello in sfilata. In un angolo anche il sottoscritto, che ormai, vista come si era messa la serata, masochisticamente, voleva vederne il finale. Il Garbin alla fine riusciva a riguadagnare il microfono cercando di coinvolgere la Presidente della Provincia Patrizia Casagrande. Mi scuso con lei, ma non sono riuscito a comprendere nulla di quanto abbia detto, non certo per il contenuto, ma per la cattiva sonorizzazione, il brusio...ma che dico brusio, per il casino che c'era. Mi sono sentito, per una volta, dalla parte di un politico a far fronte alla ineducazione della gente ed alla sua difficoltà a parlare ad individui che ti girano le spalle, non per un senso di contestazione, ma per semplice menefreghismo: interessati a parlare dei cavoli loro, bevendo, ridendo e fregandosene altamente di tutto e di tutti. Lei parlava non so di chi e di cosa, ma soprattutto a chi. Altri si sono poi susseguiti alla Casagrande, ma tutti con lo stesso risultato. Solo il ballerino sembrava interessato: sdraiato su di un fianco, su una panca della pescheria, come fosse un pesce spada in vendita, con un bicchiere di birra in mano. Infine Garbin, quasi volesse sgravarsi dal peso di questa serata, credeva giusto ripassare la palla o meglio il microfono a Sam Paglia, non prima però di chiedere a quel pubblico apatico ed "assente", una quasi autorizzazione ad un bis di musica. Veniva dal pubblico un si risecato espresso con dieci applausi. A quel punto, facendo una manovra a ritroso, mi sono anche io eclissato. Qualche verità su facebook l'ho imparata questa mattina: vi aleggia tanta falsità. Perché ? Basta leggere i dati relativi a questo evento: 90 ospiti avevano confermato l'adesione (Non li ho veduti?), 308 erano in forse (e così sono rimasti), 530 hanno confermato che non avrebbero partecipato (e sono stati i più onesti!!), 568 devono ancora rispondere. In totale quasi 1500 "amici". Io, se questi sono gli amici", preferisco rimanerne senza. Un dato solo mi è sembrato sia emerso... che mai come in questa occasione gli unici, forse, ad aver ragione, sono stati proprio gli assenti.
9 commenti:
purtroppo devo concordare con la tua analisi della serata. Sono rimasta anche io fino all'inizio del secondo round musicale, per rispettare l'impegno che avevo preso con garbin, ma visto l'andazzo e considerato che era quasi mezzanotte me ne sono andata anche io... tanto, anche se alla fine ci avessero chiamato a parlare di fb, era chiaro che non interessava a nessuno!
Molto interessante.. Ehm.. Però devo ammettere di non averlo letto tutto.. Si può dire, vero?
Se non capisco allora taccio
rimugino un poco chiedo consiglio all'amico vero-vicino-sempre più raro
un parere prezioso per non irritare o sembrare assolutamente protagonista
o peggio l'invitato di pietra
Allora ho chiesto in giro
Ho sentito tante risposte rapide sfuggenti
dopo -dopo con calma
E si ritrovano amici perduti dai tempi di scuola
Come un miracolo ritornano
essi ritornano
ma dove siano stati sino ad ora riesce difficile sapere
eppoi adesso che ci siamo ritrovati
ora assieme stiamo
per fare
dire
cosa
Mi pare aleggi in giro tanta confusione fretta che copre sentimenti bisogni scomode verità
Per caso io non ho capito nulla oppure chè non ci siano troppe verità contrapposte ed un voler cercare cosa non si sa
Desidero chiarezza verità solidarietà
Sento invece indifferenza e forse paludata falsità.
dario.
occorre una puntata di riparazione...
C'è poi così tanto da dire su Facebook? Più di due anni fa ci venni trascinato dai lontani parenti e l'ho usato in inglese (non sapendo nemmeno che ci fosse una versione in italiano) fino a quando non è diventato di uso comune. Serve solo (a me) e stare in contatto con qualuno che non riesco a vedere altrimenti, ad evitare di mandare le foto dei miei figli per email a tutti i cugini, a vedere video o a leggere qualche stupidata di qulche amico e, al limite, a fare qualche giochino mentre sono al telefono o mentre pranzo in ufficio.
Le cose che condivido in rete possono essere utilizzate da altri, ma, in fondo, non me ne frega un granchè. Tanto hanno mille modi per prendersi i miei dati.
Per cui troverei una serata in cui si parla esclusivamente di Facebook di una noia e di una inutilità mortali.
@Dario: mi spiace non averti incontrato l'ultima volta, ma un considerevole numero di sfighe si è impossessato di quel weekend.
Un abbraccio.
@ Lorenzo
forse hai ragione e forse no, non lo so. Fatto è che ieri sera a Senigallia 2.0, in cui si parlava del rapporto donna e web, siano caduti su questo tema, siamo usciti fuori di quello che doveva essere il seminato ed abbiamo fatto mezzanotte a parlare anche di FB. E' una cosa di cui si parla, per timore? perchè è di moda? perchè utile? perchè ci si diverte a cazzeggiare?...non lo so però tutti ne parlano...è un fenomeno del momento, forse inutile (io sono di questa tesi) come lo è quello berlusconiano...inutile ma di cui tanto si parla. O no?
caro lorenzo, non ti preoccupare delle formalità
si è amici anche senza vedersi
ci si sceglie,
auguri
dario
Appunto, inutile. Quindi (per me) noioso. In teoria è uno di quei fenomeni che molti conoscono perchè lo usano e moltissimi perchè ne sentono parlare, per cui chi organizza un incontro sul tema, presume di raccattare più di quattro gatti. Cosa che, invece, viene puntualmente smentita.
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