di Franco Giannini gia pubblicato su 60019.it
E sotto l'albero? Neve, ghiaccio e un bilancio da sudori e lacrime… forse, ma nooo, anzi!
Ormai non ci si fa più caso, l’eccezione è divenuta buona regola e solo alcuni dei Consiglieri più ligi, leggono questa "usanza" come una pratica poco educata e rispettosa. Ed io, comunque, pur sapendo di essere ripetitivo e quindi monotono, segnalo ugualmente, che la seduta che doveva iniziare alle 15, prende il via con l’appello nominale, solamente alle 15:25.
Il Presidente Monachesi fa presente che l’assenza dell’Assessore Campanile, è dovuta ad impegni di lavoro e che lo stesso potrà presenziare a questi, non prima della 16:30. Il fatto fa sì che mi salti agli occhi, che nello stesso momento che si giustifica l’assenza di Campanile, non si faccia caso che mancano anche gli Assessori Volpini, Schiavoni e Colocci. Non perché mi interessi più di tanto, ma è come usare lo stesso peso per due misure! Arriveranno in ritardo, però al momento dell’appello sono assenti!
Il piatto principale della serata consiste nella presentazione ed approvazione del Bilancio di Previsione 2011, che non è certo dei più leggeri a doversi digerire, almeno questo uno immaginerebbe…
Il primo a prendere la parola è il Consigliere Rimini che chiede ed ottiene un minuto di raccoglimento in memoria di Luciano Chiostergi recentemente scomparso. La seduta riprende subito dopo per lamentare che alcune strade del Lungomare Mameli, durante il fenomeno neve-ghiaccio degli ultimi giorni, sono state lasciate a se stesse, senza alcun intervento da parte di spazzaneve e spargisale. Il tratto tra i Bagni12 e l’Hotel Mareblù è rimasto anche senza luce. Impraticabili le vie C. Goldoni, Via Amendola, Via Anita Garibaldi. "Si è parlato di grandi quantità di sale e di 12 ditte esterne impegnate: ma dove è stato gettato tutto questo sale e le ditte dove sono intervenute?" queste le richieste di chiarimento di Rimini.
Gli risponde allora l’Assessore Memè facendogli presente che le perturbazioni hanno messo in ginocchio tutta l’Italia, colpendola da Est a Ovest avendo quindi come primo obiettivo proprio la nostra zona. "Il nostro "Piano Neve" - ha spiegato - prevede la suddivisione di Senigallia in 12/15 zone ed ognuna di queste è appunto coperta da una di quelle 12 ditte a cui ha fatto riferimento". Ma spiega anche come Senigallia si sviluppa su una rete di circa 570 Km di strade e che quindi si sia dovuto dare la priorità di intervento alle zone più critiche come ad esempio quello di Ponte Zavatti o alle strade di collegamento con le periferie con il fine primario di non bloccare il traffico pendolare. Ha tenuto anche ad assicurare che si è passati anche sui lungomari oltre che con gli spazzaneve anche con lavaggi eseguiti con acqua di mare. Le vie centrali cittadine sono state anche esse ripulite e solo le lastre di ghiaccio in ombra hanno resistito maggiormente, non dimenticando inoltre che domenica mattina il termometro segnava -7.
Rimini si dichiara non soddisfatto e chiede di conoscere Nome e Cognome dell’operatore che ha provveduto alla pulizia del lungomare, dal momento che a lui risulta che nessuno è passato. "Ci si pavoneggia - dice tra l’altro Rimini - ma non si guarda la concretezza dei problemi". Brevissimamente gli replica Memè facendogli i nomi delle ditte che sono intervenute.
E’ poi la volta del Consigliere Pazzani che chiede se sia mai stata presa in esame l’idea del posizionamento di cassonetti "Verdi" per la raccolta di sterpaglie e verde, come esiste in altre città, senza dover ricorrere ogni volta, se non per i determinati piccoli quantitativi, al "Centro di Raccolta".
E’ il Sindaco a rispondergli, dicendo che tutto è migliorabile e che il tema sollevato dovrà essere affrontato. Però si deve evitare di fare comparazioni, perché la neve insegna … ed allora si dovrebbe parlare di come ha gestito la cosa Ancona, Fano, le autostrade …
Tolto il sassolino dalla scarpa, ritorna sul tema sollevato da Pazzani con un: "Prima dobbiamo aprire il "Centro Ambiente"… ma quello che espone e come lo espone, penso debba essere preso in considerazione…"
Mentre si sta svolgendo questo intervento tra il Sindaco e Pazzani, l’Assessore Volpini, fuori posto, parla con il Consigliere Carlo Girolametti, altri parlano al telefono mentre i più sono occupati con i loro Note-Book e in un’aula (scritta volutamente con la a minuscola come quella di una qualsiasi scuola) c’è quell’aria festaiola che precede le vacanze natalizie. Solo che qui non ci sono gli studenti spensierati, ma persone adulte (molti sono anche docenti) dotate di serietà, responsabilità, educazione, che spesso sembrano dimenticare.
A parlare è poi la volta del Consigliere Mancini che pone la sua interrogazione rivolgendosi a Ceresoni in merito ad una sua richiesta di documentazione circa i dati della oramai famosa Centralina delle Polveri. Sostenendo che ha ricevuto copia di una lettera del comune alla provincia, ma che senza timbri di protocollo non ha alcun valore e che essendo firmata da Ceresoni in qualità di vicesindaco denota che è antecedente a questa giunta. Dice ancora Mancini: "…ho cercato nel sito della Provincia, ma non ci sono dati, quindi è da dedurre che la Centralina non funziona e Senigallia è senza controlli…". L’Assessore Ceresoni gli ribatte: "Lei ha raccontato alcune cose, io ne racconto altre … Io ho messo a sua disposizione la mia segretaria, per fare una ricerca complessa, ma immediata… infatti non gli ho detto "ripassi"… Mancherà la copia originale, ma se vuole le arriverà…". Poi fa presente come spetti alla Provincia il controllo sulla qualità dell’aria e come l’ordine di spostare la Centralina sia partito dalla stessa, ma che comunque si debba uscire dalla logica del "più o meno inquinato", puntando alla risoluzione del problema.
A questo punto si passa al primo punto dell’OdG che riguarda la moratoria sulle scadenze del decreto Ronchi e che viene presentato dallo stesso Sindaco proprio in merito ad un’eventualità, che spinge a privatizzare il servizio entro il 31/12/2010.
Il primo intervento è del Consigliere Giacchella che introduce l’argomento con: "In Italia stiamo assistendo ad un continuo e sistematico attacco ai beni comuni: acqua, lavoro, cultura, istruzione, ambiente e salute, in modo tale che questi da beni di tutti diventino beni di pochi, o meglio beni in grado di produrre profitto e ricchezza per pochi aumentando la forte disuguaglianza che sta caratterizzando anche il nostro Paese…"
E con riferimento ad una sentenza della Corte Costituzionale prosegue: "… questa sentenza della Consulta non ha assolutamente recepito le istanze di cambiamento provenienti dalle famiglie italiane, non ha assolutamente cercato di tradurre la volontà di ripubblicizzazione dell’acqua proveniente dal popolo italiano e che ha registrato il suo apice nella raccolta di oltre un milione e quattrocentomila firme per abrogare con referendum la stessa normativa che era stata contestata dalle Regioni con ricorso alla Corte Costituzionale … - ed ancora - … la via del referendum … appare l’unica percorribile per tutelare il bene acqua ed i suoi fruitori. L’unicità della finalità ed a questo punto dei percorsi dovrà costituire la nostra forza e dovrà ora più che mai unirci in tutto e per tutto nel difendere tale bene dal mercato e dalle sue regole".
Parla poi dei pericoli che tale decreto può procurare, motivo per cui chiede all’Amministrazione di rendere la Città più: "… virtuosa nella gestione dell’acqua in modo particolare con
1) la Modifica del regolamento edilizio …
2) erogazione di un quantitativo minimo d’acqua verso gli inadempienti …
3) limitare il crescente uso delle acque minerali …"
I Consiglieri Girolametti, Mancini e Battisti, con parole diverse, ma con contenuti simili ringraziano i primi due l’ Amministrazione ed il terzo i promotori del referendum. A non pensarla allo stesso modo il Consigliere Cicconi Massi per il quale il Decreto Ronchi non prevede alcuna privatizzazione e quindi l’OdG è vecchio e superato e che poi presentato e firmato dal Sindaco, risulta anche un pò anomalo, perché solitamente un OdG viene presentato dal Consiglio Comunale al Sindaco e qui invece è avvenuto il contrario. Gli fa eco il Consigliere Girolimetti, facendo osservare come il recupero dell’acqua piovana, è stato a suo tempo approvato, ma mai attuato.
A questo punto della seduta, sono stati introdotti, dall’Assessore Paci, uno dietro l’altro, tutti i vari punti dell’OdG in materia di Bilancio preventivo 2011. Un "mattone", per via della complessità della materia, non certo per l’illustrazione, chiara e sobria di numeri e percentuali, ma pur sempre pesante, ed ancor di più per coloro, e non erano neppure pochi, distratti ed in altre faccende affaccendati.
Non sto a riportare quanto detto in fase d‘illustrazione dalla relatrice, sarebbe inutile perché già comparsa su 60019 e sugli altri giornali, come evito di farlo per gli apprezzamenti, forse scontati e per questo dal sapore di retorica, fatti dalla maggioranza, a cui sono seguiti quelli altrettanto immaginabili, anche se portati avanti da una opposizione con la stanchezza classica dei rinunciatari.
Resta il dubbio quindi, e solo il tempo ci darà risposta, se si tratti proprio di un buon Bilancio (ma allora perché tanti pianti iniziali se non per speculazione politica?) e da parte dell’opposizione, che questo senso di rinuncia sia alla fin fine un riconoscimento che "meglio non si poteva"?
Hanno preso la parola al dibattito i soliti (Cicconi Massi, Bucari, Ramazzotti, Pazzani, Cameruccio, Girolametti, Rebecchini) per incensare o per obiettare senza convinzione, oppure, con il terrore di tutti, proporre emendamenti destinati alla bocciatura.
L’aula intanto era in fermento, non per i contenuti, ma per il comportamento: passerella per signore in sfilata, Consiglieri di cui si conoscono più le terga che i visi dal momento che sono in continua adorazione del Sindaco sul suo banco e che per questo loro appagamento girano le spalle al resto dell’Aula, risate e schiamazzi provenienti dalla sala attigua, Cameruccio che giustamente chiede l’intervento del Presidente Monachesi perché si faccia silenzio, Volpini che va allora ad accertarsi cosa avviene nella sala vicina, Rebecchini e Campanile che alla faccia del Santo Natale si insultano vicendevolmente con fioriti "si vergogni" (dandosi però correttamente del Lei…!).
A riportare tutto su di un binario di minima accettabilità e decenza, visto il luogo, l’intervento del Consigliere Pergolesi che con il suo viso sorridente di bravo ragazzo, ritorna a parlare di Bilancio.
Abbandono l’Aula che sono le 19:55 accompagnato dalle voci irritate, ancora una volta, di Rebecchini e Campanile … il che mi fa riflettere su chi premiare, a fine anno, come i "migliori", i più "civili" per comportamento, senza entrare minimamente nei loro meriti politici.
Ecco che allora la mia scelta è caduta su queste persone:
il Presidente Monachesi per la correttezza con cui ha svolto il suo ruolo,
gli Assessoreri Paci e Memè, ex equo, per la compostezza e la professionalità nei loro ruoli fintanto che sono seduti sul banco della Giunta;
il Consigliere Pazzani per la serietà e l’educazione, sempre, dei suoi interventi.
Il Consigliere Pergolesi per la sua educata e gentile timidezza nei confronti di tutti i colleghi;
i Consiglieri Sardella e Cicconi Massi per la signorilità e pacatezza del loro esporre.
Il Consigliere Mancini quale "The King" dell’emendamento.
Il Consigliere Fiore per la precisione in fatto di orario, anche in inverno osserva l’ora legale.
I peggiori? … Beh… è Natale, voglio essere buono… o forse no, sono proprio cattivo… non voglio far loro una pubblicità gratuita!
Che dire poi ai poveri scaldabanco, ai silenziosi, ai pigia bottone, certamente si meriteranno un posto in Purgatorio, assicurato… Ohhh … ma il più tardi che sia possibile!
Comunque sia, battute e scherzi a parte, i più sinceri Auguri a tutti di Buon Anno.
1 commento:
Quanto sei bravo e utile Franco, un pò alla volta forse comincio ad imparare qualcosa pure io. Ciao e BuonAnno
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