di
Franco Giannini pubblicato già su
60010.it… non come una cosa dovuta dal "bon ton", ma perchè sinceramente sentita!Dopo la
dipartita di una persona cara, ci sono sempre delle dolorose incombenze da dover assolvere. Questa che vado a compiere però, non mi da la sensazione di dolore, anzi il suo assolvimento, non dico che mi provochi piacere, ma mi da quella
serenità di sapere che gli ultimi anni di vita di mia madre, sono stati affidati a persone che sono andate oltre a quelli che sono i loro doveri di Operatrici ed Operatori Socio Assistenziali. Il sorriso, una carezza, un bacio, la battuta in dialetto, sono cose che non sono scritte nel mansionario, eppure sempre offerte da questo personale, a piene mani e con il cuore aperto, senza alcuna falsità.
La
degenza di mia madre è durata per circa 8 anni, e quando arrivò alla Casa era ancora autosufficiente e certe "sottigliezze", per mia colpa, mi sono sfuggite.
Poi
con il trascorrere del tempo ho iniziato ad apprezzarne qualcuna, soprattutto quando l’autosufficienza è venuta scemando, fino al suo calvario finale, che breve non è stato.
Con questa mia intendo quindi ringraziare, sentitamente, tutte le
operatrici OSS (elencarle una ad una sarebbe troppo lungo), il
personale della Cooperativa che le affianca quotidianamente, senza dimenticare quello dei
servizi generici (cucina, refettorio, lavanderia, manutenzione), le operatrici Socialmente Utili, i ragazzi del Servizio Civile e le volontarie con la Sig.ra Ada in testa (e questo è un nome, non mi si voglia, che devo fare, per la sua particolare innata benevolenza, umanità, gentilezza).
So anche che fare nomi in questi casi, può risultare riduttivo per alcuni, mentre per i nominati può suonare invece come semplice piaggeria, ma dal momento che nel mio intimo so che così non è, mi arrischio a farlo ugualmente.
Infatti non posso tralasciare di non menzionare (in stretto ordine alfabetico)
Francesca, Luisanna, Marina e Susanna, le quattro "nipotine adottive" che non sapevo che mia madre avesse.
Non sono state infatti solo quattro infermiere, ma al pari di quattro angeli custodi che hanno accompagnato "Floretta", come loro la chiamavano, nel suo doloroso, travagliato, ultimo percorso della sua esistenza terrena. A loro, quindi, va il mio semplice, ma particolare e riconoscente Grazie di Cuore.
Non posso tralasciare di ringraziare, poi, anche il Presidente della Casa,
Sig. Salvioni e con lui il
Consiglio di Amministrazione, la
Direzione, che ho sentiti vicini sia attraverso le loro condoglianze scritte che quelle replicatemi successivamente di persona.
Come pure non posso non ringraziare tutti quei
famigliari degli Ospiti che mi sono stati vicini in questi ultimi giorni e che con le loro parole mi hanno reso più lieve il mio compito.
Di nuovo un grazie veramente a tutti con la speranza di non aver dimenticato qualcuno e con il quale comunque mi scuso in anticipo.
1 commento:
Caro Franco:condoglianze e auguri di tanta serenità.
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